Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito.
Ha molte ragioni Gianluca Barbera, autore de "La truffa come una delle belle arti" a dire che non c'è reale differenza fra truffatore e truffato. Perché siamo talmente abituati alle bugie che la verità ci offende (ma se poi ti fermi un attimo a pensarci, cos'è verità? E cos'è bugia?). Racconto picaresco e burrascoso. Definirlo romanzo è troppo poco. Perché Barbera usa uno stile che si staglia sul crinale di vari registri.
Il Consiglio Superiore "Beni culturali e paesaggistici" del MiBACT, riunito in seduta straordinaria e pubblica a Mantova il 12 novembre 2016, in occasione del convegno "Città d'Arte 3.0", dopo la presentazione di vari contributi e ampia discussione, ha approvato un'importante mozione. L'Italia è un paese di città d'arte. Il policentrismo, la pervasività, la diffusione del patrimonio culturale è una delle peculiarità italiane.
Michele Mozzati, scrittore e autore teatrale e televisivo, è partito proprio da quei due temi così cari a Hopper per le storie contenute nel suo nuovo libro "Luce con muri", pubblicato da Skira. Dieci storie che ignorano una cronologia precisa, ambientate ai tempi di Hopper, nel nostro presente o in epoche non definite, ma tutte accomunate dalla sua voglia di "farci entrare" dentro il quadro.
Sabato 29 ottobre il neo assessore alla crescita culturale della giunta Raggi, Luca Bergamo, ha visitato il Maam (Museo dell'Altro e dell'Altrove Metropoliz). Il sito è una specie di barriera corallina artificiale creatasi dalla sovrapposizione di graffiti, dipinti, sticker, sculture, installazioni, interventi site specific; tra queste opere vivono, mangiano, giocano, discutono gli abitanti in carne ed ossa di Metropoliz.
Lione prolunga l'estate a passo di danza. E oltre. Fino al 30 settembre la città, dichiarata Patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 1998, ospita La Biennale della danza, festival di danza contemporanea, nato nel 1984 che si tiene negli anni pari in alternanza con la Biennale d'arte contemporanea.
"Tel Aviv: mare. Luce. Celeste, sabbia, impalcature... chioschi lungo i viali, una città ebraica bianca, lineare, che cresce fra agrumeti e dune. Non soltanto un luogo per il quale compri un biglietto dell'autobus della Egghed, no, un altro continente". Sono passati 13 anni da quando Amos Oz è riuscito a racchiudere in 3 righe l'anima di Tel Aviv.
Intorno a tale evento, inteso a restituire alla Pyramide tutta la sua maestà migliorando insieme le infrastrutture d' accoglienza, il Louvre ha organizzato una serie di avvenimenti prestigiosi: conferenze, un convegno internazionale intitolato emblematicamente Le Louvre monde, un gruppo di avvincenti pubblicazioni sulla storia del Museo, visite guidate con immancabili nuove "applicazioni" e concerti.
Questa attesa del messia, della profezia, della taumaturgia sembra improntare anche la performance di Maurizio Cattelan, sempre un po' più lucido e cinico, che nello stesso momento ci propina la sua alternativa camminata acquatica. Ma su un altro lago, quello che bagna Zurigo, dove (per la mostra evento Manifesta 11) ha fatto galleggiare sulle acque un'affascinante atleta paralimpica in carrozzella.
Quel che Benigni ha combinato parrebbe chiaro abbastanza: ha approfittato impropriamente del messaggio politico, di cui la Costituzione è impregnata, per lanciarne uno elettorale, essendosi pubblicamente pronunciato in riferimento al referendum di ottobre.
Il significato di un Museo, di ogni museo, è quello di conservare la memoria, di custodire i manufatti e i documenti che questa memoria devono tener viva. E di indurre a quella riflessione che è la premessa necessaria di ogni azione. I disegni della piccola siriana, fatti conoscere al mondo dalle foto scattate da Matt Cardy saranno esposti insieme con quelli di Adal. Di lui non si sa il cognome, l'età, dove adesso si trovi esattamente.
I monumenti, rappresentano, dunque, i valori comuni e fondamentali di una comunità e di uno Stato: e i poeti come Valentino Zeichen che hanno dedicato l'intera vita in modo così intenso e pieno alla cultura, sono appunto monumenti viventi a cui dovremmo saper dedicare la stessa cura e la stessa attenzione che riserviamo alle opere custodite nei musei.