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"Non chiuderemo gli occhi su Roma": la durissima risposta del direttore del Corriere Luciano Fontana a Grillo

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CORRIERE DELLA SERA
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"Non si può chiedere a un giornale di chiudere gli occhi davanti ai fatti". Il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana affida a un editoriale la difesa del quotidiano agli affondi, ripetute nelle ultime settimane, arrivate dal blog di Beppe Grillo e dai rappresentati del Movimento 5 Stelle. È su Roma e sulle vicende tormentate della sindaca Virginia Raggi che si concentra la difesa di Fontana.

«Confezionatori seriali di menzogne», «campagna di fango contro la Raggi». Sono mesi che il blog di Beppe Grillo ed esponenti, più o meno di rilievo, del Movimento Cinque Stelle usano queste, e altre, frasi fatte per reagire alla tempesta politica e giudiziaria che investe la nuova amministrazione della Capitale. Un disco rotto, un refrain che l’Italia conosce bene: l’abbiamo ascoltato da tanti partiti, almeno dal 1992 in poi. La migliore risposta che un giornale come il Corriere può dare è continuare a fare bene il proprio mestiere. Ovvero: informare con scrupolo e obiettività i lettori, senza pregiudizi e senza distinguere tra presunti amici e nemici.

Fontana definisce "anatemi" quelli che ogni giorno arrivano dai 5 stelle, autori di "liste di proscrizione dei mezzi d’informazione". E nell'editoriale ricostruisce la falsa partenza di Raggi al Campidoglio, con la giunta che tarda ad arrivare, le nomine sbagliate (quella di Marra le ha procurato i maggiori problemi), i conflitti interni tra correnti. Fino al Polizza-gate, per cui - specifica - non c'è rilievo penale.

Deciderà il giudice ma alcune domande sulla stranezza della cosa sono o no legittime? Oppure è vietato porsele, insieme a milioni di cittadini, come vorrebbero i grillini e qualche giornale amico? Non ci addentriamo, perché sarebbe troppo lungo, nelle guerre interne ai Cinque Stelle romani con i sospetti di un’azione di screditamento di Marcello De Vito, rivale della Raggi nella corsa alla candidatura del Movimento per il Campidoglio.

"Su Roma non chiuderemo gli occhi", conclude Fontana.

Ma non si può chiedere a un giornale di chiudere gli occhi davanti ai fatti. È stato così, per il Corriere e i suoi giornalisti, quando alla guida di Roma c’erano altri partiti. È stato così in tutte le indagini e le vicende politiche nazionali. Senza doppi pesi e misure e casacche di schieramento da tutelare. Virginia Raggi, la sua giunta, i suoi sostenitori hanno fatto tutto da soli, compreso immergersi in un po’ di fango. Per inesperienza, libera scelta o motivi a noi sconosciuti. Aspettiamo le prossime puntate per capire.

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