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Contra Info è un nodo internazionale multilingue di contro-informazione e traduzione, una struttura gestita da anarchici, anti-autoritari e libertari attivi in diverse parti del mondo. Leggi tutto » Primo giorno di processo: Il 4 novembre si è svolta la prima seduta nel processo contro la compagna anarchica di Amsterdam arrestata, accusata della rapina a una banca ad Aachen nel 2013. La seduta è durata nemmeno un’ora, semplicemente per sbrigare le formalità: la lettura delle accuse e la stesura del calendario delle udienze processuali. La prossima udienza si terrà il 17 Novembre alle 10:30. Ricordiamo che per coloro che volessero presenziare il puntello è entro le 9:45, considerate le tempistiche dei controlli per accedere al tribunale. ##### La storia inizia in un caldo giorno dell’estate del 2015, quando una compagna viene arrestata al confine tra Grecia e Bulgaria, in seguito a un mandato emesso dalla procura di Aachen (Germania) per un’accusa nei suoi confronti di rapina ai danni di una banca avvenuta nel 2013. Dopo 5 mesi di detenzione la compagna viene rilasciata, con le accuse cadute e senza nessuna condizione per il rilascio. Il pm, molto indispettito, avvia di conseguenza un ricorso alla corte suprema, la quale da seguito con un processo che ha avuto inizio il 4 novembre 2016. Lo stesso procuratore ha arrestato altrx due anarchicx barcellonesi per una rapina avvenuta alla Pax Bank nel 2014. Non ci sono paramentri legali o limiti strategici per gli/le anarchicx nel basare le loro espressioni di solidarietà nei confronti di compagnx colpitx dalla repressione. Questi non sono i metri né i principi che ci muovono. Per contro, la solidarietà è parte integrale delle nostre lotte, la quale risponde al bisogno di rimanere al fianco di amicx ed affini che affrontano le raffiche dello Stato, senza scendere a compromessi nella loro sete di libertà e ribellione contro un mondo basato sullo sfruttamento e sull’autorità. […] Seguiranno aggiornamenti sulla situazione legale, testi di analisi sulla repressione e il carcere, corrispondenze e azioni in solidarietà con i/le compagnx implicatx e contro il sistema-carcere. Se toccano unx, toccano tuttx. Fino a che non saremo tuttx liberx! Indice di questo numero: -Premessa Inserto: John Olday – A DISPETTO DI TUTTO – ANARCHISMO E LOTTA ARMATA Se le cose fossero andate secondo l’associazione circondariale della AfD attorno a Manfred Schawohl, Karl Springer e Hans-Joachim Lietzmann a Wermelskirchen, l’albergo situato in Jörgensgasse questo mercoledì avrebbe dovuto ospitare il solito tavolo rotondo AfD. Ecco il motivo per cui questa notte l’albergo “Hotel zur Eich” è stato marcato con la vernice e la scritta “NO AFD”. Secondo il portavoce AfD H.-J.L., la riunione è stata disdetta “causa attentato alla vernice al luogo dell’iniziativa”. Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH In solidarietà con tutte le persone che hanno lottato in carcere o sulle strade, stanotte abbiamo bruciato un’auto dell’impresa costruttrice di carceri Spie. Con l’azione ci riferiamo direttamente ax compas di Tolosa che nella notte dal 20al 21 settembre hanno fatto lo stesso. Spie è una grande impresa che per esempio ha contribuito alla costruzione del carcere a Leuze in Belgio. Lì da anni si conduce una lotta intensa contro l’industria delle prigioni. Ci sono delle liste nere di ditte alle quali attaccare i mezzi di produzione. Anche alcuni dei responsabili di rango hanno delle visite domiciliari. Per esempio il direttore del carcere di Brügge, la cui auto fu bruciata sotto casa. Spie, inoltre, fa parte dell’industria dell’atomo. Anche questa lotta è condotta intensamente con l’obiettivo di fermare quest’economia vomitevole. Ma anche gli attacchi alle vetture sono delle punzecchiature che, se massicce, possono fare effetto. Gli attacchi incendiari alle auto sono un mezzo che si può impiegare facilmente e spesso. Ringraziamo Gruppo di azione in memoria di Rémi Fraisse (+26.10.2014) Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH Nella notte dal 3 al 4 ottobre abbiamo attaccato con la vernice l’abitazione del parlamentare regionale AfD Heinrich Fiechtner e della candidata AfD Astrid Fiechtner in via Axtle 59 a Stoccarda e la scelta della data e dell’obiettivo non è casuale, perciò alcune parole in merito. Chi è Heinrich Fiechtner? L’oncologo appartiene alla vecchia guardia della AfD Württemberg ed era assessore già sotto l’ex-dirigente di partito Lucke. Come appartenente all’ala d’estrema destra lavorava dagli inizi per un’evoluzione verso destra del partito. L’attuale posizionamento in favore di Jörg Meuthen nella diatriba tra fazioni si può benissimo considerare una mossa carrieristica e non deve assolutamente illudere sui suoi principi ostili all’umanità. Come potrai capire con un’occhiata alla facciata di casa tua, purtroppo non puoi sempre ripararti dietro gli sbirri, Fiechtner. Sappiamo che il problema di fondo si chiama capitalismo. Parte importante di una prospettiva anticapitalista è e rimane però una lotta determinata contro la destra. Proprio per questo, i funzionari tipo Fiechtner devono essere attaccati. Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH Ieri notte abbiamo attaccato con vernice e pietre l’ufficio di Bettina Kudla. Con il peggioramento del diritto all’asilo insieme alle violenze razziste per strada, i democratici cristiani già molto prima di accattivarsi la nuova destra hanno fatto di tutto per diventare un bersaglio degli interventi della sinistra radicale. Durante la giornata dei festeggiamenti per l’unità perfezionavano diligentemente la storiella che la “Germania oscura” con Pegida, AfD e altri razzisti e neonazi non farebbero parte della RFT. In merito vogliamo chiarire per bene che la violenza e la retorica di destra 1) non può considerarsi semplicemente come fenomeno che si possa delimitare nettamente da una politica di centro poiché gli elementi dell’ideologia di destra sono troppo diffusi. 2) È vero che l’opposizione di destra sulla strada come anche nel parlamento è un pericolo acuto per tante persone qui, ma la strage nel Mediterraneo e la politica dell’immiserimento in Europa non sono organizzati dai neonazi o dalla “gentaglia” bensì da CDU e SPD. Tutto questo è Germania, tutto questo vanno a festeggiare il 3 ottobre. E per questo dovranno anche pagare, sempre di nuovo. Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH 8 ottobre 2016 Nella notte al 8 ottobre abbiamo marcato con la vernice e spray la sede tedesca di Intervista Sa a Potsdam (Berliner Strasze 111). No borders, no nations! Insorgere contro la politica assassina d’Europa! Partecipare ai NoBorderActionDays!
I nazi tentarono due notti consecutive di attaccare due case. Dopo il primo tentativo furono fermati per strada e ammoniti dax antifa. Dopo il secondo tentativo i tre furono pestati con due camerati che finirono in ospedale e il terzo che se la diede a gambe. Stato e nazi – mano nella mano. Già pochi minuti dopo che i nazi finirono in ospedale spuntarono vari sbirri davanti alla casa che era stata oggetto del tentato attacco dicendo che c’erano denunce contro varie persone per lesioni gravi. (…) Il 20 giugno 2016, due case di antifa furono perquisite con il pretesto di cercare un’arma da fuoco con la quale un nazi sarebbe stato minacciato avendo, poi, temuto per la propria vita. Una storiella che aveva come unico scopo la repressione dex antifa. Come c’era da aspettarsi, di arma da fuoco neanche traccia. Agire antifa – decisx e coerenti Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH 3 ottobre 2016
Ora si legge in bella mostra “Abbasso il lavoro salariato” sulla facciata dell’ufficio di collocamento di Ulm. Evidentemente è andata a pezzi anche una finestra. Ecco la nostra dichiarazione.
L’idea fondamentale dietro questo sistema è che si parte dal presupposto che l’individuo e anche tutta la popolazione starebbe bene se solo tuttx lavorassero (per un salario). Non è vero poiché il sistema fonda sullo sfruttamento e il lavoro salariato è coercizione. Lo sfruttamento esiste quotidianamente sul lavoro poiché altrimenti la ditta non potrebbe tenersi un profitto. La coercizione è già congenita al sistema: visto che c’è gente che non ha abbastanza soldi per sostentare la vita quotidiana è obbligata a vendere la propria forza lavoro ax proprietarx dei mezzi di produzione. Grazie a questo sbilanciamento, i ‘datori di lavoro’ possono decidere le condizioni di base come gli orari, il salario e quant’altro. Il lavoro non ha nulla a che fare con il bene generale della popolazione ma esiste per fare dei profitti.
Anche l’affermazione che sarebbe possibile avere lavoro per tuttx è insostenibile poiché la forza propulsiva dell’economia è la concorrenza. Senza disoccupazione mancherebbe perlomeno la concorrenza nel settore dei salari bassi, il che porterebbe a drastico un aumento dei costi del lavoro. Ecco perché questa piena occupazione non può essere seriamente un obiettivo in questa società.
Questo pensiero è incarnato dall’ufficio di collocamento ed è la ragione per cui abbiamo deciso di esprimere il nostro dissenso con una scritta. Vogliamo puntare il dito sul fatto che non vediamo alcuna ragione per festeggiare questo giorno per tessere le lodi alla Germania. Questo paese non una ragione per un giorno commemorativo bensì per una rivoluzione. Antifa Neu-Ulm
Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH
Alle auto di due parlamentari (uno comunale e uno regionale) AfD sono stati inflitti rilevanti danni materiali con gomme bucate, vetri rotti e graffiti “No AfD”, “No festa dell’unità a Stoccarda”, “Attaccare AfD”. Lunedì 3 ottobre la AfD vuole celebrare un’altra delle sue iniziative e questa volta per il ‘giorno dell’unità tedesca’. Da circa due anni gli attacchi ax migranti, profughx e ai loro alloggi sono di nuovo all’ordine del giorno. Attaccare la ‘AfD’ e fautori, sempre e dappertutto – con ogni mezzo, a ogni livello! Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH Visita colorata il 30 settembre alla ditta di Colonia CoGAP (Center of Genetic Analysis and Prognosis) in Lungengasse 48-50. In Germania, CoGAP è una delle imprese di punta della nuova lifestyle-medicina. Sta giusto pubblicizzando intensamente il suo ultimo colpo nell’auto-perfezionamento – una dieta genetica! Dopo l’analisi di un campione di saliva, la persona analizzata è assortita in varie categorie metaboliche per poi farle pervenire una dieta individualmente calibrata. In questo nuovo mercato insorgente dei prodotti medici lifestyle c’è inoltre un grasso potenziale per aumentare l’accettazione ancora minima per ulteriori tecniche di controllo e vigilanza sul piano sub-statale e individuale. Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH Stamani l’iscrittrice della marcia “Insieme forti” di questa primavera a Magdeburgo doveva constatare che la sua vettura starà ferma per un po’. Nella notte passata l’auto di Sabine Endert è stata messa provvisoriamente fuori uso. Endert è attiva nel del ramo di destra di HoGeSa “Insieme forti” e iscrisse l’ultima sfilata dei fascisti a Magdeburgo del 09 aprile 2016. Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH “10 000 volte controllati cioè nel parcheggio macchine del direttore di polizia Enno Treumann che si trova davanti alla sua casa monofamiliare in via Raamfeld 12. Le auto della famiglia Treumann furono distrutte con il fuoco e la quiete notturna del cacciatore di umani è stata disturbata. Le manifestazioni contro i controlli razzisti davanti alla casa del senatore degli interni Grote sono, invece, definite inaccettabili e insopportabili. Servizio è servizio e la serata privata è privata. -sbirri passi lunghi e ben distesi- Fonte: Linksunten Traduzione dal tedesco mc, CH Il 18 settembre 2016 sono state attaccate le nuove costruzioni di lusso Rigaer Strasse 71-73. È diventato tranquillo attorno alla Rigaer Strasse. Dopo l’attacco di Henkel e sbirri con il successivo assedio della R 94 due mesi fa, gli attacchi militanti nella e attorno alla Rigaer Strasse sembrano essersi ridotti. Il gruppo CG, un consorzio proprio di questa clientela, adesso vuole piantare nel bel mezzo del nostro quartiere un altro di questi progetti nuovi. La Sama Rigaer Caree, fedele alla dottrina d’investimento per Friedrichshain, dovrebbe essere venduta da progetto sociale ma gli affitti non se li può permettere certamente più chi deve andarsene dal quartiere, poiché gli affitti saranno livellati al tasso vigente. “Chi compra qui avrà delle noie!” Ecco il chiaro messaggio di un quartiere ribelle! Con questo slogan si può contrastare sia la demolizione delle case sotto tutela dei monumenti Rigaer Strasse 71-73 sia la costruzione di lusso del “Bambiland”. Dei cubi giganteschi con facciate chic e di vetro ospitano grandi appartamenti di proprietà con garage sotterranei, cosa che tuttx nel quartiere non potrebbero mai permettersi. In più sono circondati da alti steccati, vigilantes e volanti per proteggere i bersagli sensibili. Contro una città dei ricchi! Ulteriori info: Traduzione dal tedesco mc, CH Lunedì 31 ottobre 2016, anche un gruppo di compagn* dello squat Themistokleous 58 era presente al Quartiere Occupato Prosfygika per aiutare il quartiere a difendersi contro gli attacchi coordinati di polizia e nazisti. Nell’attuale guerra sociale prendiamo posizione con pietre e scontri corpo a corpo e le nostre convinzioni antipatriotiche risuonano durante gli scontri con gli sbirri. Solidarietà concreta con il Quartiere Occupato Prosfygika. Forza a chiunque affronti la feccia in uniforme della democrazia greca. Rilascio immediato di tutt* i/le prigionier*. E il 1° novembre saremo preparat* per ogni evenienza. * in inglese Il 31 ottobre 2016 si è concluso il processo a proposito dell’incendio della banca Marfin avvenuto nel 2010. Thodoris Sipsas è stato assolto all’unanimità! (via l’Assemblea solidale col compagno Thodoris Sipsas) in inglese Il prigioniero anarchico Lukáš Borl, attualmente trattenuto in una prigione preventiva in Repubblica Ceca, ha espresso la propria solidarietà con tutte le persone oppresse e sfruttate in tutto il mondo, a prescindere dalle loro origini, orientamento sessuale o genere. Da questa prospettiva, ha deciso di mandare qualche linea di solidarietà a tutte le persone in sciopero nelle prigioni degli Stati Uniti. Il 10 settembre 2016, il compagno scrive: “A voi e anche a me stesso auguro che lo sciopero cresca e resista alla repressione. A voi e anche a me stesso auguro di essere in grado di collegarlo con altre lotte importanti nelle prigioni e al di fuori. A voi e a me auguro che lo sciopero non venga fuorviato per impantanarsi nel fango della politica social-democratica e della pace sociale con gli sfruttatori. Perché la strada verso la libertà non passa dalla riforma dello sfruttamento ma soltanto dalla sua abolizione. A voi e a me stesso auguro che lo sciopero vada oltre le richieste riformiste di un cambiamento del regime carcerario e migliori condizioni di lavoro. Tutte le prigioni del mondo, e tutto il lavoro retribuito e non, nelle prigioni e fuori, fanno parte della dittatura del capitale. Lottiamo per abolirla, non per riformare queste prigioni e queste forme di sfruttamento. Non dobbiamo chiedere niente. Riprendiamoci quello che ci appartiene. Potete leggere questa lettera aperta in inglese su ANTIFÉNIX.cz in inglese Nella notte di mercoledì 19 ottobre abbiamo partecipato, con diversi altri gruppi e individualità, agli scontri nelle vie attorno al Politecnico a Exarchia, durati parecchie ore, con continui attacchi di molotov, pietre e fuochi d’artificio contro le squadre antisommossa. Gli scontri di strada, qualunque sia la loro forma (lasciare i locali dell’università grazie a ordigni incendiari, sommosse durante le manifestazioni etc), fanno parte dell’attacco anarchico multiforme contro il Potere e la normalità imposta. A causa delle loro caratteristiche, è uno dei metodi più efficaci di illustrare il conflitto tra anarchia e il mondo del Potere. Ecco perché sosteniamo la diffusione di questa e di altre forme di lotta che mirano a destabilizzare e diffondere il caos fino al collasso dell’esistente. Ma non vogliamo limitarci a una routine di odio anti-polizia; oltre all’attacco contro gli sbirri promuoviamo la pratica dell’attacco contro le strutture e i simboli della dominazione, dai più ovvi come banche e ministeri, agli elementi urbani che servono alla funzione normale della metropoli: segnali stradali, semafori, telecamere, fermate dell’autobus… come anche le rappresentazioni, i simboli e gli idoli del Potere sotto forma di icône monumenti, statue… Allo stesso tempo, le barricate e gli attacchi ai trasporti pubblici (bus, filobus, metrò… senza passeggeri all’interno) sono forme di interruzione del normale flusso di persone e merci, e di sabotaggio contro lo stato e le compagnie private che gestiscono il flusso. Tutti questi simboli e strutture rappresentano o servono una funzione della civilizzazione autoritaria che vogliamo distruggere, quindi per noi saranno sempre un bersaglio. Nessun atto di rivolta è inutile! – Alcun* giovan* incappucciat* in inglese, greco, portoghese, spagnolo, tedesco Sabato 22 ottobre 2016, Alba Dorata inaugurava i loro nuovi uffici a Kavala in presenza di Artemis Matthaiopoulos (uno dei nazisti accusati nel processo riguardo l’assassinio di Pavlos Fyssas e in altri casi). Circa 40 antifascist* hanno tenuto una contromanifestazione e si sono avvicinat* il più possibile ai nuovi uffici. Quattro unità antisommossa proteggevano i/le fascist* (più o meno 30 sacchi di merda) bloccando la via e impedendo ai/lle compagn* di avvicinarsi ulteriormente. Gli/Le antifascist* sono rimasti nelle vicinanza degli uffici dei nazisti per circa 20 minuti, gridando slogan antifascisti e contro gli sbirri così come dei canti in solidarietà con i/le migrant* e i/le combattenti imprigionat*. Portavano uno striscione che diceva: “La gretta e indifferente borghesia arma ogni nazista – 17 settembre 2013; addio Killah P – Schiacciamo i/le fascist* e il sistema che li nutre.” Durante la contromanifestazione la presenza della polizia nella zona era notevole, e altri sbirri ancora erano schierati vicino allo squat Vyronos 3. Isoliamo i killer prima che sia troppo tardi! 19 agosto 2016 Il 4 agosto, a causa di un casuale controllo di polizia appena fuori Sparta, è finito il nostro viaggio di libertà. Hanno preso fine due cammini diversi, due inizi diversi, che si sono ritrovati a convergere su uno scopo comune. Quello della libertà. La libertà che non ci è stata data e che non è stata data per scontata nemmeno per un istante. Al contrario, entrambi, a modo nostro e con le nostre peculiarità, ci siamo battuti con tutte le nostre forze per qualcosa che la maggior parte della gente considera ovvio. Abbiamo lottato per ogni sguardo libero rivolto al cielo, ogni stretta di mano libera, ogni abbraccio, ogni respiro. Abbiamo affermato quello di cui il meccanismo persecutorio ci ha privati, come sole armi l’infinito desiderio di libertà, ma anche il coraggio che ci dava il pensiero che continuavamo a batterci per chi è rimasto indietro. D’altro lato, all’opposto della libertà e della vita stessa, ci siamo sollevati contro gli assassini in uniforme dello stato, i cani obbedienti, i servi della borghesia e il suo capitale. Che non hanno esitato a spararci alle spalle, che ci hanno torturato perché abbiamo istintivamente agito nella maniera più ovvia, cercando di sfuggire alle loro grinfie. Eppure anche se le pallottole avessero colpito il loro bersaglio, avrebbero ucciso noi e non le nostre idee. Semplicemente perché la tenacità della nostra libertà resta intatta nel tempo nonostante tutti i persecutori e le loro armi. Quello che immaginiamo non entrerà mai nelle teste vuote delle autorità. Ecco perché, anche se ci uccidono, non riusciranno mai a cancellare la visione della rivoluzione, che continuerà a ispirare passando al prossimo della fila il testimone della lotta. Dal primo momento del nostro arresto, le fogne dei media hanno cominciato a lavare tutto in maniera sistematica. Con diversi scenari mal strutturati cercano di collegare persone e situazioni che sono completamente slegati fra loro, per “provare” la teoria dei vasi comunicamenti in ogni modo possibile. Questa particolare tattica non ci sorprende e sappiamo quale ne è lo scopo. Ma non l’avranno vinta. Negli ultimi anni, entrambi abbiamo ricevuto tonnellate di fango e disinformazione da parte dei corvi del giornalismo, e conosciamo benissimo la pratica ossessiva e revanscista delle forze anti-terrorismo contro le persone che hanno preso di mira. Ma ricordiamo loro – perché lo sanno benissimo – che non puoi ingannare la gente per sempre e non saremo mai una preda facile per i loro denti. Alcun* vengono arrestat* con delle armi… sono terrorist*. I giornalisti dovrebbero sapere che al vertice ci sono inaffidabilità e ridicolo e non l’audience. Per finire un saluto ai/lle compagn* che ci sono accanto, visto che le parole non sono abbastanza per descrivere le nostre emozioni quando abbiamo visto decine di solidal* nell’aula di Evelpidon. Di fatto avete provato una volta ancora che la solidarietà non conosce vacanze né riposo. E oltretutto in questi anni di clandestinità non ci siamo sentiti soli nemmeno per un istante. P.S. Dichiarazioni dettagliate sul nostro caso e gli incidenti che si sono svolti verranno rilasciate a tempo debito. LA PASSIONE PER LA LIBERTÀ È PIÙ FORTE DI OGNI CELLULA DI PRIGIONE Fonte: act for free Dichiarazione a proposito del mio arresto Sono stato catturato da chi difende il ruolo del capitale sulle nostre vite. Nonostante questo, la mia volontà di continuare sulla strada che ho scelto non cambia di una virgola. Continuerò a distruggere e creare. A battermi e amare. Rimango un anarchico, con tutto quello che questo comporta. Ho deciso di scrivere qualche paragrafo sulla mia incarcerazione. Sicuramente a breve esprimerò la mia opinione su altri temi che considero importanti. Prima dell’arresto Le circostanze del mio arresto Per alcune persone decidere di venire in questa città è stata una manifestazione di “stupidità”, visto che ero sottoposto a un mandato d’arresto europeo. Anche chi mi è più vicino lo penserebbe, e non li biasimo. Perché guardano la questione da una posizione diversa dalla mia. E capisco che alcun* non comprendano i pensieri e le azioni di una persona che sceglie la clandestinità per un lungo periodo. La vita di un* clandestin* è legata alla separazione dalle persone che ama e che prima frequentava spesso. È una delle cose più difficili con cui deve fare i conti una persona in quella situazione. Raccogliere fondi, mangiare, trovare un riparo o mettersi al sicuro, in confronto, sono compiti relativamente facili. Ci sono due modi per gestire questa separazione. O accettarla passivamente, il che significa esporsi alla sofferenza e un’infinita frustrazione. O cercare di superare la separazione con dei contatti occasionali, che naturalmente aumentano considerevolmente il rischio di farsi catturare dalla polizia. “Istintivamente” ho scelto la seconda opzione. Sapevo cosa rischiavo e cosa potevo perdere. Ma sapevo anche che con l’isolamento potevo perdere qualcosa che per me è molto importante – il contatto con le persone che mi sono care e a cui sono caro. Ecco perché ho deciso di venire a Most, consapevole dei rischi. Decisione della polizia Ho studiato attentamente tutte le accuse per scoprire su quali basi la ÚOOZ crede che io abbia commesso tali atti. Onestamente mi sono tranquillizzato, perché le loro “prove” sono un misto di congetture e valutazione degli “indizi”, che in realtà non provano in alcun modo il mio coinvolgimento nei fatti in questione. Difesa In aula mi difenderò, ma considero ancora che la lotta anarchica si deve basare principalmente sulla logica sovversiva dell’azione diretta piuttosto che fare affidamento sugli strumenti istituzionali dello stato e forme di azione indirette (mediate da rappresentanti). Da quello che dico e faccio da anni, è chiaro quale sia il tipo di lotta che preferisco. Continuerò ad agire di conseguenza e chiedo la stessa cosa alle persone che mi sono solidari. Ancora armato e pericoloso Terreno di lotta Azioni di solidarietà Un consiglio per chi ha dei dubbi su quale tipo di azione sarà la benvenuta: informatevi sul mio passato, per capire per quali posizioni ideologiche mi batto. Se vi è comprensibile allora non avrete più dubbi su quali azioni mi faranno piacere e quali no. Non c’è tempo da perdere. Saluti anarchici dalla prigione! Indirizzo: Per aggiornamenti: antifenix in inglese Il poster «Contro la prigione! Contro la schiavitù!» è un piccolo contributo degli/lle anarchic* austriac* alla Settimana di azione globale dal 15 al 22 ottobre. Inviamo la nostra solidarietà a tutt* i/le ribelli nelle prigioni! Testo del poster: I/LE MIGLIORI SCHIAV* SONO QUELL* CHE CREDONO DI ESSERE LIBER* Ogni istituzione che cerca di trasformarci in schiav* oppress* o ammanettat* è nostro nemico: fascismo, patriarcato, autorità, confini, lo stato e il capitale! Contro la prigione! Contro la schiavitù! La prigione è stata creata da un ordine sociale basato sulla dominazione e lo sfruttamento. Lo scopo è quello di creare una struttura per segregare, reprimere e isolare tutt* gli/le indesiderabil*. Ancora oggi i datori di lavoro accumulano capitale grazie al lavoro forzato nelle prigioni, e i controlli aumentano senza troppe difficoltà, mentre i politici parlano di libertà, uguaglianza e democrazia. L’oppressione, sottile e violenta, è sempre innata alla società capitalista. L’accettazione di una vita avvilente tra gli/le sfruttat* e gli/le oppress* rende possibile la produzione capitalista. Una consapevolezza anti-nazionalista, il rifiuto della dittatura democratica e la lotta contro ogni aspetto inquinato della vita è perciò vitale. Il punto di partenza di ogni lotta realmente esplosiva è prendere posizione, attaccare l’apparato di sfruttamento, esporre i governi cannibali, distruggere i confini militarizzati, intensificare i conflitti sociali e costruire delle strutture fertili per anarchic* e non-anarchic* con nemici comuni e bersagli comuni su scala globale. Dato che non si tratta di una tattica rivoluzionaria per diffondere favolette, non possiamo possiamo semplicemente parlare di allontanarci da tutto questo. Dobbiamo posizionarci lungo le linee delle varie tendenze anarchiche. La lotta che vogliamo rafforzare include attacchi rivoluzionari e resistenza armata. E soprattutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà con i/le prigionier* anarchic* e ribelli attraverso degli attacchi per la distruzione totale delle prigioni e della società carceraria! SOSTIENI I/LE RIBELLI NELLE CARCERI! ANARCHIC* IN SOLIDARIETÀ CON LO SCIOPERO DELLE PRIGIONI CONTRO LA SCHIAVITÙ CARCERARIA Il 4 novembre di quest’anno sarà passato un anno dall’arresto di 6 dei/lle nostr* compagn* del collettivo Straight Edge Madrid nel contesto dell’Operazione Ice, con un* di loro nel carcere di Aranjuez (Madrid) e tutt* gli/le altr* in attesa di giudizio. Un giudizio senza alcuna legittimità ai nostri occhi, non crediamo né alle vostre leggi né nelle vostre strutture di potere e oppressione. Crediamo nei/lle nostr* compagn*. Al di là del binomio innocente/colpevole, l* vogliamo liber*. Facciamo un appello alla solidarietà con i/le nostr* compagn* per tutto il mese di novembre. Un mese di lotta e azione, non ci fermeranno, la lotta continua. Compagn* nelle mani dello Stato ma mai nell’oblio! Se ci reprimono per le nostre lotte, risponderemo lottando. in spagnolo |
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