Cocaina

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Cocaina
Kokain - Cocaine.svg
3dModel Cocaine.gif
Nome IUPAC
(1R,2R,3S,5S)-3-(benzoilossi)-8-metil-8-azabiciclo [3.2.1]-octan-2-carbossilato di metile
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare C17H21NO4
Massa molecolare (u) 303.353 g/mol
Numero CAS 50-36-2
Numero EINECS 200-032-7
Codice ATC N01BC01
PubChem 5760 CID 5760
DrugBank DB00907
SMILES CN1C2CCC1C(C(C2)OC(=O)C3=CC=CC=C3)C(=O)OC
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida (pKa) a 310 K 8,6[1]
Temperatura di fusione 199
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità orale (33%), aspirata (60-80%)
Metabolismo epatico
Emivita 3 ore
Escrezione renale
Indicazioni di sicurezza

La cocaina (benzoilmetilecgonina) è uno stupefacente che agisce sul sistema nervoso.

È un alcaloide che si ottiene dalle foglie della coca (Erythroxylum coca), pianta originaria del Sud America, principalmente del Perù, della Colombia e della Bolivia,

Modello 3D della molecola di Cocaina

Uso farmacologico[modifica | modifica wikitesto]

Meccanismo di azione[modifica | modifica wikitesto]

L'effetto farmacologico principale della cocaina a livello locale è quello di un blando anestetico e vasocostrittore, a livello del sistema nervoso centrale (SNC) è quello di bloccare il recupero (reuptake) di dopamina nel terminale presinaptico una volta che questa è stata rilasciata dal terminale del neurone nel vallo intersinaptico; la rimozione della dopamina dal terminale sinaptico avviene a opera delle cosiddette proteine di trasporto (Dopamine active transporter, DAT) che favoriscono l'assorbimento del neurotrasmettitore dall'esterno all'interno del neurone. La cocaina agisce sulla funzionalità delle proteine di trasporto, impedendo il riassorbimento di dopamina all'interno del neurone.

Il risultato è un aumento della quantità di dopamina a livello delle terminazioni sinaptiche dei neuroni dopamminergici del SNC. In particolare, si assiste a un aumento di dopamina nelle sinapsi fra le terminazioni dei neuroni che proiettano dall'area tegmentale ventrale e i neuroni del nucleo accumbens e della corteccia prefrontale mediale.

Inoltre, l'alcaloide può bloccare anche il riassorbimento presinaptico di norepinefrina e serotonina.

Questo effetto provoca inoltre l'esaurimento delle riserve di neurotrasmettitore del neurone presinaptico, causando una sorta di affaticamento sinaptico, che altera la normale risposta fisiologica della sinapsi alla depolarizzazione.

Tutti questi meccanismi, che portano a un aumento del neurotrasmettitore nella fessura sinaptica e alla loro persistenza, portano nell'utilizzo ricreativo della sostanza al fenomeno della tolleranza inversa, un fenomeno di up regulation che aumenta la quantità di recettori per la dopamina postsinaptici. La conseguenza è l'aumento di sensibilità del sistema con aumento degli effetti psicotropi della cocaina. Il craving da cocaina è invece indotto dal desiderio di evitare le crisi d'astinenza e dalla diminuzione della normale capacità di provare piacere legata ai reward system.

In farmacologia la cocaina è anche considerata un anestetico locale, ottimo per l'anestesia delle mucose e delle vie aeree superiori. Il suo uso in campo anestesiologico è stato tuttavia, per ovvi motivi, fortemente ridotto, a favore di derivati sintetici con effetti sistemici e psicotropi irrilevanti come la novocaina.

Cocaina

Effetti[modifica | modifica wikitesto]

A breve termine[modifica | modifica wikitesto]

Gli effetti della cocaina si manifestano in relazione alla modalità di assunzione: molto rapidamente nel caso di somministrazione endovenosa e via via più lentamente con l'inalazione, con l'aspirazione e con la masticazione.

Gli effetti neuropsichiatrici sono estremamente vari:

  • Distorsione cognitiva e delle capacità recettive, sensazione di aumento delle percezioni
  • Accentuazione della reattività fisica e mentale
  • Riduzione dello stimolo di addormentarsi, della fame e della sete
  • Euforia (da cui l'uso passato come antidepressivo e come trattamento dalla tossicodipendenza da oppiacei)
  • Maggiore socievolezza e facilità di relazione
  • Infaticabilità
  • Incremento della libido

Fisicamente può portare a vasocostrizione e anestesia locale, specialmente a livello delle mucose nasale e orale (da cui l'uso passato in odontoiatria); induce inoltre le cellule dei tessuti ad apoptosi cellulare incontrollata. Se assunta inoltre a livello nasale, essa si fissa all'interno delle fosse nasali formando croste, spesso associate a riniti e infiammazioni della mucosa; a livello cardiocircolatorio si presentano tachicardia, aumento della contrattilità del ventricolo sinistro e della pressione arteriosa, con incremento della produzione di adrenalina ed endotelina e diminuzione di quella di ossido nitrico con possibile vasospasmo delle coronarie.

A lungo termine[modifica | modifica wikitesto]

L'utilizzo prolungato crea una forte dipendenza psichica e fisica, che può manifestarsi con importanti crisi d'astinenza. Le manifestazioni neuropsichiatriche possono risultare in irritabilità, sindromi depressive, stati d'ansia, insonnia e paranoia.

L'uso cronico espone inoltre ad aumentato rischio di aterosclerosi, trombosi da aumento dell'aggregabilità piastrinica, infarto miocardico, ipertensione arteriosa e deficit del sistema immunitario. Può portare inoltre a disfunzione erettile con calo della libido e oligospermia.

Inoltre allo svanimento dei suoi effetti, la fine della vasocostrizione a livello nasale causa sanguinamento, con conseguente otturazione delle vie nasali; qualora il soggetto provasse a eliminare tali croste, l'anestesia dovuta alla sostanza gli permetterebbe di danneggiare pesantemente i tessuti nasali mediante l'uso di oggetti anche taglienti, che non cicatrizzerebbero per via della diffusa apoptosi.

L'assunzione per inalazione può portare a gravi danni della mucosa nasale causati dall'apoptosi incontrollata, inducendo nei casi più gravi alla distruzione più o meno diffusa di cartilagini o tessuto osseo, comportando perforazione del setto, perforazione dell'osso palatino, distruzione della punta nasale, collasso del naso.[2]

Overdose[modifica | modifica wikitesto]

Nel sovradosaggio il paziente si presenta agitato e ostile. Possono manifestarsi sintomi neuropsichiatrici, come allucinazioni e convulsioni fino al coma, uniti a tachicardia e aumento della temperatura corporea. La morte può sopraggiungere per infarto miocardico acuto o blocco respiratorio conseguente a paralisi muscolare.

Combinazione con altre sostanze[modifica | modifica wikitesto]

Le combinazioni più conosciute sono principalmente tre:

  • Cocaina e alcool

Le carbossilesterasi, gli enzimi che in presenza di sola cocaina produrrebbero metaboliti inattivi per idrolisi, reagiscono diversamente in presenza di etanolo, in quanto una porzione di cocaina subisce transesterificazione con l'etanolo formando cocaetilene. Il cocaetilene ha effetti simili a quelli della cocaina. Gli effetti si manifestano più velocemente e persistono per più tempo, e la tossicità a carico del SNC, del cuore e del fegato è più elevata. L'alcool rende più difficile controllare i risvolti prettamente psicotropi della sostanza (come ansia, fobia e aggressività).

  • Cocaina ed eroina (speedball)

L'assunzione di cocaina combinata all'eroina è ricercata dal consumatore poiché migliora la fase di down della coca e consente di essere più energici e reattivi durante l'effetto dell'eroina, ma aumenta enormemente il rischio di blocco respiratorio e collasso cardiocircolatorio.

  • Cocaina e polvere da sparo (brown-brown)

Con il nome Brown-brown si intende un mix di cocaina in polvere e polvere da sparo ottenuta generalmente dallo svuotamento di cartucce. Il consumo avviene tramite inalazione, ma l'aggiunta di polvere da sparo genera fumi estremamente irritanti, serve soprattutto a dare al gesto un'aura d'asprezza.

La cocaina può inoltre avere pericolose interazioni quando l'assunzione avviene in concomitanza di terapie medico-farmacologiche di qualsiasi tipo. Ad esempio, assumere cocaina insieme con inibitori della ricaptazione della serotonina pone un notevole rischio di sindrome serotoninergica.

Modalità di assunzione[modifica | modifica wikitesto]

Masticazione delle foglie di coca[modifica | modifica wikitesto]

Al contrario di quanto si pensi comunemente, il consumo di foglie di coca tramite masticazione non produce nessun effetto importante sul comportamento. Infatti l'uso delle foglie per la masticazione è legale nei paesi andini. La popolazione delle Ande è irritata dal fatto che gli stranieri considerino le semplici foglie di coca come una sostanza stupefacente, in quanto l'assorbimento sublinguale diluisce molto l'assorbimento nel tempo. Se assunta in questo modo, i suoi effetti sono più o meno indistinguibili da altri stimolanti, come la caffeina.[senza fonte]

Inalazione della cocaina in polvere[modifica | modifica wikitesto]

È il metodo di gran lunga più diffuso nella società occidentale, descritto peraltro da una variegata iconografia cinematografica e letteraria. La cocaina in polvere viene disposta su una superficie liscia, allineata in strisce quindi, attraverso inalatori o cannucce (è uso diffuso l'utilizzo di banconote arrotolate) viene inalata. Gli effetti sono pronunciati e durano da 20 minuti circa a qualche ora (in base alla quantità e alla purezza della sostanza assunta). L'assorbimento nel sangue avviene attraverso la mucosa nasale, consentendo a eventuali agenti patogeni, se presenti, di infettare l'utilizzatore.

Aspirazione/inalazione dei vapori[modifica | modifica wikitesto]

La cocaina viene depositata su un foglio di alluminio che viene scaldato. Quindi ne vengono inalati i vapori (generalmente tramite una cannuccia). Spesso il braciere di alluminio viene preparato sull'imboccatura di ampolle o bottiglie di vetro (o pvc) che dispongono di un secondo foro in cui inserire la cannuccia o da cui aspirare direttamente i fumi.

Aspirazione dei fumi di Freebase/Crack[modifica | modifica wikitesto]

La cocaina cloridrato non può essere fumata, per questo motivo sono state create le preparazioni Freebase e Crack.

  • Per freebase si intende la forma "base" della cocaina cloridrato, è ovvero la trasformazione della cocaina in sali (solubile in acqua) nell'alcaloide base. Si ottiene dapprima dissolvendo la cocaina cloridrato in acqua. Una volta dissolta in acqua viene aggiunta ammoniaca (o una base forte) per eliminare protoni in eccesso. La soluzione ottenuta in questo modo, però, non è ancora libera da tagli. A questo proposito si aggiunge alla soluzione etere etilico in quanto il freebase è insolubile in acqua ma altamente solubile nell'etere etilico. Questo permette di separare la freebase dal taglio ottenendo quindi, dopo l'evaporazione dell'etere etilico, una freebase quasi del tutto priva di taglio.
    Preparare la freebase è estremamente pericoloso, poiché sono possibili esplosioni o produzioni di fiamme e incendi. Con il termine freebase si indica, più in generale, ogni alcaloide nella sua forma base.
  • Il Crack si ottiene mischiando le dovute dosi di cocaina cloridrato e una base, come il bicarbonato di sodio. Il crack è spesso usato più del freebase in quanto si salta un passaggio (eliminazione del taglio con etere) che ne rende meno pericolosa la preparazione.

Crack e freebase hanno effetti quasi istantanei e molto forti. Causano entrambi alta dipendenza psichica e fisica.

Iniezione endovenosa[modifica | modifica wikitesto]

Iniezione mediante siringa endovena diluendo la cocaina in soluzione acquosa.

Iniezione sottocutanea o intramuscolare[modifica | modifica wikitesto]

Permette un assorbimento più lento e quindi una durata maggiore degli effetti, evitando la tossicità di picco[3]. Tuttavia tale modalità di somministrazione può causare necrosi tissutale, sia a causa di sostanze contenute nel preparato somministrato, sia a causa di batteri che possono contaminare la siringa[4].

Problemi legati all'uso e dipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Grafico comparativo sugli effetti negativi (dipendenza e danni fisici) delle varie droghe. Da notare come la cocaina occupi il secondo posto in assoluto per entrambi i parametri. Fonte: The Lancet

La cocaina causa forte dipendenza psichica in chi ne fa uso. Dopo gli effetti di carattere eccitatorio, infatti, il consumatore di cocaina si sente spossato, stanco e completamente senza energie. Questo lo spinge a ripetere l'assunzione della droga per rivivere il benessere. Tale appagamento viene ricercato sebbene gli effetti negativi a livello psichico, reversibili e no, siano di primaria importanza.

In relazione alla frequenza di assunzione e al contesto psico-ambientale, il soggetto dipendente dal consumo di cocaina modifica nel lungo termine e sempre più radicalmente la coscienza di sé e la percezione delle proprie azioni rispetto all'ambiente. Inoltre, a causa degli effetti della cocaina sia di tipo psicotropo sui freni inibitori, sia di tipo fisiologico sulla libido e sulla capacità erettile negli uomini.

La dipendenza da cocaina, erroneamente ritenuta solo di tipo psicologico, ha anche un importante substrato fisico legato al neuroadattamento del sistema nervoso centrale ai suoi effetti. Gli studi sull'animale mostrano inoltre che le somministrazioni ripetute di cocaina distruggono selettivamente una parte del cervello (fascicolo retroflesso), con ripercussioni di tipo psicopatologico (psicosi, alterazioni della gratificazione). Oltre a questi danni del cervello, l'atto di "sniffare" determina un danneggiamento progressivo dei tessuti interni e dei capillari del naso, con riduzione notevole della capacità olfattiva, può comportare frequenti perdite di sangue dal setto nasale, ulcere, perforazione delle cartilagini, con danni che possono portare alla necessità di interventi di chirurgia plastica. L'iperattivazione dell'apparato cardiovascolare, insieme con la vasocostrizione provocate dalla cocaina, sono causa di infarto e ictus.

La cocaina, però, produce soprattutto danni a livello psichico, il consumo prolungato, infatti, porta a una progressiva modificazione dei tratti della personalità in senso paranoideo: prevale il sospetto, l'irritabilità, la sensazione di trovarsi in un ambiente ostile, fino, talvolta, al delirio paranoide. La cocaina, infatti, blocca il riassorbimento di noradrenalina e dopamina, causando un eccesso della disponibilità di queste sostanze eccitanti, che possono alterare il funzionamento del cervello facendo comparire disturbi spesso non distinguibili da quelli causati da una psicosi. Il cocainomane è convinto di essere spiato, perseguitato, il tono dell'umore è disforico, in certi casi presenta allucinazioni (tipica la percezione di cimici che corrono sulla pelle, le "cocaine bugs" o allucinazioni visive denominate "bagliori della neve").

Frequenti sono gli attacchi di panico e uno stato di profonda depressione, che può durare anche alcune settimane. Ovviamente la reazione può essere influenzata da diversi fattori e sebbene l'uso di questa droga porti quasi sempre a modificare il comportamento del consumatore, si possono notare casi in cui pur non verificandosi attacchi di depressione o di panico, si osserva un'accentuazione di tratti patologici del soggetto stesso.

La cocaina si distingue da altre sostanze psicotrope per l'elevata sensazione di adattamento che induce nel soggetto che l'assume ai ritmi di attività psico-fisica propri della società post-industriale e per il suo enorme grado di diffusione nelle società occidentali. Il traffico di questa sostanza costituisce una voce rilevante dell'economia globale.

Terapia disintossicante[modifica | modifica wikitesto]

L'intervenzione farmacologica per la tossicomania della cocaina ha due fasi: disintossicazione e mantenimento[5][6][7].

La disintossicazione dalla cocaina è praticamente senza rischio sia per chi è ricoverato in ospedale o non lo sia. La bromocriptina riesce a eliminare i sintomi di deprivazione e il desiderio quando viene somministrata per un periodo di sette giorni. La dose iniziale è: bromocriptina 0,5 mg tab 1/2 compressa ridotta per un periodo dai sette ai dieci giorni. Altri farmaci, come modafinil, desipramina o amantadina possono essere usati in sostituzione o in combinazione con bromocriptina.

Dopo la disintossicazione il processo di recupero può essere aiutato da un regime farmacologico; Topiramato 100 mg tid po o Bupropione 150 mg bid po' possono ridurre il desiderio per la cocaina sotto una base di assistenza. Per ridurre gli effetti causati da motivi psicologici o ambientali, baclofene 25 mg tid fino a 50 mg tid è molto efficace.

Avvertenze[modifica | modifica wikitesto]

Miastenia gravis o porfiria: cautela nella somministrazione di cocaina in pazienti affetti da tali patologie.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ P. Li, K. Zhao, S. Deng, D. W. Landry, Helv. Chim. Acta 82, 85 (1999)
  2. ^ Filmato audio Giovanni Serpelloni, Dipartimento per le politiche antidroga, Lesioni distruttive facciali indotte dall'uso di cocaina (Video completo), su YouTube, 22 giugno 2011. URL consultato il 2 febbraio 2014.
  3. ^ DRONET Sostanze
  4. ^ Nizzoli e Pissacroia "Trattato completo degli abusi e delle dipendenze", Piccin, 2004, p.800. (Trattato completo degli abusi e delle dipendenze - Umberto Nizzoli - Google Libri)
  5. ^ A.J. Giannini(1990) Un modello biopsichiatrico per riconoscere a tossicomania. Ricerca e Saluté 2(3):4-7.
  6. ^ A.J. Giannini(1991). Cocaina: farmacologia, abuso è dedezione. Ricerca e Salute: 3(4)27-31.
  7. ^ A.J.Giannini (1991). Cocaina: Tolleranza: dipendenza e terapia. Ricerca e Salute. 3(5):41-49.
  8. ^ Moore M.R., McColl K.E.L., University of Glasgow, 1991

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autorità GND: (DE4128249-8