In occasione dell'annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, Papa Francesco dedica le sue parole di misericordia a tutti gli immigrati costretti a scappare dalla guerra, vittime del business del traffico umano, della schiavitù e della prostituzione. Particolare attenzione ai bambini, invisibili e senza voce. E un appello a tutti coloro che camminano "a fianco di bambini e ragazzi sulle vie dell'emigrazione: essi hanno bisogno del vostro prezioso aiuto".
Io penso che il Pd debba subito dichiarare la propria contrarietà a questa ipotesi di intese e di governo. Essa non riuscirebbe certo a risolvere i problemi dello sviluppo e della produttività del Paese, né a dare risposte ai bisogni dei giovani, dei precari, dei disoccupati, dei lavoratori dipendenti e dei ceti medi in difficoltà. Anziché una svolta a sinistra si otterrebbe proprio il contrario
A quindici anni dalla sua nascita, l'euro è rimasto senza padri né madri. Questa moneta, nata nei trattati come ''comune'' e divenuta poi ''unica'', è talmente unica da essere orfana. Nessuno che si assuma le decisioni di politica monetaria, nessuno che emetta debito comune, nessuno che possa intervenire sul cambio.
I principi richiamati dalla legislazione europea sono molto simili a quanto indicato dalla giurisprudenza italiana: quei contratti sono illegali, non devono essere rispettati, sono privi di valore giuridico. Il principio di libero mandato degli europarlamentari non è enunciato da fonti di diritto primario dell'Unione, perché non se ne fa cenno nei Trattati dell'Unione europea. Tuttavia esso è richiamato, oltre che nel Regolamento interno del Parlamento europeo, anche in due atti di diritto secondario che hanno una rilevante valenza istituzionale.
Se negli Usa sono riusciti a scoprire casi di frode, o presunta tale, è perché hanno una normativa molto più chiara di quella Ue sui software che disinnestano i sistemi di controllo delle emissioni. Su questo aspetto, fondamentale, ci aspettiamo un sostegno dal governo italiano. Come per l'accordo di Parigi l'Italia deve sostenere il fronte di chi si batte per superare la scissione tra sviluppo e ambiente.
"Non siamo gli ultimi perché siamo infallibili. Siamo infallibili perché siamo gli ultimi". L'icastica battuta di Sabino Cassese ha più di un fondo di verità ed è il miglior commento alla sentenza con la quale la Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum sull'art.18.
In una appassionata conferenza sui confini tra politica e scienza giuridica, Piero Calamandrei raccomandava la fede in un diritto adeguato ai bisogni espressi dalla realtà sociale e davvero uguale per tutti. Alla vigilia del pronunciamento della Corte costituzionale sull'italicum, le parole di Calamandrei sono un monito a ricostruire con urgenza la casa comune, che è anche casa del diritto, legalità costituzionale. A partire da una legge elettorale coerente con la costituzione.
Oggi a Roma oltre trenta movimenti territoriali e liste civiche di area liberale, cristiana, nazional-riformista, hanno sottoscritto un patto di federazione con Idea - Popolo e Libertà; altri venti lo faranno nei prossimi giorni. Si può obiettare: un altro partitino che smarrirà per strada le buone intenzioni degli esordi. È una previsione legittima, che però quanti lavorano da un anno a questo progetto stanno facendo di tutto per smentire con i fatti.
È noto che le bufale si diffondono da sempre, e con il web lo fanno ancora più in fretta. L'istituzione di una nuova autorità di controllo, in grado di vigilare e custodire la verità sul web, non è però semplice da concepire. E se nell'attesa di una soluzione globale provassimo a far funzionare gli strumenti che abbiamo a disposizione? Maggiore velocità nelle risposte e migliore collegamento tra le istituzioni dei diversi paesi, permetterebbero certamente di fare qualche passo in avanti.
Il 17 si vota per scegliere l'erede di Martin Schulz. Gli unici che si possono giocare la presidenza sono Gianni Pittella, leader dei socialisti (S&D;) e Antonio Tajani, candidato del Partito Popolare Europeo (Ppe). Proprio Tajani è una delle personalità politiche più vicine a Berlusconi. Un Ppe berlusconizzato, non solo darebbe la stura ai populismi in Europa, ma rilancerebbe lo stesso Berlusconi in Italia.
La Corte costituzionale ha deciso di bocciare il quesito del jobs act. Ricordiamo però il precedente del 2003, anno in cui la Corte aveva ammesso il quesito sullo stesso tema, in cui si chiedevano l'estensione della tutela reale in tutti i luoghi di lavoro, senza soglia alcuna. Perché due decisioni così diverse su materie identiche o analoghe? Che cosa è cambiato da allora a oggi?
Ora, per chi non lo sapesse la parola emergenza sta a indicare: una circostanza imprevista o accidente che richiede un intervento immediato. Insomma se il 12 gennaio nevica e fa un freddo becco non è che ci troviamo in uno stato di emergenza, ci troviamo nello stato naturale delle cose. O meglio ci troveremmo nello stato naturale delle cose se fossimo un paese normale. Ma siamo l'Italia e una povera donna muore, a causa del freddo, nella sua roulotte
A Belgrado ha iniziato a nevicare il 3 gennaio, le temperature hanno raggiunto i meno 16 gradi e le persone bloccate dove si interrompe la rotta balcanica è vestita o attrezzata per questo clima. Far finta che questo percorso sia chiuso e che queste persone non esistano non è la soluzione. Qualunque cosa si pensi circa il loro diritto di raggiungere l'Europa, meritano di essere trattati come esseri umani, con dignità.
Senza darne notizia, neanche ai diretti interessati, il 6 dicembre scorso, il governo ha inviato al Parlamento la relazione annuale sulle droghe e le dipendenze. Per 550 pagine il governo presenta il quadro di una situazione pressoché immutata rispetto al passato, quindi di patente fallimento del contrasto al narcotraffico ma non offre alcuna conclusione rendendo quasi vano tutto il lavoro diligentemente svolto dal Dipartimento per le Politiche Antidroga.
Gli homines novi che occupano la scena politica italiana non sarebbero, di per sé, né più capaci né meno dei loro predecessori. Ma questa loro pretesa di essere depositari del verbo solo perché nuovi estremizza i loro difetti. Questo culto della novità fine a se stessa sta diventando grottesco. E che prima chiudiamo i battenti dei suoi improvvisati altari, e meglio è.
È vitale per le imprese e dunque per lo sviluppo e la competitività del Paese, che la giustizia funzioni. Che sia efficiente, tempestiva. C'è un lavorìo di riforma in corso, dopo anni di discussioni e rinvii. Leggi nuove. Ma anche provvedimenti amministrativi e organizzativi nei tribunali e nelle Corti d'appello delle città italiane (ne avremo ampia eco alla fine di gennaio, con le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario).
Le interconessioni tra gli intermediari finanziari hanno prodotto livelli di complessità talmente elevati da creare fragilità sistemiche, che a loro volta si riflettono sul cattivo funzionamento dei mercati e nell'incapacità dei regolatori di comprendere le innovazioni finanziarie. Se nulla cambia, continueremo ad affidarci alla deregolamentazione finanziaria, alla rimozione dei controlli sui flussi internazionali di capitale e alla continua espansione del settore finanziario.
Cosa s'impara dalla faccenda delle bufale? S'impara che il mondo complesso ha bisogno di una comunicazione semplice, breve, forte e personale. Questo a prescindere se quanto si comunica sia vero o falso. E poi, nel profondo, colpendo la verità si colpisce un processo essenziale della democrazia e del vivere collettivo. La verità produce verità, perché è nella sua natura. Dovremmo tutti essere affezionati al suo valore.
"Troppo amore" è altro. Trova il modo per correggerti e correggere cara D'Urso. Trova il modo. Per il resto, ormai, davanti a quello che accade passa anche la voglia di scrivere. Di aggiungere parole di fronte a muri che si alzano in un secondo laddove tanti e tante,con fatica cercano ogni giorno di abbatterli.
Nel giro di due giorni un movimento che ambisce a governare il nostro paese è riuscito in Europa a carambolare dall'estrema destra di Farage all'Alde, che li ha rifiutati costringendoli a rientrare nelle fauci del politico britannico e alle sue condizioni. Ci troviamo di fronte al più recente testa-coda del Movimento 5 Stelle. Forse è bene che, allo stato delle cose, si tracci un provvisorio bilancio politico di questo movimento.
Se gli ultimi dati pubblicati dall'Istat segnalano una continua crescita della disoccupazione giovanili in Italia, all'orizzonte non si vedono spiragli di politiche che abbiano proposte concrete, non solo per arginare l'emergenza, ma soprattutto per inserire nel tessuto sociale e politico i giovani stessi. La politica ci ascolti.
Open access e gratuità, se da una parte assicurano il massimo del pluralismo, dall'altra non tutelano il diritto inalienabile dell'opinione pubblica a essere informata in modo corretto. È venuto a mancare il meccanismo di ricezione e verifica della notizia, caposaldo del giornalismo. Ed è proprio sul recupero di questa funzione di filtro che la stampa può tornare a giocare un ruolo decisivo. E ritrovare l'autorevolezza perduta.