Moghul
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Impero Moghul | ||
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Dati amministrativi | ||
Lingue ufficiali | persiano | |
Lingue parlate | persiano | |
Capitale | Delhi | |
Altre capitali | Agra | |
Politica | ||
Forma di Stato | Impero di carattere islamico | |
Forma di governo | Monarchia assoluta | |
Nascita | con Babur il Conquistatore | |
Causa | prima Battaglia di Panipat, 21 aprile 1526 | |
Fine | con Bahadur Shah II | |
Causa | Rivoluzione indiana del 1857, 20 giugno 1858 | |
Territorio e popolazione | ||
Bacino geografico | Subcontinente indiano | |
Economia | ||
Valuta | rupia | |
Religione e società | ||
Religione di Stato | Islam | |
Religioni minoritarie | Induismo, Buddismo | |
Evoluzione storica | ||
Preceduto da | Sultanato di Delhi | |
Succeduto da | Impero Anglo-Indiano |
Gran Mogol o Moghul (in persiano: دولتِ مغل, "dinastia Mughal", in dialetto urdu: مغلیہ سلطنت, Moghli Solṭanat) è il nome con il quale venivano indicati i membri di un dinastia imperiale che ha regnato durante la dominazione islamica in India.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'impero Moghul fiorì dal 1526 al 1707, il suo fondatore fu Babur detto il Conquistatore. Egli era un discendente del grande conquistatore turco-mongolo Tamerlano, e governava una delle tante città della Transoxiana, in buona parte l'odierno Uzbekistan.
Scacciato dalle sue terre in seguito all'invasione dei nomadi Uzbeki, Babur, desideroso di conquistare un altro regno, decise di invadere l'India. Con un piccolo ma ben armato esercito invase l'India, allora sotto il dominio del Sultanato di Delhi, e si scontrò con l'esercito del sultano Ibrahim Lodi nella battaglia di Panipat, uscendo vincitore.
Babur regnò per altri quattro anni, estendendo il suo nuovo impero dall'Afghanistan al Bengala, e incrementando le migrazioni turche in India dall'Asia centrale, accrescendo così il peso della religione islamica in questo paese. L'impero raggiunse l'apogeo con il terzo imperatore Akbar ("il Grande"), che completò la conquista del Bengala e sottomise il Gujarat e i principati indù Rajputi, che furono ammessi nell'apparato amministrativo Moghul come esattori delle tasse. Akbar fondò la nuova capitale di Fatehpur Sikri e cercò di creare una nuova religione sincretistica tra l'Induismo e l'Islam.
Gli ultimi grandi imperatori Moghul furono Shah Jahan ("Imperatore del mondo"), che regnò dal 1628 al 1658, e suo figlio Aurangzeb (1658 - 1707). Spietato e fanatico, quest'ultimo dedicò gli ultimi anni del suo regno ad una lotta incessante contro i principi indù Maratha (abitanti nell'attuale Maharashtra), che avevano creato la Confederazione Maratha nell'India meridionale.
Aurangzeb impose in tutta l'India la religione islamica, provocando rivolte e guerre. Alla sua morte, avvenuta nel 1707, l'impero si disgregò, e ciò che ne rimaneva fu definitivamente conquistato dagli inglesi dopo la rivolta dei Sepoy nel 1859.
I Moghul sono rimasti famosi per lo sfarzo della loro corte imperiale, e per lo splendore delle loro capitali, Delhi e Agra, che esistono ancora oggi, nonché per i loro stupendi monumenti, basti ricordare ad Agra il Taj Mahal, costruito dall'imperatore Shah Jahan come tomba per la propria sposa, l'imperatrice Mumtaz Mahal, morta giovane nel 1631. Inoltre sono rinomati per la scuola artistica Moghul, che l'imperatore Humayun arricchì invitando un buon numero di artisti persiani presso la sua corte, con il ruolo di maestri. Tra i pittori più importanti della scuola si annovera Basawan.
La dinastia Moghul fu l'ultima forza unificatrice dell'India prima della conquista europea. La sua fine aprì indirettamente le porte dell'India alla penetrazione britannica.
Cronotassi della fine dell'impero[modifica | modifica wikitesto]
- 1739: Nadir Shah, re di Persia, saccheggia la capitale Delhi e porta via il favoloso trono del Pavone, mentre il Nizam di Hyderabad si rende indipendente di fatto; gli afgani Rohilla creano a Pilibhit un emirato semi indipendente; i Maharatti conquistano il Malwa.
- 1740: Aliwardi Khan rende semi indipendenti le province del Bengala, Bihar e Orissa.
- 1745: i Maharatti conquistano l'Orissa; Musa Fersing è Nawab del Deccan, sotto il protettorato francese.
- 1746: gli Afgani saccheggiano Lahore.
- 1748: Nazin Yung è il nuovo Nizam dell'impero.
- 1749: i Moghul pagano tributi in oro all'emiro afgano Ahmad Shah.
- 1750: scorrerie dei Maharatti nel Bengala; il Gujarat e il Sind divengono indipendenti.
- 1751: con la imposizione del nuovo Nizam Salabhut Yung, i francesi di Joseph François Dupleix dominano l'India a sud del fiume Kistna.
- 1752: gli afgani annettono il Punjab; l'imperatore Ahmed Shah è sconfitto dal maharatto Tukoji Holkar e deve cedere Nagpure il suo distretto.
- 1754: il visir Safdar Jang rende la provincia dell'Oudh indipendente. Firuz Jang, filomaratto, impone come nuovo imperatore Alamgir II e riconquista Lahore agli Afgani. I Jath a sud di Agra si rendono autonomi. Gli Afgani saccheggiano Delhi.
- 1756: Delhi è occupata dagli Afgani; l'imperatore è posto sotto tutela degli afgani rohilla; Clive diviene padrone del Bengala dopo la battaglia di Plassey.
- 1758: gli Afgani occupano Lahore.
- 1759: Alamgir II è assassinato da Firuz Jang ed il nuovo imperatore, Shah Alam II è in esilio in cerca di alleati e li trova negli inglesi di Clive; di fatto cessa politicamente l'impero moghul.
- 1760: i Maharatti occupano Delhi.
- 1761 i Maharatti del Peshwa sono sconfitti a Panipat dagli Afgani che rioccupano Delhi con un proprio governatore in nome dell'imperatore esule.
- 1763: l'imperatore Shah Alam II si stabilisce ad Allahabad sotto la protezione inglese e cede alla Compagnia Inglese delle Indie orientali l'amministrazione del Bengala, Orissa e Behar, dipendenti dal subadar di Murshidabad; inizia la dominazione britannica in India.
- 1765: i Maharatti e i Jath assediano Delhi; l'imperatore diviene pensionato inglese per 26 lack di rupie all'anno (12 agosto 1765); gli Inglesi annettono il Bihar.
- 1766: i Jath sono sconfitti dai Rajput presso Jaipur; gli Inglesi annettono il Circars.
- 1771: gli inglesi annettono Corah, Allahabad e Benares.
- 1772: Shah Alam II rientra a Delhi con l'aiuto dei Maharatti; l'impero maharatto è suddiviso tra vari clan dinastici(Bhonsla, Peshwa, Gaekwar, Sindhia, Holkar).
- 1773: i Moghul occupano Bharatpur, Alwar e Agra; i Sikh marciano su Delhi; la Compagnia delle Indie si dichiara sovrana ed indipendente dai Moghul e non versa più i tributi all'imperatore.
- 1774: i Moghul ripristinano la legge sui feudi (Jagir).
- 1782: la corte moghul è dominata dal nuovo visir Afrayab Khan.
- 1783: i Moghul chiedono aiuti al maharatto Sindhia contro la tirannia di Afrasyab che viene assassinato; il Peshwa maharatto è nominato viceré dei Moghul e Sindhia diviene suo rappresentante alla corte di Delhi e Agra.
- 1785: Sindhia è il sovrano effettivo dei territori moghul.
- 1787: Ghulam Kaìr, emiro dei Rohilla, occupa Delhi e domina la corte.
- 1788: Shah Alam II è accecato da Ghulam Kadìr; Sindhia marcia su Agra, ma è sconfitto dall'esercito moghul di Ghulam Kadir, tuttavia in seguito occupa Delhi e rimette Shah Alam II sul trono.
- 1790: il generale francese de Boigne organizza l'esercito maharatto di Sindhia all'europea e sconfigge i maharatti ribelli e i Rajpur di Jaipur.
- 1791: Sindhia domina anche la corte maharatta di Poona, nominando il nuovo Peshwa.
- 1792: Calcutta diviene il centro amministrativo (Presidency) della Compagnia inglese delle Indie.
- 1794: Sindhia muore a Poona a seguito di un agguato.
- 1795: l'erede di Sindhia, Dawlet Rao, si trasferisce a Delhi; Zaman Shah, nuovo emiro afgano, invade il Punjab, ma è sconfitto dai Sikh; Baji Rao II è il nuovo Peshwa.
- 1803: dopo aver sconfitto i Maharatti il generale inglese Lake entra trionfante a Delhi, ponendo il vecchio e cieco imperatore Shah Alam sotto protezione britannica, che viene ribattezzato "re di Delhi".
- 1806: Akbar II è il nuovo imperatore moghul, di fatto posto sotto la pesante tutela inglese; egli governa solo all'interno del suo palazzo (il Forte Rosso - Lal Qila).
Lista degli Imperatori Mogul[modifica | modifica wikitesto]
Ripartizione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]
L'impero era organizzato amministrativamente in varie Province (Suwabs); dodici di queste erano viceregni:
- Sirhind e Delhi: capitale e sede imperiale (Lal Qila) fino al 1803
- Gujarat e Ahmedabad, perduto nel 1757
- Kashmir e Srinagar, perduto nel 1754
- Hyderabad, governato dal 1720 da un principe di fatto indipendente (Nizam)
- Bidar
- Berar (Ellichpur)
- Ajmer e principati Rajput, autonomi dal 1748
- Punjab e Lahore, perduto nel 1748
- Oudh e Lucknow, perduto nel 1775
- Bengala e Murshidabad, con nawab di fatto indipendente dal 1740
- Allahabad, perduto nel 1771
- Agra, perduto nel 1775
Tra le altre province:
- Chamba, perduta nel 1752
- Malwa (Ratipur) perduta nel 1752
- Patna, perduta nel 1764
- Kandeish e Burhampur
- Balagat e Aurangabad
- Buckor perduta nel 1752
- Nagracut e Jullundur
- Nawar e Gwalior, perduta nel 1761
- Pitan e Pilibhit, perduta nel 1754 (Rohilkhand)
- Sindh e Tatta, perduta nel 175
- Multan, perduta nel 1752
- Gherwal e Rampur
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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