Fermio

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Fermio
   

100
Fm
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
                   
einsteinio ← fermio → mendelevio
sconosciuto, probabilmente argenteo, bianco o grigio metallico
Generalità
Nome, simbolo, numero atomico fermio, Fm, 100
Serie attinidi
Gruppo, periodo, blocco —, 7, f
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Proprietà atomiche
Peso atomico [257]
Configurazione elettronica [Rn]5f127s2
e per livello energetico 2, 8, 18, 32, 30, 8, 2
Stati di ossidazione 2, 3
Proprietà fisiche
Stato della materia solido
Punto di fusione 1 800 K (1 527 °C)
Altre proprietà
Numero CAS 7440-72-4
Elettronegatività 1,3 (scala di Pauling)
Energia di prima ionizzazione 627 kJ/mol
Isotopi più stabili
iso NA TD DM DE DP
252Fm sintetico 25,39 ore fiss.
α
 
7,153
 
248Cf
253Fm sintetico 3 giorni ε
α
0,333
7,197
253Es
249Cf
255Fm sintetico 20,07 ore fiss.
α
 
7,241
 
251Cf
257Fm sintetico 100,5 giorni fiss.
α
 
6,864
 
253Cf
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il fermio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi di numero atomico 100. Il suo simbolo è Fm.

È un elemento transuranico, metallico, altamente radioattivo appartenente alla serie degli attinidi. Viene prodotto per bombardamento con neutroni del plutonio e prende il nome dallo scienziato italiano Enrico Fermi.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Solo piccole quantità di fermio sono state prodotte e isolate, pertanto poco si sa delle sue proprietà chimiche. In soluzione acquosa, l'unico stato di ossidazione osservato del fermio è +3.

Il 254Fm e gli altri isotopi più pesanti possono essere sintetizzati per intenso bombardamento di neutroni su bersagli di elementi più leggeri (specialmente uranio e plutonio) in cui un alternarsi di catture neutroniche e decadimenti beta porta al formarsi degli isotopi di fermio. Le condizioni di intenso irraggiamento neutronico sono tipiche delle esplosioni termonucleari, ma possono anche essere replicate in laboratori specializzati.

Non sono noti usi del fermio che non siano legati alla ricerca scientifica di base. Il fermio è l'ottavo elemento transuranico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il fermio fu scoperto nel 1952 da un gruppo di ricerca guidato da Albert Ghiorso investigando la natura dei residui lasciati dalla prima esplosione sperimentale della bomba all'idrogeno.

L'isotopo 253 si creò attraverso la combinazione di 238U con 17 neutroni alle elevate temperatura e pressione createsi con l'esplosione (alla creazione del fermio sono inoltre necessari otto decadimenti beta).

La scoperta fu tenuta segreta fino al 1955 per via delle tensioni dovute alla guerra fredda, tuttavia, a cavallo tra il 1953 ed il 1954 l'Istituto di Fisica "Alfred Nobel" di Stoccolma produsse un elemento di peso atomico circa 250 con 100 protoni bombardando un bersaglio di 238U con ioni di 16O. Il gruppo dell'Istituto Nobel non rivendicò la scoperta, ma ciò che produssero fu successivamente identificato come 250Fm.

Isotopi[modifica | modifica wikitesto]

Del fermio sono noti 17 isotopi radioattivi le cui masse sono comprese tra 242,073 e 259,101 u. I più stabili di essi sono 257Fm (con un'emivita di 100,5 giorni), 253Fm (3 giorni), 252Fm (25,39 ore) e 255Fm (20,07 ore). Tutti gli altri hanno emivite inferiori alle 5,4 ore e la maggior parte di essi inferiore a 3 minuti. Questo elemento possiede anche un metastato, 250mFm, la cui emivita è di 1,8 secondi.

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