Scaldo
Lo scaldo (skáld in norreno e islandese) era un poeta presso le corti scandinave e islandesi, durante l'era vichinga, che componeva versi e metteva in luce quegli aspetti che oggi si indicano come propri della poesia norrena (vedi anche mitologia norrena). Gli scaldi erano spesso, al contempo, anche bardi, consiglieri di corte e guerrieri.
Fino al XII secolo, quando con l'avvento della Cristianità monaci e amanuensi gradualmente stabilirono per sé un diritto esclusivo sulla forma generalmente orale dell'arte scaldica, gli scaldi viaggiavano di paese in paese, accolti come ospiti onorati dei sovrani, normalmente ricevendo in cambio delle loro canzoni doni preziosi come anelli e gioielli di grosso valore, anche se a volte il pagamento era in contanti.
Nel XIII secolo Snorri Sturluson compose l'Edda in prosa per preservare un'apprezzabile comprensione della loro arte, che era sul punto di estinguersi.
Anche la raccolta Heimskringla di Snorri conserva molti poemi.
Le esigenze tecniche della forma scaldica sono uguali ai complicati versi composti dai bardi gallesi e dai maestri irlandesi (i cosiddetti "ollaves"), e come questi poeti, molti dei versi scaldici consistevano in lunghi panegirici al re e agli aristocratici, o memoriali e testimonianze delle loro battaglie. Re e nobili, a loro volta, non erano soltanto intelligenti ascoltatori e apprezzatori degli scaldi talentuosi; alcuni di loro erano anch'essi poeti.
Poesia scaldica[modifica | modifica wikitesto]
La maggior parte dei versi nordici dell'epoca vichinga assunse una delle due forme: eddica o scaldica. Tipicamente i versi eddici erano semplici, in termini sia di contenuti sia di stile e metrica, perfettamente in accordo con le storie mitologiche o eroiche che narravano. I versi scaldici, al contrario, erano complessi, intricati e composti spesso come omaggio ad un particolare sire.
Scaldi famosi[modifica | modifica wikitesto]
Tra gli scaldi di maggiore fama, si annoverano:
- Bragi Boddason "Il Vecchio", autore del Ragnarsdrápa (probabilmente da esso prende spunto il mitologico Bragi, dio della poesia)
- Þorbjörn hornklofi
- Þjóðólfr da Hvinir - autore di Haustlöng e di Ynglingatal
- Einarr Skúlason, autore di Geisli
- Eyvindr Finnsson, noto anche come Eyvindr skáldaspillir, o Eyvindr the Plagiarist, l'autore di Hákonarmál e Háleygjatal
- Eilífr Goðrúnarson autore di Þórsdrápa
- Tindr Hallkelsson uno dei poeti della corte di Hákon Sigurðarson
- Egill Skallagrímsson autore di Sonatorrek, Höfuðlausn e Arinbjarnarkviða
- Einarr Helgason "Skálaglamm", "scaldo delle monete raggianti" (in ingl.: "of the gleaming coins") - autore di Vellekla
- Gunnlaugr Illugason soprannominato "Ormstunga", "Worm-tongue", per via della sua propensione per la satira e l'invettiva
- Úlfr Uggason autore di Húsdrápa
- Kormákr Ögmundarson il carattere principale della Kormáks saga
- Hallfreðr Óttarsson poeta di corte del Re Óláfr Tryggvason
- Arnórr Þórðarson, "Jarlaskald", the Earls' Skald
- Il monarca norvegese Harald III Sigurdsson
- Sigvatr Þórðarson
- Snorri Sturluson
- Þórarinn Loftunga
- Þórir Jökull Steinfinnsson
- Þórvaldr Hjaltason, uno scaldo del re svedese Eric il Vittorioso
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (NON) Carmina Scaldica Antica poesia norrena dal norvegese «Kulturformidlingen norrøne tekster og kvad».
- (EN) La metrica del Drottkvaett, cunnan.sca.org.au.
- (IS) Lista di scaldi in ordine cronologico ed alfabetico, notendur.hi.is.
- (IS, EN) Lista di scaldi in ordine alfabetico, homepages.abdn.ac.uk.
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