La Food and Drug Administration, ha dato l'ok a una terza fase di ricerca per l'impiego dell'Ecstasy nella cura del disturbo post-traumatico da stress. La ricerca scientifica non dovrebbe sottostare alla cittadinanza dei ricercatori e i suoi risultati non dovrebbero esser godibili solo nelle parti del mondo dove può esser portata avanti. Sarebbe il caso che anche in Italia, inizino ad accadere cose simili. Dal 5 dicembre, s'intende.
Una società globalmente autistica? Giorni fa ero dall'altra parte dell'oceano per qualche chiacchierata a New York e poi a Boston dove ho incontrato alcuni ricercatori italiani di Harvard, splendide intelligenze prestate agli Stati Uniti per ragionare di futuro. Tra loro alcuni si interessavano di autismo, di quella perdita del contatto con la realtà e la corrispondente costruzione di una vita propria, che viene anteposta alla realtà stessa.
Ogni anno vengono utilizzati 1 milione e 475mila quintali di pesticidi nei campi italiani. Un bel peso di prodotti chimici distribuito nei piatti di tutti noi. Se è vero che sono pochi i singoli prodotti alimentari convenzionali che risultano fuori norma alle analisi puntuali, nessuno ha mai indagato su cosa fa lo zero-virgola-qualcosa di residuo di pesticidi aggiunto allo zero-virgola-qualcosa aggiunto alla zero-virgola-qualcosa e così via.
Il Prof. Umberto Veronesi è stato medico, filantropo, innovatore e intellettuale. È stato tutto questo insieme, in tutti gli istanti della sua vita. Come medico, negli anni '70, ha dimostrato attraverso uno dei primi trial randomizzati in Italia che, in molti casi, fosse possibile curare il tumore al seno attraverso una resezione limitata e senza ricorrere ad un intervento radicale e demolitivo.
Il principio di uguaglianza alla base del servizio sanitario nazionale è ferito. È uno scenario di eccezionale gravità che coinvolge un numero crescente di persone esposte con più facilità alla marginalità. Le diseguaglianze di salute sono l'effetto dei tagli scritti a chiare cifre nelle leggi di stabilità.
Ormai è la quinta volta che suona la sveglia. Ho già perso la lezione delle 8:30, e sicuramente farò tardi a quella di spagnolo delle 9:30. Invece di premere il pulsante dello snooze cedo alla tentazione e spengo del tutto la sveglia. Nonostante abbia trascorso a letto le ultime dieci ore, ne ho passate solo quattro a dormire.
Il modello alimentare italiano, basato sulla dieta mediterranea, è vincente sia per la salute che per l'ambiente. Perché? Include in maniera equilibrata tutti gli alimenti. Insieme alle colleghe Maria Ulaszewska, Gloria Luzzani e Sonia Pignatelli, ho avuto il piacere di dimostrare scientificamente che, appunto, in un regime alimentare equilibrato le diverse categorie di alimenti contribuiscono in modo quasi equivalente agli impatti ambientali della propria dieta (espressa come impatto sui cambiamenti climatici).
Cosa evitare, di cosa non privarsi mai. Il tutto viene proposto non con un fare impositivo, ma come un suggerimento, cercando di far capire che chi non vuole aderire a una scelta drastica può comunque migliorare la propria alimentazione.
Ho un disturbo bipolare di tipo 1, la forma più grave di sindrome bipolare. Mi è stata diagnosticata quasi dieci anni fa. Mi ci sono voluti circa tre anni per iniziare a prendere i farmaci giusti. Durante quei tre anni, ho avuto ripetuti episodi di mania e depressione che hanno portato a tre ricoveri in ospedale.
Non sono un medico, pertanto non spetta a me illustrarvi dati o ricerche che confermano la bontà dei vaccini. Voglio solo raccontarvi una storia per farvi capire come i vaccini possano salvare concretamente vite umane. Vite di bambini.
Per guarire c'è bisogno di generosità e solidarietà. E la solidarietà, per essere fattiva e non configurarsi come pietismo, ha bisogno di riflessione e comprensione. Comprendere, cum-con e prehendere-prendere, significa contenere in sé, racchiudere, includere qualcuno. Condividere non annulla le differenze ma le sottrae al rischio di farle diventare discriminazioni. Diversi sì, ma con pari dignità.
Agli occhi di un osservatore esterno Amanda Leventhal, una studentessa dell'università del Missouri, sembra avere tutto sotto controllo. Voti perfetti, un bel gruppo di amici, l'impegno con il coro del campus: non è una persona che molti qualificherebbero come "depressa". Eppure, lo è