In Italia ci sono circa cinque milioni di persone che si dedicano al volontariato. Rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro paese in moltissimi ambiti. In settori come quello dell'assistenza socio-sanitaria sono una forza di cui il sistema non può fare a meno e il loro contributo sarà sempre più necessario in una società che invecchia e con un welfare che non può essere sostenuto soltanto dallo stato.
Per ogni mamma che viene ammazzata da un papà esiste almeno un orfano di entrambi i genitori. C'era una volta, circa 30 anni fa, una famiglia composta di un padre, una madre e due bambini. Non era una famiglia felice e non lo era a causa della malattia che giorno dopo giorno rosicchiava la mente del papà di questa famiglia. Una malattia che un giorno prese la forma di un coltellaccio e del sangue della madre di quei due bambini.
In questi anni si è sviluppata la consapevolezza che lo sport può promuovere lo sviluppo e il benessere individuale. Per quanto riguarda i bambini con disabilità intellettiva non vi sono dati per conoscere con che frequenza pratichino attività motoria e sportiva. Per tentare di colmare questo vuoto di conoscenza e di pratica il Comitato Paralimpico Internazionale ha introdotto il concetto di empowerment nello sport per disabili.
È uscito il Rapporto Globale sulla Disparita di Genere (Global Gender Gap Report) preparato dal World Economic Forum e i numeri del divario continuano ad impressionarmi. Le donne costituiscono il 54 percento della popolazione mondiale, ma rappresentano globalmente soltanto il 24 percento del top management e soffrono di barriere tuttora forti che ostacolano la loro affermazione economica in ben centoventotto Paesi.
Più del 70% delle donne nel mondo sono o sono state vittime, nel corso della loro vita, di violenza fisica o sessuale da parte di uomini. È un dato che dovrebbe far riflettere giuristi o parlamentari. Proprio Venerdì 25 novembre 2016, si terrà la Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, un'occasione per guardare i volti delle donne deturpate riflettere e magari reagire.
È stata indetta una manifestazione nazionale contro il femminicidio il 26 novembre a Roma. Sono scoppiate le polemiche. Sarebbe una manifestazione del No, sarebbe una manifestazione del Sì, è contro il governo, non lo è. In quel corteo ci saranno donne e uomini che votano Sì e donne e uomini che votano No, perché questa manifestazione non dovrebbe avere nulla a che fare col governo e con il referendum.
Si stima che nel paese dei cedri, oggi un lembo di terra che cerca faticosamente di risollevarsi dopo essere stato troppo a lungo martoriato da conflitti e malaffare, le persone prive di cittadinanza siano decine di migliaia. Il numero esatto è difficile da certificare perché l'ultimo censimento della popolazione è stato svolto nel 1932 e molte persone prive di cittadinanza non sono registrate in alcun modo presso le autorità.
Ogni anno, in Italia, a oltre 350 mila persone viene diagnosticata una patologia oncologica; in base agli ultimi dati Istat, i decessi attribuibili al tumore sono 177 mila. Numeri impressionanti, collegati a fattori complessi come gli stili di vita, l'alimentazione e, non ultimo, l'aumento dell'età media della popolazione. È in questo contesto che interviene la Fondazione ANT, nata nel 1978 a Bologna.
Ha passato il vaglio di ammissibilità l'emendamento che prevede l'aumento di 20 milioni di euro destinato a incrementare il fondo per aiutare le famiglie indigenti che non possono permettersi l'acquisto dei libri scolastici. Un primo passo verso la messa a regime di un fondo che necessita, per assolvere al suo compito, di raggiungere la cifra di 150 milioni. L'auspicio è che i colleghi mostrino sensibilità e sostegno.
L'agroecologia ha un pedigree antico, secoli di pratiche, cent'anni di conio, trenta di teorizzazione, venti di adozione dei movimenti sociali, altrettanti di dibattito scientifico. E anche alcuni di qualche sdoganamento politico, visto che ora fa tendenza.
Sembrava ormai superata l'epoca in cui si costruiva un nemico e se ne alimentava la paura. Nella società della globalizzazione, dell'esotico e del differente sembrava non esserci più spazio per l'idea dell'estraneo da cui proteggersi e invece, con un colpo di coda, eccola più forte di prima. Questa paura si trasformerà prima o poi in una domanda impietosa che ci verrà rivolta. Perché?
Andrea Caschetto ha una memoria simile ad una antenna che dà segnali ad intermittenza. All'età di soli quindici anni gli è stato diagnosticato un tumore al cervello, successivamente all'intervento necessario per affrontare la malattia la sua memoria è divenuta distratta, ha mutato la conservazione dei ricordi. Ora fragili e talvolta inesistenti.
Avere sete, un bicchiere davanti ghiacciato con acqua fresca e non poterlo prendere, questo è il limite. Avere la necessità di star bene e non poter acquistare la magica "polvere" che in pochi attimi fa sparire tutto il disagio e ti fa entrare nella sfera della felicità, questo è il limite. Sono tanti i limiti con i quali fare i conti ogni giorno ma a monte del limite c'è la dipendenza
Esclusiva per HuffPost: "Circa 45 milioni di persone sono vittime di una tratta umana in tutto il mondo, di queste 13 milioni sono bambini e ragazzi. La mia battaglia per sconfiggere questo crimine orribile è la mia missione umanitaria".
In meno di una generazione di Internet ha rivoluzionato la vita di miliardi di persone ad una velocità senza precedenti. Ha cambiato il nostro modo di comunicare, lavorare, imparare e interagire con il mondo che ci circonda. Questa utopia digitale però esclude più della metà della popolazione mondiale, a cui è ancora negato l'accesso a internet.
Dal 7 novembre sarà possibile presentare i progetti per partecipare ai due bandi di contrasto alla povertà educativa. Da qui è nata l'idea del progetto "Survived" che ha l'obiettivo di dimostrare che intervenendo precocemente durante la scuola primaria, si ottengono grandi risultati.