Ogni giorno sono decine di migliaia le donne che subiscono violenza in giro per il mondo. Accade sia nei paesi più ricchi che in quelli più poveri, accade tra le mura domestiche, sul luogo di lavoro, per strada, in ogni fascia d'età, in ogni strato sociale.
Voterò No, dunque per difendere un patrimonio di cultura costituzionale e istituzionale del centro-sinistra italiano che, dal lontano 1946, ha sempre interpretato la Costituzione come il simbolo dell'unità, della coesione nazionale e un argine contro le derive antidemocratiche, e non certo come uno strumento per dividere e lacerare il già fragile tessuto democratico della nostra Italia.
È stata una campagna referendaria dura e dai toni forti, ma raramente si è entrato nel merito della riforma. Io ho provato a farlo andando a spiegare sui territori le motivazioni per le quali il 4 dicembre voterò con convinzione Sì alla riforma costituzionale. Si tratta di un testo che aggiornerà la seconda parte della Costituzione senza toccare i principi e i valori fondanti della Repubblica.
Il punto è che non abbiamo bisogno di più leggi. Quel di cui abbiamo bisogno è di leggi migliori. Meno leggi, fatte meglio. Leggi capaci di durare più a lungo nel tempo, e non soggette a continui interventi di modifica che incidono negativamente sulla certezza dell'ordinamento. E leggi dotate di una reciproca coerenza, e non ispirate a principi contraddittori tali da inficiare la omogeneità del sistema giuridico.
Con la riforma Renzi/Boschi avremo un senato non più eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto, dopo 68 anni di senato elettivo, e che, in violazione dell'art.1 Costituzione (principio supremo di sovranità popolare) è legislatore. Il 4 dicembre i cittadini italiani sono chiamati, quale che sia la loro consapevolezza della posta in gioco, a dire se vogliono sentire erodere la loro sovranità. È ancora "solo" una questione di democrazia.
L'11% ritiene che costringere il proprio partner ad avere rapporti sessuali indesiderati non dovrebbe essere illegale (il 21% degli italiani), così come il 16% ritiene che non debba essere punibile lo stalking via mail/messaggio... Il 22% ritiene che le donne inventino lo stupro o ingigantiscano quanto accaduto. Quasi un europeo su cinque (17%) ritiene che la violenza contro le donne sia provocata dalla vittima.
Noi non condividiamo affatto i salti di gioia del nostro ministro degli Esteri Gentiloni per gli eventuali avvicinamenti tra Trump e Putin. Si tratta di una visione puramente diplomatica dei rapporti fra gli Stati e i leader che evita di misurarsi con lo spessore e con la qualità delle forze in campo. Qui non ci troviamo di fronte a una generica Russia e dei generici Usa rispetto ai quali è politicamente corretto auspicare la coesistenza pacifica.
Gualberto Cavallina, classe 1923, emiliano di Berra. La sua storia è quella di un partigiano che ha combattuto nella resistenza per riportare la democrazia e la libertà nella Repubblica italiana. Per questo è stato a lungo deportato nei campi di concentramento tedeschi. Suo figlio chiede un risarcimento simbolico e lo Stato italiano si costituisce contro il suo cittadino al fine di negarglielo causa la "tutela di superiori esigenze internazionali".
Caro Matteo Renzi, deponiamo un momento le armi sul significato politico di questo Referendum. Lasciamo da parte i toni accesi, che pure in questa lunghissima campagna referendaria rischiano di lasciare a terra macerie enormi, e parliamo di sud, di cosa può diventare il voto nelle nostre terre.
Banche e analisti finanziari hanno manifestato serie preoccupazioni in caso di vittoria del No. Indiretta conferma di questi timori sono la crescita dello spread e la flessione registrata dalla borsa italiana. Nulla di strano in tutto ciò: è naturale che un referendum carico di valenze politiche preoccupi i mercati. Non sempre, però, la spiegazione più ovvia è accolta e quando non si trovano migliori argomentazioni si inizia a parlare di complotto.
Da qualche giorno la propaganda a pagamento per il Sì al referendum costituzionale ha trovato un nuovo canale. Arrivano grafiche strane, di stile, come dire, più "gentista", ma piuttosto simili e riconoscibili tra loro: sfondo nero, scritta in carattere Impact tutta in maiuscolo, tono allarmato. E appaiono, con la dicitura "sponsorizzato", quindi a pagamento per chi le pubblica, su pagine tutt'altro che politiche.
Il tema della cyberpropaganda - e dell'uso che ne potrebbero fare partiti come il M5s -, sta subendo una escalation. La questione è stata sollevata alcuni giorni fa da Jacopo Iacoboni sulla Stampa, al quale ha risposto Davide Vecchi sul Fatto Quotidiano, osservando che non c'è nessuna inchiesta sul tema. Ma la morsa sul M5s si è ulteriormente stretta con un articolo di Buzzfeed a firma di Alberto Nardelli e Craig Silverman.
C'è una giudice del tribunale di Roma, Paola DI Nicola, che ha scritto un bel libro, "La Giudice", in cui denuncia il linguaggio e le pratiche sessisti ancora molto presenti in Magistratura. Ora, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, in un'intervista rilasciata a Agi.it paragona l'omertà che copre i colpevoli di femminicidio (o potenziali tali) con l'omertà mafiosa.
C'è un fantasma che si aggira per l'Europa: sono i migranti ambientali, coloro che sfuggono dalle conseguenze dei mutamenti climatici come desertificazioni, alluvioni, salinizzazione delle terre, siccità. Secondo l'Organizzazione Mondiale delle Migrazioni la probabilità di essere sfollati per effetto dei cambiamenti climatici è cresciuta del 60% negli ultimi 40 anni, mentre il 61% delle migrazioni interne avviene nei paesi a basso reddito.
Genitori sempre più tardi e figli sempre di meno. Prosegue, accentuandosi, il trend delineato dall'Istat negli ultimi anni.Quindi ci si sposa di meno, ci si sposa più tardi, ci si risposa di più, si divorzia di più, si procrea meno e più tardi, c'è un maggior numero di nascite naturali. Il corso della vita rispecchia quei mutamenti generazionali in cui ciò che era sancito da "riti di passaggio" consente ora la possibilità di scegliere svolte e ripartenze.
Ai tempi dell'eclissi del politico, le campagne referendarie hanno lasciato ben poco spazio a considerazioni implicite alla modifica della Costituzione. Ne parlo con Adone Brandalise, critico letterario e filosofo, coautore del "Bestiario lacaniano" e, dall'1981 al 1986, animatore insieme a Remo Bodei, Massimo Cacciari, Giorgio Pasqualotto e Roberto Esposito de "Il Centauro. Rivista di Filosofia e teoria politica".
Noi, la sinistra del fronte del No, un risultato lo abbiamo già raggiunto: siamo tornati a parlare con le persone, a spiegare i nostri argomenti, a raccontare a tanti perché diciamo No al contenuto di questa proposta di revisione costituzionale, senza anatemi, senza guerre di religione, senza volgarità e insulti. Soprattutto, senza ricatti. Perché quelli messi in campo dal presidente del Consiglio, sono veri e propri ricatti e in quanto tali inaccettabili.
Sì io sono dalla parte di Lapo, perché un conto è scherzare su una sciocchezza (francamente cialtrona), un conto è lapidare un essere umano che, se ha fatto del male, lo ha fatto a se stesso e a nessun altro. Ma in questo Paese di santi poeti e navigatori continuiamo a muoverci come durante l'Inquisizione: giudici dei costumi altrui a maggior ragione quando quei costumi, che si trovano odiosi, appartengono a qualcuno che è ben nato.
2020. Dietro l'angolo, in quella data, il calendario pullula già di eventi: dagli Europei di calcio itineranti (i primi della storia, si giocheranno in 13 diverse città di altrettanti paesi) all'Olimpiade di Tokyo, passando per l'Expo di Dubai. Non solo questo però. Occorre limitare le nostre stesse azioni che producono un incremento dello sfruttamento dei sistemi naturali, tenendo a mente un concetto importante: non abbiamo più tempo.
Da qualche giorno è ufficialmente pubblicato l'elenco dei professionisti che affiancheranno il commissario straordinario Diego Piacentini nel tanto blasonato Team per la Trasformazione Digitale. Nulla probabilmente di direttamente illegittimo nella selezione (di cui non si conoscono con trasparenza i metodi), ma forse le ragioni di opportunità continuano a essere prevaricate in questo Paese. E su questo non si può non riflettere.
Dalle ultime votazioni americane abbiamo notato come Donald Trump ha dimostrato la sua lungimiranza nel tempo e sin dal suo esordio in politica, attraverso un'ampia base di sostenitori fermamente superiori a quelli dei suoi competitor, ha vinto le elezioni presidenziali americane. Uno dei segreti? L'attività social ben organizzata con diverse strategie tecniche e politiche.
Recentemente sono tornato a Berlino per scrivere dei reportage a proposito dei suoi campi profughi. Negli ultimi due anni, infatti, il governo tedesco ha dovuto allestire o migliaia di strutture per dare un tetto ai milioni di richiedenti asilo entrati nel Paese e in attesa che le autorità rispondano alla propria domanda di ammissione. Più che dei campi si tratta di veri e propri quartieri costruiti ex novo con dei container.