Ogni giorno sono decine di migliaia le donne che subiscono violenza in giro per il mondo. Accade sia nei paesi più ricchi che in quelli più poveri, accade tra le mura domestiche, sul luogo di lavoro, per strada, in ogni fascia d'età, in ogni strato sociale.
Voterò No, dunque per difendere un patrimonio di cultura costituzionale e istituzionale del centro-sinistra italiano che, dal lontano 1946, ha sempre interpretato la Costituzione come il simbolo dell'unità, della coesione nazionale e un argine contro le derive antidemocratiche, e non certo come uno strumento per dividere e lacerare il già fragile tessuto democratico della nostra Italia.
Gualberto Cavallina, classe 1923, emiliano di Berra. La sua storia è quella di un partigiano che ha combattuto nella resistenza per riportare la democrazia e la libertà nella Repubblica italiana. Per questo è stato a lungo deportato nei campi di concentramento tedeschi. Suo figlio chiede un risarcimento simbolico e lo Stato italiano si costituisce contro il suo cittadino al fine di negarglielo causa la "tutela di superiori esigenze internazionali".
È stata una campagna referendaria dura e dai toni forti, ma raramente si è entrato nel merito della riforma. Io ho provato a farlo andando a spiegare sui territori le motivazioni per le quali il 4 dicembre voterò con convinzione Sì alla riforma costituzionale. Si tratta di un testo che aggiornerà la seconda parte della Costituzione senza toccare i principi e i valori fondanti della Repubblica.
Caro Matteo Renzi, deponiamo un momento le armi sul significato politico di questo Referendum. Lasciamo da parte i toni accesi, che pure in questa lunghissima campagna referendaria rischiano di lasciare a terra macerie enormi, e parliamo di sud, di cosa può diventare il voto nelle nostre terre.
Banche e analisti finanziari hanno manifestato serie preoccupazioni in caso di vittoria del No. Indiretta conferma di questi timori sono la crescita dello spread e la flessione registrata dalla borsa italiana. Nulla di strano in tutto ciò: è naturale che un referendum carico di valenze politiche preoccupi i mercati. Non sempre, però, la spiegazione più ovvia è accolta e quando non si trovano migliori argomentazioni si inizia a parlare di complotto.
C'è una giudice del tribunale di Roma, Paola DI Nicola, che ha scritto un bel libro, "La Giudice", in cui denuncia il linguaggio e le pratiche sessisti ancora molto presenti in Magistratura. Ora, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, in un'intervista rilasciata a Agi.it paragona l'omertà che copre i colpevoli di femminicidio (o potenziali tali) con l'omertà mafiosa.
C'è un fantasma che si aggira per l'Europa: sono i migranti ambientali, coloro che sfuggono dalle conseguenze dei mutamenti climatici come desertificazioni, alluvioni, salinizzazione delle terre, siccità. Secondo l'Organizzazione Mondiale delle Migrazioni la probabilità di essere sfollati per effetto dei cambiamenti climatici è cresciuta del 60% negli ultimi 40 anni, mentre il 61% delle migrazioni interne avviene nei paesi a basso reddito.
Genitori sempre più tardi e figli sempre di meno. Prosegue, accentuandosi, il trend delineato dall'Istat negli ultimi anni.Quindi ci si sposa di meno, ci si sposa più tardi, ci si risposa di più, si divorzia di più, si procrea meno e più tardi, c'è un maggior numero di nascite naturali. Il corso della vita rispecchia quei mutamenti generazionali in cui ciò che era sancito da "riti di passaggio" consente ora la possibilità di scegliere svolte e ripartenze.
Ti svegli e cerchi sui social, tra le altre cose, ulteriori notizie della festa della tua squadra brasiliana del cuore, il Palmeiras. Pensi di trovare altre immagini della allegra follia collettiva, il commento dei tuoi parenti, quelli pro o contro il "Verdão". Invece, ecco arrivare il pugno nello stomaco. L'aereo che stava portando la squadra brasiliana Chapecoense è precipitato: 81 persone a bordo, 72 passeggeri e 9 componenti l'equipaggio.
Il referendum di domenica 4 dicembre è importante per l'Italia: la modifica della seconda parte della Costituzione è, ormai da qualche decennio, una necessità. Questa volta siamo a un passo dal traguardo: avere istituzioni più moderne e funzionali, realizzare una democrazia più aperta, forte e partecipativa. Il Sì al referendum è una scelta che ha in sé la fiducia e la speranza per costruire il domani del nostro Paese.
Lapo Elkan, quello della famiglia Agnelli, è quello che è, ha fatto quello che ha fatto e lo sanno tutti. Oreste, quello di Casalbruciato, la periferia di Roma dove io abito, quello che combina ce lo dice la sua faccia. Che dimostra settant'anni ma non ne ha più di cinquanta: trent'anni di sieropositività sul groppone e vivere solo con la pensione sociale ti riduce come ti riduce.
Stupisce che la politica non senta il dovere di dare una risposta, come se non si sentisse chiamata in causa. Il femminicidio è il sintomo di una deviazione profonda e visibile dalla cultura dei diritti e dell'uguaglianza a cui si deve reagire con una cultura democratica, rispettosa delle libertà, con servizi all'altezza dei bisogni e con istituzioni - centrali e locali - presenti.
Ai tempi dell'eclissi del politico, le campagne referendarie hanno lasciato ben poco spazio a considerazioni implicite alla modifica della Costituzione. Ne parlo con Adone Brandalise, critico letterario e filosofo, coautore del "Bestiario lacaniano" e, dall'1981 al 1986, animatore insieme a Remo Bodei, Massimo Cacciari, Giorgio Pasqualotto e Roberto Esposito de "Il Centauro. Rivista di Filosofia e teoria politica".
Oggi a Nairobi si apre la seconda Conferenza internazionale sulla partnership globale per l'efficacia dello sviluppo. La stessa città nella quale, un anno fa, il Premier Renzi annunciò che l'Italia sarebbe diventata il terzo o quarto donatore del G7 entro il 2017, anno in cui a Taormina sarà ospitato il summit. Ma oggi, a poco più di sei mesi di distanza dal G7 siciliano, cosa è stato fatto e quanto resta da fare per rispettare quella promessa?
Da qualche giorno è ufficialmente pubblicato l'elenco dei professionisti che affiancheranno il commissario straordinario Diego Piacentini nel tanto blasonato Team per la Trasformazione Digitale. Nulla probabilmente di direttamente illegittimo nella selezione (di cui non si conoscono con trasparenza i metodi), ma forse le ragioni di opportunità continuano a essere prevaricate in questo Paese. E su questo non si può non riflettere.
Dalle ultime votazioni americane abbiamo notato come Donald Trump ha dimostrato la sua lungimiranza nel tempo e sin dal suo esordio in politica, attraverso un'ampia base di sostenitori fermamente superiori a quelli dei suoi competitor, ha vinto le elezioni presidenziali americane. Uno dei segreti? L'attività social ben organizzata con diverse strategie tecniche e politiche.
Recentemente sono tornato a Berlino per scrivere dei reportage a proposito dei suoi campi profughi. Negli ultimi due anni, infatti, il governo tedesco ha dovuto allestire o migliaia di strutture per dare un tetto ai milioni di richiedenti asilo entrati nel Paese e in attesa che le autorità rispondano alla propria domanda di ammissione. Più che dei campi si tratta di veri e propri quartieri costruiti ex novo con dei container.
A me il Medioevo è sempre piaciuto. Mi basterebbero le cattedrali romaniche e gotiche per zittire gli sciocchi che ripetono stereotipi sui secoli bui. Proprio in quei secoli riparte l'iniziativa economica, crescono testimoni di spiritualità e umanità senza paragoni, si riscoprono i fondamenti del rapporto uomo-natura, si riaccendono le università e quindi la ricerca del sapere e delle nuove scienze.
I diritti delle donne e le parti opportunità non sono solo il mio campo di specializzazione professionale, ma soprattutto la mia passione. La riforma ci porterebbe a realizzare una democrazia più piena e vitale, nella quale le prospettive di donne e uomini sono raccolte e portate aventi con ugual peso e dignità. Per la prima e l'unica volta nella nostra storia, siamo a un passo dal poter realizzare questa svolta: stavolta basta davvero un Sì.
Quella sulle politiche sociali a Napoli rischia di essere l'ennesima occasione in cui, alla forza delle dichiarazioni pubbliche corredate da buoni propositi, non segue mai un fatto concreto ma anzi, in questo caso, seguono peggioramenti. A danno dei bambini e delle famiglie. Antonio Nocchetti, presidente dell'Associazione "Tutti a Scuola" da anni impegnata per garantire il diritto alla scuola ai ragazzi disabili, spiega la gravità della situazione.
La Bocconi e Mcube hanno presentato una ricerca sulla diffusione della musica nei punti vendita. Una seconda analisi di mercato sull'utilizzo della musica è stata condotta anche da FIPE Confcommercio. L'elemento di congiunzione tra la ricerca della Bocconi e quella di Confcommercio sembra tuttavia lo stesso. La musica in un punto vendita o in un bar è parte integrante dell'offerta e non può essere solo un elemento di "arredo" passivo.