Il mondo dell'editoria è fortemente inflazionato dalla presenza di autori maschili che, a suon di copie vendute e di premi letterari vinti, sembra che sguazzino in tutto questo marasma culturale. Pochissimi i casi in cui una scrittrice abbia vinto un premio dietro l'altro e mai che se ne parli in una condizione paritaria dove la meritocrazia abbia finalmente avuto la meglio.
Sorrentino mette in scena Dio, lo afferma, lo nega, lo cerca, lo rifiuta, lo invoca, lo "bestemmia", ma Dio rimane il protagonista e con Lui l'uomo e le sue domande. Grande sfida con cui confrontarsi e per quanto mi riguarda il regista ha già vinto.
Tonda, gentile, tribolata. Dietro questi aggettivi si cela la gustosa varietà di nocciola coltivata in Piemonte, uno dei tre marchi di qualità di cui l'Italia, secondo produttore al mondo dopo la Turchia, può andare fiera. Il Belpaese infatti è l'unico a vantarne tre a livello europeo: la nocciola di Giffoni Igp, la nocciola Romana Dop e la nocciola Piemonte Igp.
Lettori selvaggi, di Giuseppe Montesano, scrittore napoletano e insegnante di filosofia, è un inno alla lettura attraverso una mappa dedicata a innumerevoli opere di poeti, narratori, artisti, scienziati, registi e musicisti. Un percorso che si innalza anche ad autobiografia universale e romanzo collettivo, un viaggio non propriamente saggistico, ma molto di più.
Sarebbe bello poter beneficiare anche nella vita reale dell'efficacia dei tasti mela/zeta, quelli che sul computer permettono di tornare indietro correggendo l'ultima parola. Naturalmente, la cosa non è possibile, ma Ginevra Bompiani, editrice, scrittrice e traduttrice, nel suo nuovo libro "Mela zeta", ha immaginato, a modo suo, di riuscire a usare quei due tasti così speciali per ripercorrere ed esaminare la sua vita.
I pediatri utilizzano le tabelle di crescita per seguire lo sviluppo dei bambini dall'infanzia all'età adulta, poiché sono a conoscenza di queste fasi di crescita. In altre parole, anche noi ci sviluppiamo da incompleti a completi. Come accade con tutto ciò che esiste nel mondo, la natura ci porterà al nostro stato finale completo, indipendentemente da chi risiede alla Casa Bianca.
Ma di che diavolo vi meravigliate? Che Dylan non vada a Stoccolma? Ma davvero pensate che ciò dimostri per la seconda volta come la commissione si sia proprio sbagliata? Dylan mostra il dito medio con le sue parole e la sua musica da sempre. Signori di Stoccolma, se non gli avete dato il Nobel per questo, non so per cosa glielo abbiate dato.
Bob Dylan ha dichiarato di non potere essere presente alla cerimonia di consegna del premio, il prossimo 10 dicembre, a Stoccolma, perché impegnato in tutte altre faccende. E qui, francamente si rimane perplessi e piuttosto spiazzati. Un atteggiamento singolare, per tanti versi portato all'esasperazione, da essere equivocato con il cattivo gusto, la presunzione. Rimane la poesia, nonostante la ritrosia del poeta.
Chiedersi cosa sta succedendo nel mondo e come la globalizzazione sta cambiando il modo in cui mangiamo, è fondamentale per capire come agire e come modificare, eventualmente, la nostra alimentazione. A partire da queste domande si può leggere il lavoro di Stefano Liberti pubblicato da poco per Minimum Fax con il titolo "I Signori del Cibo".
Impresa è cultura. E, con la cultura, l'impresa può conquistare nuovi spazi di competitività. Ci si muove secondo due obiettivi di fondo: fare crescere, nel Paese, una maggiore sensibilità rispetto ai valori dell'impresa, dell'intraprendenza, del mercato e del merito; fare crescere, nelle imprese, la consapevolezza del proprio ruolo, non solo come attori economici, ma anche come attori sociali.
Giorni fa Peppe Caridi testimoniava tra i primi l'esistenza di un vulcanello di fango" comparso in maniera cosismica di fatto, in località Santa Vittoria, vicino a Monteleone di Fermo, con il terremoto del 30 ottobre 2016 al confine umbro-marchigiano.
Ci sono serie avvincenti e altre noiose. O più banalmente serie belle e brutte. Normalmente, molte di queste puntano agli Emmy. Altre, invece, ambiscono alla verità e a raccontarla senza filtri. È il caso della serie-documentario Netflix "Making a Murderer" che sta appassionando milioni di spettatori, coinvolgendoli in una full immersion di interrogatori, ricostruzioni delle scene del crimine, processi e, soprattutto, verdetti.