Alanina
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Alanina | |
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Nome IUPAC | |
acido 2(S)-amminopropanoico | |
Abbreviazioni | |
A ALA |
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Nomi alternativi | |
L-alanina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C3H7NO2 |
Massa molecolare (u) | 89,09 |
Aspetto | solido cristallino bianco-giallino |
Numero CAS |
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Numero EINECS | 200-273-8 |
PubChem | 7311724 |
DrugBank | DB00160 |
SMILES | C[C@H](N)C(=O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida a 293 K | pK1: 2,35 pK2: 9,87 |
Punto isoelettrico | 6,11 |
Solubilità in acqua | 166,5 g/L a 298 K |
Temperatura di fusione | 296 °C (569 K), con decomposizione |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −604,0 |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
L'alanina è un amminoacido non polare, la sua molecola è chirale.
L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale è un metile. Dopo la glicina, è il più piccolo degli amminoacidi. È stato isolato per la prima volta nel 1879.
Per l'organismo umano è un amminoacido non essenziale, dato che l'organismo umano è in grado di sintetizzarla. Può venire infatti prodotta nei muscoli a partire dall'acido glutammico tramite un processo chiamato transamminazione. Nel fegato l'alanina viene trasformata in acido piruvico. Infine, l'enzima alanina amminotransferasi catalizza la reazione nella quale il gruppo amminico dell'alanina viene trasferito all'acido α-chetoglutarico formando l'acido glutammico.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ scheda dell'alanina su IFA-GESTIS
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