D. N. Sarro: Achille in Sciro, Atto I. Napoli, 1737
D.N. Sarro:
Achille in Sciro, Dramma per
Musica. (
Real Teatro San Carlo,
Napoli 1737)
Achille in Sciro, su libretto di
Metastasio, fu l' opera seria che inaugurò lo storico teatro di
San Carlo a Napoli nel 1737 con la musica del compositore di
Trani Domenico
Natale Sarro. Nel momento in cui il re Carlo di Borbone scelse Sarro per l' inaugurazione del teatro, il musicista sessantenne era all' apice della carriera, avviata come tanti corregionali con il trasferimento dalla
Puglia a Napoli per studiare in uno dei quattro celebri conservatori di musica a fine Seicento.
Dopo la morte di
Scarlatti e
Vinci, Sarro divenne con l' altro pugliese
Leonardo Leo il più importante ed autorevole compositore della capitale, il che voleva dire nel pieno
Settecento di tutta
Europa.
Domenico Sarro venne ricordato in particolar modo per esser stato soggetto in primo piano di due eventi "storici": il primo, la messa in musica del primo melodramma completo di Metastasio, la DIDONE ABBANDONATA del 1724, e il secondo l'inaugurazione del Teatro San Carlo con l'ACHILLE IN SCIRO dello stesso poeta nel 1737. Si può rilevare un forte cambiamento del suo linguaggio musicale tra queste due date: Domenico Sarro appare profondamente cambiato. Nella prima fase della sua produzione musicale, Sarro appare come l'erede del melodramma di
Mancini e Scarlatti, caratterizzato dalla contrapposizione fra la tensione e la maestosità degli organismi barocchi da un lato contro una più insinuante sensibilità melodica, che si esternava in andamenti più pacati (larghetti e andantini) in contraltare agli ampi gravi di un passato non troppo lontano; poi, dopo il fatidico crinale del primo quarto del Settecento, si delinea un Sarro musicista impegnato a misurarsi, ombra di se stesso, con la nuova produzione musicale della più giovane generazione di Vinci e di Leo.
Atto I senza recitativi.
F.M. Sardelli,
Orchestra Internazionale d'
Italia, Martellacci, Nardis, Arizzi,
Martorana,
Brito, Tufano
Martina franca,
2007
Questa è l'unica incisione in commercio di quest'opera. La pubblico per il valore storico e musicale dell'opera di Sarro. Il cast purtroppo non è all'altezza ed alcuni cantanti danno di se una prova a dir poco imbarazzante.