Il 26 settembre del 1997, alle 11.42 una terribile scossa di terremoto provocò morte e distruzione colpendo l'Umbria e le Marche. La Basilica superiore di San Francesco rimase chiusa fino al 29 novembre 1999. Vennero raccolti oltre 300mila frammenti e 220mila vennero ricollocati. Migliaia le ore di lavoro, a volte anche 24 ore su 24. Questo per dirci che ricostruire è possibile.
Norma "acchiapparicchi". Considerata l'innovatività della misura e l'urgenza di ricostruire decine di borghi colpiti dal terremoto, perché non emendare la norma suddetta, prevedendo la tassazione di vantaggio anche per i novelli mecenate stranieri che investiranno direttamente, senza intermediazioni di sorta e saltando passaggi burocratici, nella ricostruzione di un centro storico, di una chiesa o di un ponte?
Quel voto sottratto ai cittadini per il nuovo Senato e ancor prima per le città metropolitane. Troppe sono state sinora le manipolazioni a cominciare dal quesito ingannevole per continuare con l'uso spregiudicato dei media. Se il problema fosse quello di consentire l'esercizio del voto per gli sfollati e terremotati, non si vede quale problema possa esserci... Si è votato in guerra anche in Afghanistan! Direbbe Toto', non fateci i ridere!
Il 20 ottobre abbiamo presentato al Palazzo delle Esposizioni di Roma il progetto per una Fondazione Scuola di Alta Formazione per Donne di Governo. Una delle domande più interessanti in questo contesto è quella che dà il titolo a questo post. Ecco una risposta scritta da Luana Zanella ricavata dalla sua lettura dell'attuale esperienza della sindaca di Barcellona, Ada Colau.
L'ennesimo uomo per bene ha ammazzato la moglie e le due figlie perché, come ha scritto prima di suicidarsi, non voleva lasciarle "senza marito e senza padre". Se non vogliamo continuare a morire per mano di chi crede di avere ogni diritto su di noi, non dobbiamo permettere mai più a nessuno di "prendersi cura di noi". Perché mi sembra chiaro che la differenza tra il desiderio di cura e quello di possesso sia solo una minuscola sfumatura.
Spetta alle soprintendenze (nell'ambito del coordinamento delle unità di crisi e dopo la direttiva ministeriale che ha riorganizzato l'attività del MiBACT per affrontare le emergenze) attivarci in caso di necessità. A queste richieste di aiuto abbiamo risposto che per noi è impossibile operare senza un'attivazione diretta dell'unità di crisi regionale. Sono due mesi che chiediamo di essere utilizzati. Per favore, fatelo adesso!
Tina, la grande Tina, ci ha lasciato. Non ho resistito, ho voluto, dovuto passare a salutarla per l'ultima volta. Il suo viso mai così bello, senza rughe sembrava dirmi: "Ho vinto ancora la mia battaglia per la vita buona, oggi che è il mio giorno, il giorno di ognissanti, me ne sono andata in punta di piedi lasciando un'idea di ciò che la politica può fare, quando è sana e consapevole del suo immenso valore".
L'ecumenismo di papa Francesco è uno degli aspetti più complessi del pontificato, che stenta a catturare l'attenzione come pronunciamenti su altre questioni più classiche per la definizione degli allineamenti interni al cattolicesimo e per i rapporti tra chiesa e mondo moderno. Il viaggio di Francesco nella Lund dove nacque la Federazione Luterana Mondiale nel 1947 ha visto tre ecumenismi diversi
Steve Reich è forse l'unico a godere di un cauto e perplesso rispetto da parte dei suoi colleghi europei. Il 3 ottobre di quest'anno Steve Reich ha compiuto ottant'anni. Il primo novembre la Carnegie Hall lo ha festeggiato con un concerto intenso, importante, emozionante. Al centro il suo nuovo pezzo, Pulse, per fiati, archi, pianoforte e basso elettrico.
I veti incrociati dell'establishment hanno scongiurato il suo arrivo sul colle del Quirinale. Peccato, davvero peccato, non averla potuta conoscere anche sotto quest'altro aspetto. La sua etica "asburgica" era davvero di una durezza granitica come le Dolomiti, troppo antica forse dei "modernisti" appartenenti alla maggior parte della nuova classe politica, ma certo più impermeabile alle pressioni dei "poteri forti"
L'ultimo duello tv sul referendum poteva apparire come uno di quegli incontri pugilistici decisi a tavolino, con il campione del passato che sfida il nuovo che avanza. Oppure, se vogliamo leggerlo con le categorie politiche, la prima Repubblica contro la politica 2.0 dei messaggi social.
Una buona costituzione non è quella che protegge i cittadini quando le cose vanno bene (quando i governanti sono onesti, capaci, rivolti all'interesse generale e fanno buone leggi), ma, al contrario, quella che protegge i cittadini quando le cose vanno male (quando i governanti sono disonesti, incapaci, rivolti all'interesse personale e fanno cattive leggi).
De Boer non è più l'allenatore dell'Inter. Per scavare una morale da questo avvilente finale, e scongiurare altre prove di autolesionismo, bisogna mettere ordine alla dirigenza. Delegare la gestione sportiva a un dirigente esperto, preferibilmente italiano, per mettere fine all'anarchia. Solo così si può dare un senso alla via crucis di De Boer. Intanto il nome del successore, con ogni probabilità Silvio Pioli.
Nel porto di Catania, ad Augusta come a Palermo il traffico delle imbarcazioni della guardia costiera è diventato incessante. La risposta umanitaria dei soli salvataggi in mare messa in campo dall'Unione europea nei confronti di un fenomeno che si valuta potrebbe non arrestarsi per i prossimi cinque-dieci anni, appare ormai a tutti insufficiente.
Oggi i cinesi hanno portato la loro cultura in ogni anfratto, il capitalismo non è più una vergogna e Mao resta una presenza costante. La Cina è la nuova terra promessa. Prendete nel calcio. Stanno comprando anche in Italia. sapete qual è il terzo calciatore più pagato, dopo Cristiano Ronaldo e Lionel Messi? L'Incredibile Hulk dello Shangai SIPG, Givanildo Vieira de Souza, classe 1986, soprannominato Hulk.
Queste cinque ultime settimane di campagna elettorale dovrebbero essere per noi manna dal cielo, possibilità straordinaria per ridurre la distanza, dimostrare che esistiamo, che abbiamo idee, che abbiamo una posizione sul referendum e soluzioni per il futuro. Ecco, questa campagna referendaria dovrebbe essere una possibilità concretissima di riconnettere politica, sinistra e società.
La morte è un destino che appare come un soffio per tramontarci davanti, all'improvviso. Perché se non di sassi e pietre, ci mangerà di qualcos'altro. Di incidente stradale, per esempio. O di tumore. Con maggiori probabilità, peraltro... Il fatto è che, il terremoto è uno specchio. E come un'apparizione, mostra all'uomo il suo volto sperduto, la sua costitutiva fragilità.
L'esperienza del terremoto ci pone un imperativo: ricostruire lo stato dal basso, dalle periferie, partendo dalle posizioni più deboli, riscrivendo le regole della democrazia in una visione di futuro per riposizionare il borgo, la frazione, il comune, al centro della nazione e dell'Europa, con spirito collaborativo e solidaristico.Lo dobbiamo alla civiltà dei popoli della quale siamo parte decisiva.
Verde, come la tenda che Beuys costruì come punti di raccolta ideale per la campagna dei Verdi a Dusseldorf, e verde come il concetto ampliato di ecologia che diventa la base portante della mostra che inaugura il 5 novembre, a Torino, sul lavoro dell'artista al Pav (parco arte vivente) a cura di Marco Scotini.
Ieri su facebook appare il post, forse oggi già rimosso, di una fan toscana del Sì che nel ricordare Tina Anselmi inserisce per sbaglio in un primo momento la foto di Nilde Iotti. Sotto il necrologio e la foto, anche a quella poi corretta, si inserisce però l'invito al voto il prossimo 4 dicembre. Mi colpisce che sia stato unito il ricordo di una persona appena deceduta al bieco uso in una campagna elettorale.
La lettera da Bruxelles è arrivata. "Mamma li europei". È proprio il caso di storpiare l'esclamazione, riferita "ai turchi", per misurare il tasso di burocratismo con il quale, casa Europa, si dà da fare con le nazioni del vecchio continente.
Lo Stato italiano, a partire dal governo, deve certamente occuparsi di ricostruire, ma deve occuparsi dei vivi, di quei paesi, del nostro patrimonio storico monumentale e delle chiese che a oggi non hanno subito gli effetti del terremoto ma che potrebbero subirli un domani.