Parigi [Francia]: “La rabbia tra i denti ed il sorriso sulle labbra”

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Volantino distribuito durante il “weekend di solidarietà con i prigionieri di guerra sociale”

“Anche quando le masse subiscono i governi, vegetando nella santa e vergognosa pace della propria rassegnazione, l’individuo anarchico si erge contro la società, perché tra lui ed essa la guerra è eterna e non conosce tregua, e quando nella svolta della storia incrocia la folla in rivolta, lui issa la sua bandiera nera e, con loro, lancia la sua dinamite. L’individualista anarchico nella Rivoluzione Sociale si rivela non un demagogo, ma un elemento demolitore, non un apostolo, ma una forza viva, attiva, distruttrice…” Renzo Novatore 1919

Nella mattina del 6 settembre 2016, sull’ordine di un P.M., i cani della DIGOS di Torino hanno fatto irruzione in una trentina di case degli anarchici in varie città italiane, con il mandato d’arresto per 7 di loro. Due si trovavano già in carcere per l’attacco al dirigente della Ansaldo Nucleare, una tra le aziende principali nell’industria nucleare in Italia. Un ottavo compagno è stato arrestato in seguito alla scoperta di materiale elettrico durante la perquisizione della casa. Continue reading

Operazione “Scripta Manent”: Aggiornamenti [10/11/16]

Da corrispondenza arrivata ieri 9 ottobre, alcuni dei compagni prigionieri ci fanno sapere che la posta arriva ed esce con abbastanza frequenza, ma sono trattenute lettere e pieghi libri di notizie e rassegna stampa a nome di vari compagni, compresa corrispondenza con alcuni redattori di CroceNeraAnarchica.

Invitiamo a continuare a mandar dentro con frequeza notizie, pubblicazioni e rassegna stampa.

CNA

RadioAzione: “Azione diretta! Le chiacchiere stanno a zero”(Riflessioni #13)

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Già dai primi minuti dopo un’attacco repressiv0 da parte dello Stato e chi in tutela di esso, come la magistratura, denuncia, indaga e arresta chi potrebbe essere una probabile “nocività” per la salute dello Stato stesso, è usuale sentire i soliti piagnistei.

Sempre la solita minestra riscaldata, congelata, scongelata e riscaldata di nuovo.

C’è chi sente il bisogno di prendere subito le distanze da chi è stato colpito dalla repressione, e di solito lo fanno quelle persone che la magistratura forse non conosce nemmeno ( o volgarmente detto “ non se li incula nemmeno di striscio…”) perché il massimo in cui si spendono è la puntuale dissociazione. Come un qualunque “cittadino” fedele allo Stato questa feccia che si definisce “anarchica” crede ai giornali, ai pm e agli sbirri che disegnano schemini, creano scenari e indicano gli autori del “male”, sente immediatamente la “necessità” di precisare cosa vuol dire “anarchia” aggiungendo qualche puntino sulle “i”. C’è anche, però, chi ha lo stesso atteggiamento e non si spende nemmeno a scrivere, per avere sempre una squallida e lurida via di fuga, ma lo fa attraverso la calunnia alle spalle, l’inciucio.

C’è chi butta giù righe di lacrime evocando la caccia alle streghe e alle montature, c’è chi scrive con toni solidali e complici per poi scomparire due secondi dopo aver inviato il “telegramma di cordoglio”, c’è chi utilizza termini forti…e poi?

“Solidarietà” non significa “cordoglio”, come si dice da sempre non è una parola scritta.

Solidarietà è aprire gli occhi al mattino e pensare che nella tua vita quotidiana ti manca qualcosa, ti manca un pezzo, ti mancano alcuni amici, fratelli, sorelle e compagni soprattutto. E ti mancano non perché sono lontani, ma perché un uomo di merda a corto di lavoro decide da un giorno all’altro di mettersi a “libro paga dello Stato” e te li rinchiude nei lager di nuova generazione .

Solidarietà significa pensare quotidianamente ai compagni detenuti e non fargli mancare niente, dall’appoggio alle lettere, ai francobolli, ai benefit che servono per sostenerli economicamente in carcere e nelle spese di difesa, al rompere quell’isolamento che mura di cemento armato, sbarre, blindi e cani da guardia tentano di imporre su di loro quotidianamente. Continue reading

Genova [Italia]: Bruciati bancomat in solidarietà con i compagni arrestati per l’operazione “Scripta manent”

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Testo rivendicativo:

“VERBA VOLANT,SCRIPTA MANENT,IGNIS ARDENS. Genova 01/11. Bruciati 2 postamat e 1 bancomat. Lo Stato incarcera, Mistral Air deporta, Unicredit finanzia Erdogan. Poste e banche continueranno ad essere attaccate. Solidarietà con Alfredo, Nicola, Sandro, Marco, Anna, Valentina, Danilo, Daniele e Divine”

Londra [UK]: SOLIDARIETA’ CON GLI ANARCHICI ARRESTATI IN ITALIA A SEGUITO DELL’ULTIMA OPERAZIONE DI POLIZIA

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All’alba del 6 settembre 2016, un’operazione cordinata dalla Digos di Torino ha portato alla perquisizione di 30 abitazioni in varie regioni d’Italia (Piemonte, Liguria, Lazio, Umbria, Lombardia, Abruzzo, Campania, Sardegna ed Emilia Romagna) e all’arresto di cinque compagne e compagni anarchici con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Inoltre, due anarchici detenuti dal settembre 2012 hanno ricevuto la notifica in carcere.

L’operazione denominata “Scripta Manent” (dal proverbio latino “verba volant, scripta manent” – parole volano, gli scritti rimangono ) è solo l’ultima in una serie di altre simili portate avanti negli ultimi decenni, tutte miranti ad allontanare gli anarchici dalle strade rinchiudendoli nel carcere. Perché? Perché le idee e le pratiche anarchiche sono pericolose per il potere. Queste idee e queste pratiche, teoria e azione, che hanno un solo ed unico obiettivo inequivocabile: la totale liberazione e la distruzione di tutte le forme di repressione, a prescindere dal fatto se viviamo in tempi di “crisi” o meno. Ma, durante un periodo di “crisi” le persone spesso smettono di essere recipienti passivi di decisioni imposte dall’alto. Gli anarchici, in questo senso, possono diventare un esempio in termini di attacco, azione diretta e auto-organizzazione della lotta. Questo è il motivo che sta dietro numerose operazioni dai nomi fantasiosi (Cervantes, Nottetempo, Ardire ecc.) che sono costate a molti compagni tempo in carcere e procedimenti giudiziari infiniti. Continue reading

Operazione “Scripta Manent”: Aggiornamenti [1/11/16]

Dopo un colloquio di un parente con Alessandro si viene a conoscenza che il divieto di incontro tra i due compagni detenuti ad Alessandria, in AS2, persiste. Il motivo per cui continua tale misura sta nel fatto che Marco non ha ancora avuto l’interrogatorio con il pm Roberto Sparagna. Quindi, dopo due mesi di reclusione, i due comapgni sono ancora in isolamento dato che, essendo rinchiusi in AS2, non possono incontrare altri detenuti comuni.

Operazione “Scripta Manent”: Ricapitolando…[Aggiornamenti al 27/10/16]

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Allora ricapitolando la situazione dei compagni detenuti per l’operazione “Scripta Manent”…

Alfredo e Anna hanno messo fine al loro sciopero della fame, portato avanti mentre fuori regnava un silenzio mortuario, dopo che sono caduti i divieti di incontro tra i compagni arrestati nelle stesse carceri. Quindi Alfredo ha potuto reincontrare Nicola, ed Anna ha potuto incontrare Valentina.

Mentre vige ancora il divieto di incontro tra i compagni nelle carceri di Alessandria, dove sono detenuti Sandro e Marco, e in quella di Terni dove si trovano reclusi Danilo e Daniele nonostante quest’ultimo compagno non dovrebbe stare in regime di AS2 per le accuse  di cui è indagato.

I compagni ricevono la posta, sotto censura, quasi regolarmente (alcune lettere ed alcune spedizioni di materiale stampato con aggiornamenti da internet sono bloccati).

Ricordo di scrivere ai compagni per rompere l’isolamento che il carcere di per sè crea. Inoltre ricordo di inserire all’interno delle buste da lettera il necessario che possa essere utilizzato dai compagni detenuti per rispondervi (busta, foglio e francobollo), alleggerendo così la spesa che purtroppo sono costretti a fare una volta a settimana.

Rompiamo l’isolamento!

Solidarietà e Complicità con Alfredo, Nicola, Anna, Danilo, Valentina, Marco, Sandrone e Daniele!

RadioAzione

Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas – “Non abbiamo bisogno di leggi per gestire le nostre vite”

RadioAzione - Anger

Nota RadioAzione: Nonostante abbia deciso di non aggiornare nulla su quanto riguarda i compagni anarchici oltre i confini italiani, penso sia necessario pubblicare questo scritto del compagno messicano Fernando Barcenas perché tocca argomenti molto importanti che non sono per niente diversi da quelli italiani.

“Non abbiamo bisogno di leggi per gestire le nostre vite”

La legge è un dispositivo che castra le capacità umane; essa pensa, dirige e crea le nostre vite per noi, e un tale concetto implica la mutilazione della più unica e autentica parte di noi.

Perciò chi decide di prendere la vita nelle proprie mani ai margini di questa putrida macchina viene considerato “diverso”, “antisociale”, “criminale” ecc.

Non possiamo avanzare delle soluzioni all’interno della “cornice democratica”, che attraverso politiche di sterminio terrorizza i propri abitanti con detenzioni, violenze e morte.

Ho sentito delle voci su un’amnistia promossa da alcuni partiti politici e istituzioni, e considero necessario precisare qui la mia posizione che rifiuta tutte le forme di strumentalizzazione delle energie di persone con lo scopo di mantenere l’ordine. Alcuni pensano che un’amnistia può essere indirizzata agli interessi delle persone, frantumati dall’imposizione della ricchezza a costo della schiavitù economica. Non vogliamo “lasciare” un carcere per entrare in un altro. Vogliamo essere completamente liberi, fuori dalle loro realtà virtuali, e se questo implica distruggere la loro società lo faremo, convinti che qualcosa di nuovo dovrebbe nascere per seppellire eternamente questa marcia civiltà, che ci costringe ad essere automi e ingranaggi del macchinario… Continue reading

Operazione “Scripta Manent”: Comunicato in solidarietà da Imola

RadioAzione - lettera di MOnic Caballero

Nota RadioAzione: Ieri era stato pubblicato un comunicato in solidarietà con i compagni arrestati per l’operazione “Scripta Manent”, proveniente da Milano. Se oggi si decide di eliminarlo c’è un perché…Per nostra disinformazione non avevamo capito quel “Forza Oberdan!” che concludeva lo scritto. Oberdan cercò di eliminare fisicamente l’imperatore austriaco per annettere Trieste all’Italia. Se in Italia ci sono piazze dedicate a questo martire dell’irredentismo, se a Trieste hanno fatto un sacrato (venerato dai fasci) ci sarà un motivo…

Comunicato da Imola:

 A PROPOSITO DELL’OPERAZIONE SCRIPTA MALET



All’alba del 6 settembre ha inizio l’operazione “Scripta Manent”, un’operazione coordinata dalla Digos di Torino che ha portato alla  perquisizione di 32 abitazioni in varie regioni d’Italia, e all’arresto di cinque compagni con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo: Anna, Marco, Alessandro, Danilo e Valentina, oltre alla notifica in carcere per Nicola e Alfredo. Un altro compagno, Daniele, è stato arrestato in seguito al ritrovamento nella sua abitazione di alcune batterie e un manuale da elettricista: materiale atto alla fabbricazione di ordigni secondo gli inquirenti.

Passano gli anni, ma gli anarchici sono ancora il chiodo fisso delle questure e di uno stato ormai dedito “alla caccia alle streghe”.
L’inchiesta attuata dal Pubblico Ministero della procura di Torino Roberto Maria Sparagna, ci spinge ad assumere una posizione netta a sostegno di chi viene colpito dalla violenza repressiva; ci teniamo perciò ad esprimere piena solidarietà a coloro che, con i propri sforzi e la propria vita, cercano di rispondere colpo su colpo alle violenze che ogni giorno siamo costretti a sopportare.
Proprio per questo, con il cuore affranto ma colmo di vicinanza, vogliamo ricordare tutti i nostri compagni che sono attualmente detenuti nelle carceri del mondo “libero” per aver espresso coi fatti il proprio dissenso allo schifo al quale ci vorrebbero rassegnati.

Con la consapevolezza che un mondo nuovo potrà sorgere solo sulle macerie di questa misera realtà, proseguiamo il nostro cammino verso l’Anarchia.

Alcuni/e compagni/e anarchici/che imolesi

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: “Per Alfredo e Anna – Finché non ci incontriamo” – Cospirazione delle Cellule di Fuoco (25/10/2016)

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In Italia il compagno Alfredo Cospito, dal 3 ottobre, e la compagna Anna Beniamino, dal 10 ottobre, stanno conducendo lo sciopero della fame contro l’isolamento imposto a loro e agli altri anarchici detenuti per gli attacchi della FAI (Operazione “Scripta Manent”).
Sapiamo che la lotta contro l’autorità è impari… Ma nonostante questo, abbiamo scelto la guerra per la libertà, invece della pace dalla paura.
Perché sappiamo che ci sono persone “libere” più incarcerate dei detenuti, e persone viventi più morte dei nostri compagni caduti nella battaglia per la libertà.
Perché per ogni battaglia che perdiamo, una nuova ne inizia.
“Perché se io non mi brucio, se tu non ti bruci, come farà l’oscurità a diventare luce…”
Per noi la solidarietà non è semplicemente “toccante”, ma un modo di vita, di diventare persone con un sogno a nostra misura.
Sosteniamo i nostri compagni Alfredo e Anna con tutto il nostro cuore e la nostra mente, finché i nostri sogni si incontrano…

FORZA E SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI IN SCIOPERO DELLA FAME
ALFREDO COSPITO E ANNA BENIAMINO

MAI PENTITI
MAI SCONFITTI

CCF/FAI – Cellula di Guerriglia Urbana
George Polydoros
Olga Economidou
Gerasimos Tsakalos
Christos Tsakalos
Carcere di Korydallos

 fonte e traduzione: Anarhija.info

Operazione “Scripta Manent”: Aggiornamenti al 24/11/2016

Attraverso i colloqui con i compagni detenuti si viene a conoscenza che nelle carceri di Terni ed Alessandria c’è ancora il divieto di incontro tra i compagni.

Inoltre il compagno Alfredo Cospito, il giorno 22 ottobre, ci fa sapere che continuerà lo sciopero della fame. Quindi non è da prendere in considerazione la notizia apparsa in rete che dichiarava finito lo sciopero della fame di Alfredo e Anna. Atterndiamo aggiornamenti che verranno subito pubblicati sui siti RadioAzione e Croce Nera Anarchica.

Invito i compagni che curano siti, blog, giornali e altri mezzi di controinformazione, a verificare sempre le voci di aggiornamenti sui compagni detenuti al fine di non creare confusione e, che in questo caso, isolerebbe ancora di più i compagni in uno sciopero della fame che già sta passando abbastanza sotto silenzio.

RadioAzione

Chiamata per un incontro a Pisa [Italia]: “Sempre A Testa Alta!”

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Incontro: Sempre a testa alta!

Iniziamo con un breve resoconto dei fatti.

L’operazione repressiva denominata “Scripta Manent” vede la richiesta di 15 custodie cautelari di cui 7 eseguite e 32 perquisizioni.

Un compagno, Daniele, il cui nome non figurava tra le richieste di custodia cautelare, viene arrestato con l’accusa di detenzione di materiale atto alla fabbricazione di esplosivi.

Tra le accusa risaltano, per la loro gravità, quella di tentata strage con l’evidente obiettivo di arrivare a pene detentive molto elevate fino all’ergastolo.

In seguito alla richiesta al tribunale della libertà viene confermata la custodia cautelare per tutti e cadono, per Anna, le accuse per alcuni reati specifici ( Parma e Cofferati).

Il pm Sparagna, della procura di Torino, titolare dell’inchiesta ha ricorso alla mancata esecuzione del dspositivo di custodia cautelare che erano state chieste ma non eseguite.

Oltre a questo il pm dichiara la volontà di interrogare gli arrestati, nella speranza di ottenere una dissociazione. Funzionalmente a tale speranza mantiene i compagni in regime di isolamento, ed estende lo stesso procedimento a Daniele detenuto per un reato che non prevede l’alta sorveglianza.

Per rispondere a questo stato di cose il 3 ottobre Alfredo, e Anna il giorno 10, iniziano uno sciopero della fame ad oltranza.

Il pm inizia gli interrogatori, e i compagni rispondono alla maniera che ritengono più consona con un ovvio nuovo rifiuto a questa ennesima provocazione.

Dopo l’interrogatorio vengono revocati i divieti di incontro, finisce l’isolamento ed i compagni cessano lo sciopero della fame.

Tutto ciò non riguarda solo i compagni prigionieri, al di là delle singole posizioni c’è il tentativo di processare e condannare 20 anni di lotte anarchiche.

Crediamo sia necessario il confronto tra chi riconosce propria la responsabilità di rivendicare l’idea anarchica, le sue tensioni e pratiche.

Invito per un incontro il giorno

5 Novembre 2016, ore 14:00

Garage Anarchico – Chiassetto Santa Ubaldesca, 44 (zona San Martino) – Pisa

Come arrivare al Garage Anarchico

In treno:

Dalla stazione proseguire per Corso Italia ed arrivare fino a piazza banchi
da lì girare a destra in via san martino. Poco dopo che via san martino
diventa via Antonio Ceci, sulla sinistra c’è un arco che è Chiassetto
S.Ubaldesca

In macchina
Pisa Centro, Lungarno Guadalongo , Piazza Toniolo,
da Piazza Toniolo si prende a piede Via Antonio Ceci e dopo poco sulla
destra si trova Chiassetto S.Ubaldesca

Atene [Grecia]: Sullo sciopero della fame di Alfredo Cospito e Anna Beniamino nelle carceri italiane (10/2016)

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Non analizzeremo niente e non esporremo delle sterili e squallidi fanfare. La nostra solidarietà con i compagni detenuti in Italia è un dato di fatto. In ogni caso, il complesso delle relazioni ascendenti ci è completamente avverso e siamo in guerra con tutte le sue espressioni, specialmente con le sue forme armate (repressione, correzione). Dall’autorità e dal suo gregge ci aspettiamo il peggio, e non possiamo affrontarli in un modo tattico differente se vogliamo causare anche il minimo serio danno. Dalla nostra posizione noi percepiamo lo sciopero della fame, eccetto come strumento di resistenza contro la repressione, anche come strumento di ricatto e sfruttamento della maschera umanitaria che gli Stati cercano di mostrare sul palcoscenico culturale europeo, e con tale (strumento) speriamo di ottenere effetto e causa per far retrocedere il nemico.
Forza ai nostri fratelli/sorelle
Non lasciamo i nostri compagni detenuti nelle mani della repressione
Attaccare proprio qui, proprio adesso ogni espressione del meccanismo autoritario.

Come mimino gesto di solidarietà con Alfredo ed Anna abbiamo appeso uno striscione con scritto:
“Alfredo, Anna, FORZA!
Nello sciopero della fame dentro le celle, contro l’isolamento
e la repressione che lo Stato impone NULLA E’ FINITO! LA GUERRA STA DIVAMPANDO”

Uroboros

fonte: Anahija.info

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