Apple: che succede se crolla il mito degli iPhone? Le 3 strade che può seguire nei prossimi anni

iPhone 7
Gli iPhone non bastano più: quali strade può seguire Apple per tornare a crescere di anno in anno? REUTERS/Thomas Peter

“Apple è in crisi”. “Quale sarà il futuro di Apple?” Titoli di questo tipo stanno circolando in rete dopo che l’azienda di Cupertino ha annunciato il suo primo calo annuale del fatturato dal 2001. Quattordici anni di crescita che sono giunti al termine: Apple deve trovare una nuova fonte di profitti. Altrimenti il fatturato continuerà a calare.

Ciò di cui tanti non si accorgono è che la società californiana sta già preparando l’era post-iPhone, ossia quando le sole vendite del suo smartphone di punta non saranno più sufficienti. E non sarà unicamente hardware: il software sarà fondamentale nei prossimi anni per Apple, a causa di un mercato ormai prossimo alla saturazione per smartphone, tablet e PC.

I SERVIZI VALGONO GIÀ PIÙ DI IPAD E MAC PRESI SINGOLARMENTE

L’ultimo resoconto fiscale ha messo in luce un dato interessante: il software di Apple vale il 13% del suo fatturato, ossia 6,3 miliardi di dollari. Tale numero è superiore al contributo di tablet iPad e computer Mac presi singolarmente, rispettivamente 9% e 12% nell’ultimo trimestre. Questa categoria include servizi esclusivi per i suoi dispositivi e non solo, come Apple Music o iCloud. Ma è ancora poco, specialmente se si guarda al business software di società concorrenti come Microsoft o Amazon e va contestualizzato in un momento di magra per il mercato tablet e PC.

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Alcuni esempi delle future direzioni che Apple potrebbe seguire si possono trovare nei sistemi operativi per le auto a guida autonoma. Secondo le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg, “dozzine” di ingegneri Apple stanno lavorando non più a un’auto completamente prodotta da Cupertino, progetto che potrebbe essere stato posticipato, bensì al software che ne gestisce il funzionamento. Molti degli ingegneri sono ex-responsabili di QNX di BlackBerry. Anzi, il lavoro viene svolto sempre a Kanata, in Ottawa, a pochi passi dagli uffici di QNX.

Secondo quanto testimoniato da alcuni ingegneri, che hanno preferito rimanere anonimi, Apple sta valutando un’interfaccia “heads-up”, come quelle dei videogiochi per intenderci. Questa interfaccia potrebbe poi essere controllata dall’assistente Siri tramite la voce.

Apple Tim Cook Tim Cook, CEO di Apple. A lui l'arduo compito di slacciare l'azienda dalle vendite iPhone, che stanno vivendo un calo fisiologico  REUTERS/Toru Hanai

Inoltre, Apple starebbe testando software di simulazione per le auto a guida autonoma usando un dispositivo di realtà virtuale e aumentata, di fatto coniugando due importanti campi per il suo futuro: auto senza pilota e realtà virtuale e aumentata.

Proprio quest’ultima potrebbe essere preferita. La realtà mista, infatti, è vista da molte aziende come un campo di maggiore interesse rispetto alla realtà virtuale, al momento legata più all’intrattenimento che alla produttività. A settembre, l’amministratore delegato Tim Cook ha dichiarato in merito a questa tecnologia: “Il mio punto di vista è che la realtà aumentata è la più grande delle due, probabilmente di molto, perché ci permette di sederci uno di fronte all’altro e di parlare tra di noi e allo stesso tempo avere di fronte a noi altre cose a livello visivo”.

Una prospettiva cara anche ad altre aziende, come Microsoft, che anche all’evento del 26 ottobre ha ripresentato il suo visore HoloLens, basato sul software Windows Holographic.

SALUTE, LA CARTELLA CLINICA A PORTATA DI MANO

Un campo su cui già ora l’azienda sta investendo molto è quello della salute. Chiunque abbia usato un iPad, un iPod Touch o un iPhone negli ultimi anni sa che l’app Salute preinstallata è uno dei database personali sulla propria salute più complessi che si possano avere su uno smartphone o su un tablet. Non è intuitiva come applicazioni concorrenti quali Google Fit o FitBit, ma permette di inserire qualsiasi tipo di dato: l’ultima volta che avete fatto sesso (e se siete donne, indica il giorno approssimativo del prossimo ciclo mestruale); cosa mangiate, la vostra routine di allenamenti settimanale. E ancora: la saturazione dell’ossigeno, il battito cardiaco, l’attività elettrodermica.

Apple Watch Apple Watch è stato un grande passo verso il mercato della salute: un dispositivo che monitora costantemente il battito cardiaco  REUTERS/Beck Diefenbach

Potete avere una cartella clinica sul vostro smartphone in ogni momento. Apple Watch è stato il prossimo grande passo in questa direzione. Rileva costantemente la frequenza cardiaca e stimola ad alzarsi in piedi ogni ora. Una buona storia vale più di mille parole. Ad agosto 2015 un uomo di Alberta, in Canada, non si sentiva molto bene. Ha controllato lo schermo del suo Apple Watch: il battito era arrivato a 210. Stava per avere un infarto a lavoro ma è riuscito a chiamare un’ambulanza.

Un anno dopo, ha detto a The Sun: “[I medici] mi hanno detto che se fossi andato a casa e messo a letto - come tante persone fanno - avrei probabilmente avuto un secondo attacco più serio nel cuore della notte. Sono questi attacchi successivi che uccidono. È un problema comune”. Uno smartwatch potrebbe avergli salvato la vita. Sarebbe potuto essere anche un altro dispositivo: un Samsung Gear S2 o un Huawei Watch.

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Apple, però, sta lavorando in questo campo da anni. Sin da quando ha lanciato l’app Salute, durante ogni presentazione parla di HealthKit, una piattaforma che ogni sviluppatore può usare per integrare le proprie app di fitness all’interno dell’app di Apple. L’azienda di Cupertino sta già sviluppando e supportando un’ecosistema di applicazioni per la salute che ogni dispositivo iOS o watchOS recente può eseguire. Apple promuove anche ResearchKit, che descrive come “un framework open-source che permette alla tua app iOS di diventare un potente strumento di ricerca medica”. È aperto e può aiutare i ricercatori e gli studi sulla salute.

All’inizio del 2016, Apple ha acquisito Gliimpse, una società che opera nel segmento sanitario e che ha sviluppato una piattaforma dove ognuno può caricare e condividere facilmente i propri dati sanitari. Uno strumento di tracciamento e raccolta dei dati che Apple può usare per evolvere il suo ecosistema sulla salute di prodotti e servizi.

Qual è l’ampiezza del business medico? Per fare un esempio, si prevede che la telemedicina raggiunga un valore di 36,2 miliardi di dollari nel 2020 stando al Physician 2016 Report. Il numero di utenti che usano i servizi di telemedicina salirà da 350 mila nel 2013 a oltre 7 milioni nel 2018. I dispositivi Apple, dall’iPhone a Watch, potrebbero essere la fonte di tutti questi dati necessari per la visita. Si tratta di un’importante opportunità. Anche una piccola fetta di questo mercato per la società significherebbe grossi profitti senza dover rinunciare al proprio business attuale: hardware e software si integreranno in una piattaforma per la salute più grande.

L’HARDWARE RESTERÀ FONDAMENTALE

Apple, però, non ha alcuna intenzione di abbandonare il business che, sin da quando è stata fondata, l’ha resa popolare e contemporaneamente l’azienda più valutata al mondo. Le ultime indiscrezioni parlano chiaro: iPhone 8, nel 2017, sarà un progetto rivoluzionario. E la società questa volta vorrebbe evitare che le principali caratteristiche del suo nuovo smartphone vengano spifferate tutte prima dell’annuncio. Per questo motivo, sta lavorando alla nuova generazione in segreto in un centro di ricerca e sviluppo in Israele secondo quanto riportato da Business Insider.

iphone 7 Una ragazza giapponese prova i nuovi iPhone 7 e 7 Plus in un Apple Store di Tokyo  REUTERS/Issei Kato

Un dipendente anonimo ha spifferato che l’azienda potrebbe saltare il nome iPhone 7s al fine di evidenziare più efficacemente il salto generazionale. Alcune delle specifiche tecniche che iPhone 8 potrebbe avere sono: schermo OLED “edge-to-edge”, simile a quel Xiaomi Mi Mix di cui si sta parlando in questi giorni, e scocca in vetro.

Altri segnali del fatto che la società californiana non intende rinunciare al suo hardware passano per i MacBook. Nel 2018, infatti, la tastiera fisica dei portatili macOS potrebbe subire un deciso redesign: potrebbe sfruttare una tecnologia a inchiostro elettronico di Sonder Design. Grazie a questo meccanismo digitale, la maggior parte dei tasti potrebbero mutare a seconda dell’applicazione in uso; si potrebbe cambiare layout quando il sistema riconosce che si sta usando un’altra lingua, ad esempio.

Apple ha dalla sua parte diverse direzioni che può intraprendere per tornare a crescere. Auto a guida autonoma, realtà aumentata o virtuale e salute sono alcuni campi utili per diversificare il suo business, cercando di restare in cima alla lista delle migliori società di tecnologia. Gli iPhone potrebbero non essere più un business forte come lo erano anni fa, ma l’azienda ha già diverse idee con cui giocare.

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