Varsavia
Varsavia comune distrettuale |
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Miasto Stołeczne Warszawa | |||||
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Localizzazione | |||||
Stato | Polonia | ||||
Voivodato | Masovia | ||||
Distretto | Non presente | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Hanna Gronkiewicz-Waltz (PO) | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 52°13′56.28″N 21°00′30.36″E / 52.2323°N 21.008433°E | ||||
Altitudine | 78-115 m s.l.m. | ||||
Superficie | 517,24 km² | ||||
Abitanti | 1 726 581 (2014) | ||||
Densità | 3 338,07 ab./km² | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 00-000 - 05-000 | ||||
Prefisso | (+48) 22 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Targa | WA, WB, WD, WE, WF, WH, WI, WJ, WK, WN, WT, WU, WW, WX, WY | ||||
Cartografia | |||||
Sito istituzionale |
Varsavia (in polacco , [varˈʂava]) è la capitale della Polonia, e la più grande città del Paese, situata nella parte centro-orientale della Polonia nel voivodato della Masovia, sul fiume Vistola. Varsavia è il principale centro scientifico, culturale, politico ed economico della Polonia. Varsavia è anche il capoluogo del voivodato della Masovia, e costituisce al contempo comune e distretto.
Varsavia è la più grande città polacca in termini di popolazione (1.726.581 residenti registrati nel 2014[1]) con una estensione superficiale di 517,24 km² (compresa la Vistola), si classifica al decimo posto delle città più popolose dell'Unione europea (escludendo la sua area metropolitana di circa 2.666.000 abitanti).
Indice
- 1 Geografia e clima
- 2 Etimologia
- 3 Storia
- 4 Monumenti e luoghi d'interesse
- 5 Società
- 6 Cultura
- 7 Persone legate a Varsavia
- 8 Geografia antropica
- 9 Economia
- 10 Infrastrutture e trasporti
- 11 Sport
- 12 Gemellaggi[9]
- 13 Riferimenti a Varsavia nella musica
- 14 Curiosità
- 15 Galleria d'immagini
- 16 Note
- 17 Bibliografia
- 18 Voci correlate
- 19 Altri progetti
- 20 Collegamenti esterni
Geografia e clima[modifica | modifica wikitesto]
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia è situata sul medio corso del fiume Vistola a una altezza media di 100 m s.l.m. La città è collocata su entrambe le rive del fiume, a una distanza di circa 350 chilometri dai monti Carpazi e dal Mar Baltico. Il paesaggio caratteristico della città è costituito dalla pianura creata dall'erosione del fiume Vistola. Sono presenti anche alcuni tumuli, costituiti dalle rovine della seconda guerra mondiale e dai rifiuti, accatastati da parte dell'uomo, come il Tumulo della rivolta di Varsavia (altezza di 121,0 m s.l.m.), e il tumulo Szczęśliwicki (altezza di 138,0 m s.l.m. - il punto più alto di Varsavia).
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Il clima di Varsavia è di tipo Dfb nella classificazione di Köppen del clima continentale. Le caratteristiche del clima di Varsavia sono abbastanza uniformi, precipitazioni di media sono circa 518,9 mm all'anno con un massimo in luglio (73,2 mm) e di minimo in febbraio (22 mm). La media annuale della temperatura è di 8,3 °C con un massimo in luglio (23,4 °C) e minimo in gennaio (-4,8 °C), quindi in inverno la temperatura può scendere fino a -20° e in estate può superare i 30°. Varsavia è spesso sotto l'influenza di masse d'aria polari provenienti dal mar Baltico (circa il 60% dei giorni all'anno), e quelle polari continentali (circa il 30% dei giorni all'anno).
Tabella temperature e precipitazioni: Medie mensili
VARSAVIA[2] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 0,4 | 1,9 | 6,8 | 13,1 | 19,3 | 21,9 | 23,6 | 23,4 | 17,9 | 12,3 | 5,5 | 1,9 | 1,4 | 13,1 | 23,0 | 11,9 | 12,3 |
T. min. media (°C) | −4,8 | −4,0 | −1,0 | 3,1 | 8,1 | 11,3 | 12,9 | 12,3 | 8,6 | 4,4 | 0,3 | −2,8 | −3,9 | 3,4 | 12,2 | 4,4 | 4,0 |
Precipitazioni (mm) | 22,1 | 22,0 | 28,1 | 34,1 | 50,7 | 71,3 | 73,2 | 59,0 | 49,0 | 38,2 | 36,6 | 34,6 | 78,7 | 112,9 | 203,5 | 123,8 | 518,9 |
Giorni di pioggia | 15 | 14 | 13 | 12 | 12 | 13 | 13 | 12 | 12 | 13 | 14 | 16 | 45 | 37 | 38 | 39 | 159 |
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime tracce del nome appaiono nel XIV secolo come Warseuiensis (1321), Varschewia (1342) e nel XV secolo come Warschouia (1482). Il nome medievale era Warszewa o Warszowa. Molto probabilmente proviene dalla forma abbreviata del nome polacco Warcisław o Wrocisław, utilizzato per i primogeniti della nobile famiglia dei Rawów, i proprietari dei terreni nell'attuale centro storico della città. La modifica del nome di Varsavia è il risultato della dialettica di Masovia del XVI secolo, per la quale il nome passò da Warszewa a Warszawa (Varsavia).
La leggenda popolare vuole che Varsavia sia la fusione del nome del pescatore Wars e di Sawa, sirena della Vistola, dando così anche origine allo stemma della città.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime tracce di abitato risalgono probabilmente al X secolo, con un insediamento fortificato nell'attuale sobborgo di Bródno. Le origini della città risalgono alla fondazione, alla fine del XIII secolo, di una prima residenza (castello Ujazdowski, o Zamek Ujazdowski) da parte dei duchi di Masovia. Il duca Bolesław II (1294-1313) fondò quindi il nucleo più antico del Castello Reale): a quest'epoca si data la prima citazione documentata della città di Varsavia.
L'abitato che si sviluppò intorno al Castello divenne il principale centro del ducato di Masovia, e la sua chiesa (oggi cattedrale di San Giovanni) ottenne il titolo di chiesa collegiata nel 1406. Alla fine del XIV secolo il duca Janusz I Starszy ne aveva fatto la sua capitale e la città si espanse al di fuori dell'originaria cerchia di mura, con la Città Nuova, che si separò amministrativamente dalla Città Vecchia, racchiusa dalle mura, nel 1408.
Nel 1526, con la morte dell'ultimo duca di Masovia, Janusz III, Varsavia passò sotto il dominio diretto dei re di Polonia. Nel 1569 vi fu trasferito il parlamento dalla allora capitale Cracovia e nel 1596 il re Sigismondo III Wasa vi spostò la propria residenza, facendone la nuova capitale del regno di Polonia.
Nel corso del cosiddetto "Diluvio" gli Svedesi occuparono la città nel 1655, causando numerose distruzioni. La città venne quindi lentamente ricostruita e visse un notevole periodo di sviluppo sotto il re Giovanni III Sobieski, eletto nel 1674. Nella prima metà del XVIII secolo, sotto i re sassoni della dinastia Wettin, Augusto II e Augusto III, che governarono la Polonia dalla loro corte di Dresda, venne costruito il cosiddetto "Asse sassone", una nuova residenza reale circondata da un parco, sul modello del Castello di Versailles, che doveva costituire l'asse per una nuova espansione urbanistica della città.
Sotto il re Stanislao Augusto Poniatowski, eletto nel 1764, la Polonia divenne prima un protettorato di fatto della Russia (1767) e perse quindi progressivamente la propria indipendenza con le tre successive "spartizioni" del 1772, 1793 e 1795, con cui i territori della Confederazione Polacco-Lituana vennero spartiti tra Austria, Russia e Prussia. Varsavia venne occupata nel 1796 dalla Prussia e, dopo la breve parentesi napoleonica, con la costituzione del ducato di Varsavia nel 1807, nel 1815 fu la capitale del regno polacco, governato dallo zar di Russia. Dopo le rivolte del novembre 1830 e del gennaio 1863, il regno fu definitivamente abolito e il suo territorio inglobato nell'Impero russo, inoltre la città e la sua popolazione furono sottoposti a una forzata russificazione. La città ebbe un periodo di fioritura sotto il sindaco Sokrates Starynkiewicz (1875-1892), con la realizzazione di: una moderna rete idrica, una estesa rete tranviaria, illuminazione stradale e delle condutture del gas.
Ritornata la Polonia all'indipendenza nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, nel 1920 venne combattuta una battaglia nei sobborghi orientali della città, con la quale l'esercito polacco sconfisse l'Armata Rossa.
Con l'invasione tedesca del 1939, anche Varsavia venne occupata dai Nazisti dopo un assedio che portò alla distruzione del 10-15% dei suoi edifici. Durante l'occupazione gli Ebrei furono rinchiusi nel Ghetto e in seguito massacrati nonostante una strenua resistenza durata oltre un mese. Tra il 1º agosto e il 2 ottobre 1944, quando le truppe sovietiche si avvicinavano alla città, questa si ribellò all'occupazione, resistendo per 63 giorni (Rivolta di Varsavia). Per rappresaglia, i Nazisti deportarono l'intera popolazione di Varsavia e distrussero la città quasi completamente, mentre i sovietici rimasero a guardare tale distruzione, dall'altra parte del fiume, senza intervenire. Quando le truppe sovietiche entrarono a Varsavia, nel gennaio del 1945, l'85% degli edifici era completamente distrutto.
Il 14 maggio 1955, fu sottoscritto nel palazzo presidenziale il Patto di Varsavia. Un'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico, nata come contrapposizione alla NATO.
Varsavia fu quindi la capitale della Repubblica Popolare Polacca, sotto l'influenza sovietica. Molte delle case nelle antiche vie del centro storico e le principali chiese e palazzi furono ricostruiti nella loro forma originale, ed a questi si aggiunsero progetti di palazzi residenziali e nuovi edifici pubblici. Nel 1980 il centro storico della Città Vecchia venne iscritto tra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. Nel 1995 venne completata la prima linea della metropolitana.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Ordine della Croce di Grunwald di I Classe | |
— 31 agosto 1945 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Nel XVIII e XIX secolo Varsavia era conosciuta con il nome di "Parigi del nord", per i suoi ampi viali alberati e la struttura architettonica classicheggiante e di ampio respiro. Tuttavia, durante la seconda guerra mondiale la città venne quasi completamente distrutta e la successiva ricostruzione ne cambiò sensibilmente il carattere e l'assetto urbanistico.
Bene protetto dall’UNESCO | |
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Patrimonio dell'umanità | |
Centro storico di Varsavia (EN) Historic Centre of Warsaw |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1980 |
Scheda UNESCO | (EN) Scheda (FR) Scheda |
Nonostante la ricostruzione dei maggiori monumenti e parchi storici, riportati al loro antico splendore, l'aspetto di Varsavia venne caratterizzato indelebilmente dall'architettura del realismo socialista, come emerge da uno dei nuovi simboli della città e principale punto di riferimento spaziale, il Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki, o PKiN), esempio di architettura real-socialista monumentale.
Questo enorme edificio, eretto negli anni 1952-1955, situato accanto alla stazione centrale, occupa quello che attualmente è il centro commerciale, finanziario e economico di Varsavia.
Una delle maggiori attrattive è costituita, comunque, dalla Città Vecchia (Stare Miasto), che corrisponde all'incirca alla "Vecchia Varsavia", il primo nucleo urbano della città risalente al XIII secolo. Seriamente danneggiato dagli eventi bellici, questo quartiere venne ricostruito con precisione negli anni cinquanta e sessanta, basandosi in gran parte sulle famose vedute attribuite al Canaletto (e in realtà dipinte da Bernardo Bellotto). Il cuore della città vecchia è costituito dal Rynek Starego Miasta, attorno a cui si dipana un reticolo di vicoli e stradine molto suggestivi, tra cui la bella via Piwna (ulica Piwna), su cui si affacciano numerosi palazzi in stile neoclassico e barocco.
Il Barbacane, edificato nel 1548, introduce alla Città Nuova (Nowe Miasto) situata a settentrione, fuori delle antiche mura medievali e risalente al XV secolo. Il centro di questo quartiere è costituito dal Rynek Starego Miasta.
Nella parte meridionale della Città Vecchia si trova la "Piazza del Castello" (Plac Zamkowy) dominata dal Castello Reale (Zamek Królewski), risalente al XIV secolo e ricostruito tra il 1971 e il 1988 dopo la sistematica distruzione da parte degli occupanti nazisti nel 1944. Sulla piazza si affaccia anche la "Colonna di Sigismondo" (Kolumna Zygmunta), punto di ritrovo dei varsaviani e uno dei maggiori simboli della città, eretta nel 1644 in onore del re Sigismondo III Vasa dal figlio Ladislao IV Vasa.
Dalla piazza del Castello inizia la cosiddetta "Strada Reale" (Trakt królewski), antica via che conduceva verso sud dalla città vecchia alla residenza reale di Wilanów. Il primo tratto è costituito dal Krakowskie Przedmieście, grande viale alberato dove si trovano il "Palazzo del presidente della repubblica", la chiesa neoclassica di Sant'Anna, il monumento al poeta nazionale Adam Mickiewicz e la città universitaria. Successivamente inizia la via Nowy Świat, una tra le strade più belle della città, costeggiata da palazzi e edifici della antica nobiltà, e oggi pulsante di vita con i suoi numerosi ristoranti, caffè, negozi alla moda.
Tra i luoghi di maggiore interesse artistico dobbiamo citare il grande "parco di Łazienki", costruito nel XVIII secolo per volere del re Stanislao Augusto Poniatowski, in cui si trovano splendidi edifici neoclassici, come il "Palazzo sull'acqua" (Pałac na Wodzie) e un teatro costruito su un isolotto nel laghetto artificiale al centro del parco.
L'altra residenza reale è il Palazzo di Wilanów (Pałac w Wilanowie), costruito alla fine del XVII secolo per il re Giovanni III Sobieski. Merita una menzione il "Giardino Sassone" (Ogród Saski), il primo parco pubblico aperto ai cittadini, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, con 21 statue delle muse e delle virtù, l'orologio solare e una fontana costruita sul modello del tempio di Vesta di Tivoli. All'entrata di questo parco è situato il "Monumento al Milite ignoto" (Pomnik Nieznanego Źołnierza).
Di grande valore sono anche il "Cimitero ebraico" e il "Cimitero di Powązki" (Cmentarz Powązkowski), tra i più antichi in Europa, dove riposano molti polacchi celebri.
Nel luogo dove si trovava l'antico Ghetto di Varsavia si trovano ora, tra palazzi nello stile dell'architettura del realismo socialista, monumenti alla memoria storica e alle tragedie della guerra.
Il quartiere di Praga, situato sulla riva destra della Vistola, dove anticamente venivano incoronati i re polacchi, nonostante l'attuale degrado conserva molti edifici d'anteguerra dalla caratteristica architettura e alcuni esempi di splendide chiese ortodosse come la Cattedrale di Santa Maria Maddalena.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Popolazione quartiere per quartiere[modifica | modifica wikitesto]
Nome | Abitanti | Densità (ab./km²) | Superficie (km²) |
---|---|---|---|
Mokotów | 220 107 | 6214 | 35,42 |
Praga Płd. | 178 598 | 7980 | 22,38 |
Ursynów | 146 582 | 3347 | 43,79 |
Wola | 137 335 | 7131 | 19,26 |
Bielany | 132 485 | 4097 | 32,34 |
Targówek | 123 302 | 5091 | 24,22 |
Śródmieście | 121 844 | 7826 | 15,57 |
Bemowo | 116 325 | 4662 | 24,95 |
Białołęka | 98 400 | 1347 | 73,04 |
Ochota | 84 838 | 8728 | 9,72 |
Wawer | 70 460 | 884 | 79,70 |
Praga Płn. | 69 079 | 6049 | 11,42 |
Ursus | 54 219 | 5793 | 9,36 |
Żoliborz | 48 306 | 5703 | 8,47 |
Włochy | 38 132 | 1332 | 28,63 |
Wilanów | 24 901 | 678 | 36,73 |
Rembertów | 23 361 | 1210 | 19,30 |
Wesoła | 23 050 | 1005 | 22,94 |
Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia, come capitale del paese, ospita la maggior parte delle autorità centrali, ministeri, uffici statali, istituzioni nazionali e regionali, tra cui:
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Vi si trovano, inoltre, anche le ambasciate e i consolati stranieri.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
La città è il maggior centro universitario polacco. Vi hanno sede quattro tra i maggiori atenei del paese, numerosi istituti di studi superiori, politecnici e accademie. Tra i più importanti dobbiamo citare:
- Università di Varsavia (UW)
- Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego
- Politechnika Warszawska
- Szkoła Główna Handlowa (SGH)
- Università di Varsavia di scienze della vita (SGGW)
- Warszawski Uniwersytet Medyczny (WUM)
- Uniwersytet Muzyczny Fryderyka Chopina
- Accademia delle Belle Arti di Varsavia
Gli studenti delle università costituiscono circa il 29,2% della popolazione della città. Nel 2002 il loro numero superava le 500.000 unità.
Nei laboratori dell'ITME (Instytut Technologii Materiałów Elektronicznych, in italiano: Istituto di Tecnologia per i Materiali Elettronici) presso l'Università di Varsavia vengono studiati metodi di produzione del grafene a basso costo ed alta efficacia dal 2007. Questi studi hanno portato l'ateneo a diventare il detentore di numerosi brevetti che lo posizionano ai primi posti al mondo nella ricerca su questo nuovissimo materiale[4].
Musei e gallerie[modifica | modifica wikitesto]
A Varsavia si trovano numerosi tra musei e gallerie d'arte, tanto statali quanto privati. I più importanti sono la galleria Zachęta, il Centro di Arte Contemporanea (Centrum Sztuki Współczesnej), il Museo dell'Esercito Polacco (Muzeum Wojska Polskiego), il Museo di Marie Curie (Muzeum Marii Skłodowskiej-Curie), il Museo di Fryderyk Chopin (Muzeum Fryderyka Chopina), il Museo Nazionale (Muzeum Narodowe) e le sue succursali: Castello Reale (Zamek Królewski) e il Palazzo di Wilanów (Pałac w Wilanowie). Il 31 luglio 2004 è stato aperto il Museo della Rivolta di Varsavia (Muzeum Powstania Warszawskiego) mentre nel 2013 ha iniziato le attività il Museo della Storia degli Ebrei Polacchi (Muzeum Historii Żydów Polskich).
Altri musei e centri culturali:
- Galleria Nazionale di Belle Arti
- Museo Storico di Varsavia
- Museo dell'Esercito Polacco
- Museo Archeologico Nazionale
- Museo dell'Indipendenza
- Centro della Scienza "Copernico"
Media[modifica | modifica wikitesto]
Stampa[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia è il quartier generale dell'editoria, quindi vi si trova la maggior parte dei principali quotidiani polacchi (Gazeta Wyborcza, Fakt, Super Express, Rzeczpospolita, Dziennik Gazeta Prawna) e settimanali (Uważam Rze, Polityka, Newsweek Polonia, Wprost, Gazeta Polska, Przegląd); tra i quotidiani trattanti solo notizie della capitale si può citare Życie Warszawy ("Vita di Varsavia"); tra i supplementi dei quotidiani nazionali trattanti notizie della capitale vi sono Gazeta Stołeczna (supplemento della Gazeta Wyborcza) e i mensili Stolica (una volta alla settimana) e Kurier Warszawski, oltre al periodico Kronika Warszawy. Metro e Echo City sono due quotidiani gratuiti.
Inoltre sono stampati anche giornali dei distretti e quartieri.
Radio[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia è la sede della società Polskie Radio (Radio polacca) dalla quale vengono trasmessi tutti i programmi nazionali. Inoltre, vi hanno sede numerose stazioni radio private come: Antyradio, Radio Eska, Radio Jutrzenka, Radio Kampus, Radio Kolor, Radio Niepokalanów, Radio Plus, RMF Maxxx Masovia, Roxy FM, Radio Warszawa (ex Radio Varsavia-Praga), VOX FM Varsavia, WAWA Radio e Radio Złote Przeboje.
Televisioni[modifica | modifica wikitesto]
Nella capitale sono presenti numerose emittenti televisive a livello nazionale con le proprie sedi, studi e redazioni. Vi è ubicata la sede principale della televisione polacca invece quelle private presenti a Varsavia sono: TVN (Gruppo ITI), Polsat, TV 4, TV Puls e ITV. Sono presenti anche emittenti a livello locale come TVP Varsavia e TVN Varsavia.
Musica[modifica | modifica wikitesto]
A Varsavia si trova la Filarmonica Nazionale. Nella città mancano sale concertistiche appropriate e per questo motivo i maggiori concerti si tengono normalmente nella Sala Kongresowa del PKiN (Palazzo della Cultura e della Scienza), ma anche nella sala del Torwar (Pat Metheny), negli stadi della Gwardia (Tina Turner, Sting, Roger Waters, Joe Cocker, Metallica, Aerosmith) e della Legia (Deep Purple), nell'ippodromo di Służewiec (U2, Depeche Mode) o all'aeroporto di Bemowo (Michael Jackson), mentre i concerti più piccoli hanno di solito luogo nei teatri, come il Teatro Musicale "Roma" (King Crimson, Suzanne Vega, Jaromír Nohavica).
Festival e concorsi musicali che si svolgono a Varsavia:
- Concorso pianistico internazionale Frédéric Chopin
- Festival Internazionale di Musica Contemporanea " Warsaw Autumn "
- Jazz Jamboree
- Varsavia Summer Jazz Days
- Mozart Festival
Teatri[modifica | modifica wikitesto]
A Varsavia si trovano circa trenta grandi teatri stabili. I maggiori sono il Teatro Nazionale (Teatr Narodowy, fondato nel 1765) e il Teatro Grande (Teatr Wielki, il progetto di Antonio Corazzi; fondato nel 1778). Un riconoscimento particolare ha ottenuto nel tempo il TR Warszawa (già Teatr Rozmaitości), in cui vengono organizzati spettacoli sperimentali.
Persone legate a Varsavia[modifica | modifica wikitesto]
- Krzysztof Kamil Baczyński (1921-1944), poeta
- Władysław Bartoszewski, giornalista e politico
- Eugeniusz Bodo, attore e cantante
- Juliusz Erazm Bolek (1963), poeta, prosatore, drammaturgo, critico, giornalista
- Zbigniew Brzezinski (1928), consigliere del presidente statunitense Jimmy Carter
- Fryderyk Chopin, compositore e pianista
- Maria Skłodowska-Curie, scienziata, due volte premio Nobel
- Lucyna Ćwierczakiewiczowa, autrice del primo libro polacco di cucina
- Aleksandr Michajlovič Dobroljubov, poeta simbolista
- Witold Gombrowicz, scrittore e drammaturgo
- Agnieszka Holland (1948), regista
- Wanda Landowska, clavicembalista
- Jacek Kaczmarski, poeta e cantautore
- Lech Kaczyński (1949), politico, presidente della Polonia dal 2005 fino al 2010. Fu anche sindaco di Varsavia
- Ryszard Kapuściński (1932), scrittore e giornalista
- Krzysztof Kieślowski, regista
- Ryszard Kukliński, spia della CIA durante la guerra fredda
- Tamara de Lempicka (1898-1980), pittrice Art Déco
- Witold Lutosławski, compositore
- Adam Michnik (1946), ex-direttore della Gazeta Wyborcza (principale organo di stampa del paese), uno dei membri principali dell'opposizione durante la Repubblica Popolare di Polonia (PRL)
- Władysław Reymont, scrittore e Premio Nobel per la letteratura
- Wacław Sierpiński, matematico
- Bernardo Bellotto, pittore e incisore italiano
- Antoni Słonimski, poeta
- Enrico Marconi, architetto italiano
- Marcello Bacciarelli, pittore italiano
- Antonio Corazzi, architetto italiano
- Costante Tencalla, scultore e architetto svizzero-italiano
- Stefan Starzyński, sindaco di Varsavia durante la Campagna del settembre 1939, ucciso dai nazisti a Dachau
- Władysław Szpilman, compositore e pianista, visse a Varsavia
- Dariusz Wolski, direttore della fotografia
- Stefan Wiechecki (Wiech), scrittore e giornalista
- Stanisław Ignacy Witkiewicz (Witkacy), scrittore, drammaturgo, pittore e fotografo
- Jerzy Żurawlew (1887-1980), pianista
- Krzysztof Zanussi, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico
- Robert Lewandowski, calciatore
- Paweł Pawlikowski, regista
- Franciszek Ksawery Branicki - militare
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
La città di Varsavia possiede lo statuto di distretto ed è divisa in 18 quartieri,[5] ognuno dei quali dotato di un proprio organo amministrativo:
- Bemowo
- Białołęka
- Bielany
- Mokotów
- Ochota
- Praga Południe
- Praga Północ
- Rembertów
- Śródmieście (comprendente anche i quartieri storici di Stare Miasto e Nowe Miasto)
- Targówek
- Ursus
- Ursynów
- Wawer
- Wesoła (annessa nel 2001, in precedenza cittadina separata)
- Wilanów
- Wola
- Włochy ("Włochy" in polacco significa "Italia")
- Żoliborz
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Durante la sua storia Varsavia è sempre riuscita ad anticipare le linee di tendenza dell'economia polacca. Dal riacquistò dell'indipendenza polacca nel 1918 allo scoppio della seconda guerra mondiale, la città divenne il più grande centro economico del paese, ospitando numerose aziende assicurative e finanziarie polacche e straniere. La seconda guerra mondiale comportò un completo arresto economico, e successivamente, il problema della ricostruzione della città ridotta in macerie né causò un ulteriore rallentamento economico. Con la fine del conflitto bellico la città dovette subire il passaggio ad un sistema economico comunista (economia pianificata). Mentre le autorità comuniste decisero di fare di Varsavia un importante centro dell'industria pesante. Nella città vennero aperte alcune decine di grandi fabbriche, tra cui Huta Warszawa (Acciaierie di Varsavia), ZPC Ursus e FSO Fabryka Samochodów Osobowych (Fabbrica Automobilistica). La fine del periodo comunista portò al processo di terziarizzazione dell'economia della città puntando sul prevalere sempre più di un marcato terziario avanzato in diverse direzioni, dalle tradizionali a quelle innovative: finanza, commercio (nazionale e internazionale), Information brokering, management, marketing, media, editoria, pubblicità, intrattenimento, informatica e ricerca scientifica.
Śródmieście è il centro economico e finanziario di Varsavia, situato nel pieno centro urbano ospita non solo molte istituzioni nazionali ma anche numerose aziende nazionali ed internazionali. Il centro città è sede di banche, assicurazioni, broker finanziari, studi legali, agenzie immobiliari e pubblicitarie, società di revisione contabile nonché della borsa valori polacca.
Dal 1989, la città ha eseguito una politica attiva per attrarre molte aziende multinazionali occidentali. Facilitata nell'impresa dalla sua posizione geografica collocata tra Berlino e Mosca, molte aziende internazionali vi hanno deciso di collocare le proprie sedi orientate ai mercati emergenti dell'Europa dell'est ma soprattutto dei paesi post-sovietici. Nel 2006 erano registrate 304 016 aziende in città.[6] La partecipazione finanziaria degli investitori stranieri è stata stimata nel 2002 a circa 650 milioni di euro, e la città produce il 12% del reddito nazionale, che, pro capite, è stimato attorno al 290% della media nazionale. Il PIL (PPP) pro capite nominale a Varsavia nel 2005 era di 25.500 euro. Questa è stata una delle più veloci crescite economiche, con una crescita del 6,5% nel 2007 e del 6,1% nel primo trimestre del 2008. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è minimo.[7][8] La tasse della stessa città producono circa 8.741 milioni di zloty in imposte, entrate statali dirette.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Sebbene la città abbia un aspetto moderno e molte strade siano state create negli anni cinquanta, dall'inizio degli anni novanta l'espansione economica ha causato un notevole aumento del traffico privato. I trasporti pubblici sono comunque ben sviluppati con un'estesa rete di bus, tram e due linee di metropolitana.
Aereo[modifica | modifica wikitesto]
La città è servita principalmente dall'Aeroporto di Varsavia-Chopin, che si trova nel quartiere di Włochy; esso è il maggior aeroporto internazionale della Polonia e gestisce un traffico di quasi 10 milioni di passeggeri annui, funge inoltre da Hub per la compagnia di bandiera Polskie Linie Lotnicze LOT. A 35 chilometri dal centro città è collocato l'Aeroporto di Varsavia-Modlin, in precedenza base militare e che a partire dalla metà del 2012 ospita i voli delle compagnie low-cost.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
La prima ferrovia raggiunse Varsavia nel 1845 (linea Varsavia-Vienna). La principale stazione di Varsavia è Warszawa Centralna che serve sia il traffico nazionale con tutte le altre città polacche, sia quello internazionale con collegamenti giornalieri con la Germania, la Repubblica Ceca e alcuni stati dell'ex Unione Sovietica. Ci sono inoltre 5 altre stazioni di medie dimensioni ed un numero considerevole di stazioni minori che servono i sobborghi della città. Le principali stazioni ferroviarie sono:
- Warszawa Centralna - Warszawa Śródmieście (la prima serve i treni a lunga percorrenza, la seconda quelli regionali);
- Warszawa Gdańska;
- Warszawa Wileńska;
- Warszawa Zachodnia;
- Warszawa Wschodnia
Esiste anche un servizio ferroviario metropolitano, chiamato SKM, e una ferrovia locale, la WKD.
Bus[modifica | modifica wikitesto]
Il servizio di autobus copre l'intera città, con circa 170 linee per un totale di 2603 km di lunghezza e oltre 1600 veicoli. Tra mezzanotte e le 5 del mattino la città è servita dalle linee notturne (il cui numero comincia con la lettera N).
Tram[modifica | modifica wikitesto]
La rete tranviaria di Varsavia iniziò ad operare l'11 dicembre 1866. Nel periodo tra le due Guerre Mondiali il servizio tranviario fu nazionalizzato ed esteso. Dopo la difesa della città del 1939 il servizio fu sospeso per circa tre mesi per riprendere all'inizio del 1940. Nel 1941 furono introdotti gli attuali colori dei tram (giallo e rosso, come i colori dello stemma di Varsavia). In seguito all'insurrezione di Varsavia del 1945 l'intera rete tranviaria risultava distrutta ma già il 20 giugno del 1945 il primo tram riprendeva servizio. Attualmente la compagnia Tramwaje Warszawskie opera con 948 tram su una rete di 276 chilometri di binari.
Metro[modifica | modifica wikitesto]
La Metropolitana di Varsavia (Metro Warszawskie) è stata aperta nel 1995 ed è una delle più recenti metropolitane in Europa oltre ad essere la prima ed unica in Polonia. Consiste in una singola linea che taglia la città da nord a sud (da Kabaty a Młociny). La linea è stata ufficialmente consegnata alla città il 25 ottobre 2008. È in progetto una seconda linea che avrebbe dovuto essere inaugurata prima del Campionato europeo di calcio 2012, ma così non è stato.
Le stazioni della prima linea:
- Młociny
- Wawrzyszew
- Stare Bielany
- Słodowiec
- Marymont
- Plac Wilsona
- Dworzec Gdański
- Muranów (in progetto)
- Ratusz Arsenał
- Świętokrzyska
- Centrum
- Plac Konstytucji (in progetto)
- Politechnika
- Pole Mokotowskie
- Racławicka
- Wierzbno
- Wilanowska
- Służew
- Ursynów
- Stokłosy
- Imielin
- Natolin
- Kabaty
Le stazioni della seconda linea:
- Rondo Daszyńskiego
- Rondo ONZ
- Świętokrzyska
- Nowy Świat-Uniwersytet
- Centrum Nauki Kopernik
- Stadion Narodowy
- Dworzec Wileński
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia possiede due squadre di calcio di prima divisione, Legia Varsavia che ha nel proprio palmares 10 titoli nazionali e Polonia Varsavia che ha vinto 2 titoli nazionali, e diverse altre squadre minori, come Gwardia Warszawa. Il più grande stadio di Varsavia, era funzionante negli anni 1955-2007 (Stadion Dziesięciolecia Manifestu Lipcowego), il quale è stato demolito e al suo posto è stato edificato il nuovo Stadion Narodowy (Stadio Nazionale), lo stadio ha ospitato gli Europei di calcio 2012. Nel 2010 è stato aperto anche il nuovo stadio del Legia Varsavia, Pepsi Arena per motivi di sponsor. Varsavia ha anche un ippodromo quello di Służewiec, diverse piste al coperto, una pista di pattinaggio Stegny, decine di piscine al coperto e due all'aperto, campi da tennis, un impianto sciistico artificiale "CSN Szczęśliwice", e diverse centinaia di palestre di varie dimensioni.
Società sportive di Varsavia:
- KP Legia Varsavia - calcio
- KSP Polonia Varsavia - calcio
- Gwardia Varsavia - calcio
- KS Warszawianka - pallamano, nuoto, tennis
- DKS Targowek - atletica leggera
- AZS Politechnika Warszawska (Varsavia University of Technology) - pallavolo
- AZS-AWF Warszawa - rugby
- MKS MDK Varsavia - pallavolo, scacchi
- MKS MOS 2 Varsavia - canottaggio
- JMC Varsavia - atletica
- MOS Wola Varsavia - pallavolo
- MKS Sparta Varsavia - pallavolo
- Eagles Varsavia - football americano
- RKS Skra Varsavia - rugby
- Ursus Varsavia - calcio
- Drukarz Varsavia - calcio
- Varsovia Varsavia - calcio, tennis, pallamano
- RKS Marymont Varsavia - Pattinaggio di figura
- MUKS Euro6 Varsavia - Pattinaggio di figura
- Hutnik Varsavia - calcio
- UKS G-8 Bielany Varsavia - pentathlon, biathlon, triathlon, tiro, taekwondo
- Olimpia Varsavia - calcio
- Sports Club Thai & Kickboxing Palestra - Muay Thai, K-1, boxe e MMA
- KS Spojnia Varsavia - Canoismo
Oltre alle società sportive Varsavia ospita il Comitato Olimpico Polacco e le varie sedi delle rappresentanze sportive nazionali.
Gemellaggi[9][modifica | modifica wikitesto]
Riferimenti a Varsavia nella musica[modifica | modifica wikitesto]
- Una delle canzoni dell'album Low di David Bowie è intitolato Warszawa.
- Una delle canzoni di Czesław Niemen è intitolata Sen o Warszawie.
- Una delle canzoni di T.Love è intitolata Warszawa.
- Una delle canzoni di Pierangelo Bertoli è intitolata Varsavia.
- Esiste un gruppo rock danese chiamato Red Warszawa.
- Il primo nome del gruppo musicale dei Joy Division era Warsaw.
- Una canzone di Franco Battiato è intitolata Radio Varsavia.
- Una canzone di Jorge Drexler è intitolata El pianista del gueto de Varsovia
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- Negli Stati Uniti esistono dieci cittadine dal nome "Warsaw" (Varsavia in inglese).
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Główny Urząd Statystyczny. Baza Demografia. Ludność. Stan, ruch naturalny i wędrówki ludności w I kwartale 2014 r., stan na 31.03.2014. [1]
- ^ World Weather Information Service, wwis.meteoam.it. URL consultato il 03-05-2013.
- ^ Ludność w gminach według stanu w dniu 31.12.2011 r., web.archive.org.
- ^ Grafen z Polski - Nauka - polskieradio.pl
- ^ Luciano Fonti, Parchi, reti ecologiche e riqualificazione urbana, Alinea Editrice, 2006, p. 68, ISBN 88-8125-728-9.
- ^ (PL) Urząd statystyczny w Warszawie (PDF), www.stat.gov.pl, 2007.
- ^ (EN) Big Chance for the Capital, warsawvoice.pl, 11 giugno 2008. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2015).
- ^ (EN) Economic Briefings, e-warsaw.pl.
- ^ (PL) Miasta partnerskie Warszawy, um.warszawa.pl.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) David Crowley, Warsaw, Reaktion Books, 2003, ISBN 978-1-86189-179-2.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Polonia
- Voivodato della Masovia
- Voivodato di Varsavia
- Ducato di Varsavia
- Città Vecchia di Varsavia
- Metropolitana di Varsavia
- Battaglia di Varsavia (1920)
- Battaglia di Varsavia (1939)
- Ghetto di Varsavia
- Rivolta di Varsavia
- Patto di Varsavia
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Varsavia»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Varsavia
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Varsavia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, PL) Sito ufficiale, e-warsaw.pl.
- Breve guida di Varsavia, informagiovani-italia.com.
- (EN) Sito dell'Ufficio turistico di Varsavia, warsawtour.pl.
- (EN) Diagramma dei grattacieli di Varsavia, skyscraperpage.com.
- (EN, PL) Grattacieli a Varsavia. Immagini, programma, progetti futuri, modelli 3d, warszawa3d.prv.pl.
- (EN) Mappa di Varsavia su Google Maps, maps.google.com.
- (EN) Alte cartine di Varsavia, bfcollection.net.
- (PL) Varsavia virtuale, wirtualna.warszawa.pl.
- (PL) Mappa interattiva della città, um.warszawa.pl.
- (PL) Trasporti urbani, dojazd.pl.
- (PL) Panorami e fotografie della città, ziolek.pl.
- (PL) mappa di Varsavia, um.warszawa.pl.
- (PL) I grattacieli di Varsavia, skyscraperpage.com.
- (PL) nuova architettura di Varsavia, sky.s64.pl.
- (PL) architettura socialrealistica di Varsavia, pkin.pl.
- (PL) Varsavia prima della guerra, stalus.iq.pl.
- (PL) Varsavia Centro di informazione turistica, wcit.waw.pl.
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 146267734 · LCCN: (EN) n79018894 · GND: (DE) 4079048-4 · BNF: (FR) cb11957734t (data) |
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