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Peppino De Filippo I Casi Sono Due
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DI e CON PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO:..MISERIA BELLA-1931
Vittorio e il fratello più giovane Eduardo, entrambi artisti, vivono da un mese in una casetta in affitto, senza però pagarlo, al settimo piano di un palazzo in condizioni di estrema povertà: condividono lo stesso letto, non hanno riscaldamenti, hanno le infiltrazioni dal tetto e non mangiano poiché non hanno soldi. L'estrema debolezza a causa dell'inedia fa sì che i due non si reggano neanche in
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Don Raffaele 'o Trombone di Peppino De Filippo - Napoli , miti e leggende.
Nel 1931 finalmente il sogno dei fratelli De Filippo di recitare assieme in una compagnia tutta loro diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l'adesione dei fratelli, la compagnia del Teatro Umoristico "I De Filippo", che debutta con successo a Roma. Dopo alcune recite a Milano, la compagnia è a Napoli al Teatro Kursaal (poi Filangieri) dove rappresentano O chiavino di Carlo Mauro, Sik-Sik e
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Peppino De Filippo - Intervista - Peppino attacca Eduardo (1976)
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Un ragazzo di campagna (1959)
"Un ragazzo di campagna" farsa in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata a Napoli per la prima volta nel lontano 1931, fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina. La vicenda, nella quale si disegnano comicamente tipi e caratteri, profuma di semplici ma sinceri sentimenti di un mondo perduto che appartiene al paese dell'anima, che è quello della memoria. C'
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Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977)
Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977).
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Mina & Peppino De Filippo - Fantastica Esibizione A Studio Uno
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Peppino De Filippo Pappagone a scuola
La grande comicità di Pappagone maschera napoletana creata da Peppino De Filippo
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Peppino De Filippo - Pappagone chiede licenza matrimoniale
Tratto da "Scala Reale "del 1966,in coppia con Gianni Agus-sua storica spalla-Peppino mette in scena la sua famosa maschera di Gaetano Pappagone...all'ufficio matrimoniale per chiedere licenza...
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Quale onore! (1972)
Quale onore è una esilarante commedia in un atto del 1932 scritta da Peppino De Filippo e appartiene al genere teatrale della farsa umoristica nella quale si racconta la perenne lotta tra il poveruomo e il potere con l'inevitabile sconfitta della parte più debole; spesso viene messa in scena abbinata alla farsa Cupido scherza e spazza. E' un classico dell'umorismo amaro tanto caro a Peppino De Fil
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Peppino De Filippo TV Pappagone e la Lettera
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26 gennaio 1980 muore a Roma Peppino De Filippo
Muore, a Roma, all'età di 77 anni, Peppino De Filippo. Fratello minore di Titina ed Eduardo, è considerato il più grande interprete del ruolo di "spalla" del cinema italiano. Peppino De Filippo è ritenuto il miglior partner di Totò, con il quale ha condiviso straordinari successi. Molte scene e gags, girate con Totò, sono diventate un vero cult
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Cupido scherza ... e spazza (1972)
Cupido scherza.... e spazza è una farsa umoristica in un atto scritta da Peppino De Filippo e rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. L'azione si svolge a Napoli nel 1930 in un basso, in uno dei tanti vicoli della città. La farsa in vernacolo è movimentata e vivace, piena di
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Non Mi Muovo! (Eduardo de Filippo e Peppino)
Il film è una trasposizione cinematografica dell'opera teatrale di Diego Petriccione 'O Quattro 'e maggio (1907). Un ex battitore d'asta, Carlo Mezzetti (Eduardo De Filippo), rimasto senza casa insieme a sua figlia Annuccia (Vanna Vanni), si appiglia a situazioni favorevoli e cavilli giuridici pur di trovare alloggi temporanei, occupando abusivamente case sfitte. I due si accompagnano ai coniugi S
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Peppino De Filippo & Nino Taranto TV Ah! La musica!
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PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI
PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI
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In ambulatorio - Peppino di Filippo e Gianni Agus
Sketch di altri tempi
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Peppino De Filippo - Pappagone e la buona azione
Sketch tratto da Scala Reale, Peppino De Filippo è la sua maschera Pappagone coinvolta in una buona azione...
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LA DEMOCRAZIA - Peppino De Filippo "I casi sono due"
La democrazia - da "I Casi sono due" Peppino de Filippo
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Alberto Sordi e Peppino De Filippo, da il Segno di Venere (1955)
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Il Teatro di Peppino De Filippo: A' Coperchia...E' Caduta Una Stella (COMMEDIA COMPLETA)
Edizione Televisiva del 1963.
Regia di Peppino De Filippo.
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Paese mio! Poesie e musica di Peppino De Filippo
Musica e testo di Peppino De Filippo
dal libro "Paese mio!" , poesie e canzoni napoletane e "Pagine per Lidia" di Peppino De Filippo, Alberto Marotta Editore, dicembre 1966 Orchestra di Mario Bertolazzi
E te veco 'n'ata vota,
casa mia, paese amato!
Te lassaje...
so' turnato
pe' nun te scurdà maje cchiù,
pecché dint' a chistu core
nce staje solamente tu!
Quant'è bello 'stu cielo!
Quant'
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Una lapide ricorda la casa di Peppino De Filippo
L'iscrizione ricorda la presenza di Peppino De Filippo, uno dei più celebri attori comici italiani, in via Ascensione a Chiaja 6.
DI e CON PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO:..MISERIA BELLA-1931
Vittorio e il fratello più giovane Eduardo, entrambi artisti, vivono da un mese in una casetta in affitto, senza però pagarlo, al settimo piano di un palazzo in...
Vittorio e il fratello più giovane Eduardo, entrambi artisti, vivono da un mese in una casetta in affitto, senza però pagarlo, al settimo piano di un palazzo in condizioni di estrema povertà: condividono lo stesso letto, non hanno riscaldamenti, hanno le infiltrazioni dal tetto e non mangiano poiché non hanno soldi. L'estrema debolezza a causa dell'inedia fa sì che i due non si reggano neanche in piedi dalla fame, tanto da far pensare a Vittorio di andare a chiedere l'elemosina agli angoli delle strade.
wn.com/Di E Con Peppino De Filippo Commedia In Un Atto ..Miseria Bella 1931
Vittorio e il fratello più giovane Eduardo, entrambi artisti, vivono da un mese in una casetta in affitto, senza però pagarlo, al settimo piano di un palazzo in condizioni di estrema povertà: condividono lo stesso letto, non hanno riscaldamenti, hanno le infiltrazioni dal tetto e non mangiano poiché non hanno soldi. L'estrema debolezza a causa dell'inedia fa sì che i due non si reggano neanche in piedi dalla fame, tanto da far pensare a Vittorio di andare a chiedere l'elemosina agli angoli delle strade.
- published: 13 Dec 2015
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Don Raffaele 'o Trombone di Peppino De Filippo - Napoli , miti e leggende.
Nel 1931 finalmente il sogno dei fratelli De Filippo di recitare assieme in una compagnia tutta loro diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l'adesione de...
Nel 1931 finalmente il sogno dei fratelli De Filippo di recitare assieme in una compagnia tutta loro diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l'adesione dei fratelli, la compagnia del Teatro Umoristico "I De Filippo", che debutta con successo a Roma. Dopo alcune recite a Milano, la compagnia è a Napoli al Teatro Kursaal (poi Filangieri) dove rappresentano O chiavino di Carlo Mauro, Sik-Sik e per la prima volta la commedia in atto unico scritta da Peppino Don Rafele 'o Trumbone , che narra le vicessitudini di un suonatore di trombone che ha la fama di portare jella.
wn.com/Don Raffaele 'o Trombone Di Peppino De Filippo Napoli , Miti E Leggende.
Nel 1931 finalmente il sogno dei fratelli De Filippo di recitare assieme in una compagnia tutta loro diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l'adesione dei fratelli, la compagnia del Teatro Umoristico "I De Filippo", che debutta con successo a Roma. Dopo alcune recite a Milano, la compagnia è a Napoli al Teatro Kursaal (poi Filangieri) dove rappresentano O chiavino di Carlo Mauro, Sik-Sik e per la prima volta la commedia in atto unico scritta da Peppino Don Rafele 'o Trumbone , che narra le vicessitudini di un suonatore di trombone che ha la fama di portare jella.
- published: 26 May 2012
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Un ragazzo di campagna (1959)
"Un ragazzo di campagna" farsa in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata a Napoli per la prima volta nel lontano 1931, fu uno dei primi successi dei fra...
"Un ragazzo di campagna" farsa in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata a Napoli per la prima volta nel lontano 1931, fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina. La vicenda, nella quale si disegnano comicamente tipi e caratteri, profuma di semplici ma sinceri sentimenti di un mondo perduto che appartiene al paese dell'anima, che è quello della memoria. C'è il gusto di parlare dell'uomo all'uomo affascinandolo con una "favola campagnola" amara e grottesca, nella quale può trovare in caricatura una parte di se stesso. Il teatro inteso come gioco, una finestra aperta su una piccola provincia vista con ironia, dove di vero e sincero ci sono la spontaneità e la violenza dei sentimenti che accompagnano la nostra esistenza nel bene e nel male. In questa commedia ritroviamo i tratti salienti dell'arte di Peppino De Filippo, non solo interprete, ma anche autore teatrale. Egli aprì la strada ad un teatro di farsa e di comicità, utilizzando un linguaggio vivo ed attuale, nel quale lo spettatore ritrova quella verità di espressione che è abituato ad ascoltare tutti i giorni in famiglia, al lavoro e nella vita quotidiana. Peppino De Filippo intendeva come Teatro Italiano "...quello che si esprime non attraverso lo stereotipato, gelido ed accademico linguaggio da dicitore di poesia dalla perfetta dizione, ma che si manifesta con un parlare, magari pieno di impurità e d'inflessioni, ma festoso e palpitante per i diversi accenti dei quali è ricco il nostro Paese". E qui si riconoscono i primi segni di quella capacità del teatro dei De Filippo, di portare alla ribalta in modo leggero temi importanti: il pubblico si diverte, e la sua risata non è di semplice evasione, ma di apprendimento e riflessione. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani.
Personaggi e interpreti:
Concetta, balia di Pasqualino: Miriam Pisani
Giovanni, calzolaio: Marcello Tusco
Giorgio Paternò: Peppino De Filippo
Pasqualino Paternò, suo fratellastro: Luigi De Filippo
Margherita Paternò detta "La baronessa": Lidia Martora
Vincenzo, brigadiere: Pino Ferrara
Don Gennaro, benestante: Cesare Bettarini
Lucia, sua figlia: Alba Cardilli
Don Alessio, medico: Corrado Olmi
Amalia, sua moglie: Gabriella Placci
Enrico Canestrini: Aldo Alori
Trama:
L'ambientazione è negli anni '50, in una casa di campagna dove vive Giorgio Paternò, un nullafacente squattrinato. Questi si è fatto venire un'idea per racimolare denaro sfruttando l'ingenuo fratellastro Pasqualino, che lavora instancabilmente nella piccola impresa agricola di famiglia. L'idea consiste nel combinare il matrimonio tra Pasqualino e la bella Lucia, figlia del benestante Don Gennaro, che a sua volta darà a Giorgio una bella somma di denaro per aver coltivato l'unione tra i due ragazzi, ma soprattutto per aver allontanato Lucia da un suo corteggiatore. Ma al cuor non si comanda, e la triste Lucia, ancora innamorata del suo spasimante, non vuol proprio saperne del goffo Pasqualino. Arriva il fatidico giorno e, celebrate le nozze, la situazione precipita.
wn.com/Un Ragazzo Di Campagna (1959)
"Un ragazzo di campagna" farsa in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata a Napoli per la prima volta nel lontano 1931, fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina. La vicenda, nella quale si disegnano comicamente tipi e caratteri, profuma di semplici ma sinceri sentimenti di un mondo perduto che appartiene al paese dell'anima, che è quello della memoria. C'è il gusto di parlare dell'uomo all'uomo affascinandolo con una "favola campagnola" amara e grottesca, nella quale può trovare in caricatura una parte di se stesso. Il teatro inteso come gioco, una finestra aperta su una piccola provincia vista con ironia, dove di vero e sincero ci sono la spontaneità e la violenza dei sentimenti che accompagnano la nostra esistenza nel bene e nel male. In questa commedia ritroviamo i tratti salienti dell'arte di Peppino De Filippo, non solo interprete, ma anche autore teatrale. Egli aprì la strada ad un teatro di farsa e di comicità, utilizzando un linguaggio vivo ed attuale, nel quale lo spettatore ritrova quella verità di espressione che è abituato ad ascoltare tutti i giorni in famiglia, al lavoro e nella vita quotidiana. Peppino De Filippo intendeva come Teatro Italiano "...quello che si esprime non attraverso lo stereotipato, gelido ed accademico linguaggio da dicitore di poesia dalla perfetta dizione, ma che si manifesta con un parlare, magari pieno di impurità e d'inflessioni, ma festoso e palpitante per i diversi accenti dei quali è ricco il nostro Paese". E qui si riconoscono i primi segni di quella capacità del teatro dei De Filippo, di portare alla ribalta in modo leggero temi importanti: il pubblico si diverte, e la sua risata non è di semplice evasione, ma di apprendimento e riflessione. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani.
Personaggi e interpreti:
Concetta, balia di Pasqualino: Miriam Pisani
Giovanni, calzolaio: Marcello Tusco
Giorgio Paternò: Peppino De Filippo
Pasqualino Paternò, suo fratellastro: Luigi De Filippo
Margherita Paternò detta "La baronessa": Lidia Martora
Vincenzo, brigadiere: Pino Ferrara
Don Gennaro, benestante: Cesare Bettarini
Lucia, sua figlia: Alba Cardilli
Don Alessio, medico: Corrado Olmi
Amalia, sua moglie: Gabriella Placci
Enrico Canestrini: Aldo Alori
Trama:
L'ambientazione è negli anni '50, in una casa di campagna dove vive Giorgio Paternò, un nullafacente squattrinato. Questi si è fatto venire un'idea per racimolare denaro sfruttando l'ingenuo fratellastro Pasqualino, che lavora instancabilmente nella piccola impresa agricola di famiglia. L'idea consiste nel combinare il matrimonio tra Pasqualino e la bella Lucia, figlia del benestante Don Gennaro, che a sua volta darà a Giorgio una bella somma di denaro per aver coltivato l'unione tra i due ragazzi, ma soprattutto per aver allontanato Lucia da un suo corteggiatore. Ma al cuor non si comanda, e la triste Lucia, ancora innamorata del suo spasimante, non vuol proprio saperne del goffo Pasqualino. Arriva il fatidico giorno e, celebrate le nozze, la situazione precipita.
- published: 04 Sep 2013
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Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977)
Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977)....
Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977).
wn.com/Peppino De Filippo Intervista Rai (1977)
Peppino De Filippo - Intervista RAI (1977).
- published: 13 Aug 2014
- views: 8701
Peppino De Filippo Pappagone a scuola
La grande comicità di Pappagone maschera napoletana creata da Peppino De Filippo...
La grande comicità di Pappagone maschera napoletana creata da Peppino De Filippo
wn.com/Peppino De Filippo Pappagone A Scuola
La grande comicità di Pappagone maschera napoletana creata da Peppino De Filippo
- published: 12 Sep 2013
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Peppino De Filippo - Pappagone chiede licenza matrimoniale
Tratto da "Scala Reale "del 1966,in coppia con Gianni Agus-sua storica spalla-Peppino mette in scena la sua famosa maschera di Gaetano Pappagone...all'ufficio m...
Tratto da "Scala Reale "del 1966,in coppia con Gianni Agus-sua storica spalla-Peppino mette in scena la sua famosa maschera di Gaetano Pappagone...all'ufficio matrimoniale per chiedere licenza...
wn.com/Peppino De Filippo Pappagone Chiede Licenza Matrimoniale
Tratto da "Scala Reale "del 1966,in coppia con Gianni Agus-sua storica spalla-Peppino mette in scena la sua famosa maschera di Gaetano Pappagone...all'ufficio matrimoniale per chiedere licenza...
- published: 12 May 2014
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Quale onore! (1972)
Quale onore è una esilarante commedia in un atto del 1932 scritta da Peppino De Filippo e appartiene al genere teatrale della farsa umoristica nella quale si ra...
Quale onore è una esilarante commedia in un atto del 1932 scritta da Peppino De Filippo e appartiene al genere teatrale della farsa umoristica nella quale si racconta la perenne lotta tra il poveruomo e il potere con l'inevitabile sconfitta della parte più debole; spesso viene messa in scena abbinata alla farsa Cupido scherza e spazza. E' un classico dell'umorismo amaro tanto caro a Peppino De Filippo, maestro nell'arte di far ridere riflettendo. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena
Personaggi e interpreti:
Laura: Dory Cei
Cosimo: Luigi De Filippo
Don Ferdinando: Peppino De Filippo
Professore di trombone: Dante Maggio
Professore di tromba: Vencenzo Donzelli
Professore di sassofono: Elio Bertolotti
Professore di clarino: Mario Castellani
Professore di tamburo: Renato Devi
Gabriele Arcangeli: Luigi Uzzo
Egidio: Gigi Reder
Rosina: Angela Pagano
Il Comm.Cesare De Cesarini: Gennaro Di Napoli
Trama:
Un impiegato di banca, don Ferdinando, per ottenere una promozione invita nella propria casa il suo nuovo direttore. Un vicino di casa invadente gli fa credere che la sua abitazione è troppo modesta per ricevere una tale personalità. Per fare una buona impressione don Ferdinando trasforma la casa, rendendola più ricca e sontuosa, ostentando però un lusso eccessivo che in realtà non può permettersi. Ma tali esagerazioni generano un effetto contrario suscitando il sospetto del Direttore, che ordina una severa inchiesta.
wn.com/Quale Onore (1972)
Quale onore è una esilarante commedia in un atto del 1932 scritta da Peppino De Filippo e appartiene al genere teatrale della farsa umoristica nella quale si racconta la perenne lotta tra il poveruomo e il potere con l'inevitabile sconfitta della parte più debole; spesso viene messa in scena abbinata alla farsa Cupido scherza e spazza. E' un classico dell'umorismo amaro tanto caro a Peppino De Filippo, maestro nell'arte di far ridere riflettendo. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena
Personaggi e interpreti:
Laura: Dory Cei
Cosimo: Luigi De Filippo
Don Ferdinando: Peppino De Filippo
Professore di trombone: Dante Maggio
Professore di tromba: Vencenzo Donzelli
Professore di sassofono: Elio Bertolotti
Professore di clarino: Mario Castellani
Professore di tamburo: Renato Devi
Gabriele Arcangeli: Luigi Uzzo
Egidio: Gigi Reder
Rosina: Angela Pagano
Il Comm.Cesare De Cesarini: Gennaro Di Napoli
Trama:
Un impiegato di banca, don Ferdinando, per ottenere una promozione invita nella propria casa il suo nuovo direttore. Un vicino di casa invadente gli fa credere che la sua abitazione è troppo modesta per ricevere una tale personalità. Per fare una buona impressione don Ferdinando trasforma la casa, rendendola più ricca e sontuosa, ostentando però un lusso eccessivo che in realtà non può permettersi. Ma tali esagerazioni generano un effetto contrario suscitando il sospetto del Direttore, che ordina una severa inchiesta.
- published: 28 Sep 2013
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26 gennaio 1980 muore a Roma Peppino De Filippo
Muore, a Roma, all'età di 77 anni, Peppino De Filippo. Fratello minore di Titina ed Eduardo, è considerato il più grande interprete del ruolo di "spalla" del ci...
Muore, a Roma, all'età di 77 anni, Peppino De Filippo. Fratello minore di Titina ed Eduardo, è considerato il più grande interprete del ruolo di "spalla" del cinema italiano. Peppino De Filippo è ritenuto il miglior partner di Totò, con il quale ha condiviso straordinari successi. Molte scene e gags, girate con Totò, sono diventate un vero cult
wn.com/26 Gennaio 1980 Muore A Roma Peppino De Filippo
Muore, a Roma, all'età di 77 anni, Peppino De Filippo. Fratello minore di Titina ed Eduardo, è considerato il più grande interprete del ruolo di "spalla" del cinema italiano. Peppino De Filippo è ritenuto il miglior partner di Totò, con il quale ha condiviso straordinari successi. Molte scene e gags, girate con Totò, sono diventate un vero cult
- published: 26 Jan 2013
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Cupido scherza ... e spazza (1972)
Cupido scherza.... e spazza è una farsa umoristica in un atto scritta da Peppino De Filippo e rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli (l'at...
Cupido scherza.... e spazza è una farsa umoristica in un atto scritta da Peppino De Filippo e rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. L'azione si svolge a Napoli nel 1930 in un basso, in uno dei tanti vicoli della città. La farsa in vernacolo è movimentata e vivace, piena di colpi di scena costruiti ad arte. Peppino padroneggia vestendo la divisa da spazzino onesto, con qualche difetto di pronuncia di chiaro effetto comico. Esilaranti i momenti in cui Vincenzo descrive la sua premiazione e quelli dello scontro finale con Pascuttella enfatizzati dall'uso del dialetto e dalla prorompente gestualità fisica dei personaggi che ne fanno da cornice. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena, un'icona della TV pionieristica di quei tempi.
Cast artistico principale:
Angela Pagano: Rosina
Luigi De Filippo: Salvatore
Dolores Palumbo: Donna Stella
Gennaro Di Napoli: Pascuttella
Nuccia Fumo: la "Diavola"
Peppino De Filippo: Vincenzo Esposito
Nino Di Napoli: Gennarino
Mario Castellani: Don Ferdinando
Luigi Uzzo: Carmine
Gigi Reder: Nicola La Croce
Dante Maggio: Don Giovanni
Trama:
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore.
wn.com/Cupido Scherza ... E Spazza (1972)
Cupido scherza.... e spazza è una farsa umoristica in un atto scritta da Peppino De Filippo e rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. L'azione si svolge a Napoli nel 1930 in un basso, in uno dei tanti vicoli della città. La farsa in vernacolo è movimentata e vivace, piena di colpi di scena costruiti ad arte. Peppino padroneggia vestendo la divisa da spazzino onesto, con qualche difetto di pronuncia di chiaro effetto comico. Esilaranti i momenti in cui Vincenzo descrive la sua premiazione e quelli dello scontro finale con Pascuttella enfatizzati dall'uso del dialetto e dalla prorompente gestualità fisica dei personaggi che ne fanno da cornice. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena, un'icona della TV pionieristica di quei tempi.
Cast artistico principale:
Angela Pagano: Rosina
Luigi De Filippo: Salvatore
Dolores Palumbo: Donna Stella
Gennaro Di Napoli: Pascuttella
Nuccia Fumo: la "Diavola"
Peppino De Filippo: Vincenzo Esposito
Nino Di Napoli: Gennarino
Mario Castellani: Don Ferdinando
Luigi Uzzo: Carmine
Gigi Reder: Nicola La Croce
Dante Maggio: Don Giovanni
Trama:
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore.
- published: 23 Sep 2013
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Non Mi Muovo! (Eduardo de Filippo e Peppino)
Il film è una trasposizione cinematografica dell'opera teatrale di Diego Petriccione 'O Quattro 'e maggio (1907). Un ex battitore d'asta, Carlo Mezzetti (Eduard...
Il film è una trasposizione cinematografica dell'opera teatrale di Diego Petriccione 'O Quattro 'e maggio (1907). Un ex battitore d'asta, Carlo Mezzetti (Eduardo De Filippo), rimasto senza casa insieme a sua figlia Annuccia (Vanna Vanni), si appiglia a situazioni favorevoli e cavilli giuridici pur di trovare alloggi temporanei, occupando abusivamente case sfitte. I due si accompagnano ai coniugi Squeglia, Pasqualino (Peppino De Filippo), sedicente farmacista, e sua moglie Olimpia (Titina De Filippo). Attraverso un espediente truffaldino, riesce a convincere il proprietario di una delle case sfitte da egli abusivamente abitate (Enrico Sanni, interpretato da Mino Doro), a firmare un contratto tutto a vantaggio di Carlo e dei suoi compagni di sventura. Il proprietario truffato, però, si innamora di Annuccia. Carlo accetta, così, di concedere la mano di sua figlia al padrone di casa, scongiurando ulteriori azioni legali da parte di quest'ultimo.
wn.com/Non Mi Muovo (Eduardo De Filippo E Peppino)
Il film è una trasposizione cinematografica dell'opera teatrale di Diego Petriccione 'O Quattro 'e maggio (1907). Un ex battitore d'asta, Carlo Mezzetti (Eduardo De Filippo), rimasto senza casa insieme a sua figlia Annuccia (Vanna Vanni), si appiglia a situazioni favorevoli e cavilli giuridici pur di trovare alloggi temporanei, occupando abusivamente case sfitte. I due si accompagnano ai coniugi Squeglia, Pasqualino (Peppino De Filippo), sedicente farmacista, e sua moglie Olimpia (Titina De Filippo). Attraverso un espediente truffaldino, riesce a convincere il proprietario di una delle case sfitte da egli abusivamente abitate (Enrico Sanni, interpretato da Mino Doro), a firmare un contratto tutto a vantaggio di Carlo e dei suoi compagni di sventura. Il proprietario truffato, però, si innamora di Annuccia. Carlo accetta, così, di concedere la mano di sua figlia al padrone di casa, scongiurando ulteriori azioni legali da parte di quest'ultimo.
- published: 07 Sep 2015
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PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI
PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI...
PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI
wn.com/Peppino De Filippo Il Berretto A Sonagli
PEPPINO DE FILIPPO - IL BERRETTO A SONAGLI
- published: 06 Feb 2015
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Peppino De Filippo - Pappagone e la buona azione
Sketch tratto da Scala Reale, Peppino De Filippo è la sua maschera Pappagone coinvolta in una buona azione......
Sketch tratto da Scala Reale, Peppino De Filippo è la sua maschera Pappagone coinvolta in una buona azione...
wn.com/Peppino De Filippo Pappagone E La Buona Azione
Sketch tratto da Scala Reale, Peppino De Filippo è la sua maschera Pappagone coinvolta in una buona azione...
- published: 03 Jan 2010
- views: 27325
LA DEMOCRAZIA - Peppino De Filippo "I casi sono due"
La democrazia - da "I Casi sono due" Peppino de Filippo...
La democrazia - da "I Casi sono due" Peppino de Filippo
wn.com/La Democrazia Peppino De Filippo I Casi Sono Due
La democrazia - da "I Casi sono due" Peppino de Filippo
- published: 03 Oct 2008
- views: 70290
Paese mio! Poesie e musica di Peppino De Filippo
Musica e testo di Peppino De Filippo
dal libro "Paese mio!" , poesie e canzoni napoletane e "Pagine per Lidia" di Peppino De Filippo, Alberto Marotta Editore, ...
Musica e testo di Peppino De Filippo
dal libro "Paese mio!" , poesie e canzoni napoletane e "Pagine per Lidia" di Peppino De Filippo, Alberto Marotta Editore, dicembre 1966 Orchestra di Mario Bertolazzi
E te veco 'n'ata vota,
casa mia, paese amato!
Te lassaje...
so' turnato
pe' nun te scurdà maje cchiù,
pecché dint' a chistu core
nce staje solamente tu!
Quant'è bello 'stu cielo!
Quant'è bello 'stu mare!
Tutt'attuorno me pare
ch'è turnata 'a giuventù.
E chest'aria 'e ciardine
comme è fresca e gentile...
a guardà chistu sole
te siente 'int' 'e vvene
'o piacere 'e campà.
Pe' quant'acqua tene 'o mare
tanta lacreme 'stu core
ha chiagnuto 'ntutte ll'ore
cu 'a speranza 'e riturnà...
pecchè dint'a chistu core
nce staje solamente tu!
Quanto è bello 'stu cielo...
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
http://semialvento.forumfree.it/
wn.com/Paese Mio Poesie E Musica Di Peppino De Filippo
Musica e testo di Peppino De Filippo
dal libro "Paese mio!" , poesie e canzoni napoletane e "Pagine per Lidia" di Peppino De Filippo, Alberto Marotta Editore, dicembre 1966 Orchestra di Mario Bertolazzi
E te veco 'n'ata vota,
casa mia, paese amato!
Te lassaje...
so' turnato
pe' nun te scurdà maje cchiù,
pecché dint' a chistu core
nce staje solamente tu!
Quant'è bello 'stu cielo!
Quant'è bello 'stu mare!
Tutt'attuorno me pare
ch'è turnata 'a giuventù.
E chest'aria 'e ciardine
comme è fresca e gentile...
a guardà chistu sole
te siente 'int' 'e vvene
'o piacere 'e campà.
Pe' quant'acqua tene 'o mare
tanta lacreme 'stu core
ha chiagnuto 'ntutte ll'ore
cu 'a speranza 'e riturnà...
pecchè dint'a chistu core
nce staje solamente tu!
Quanto è bello 'stu cielo...
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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- published: 05 Oct 2010
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Una lapide ricorda la casa di Peppino De Filippo
L'iscrizione ricorda la presenza di Peppino De Filippo, uno dei più celebri attori comici italiani, in via Ascensione a Chiaja 6....
L'iscrizione ricorda la presenza di Peppino De Filippo, uno dei più celebri attori comici italiani, in via Ascensione a Chiaja 6.
wn.com/Una Lapide Ricorda La Casa Di Peppino De Filippo
L'iscrizione ricorda la presenza di Peppino De Filippo, uno dei più celebri attori comici italiani, in via Ascensione a Chiaja 6.
- published: 26 Jun 2014
- views: 1818
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Non è vero ma ci credo (1959)
La commedia in tre atti "Non è vero...ma ci credo", andata in scena nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ottenne un così vasto successo che dieci anni più tardi si decise di farne anche un film. Il tema è quello della superstizione, abbastanza frequente nella drammaturgia di De Filippo, come lotta disperata e perdente di chi ingaggia b
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Il malato immaginario (1972)
Da molti ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière, Il malato immaginario narra le disavventure di un ipocondriaco Argante, padre di una bella figlia, marito di una donna opportunista e fedifraga e vittima di uno sciame di dottorini-avvoltoi salassatori e ciarlatani. I guai cominciano quando, con un patto di matrimonio arbitrariamente siglato, Argante promette la figlia in moglie ad un
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I casi sono due (1959)
La farsa in tre atti "I casi sono due" è un capolavoro di Armando Curcio (famoso editore ma altrettanto rinomato autore di commedie). Scritta nel 1941, è stata resa celebre dall'interpretazione di Peppino De Filippo, che al protagonista di questa vicenda s'ispirò per il personaggio di Pappagone, creato per la trasmissione Scala Reale. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione pro
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L'ospite gradito (1963)
L'ospite gradito, commedia in tre atti di Peppino De Filippo, è la storia di un uomo convinto dell' inesistenza della jella, che difende il suo amico, noto iettatore, dalla fama di portatore di sfortuna. Rappresenta il rovesciamento di Non è vero... ma ci credo del 1942. Quando, nel 1948, il Teatro Valle ospitò la prima de L'ospite gradito, Peppino decise di intitolarla Il contrario dell'altra ren
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Quaranta... ma non li dimostra (1963)
Quaranta... ma non li dimostra è una commedia in due parti di Peppino e Titina De Filippo. Non è la vicenda di una donna che, come si usa oggi, si è "rifatta" la faccia dal chirurgo plastico. Questa divertente ed appassionata commedia andò in scena per la prima volta nel 1933 al Teatro Sannazaro di Napoli interpretata da Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Fu subito un grandissimo successo che c
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DI PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO: CUPIDO SCHERZA E SPAZZA-1932
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica
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Pranziamo assieme (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso ri
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DI E CON PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO:...DON RAFELE 'O TRUMBONE-1931
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato, e tutto per il suo carattere visionario e refrattario a nuove visioni della vita che non siano le sue. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro
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DI ARMANDO CURCIO COMMEDIA IN TRE ATTI CON PEPPINO DE FILIPPO:....I CASI SONO DUE-1945
I casi sono due
La Commedia "I Casi Sono Due", messa in scena per la prima volta nel 1941 dalla compagnia E. De Filippo, rappresenta in chiave comico brillante la disgregazione dei valori di una società legata alla tradizione e restia ai cambiamenti. Sarà Gaetano Bortolo, il tanto atteso e desiderato figlio del barone Ottavio Del Duca, con le sue gag ad impersonare il modello di giovane resti
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Peppino De Filippo "Non è vero ma... ci credo" - 29 Giugno 2013 - Instabili Assai
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A Coperchia è caduta una stella (1963) 1x2
A Coperchia è caduta una stella è una una farsa romantica in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata per la prima volta al Teatro Sannazaro di Napoli nel 1933. È ambientata a Coperchia, la frazione più popolosa del comune di Pellezzano, in provincia di Salerno. L'opera, allontanandosi dal testo a stampa, in cui si snoda rigorosamente in lingua, viene invece proposta per la messinscena, in v
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Spacca il centesimo (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso ri
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Don Raffaele 'o trombone (1972)
Don Raffaele 'o trombone è una farsa tragi-comica napoletana in un atto scritta da Peppino de Filippo nel 1931. Fu uno dei più grandi successi teatrali della Compagnia dei fratelli De Filippo che debuttò, assieme a Cupido scherza e spazza, per la prima volta al Cursal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. "Don Raffaele il
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Arianovateatro - La Lettera Di Mammà (2014)
La Compagnia Teatrale Amatoriale "Arianovateatro" in scena con "La lettera di mammà", due atti di Peppino De Filippo. Rappresentazione del giorno 11/05/2014, Teatro "Paradiso".
Non è vero ma ci credo (1959)
La commedia in tre atti "Non è vero...ma ci credo", andata in scena nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De F...
La commedia in tre atti "Non è vero...ma ci credo", andata in scena nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ottenne un così vasto successo che dieci anni più tardi si decise di farne anche un film. Il tema è quello della superstizione, abbastanza frequente nella drammaturgia di De Filippo, come lotta disperata e perdente di chi ingaggia battaglie per combattere destino e sfortuna, di chi non ha altri mezzi a propria disposizione per allontanare i colpi sinistri della sorte, che quelli di ricorrere a sotterfugi e scongiuri. Ma si sa, la superstizione non ha niente a che vedere con i fatti della vita, è solo un atteggiamento mentale che l'uomo talora utilizza di fronte a sue talune incapacità, e che altera la visione della realtà stessa. Proprio come succede, fortunatamente per lui, a Gervasio Savastano. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani.
Personaggi e interpreti:
Gervasio Savastano: Peppino De Filippo; Alberto Sammaria: Pietro Privitera; Belisario Malvurio: Pino Ferrara; Teresa Savastano: Lidia Martora; Rosina Savastano: Alba Cardilli; Mazzarella: Gabriella Placci; Avvocato Donati: Corrado Olmi; Musciello: Pierino Bertello; Ragioniere Spirito: Aldo Alori; Tina: M.A. Zaccaria; Il Dottor Botola: Cesare Bettarini: Prima invitata: Paola Certini; Seconda invitata: Anna Casini; Terzo invitato: Marcello Tusco
Trama:
Gli affari non vanno molto bene alla Savastano Spa e il Commendatore Gervasio Savastano, il titolare, sembra impegnarsi a trarre dalle vicende sfavorevoli le migliori ragioni per essere superstizioso, in un crescendo di intensità, fino a raggiungere addirittura l'auto-compiacimento.
Negli uffici della direzione dell'azienda nessuno si sottrae alle sue considerazioni, non il fidato collaboratore - l'avvocato Donati - che lo asseconda ma senza condividere quel genere di opinioni, né i suoi dipendenti, tra cui il rag. Spirito e l'impiegato Musciello, né tanto meno il rag. Belisario Malvurio, malamente individuato dal commendatore stesso come capro espiatorio delle vicende aziendali poco entusiasmanti.
Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impiegato, che il commendatore ritiene non all'altezza della ragazza. All'improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendator Savastano; in azienda arriva un giovane, Alberto Sammaria, gobbo, e con il suo arrivo gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità, il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo. Tutto sembra filare liscio, ma il diavolo ci mette lo zampino: Alberto Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di Rosina, e per questo motivo è costretto a dare le dimissioni. Il commendatore è disperato, ma troverà una soluzione: convincerà sua figlia a sposare Sammaria. Dopo un'iniziale resistenza, la ragazza si convince; ma un incubo sconvolge i sogni del commendatore: che i suoi nipotini ereditino il difetto fisico di Sammaria. Il matrimonio si celebra, ma il commendatore non riesce ad allontanare i suoi timori e comunica ai ragazzi la sua intenzione di invalidare le nozze; ma a questo punto scoprirà di essere stato raggirato: Sammaria non è altri che il giovane di cui Rosina era sempre stata innamorata e la gobba era solo un artificio per consentirgli di entrare nelle grazie del futuro suocero. Il commendatore cede all'amore dei due giovani, anche perché, pure se non è gobbo, Sammaria porta bene!
wn.com/Non È Vero Ma Ci Credo (1959)
La commedia in tre atti "Non è vero...ma ci credo", andata in scena nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ottenne un così vasto successo che dieci anni più tardi si decise di farne anche un film. Il tema è quello della superstizione, abbastanza frequente nella drammaturgia di De Filippo, come lotta disperata e perdente di chi ingaggia battaglie per combattere destino e sfortuna, di chi non ha altri mezzi a propria disposizione per allontanare i colpi sinistri della sorte, che quelli di ricorrere a sotterfugi e scongiuri. Ma si sa, la superstizione non ha niente a che vedere con i fatti della vita, è solo un atteggiamento mentale che l'uomo talora utilizza di fronte a sue talune incapacità, e che altera la visione della realtà stessa. Proprio come succede, fortunatamente per lui, a Gervasio Savastano. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani.
Personaggi e interpreti:
Gervasio Savastano: Peppino De Filippo; Alberto Sammaria: Pietro Privitera; Belisario Malvurio: Pino Ferrara; Teresa Savastano: Lidia Martora; Rosina Savastano: Alba Cardilli; Mazzarella: Gabriella Placci; Avvocato Donati: Corrado Olmi; Musciello: Pierino Bertello; Ragioniere Spirito: Aldo Alori; Tina: M.A. Zaccaria; Il Dottor Botola: Cesare Bettarini: Prima invitata: Paola Certini; Seconda invitata: Anna Casini; Terzo invitato: Marcello Tusco
Trama:
Gli affari non vanno molto bene alla Savastano Spa e il Commendatore Gervasio Savastano, il titolare, sembra impegnarsi a trarre dalle vicende sfavorevoli le migliori ragioni per essere superstizioso, in un crescendo di intensità, fino a raggiungere addirittura l'auto-compiacimento.
Negli uffici della direzione dell'azienda nessuno si sottrae alle sue considerazioni, non il fidato collaboratore - l'avvocato Donati - che lo asseconda ma senza condividere quel genere di opinioni, né i suoi dipendenti, tra cui il rag. Spirito e l'impiegato Musciello, né tanto meno il rag. Belisario Malvurio, malamente individuato dal commendatore stesso come capro espiatorio delle vicende aziendali poco entusiasmanti.
Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impiegato, che il commendatore ritiene non all'altezza della ragazza. All'improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendator Savastano; in azienda arriva un giovane, Alberto Sammaria, gobbo, e con il suo arrivo gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità, il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo. Tutto sembra filare liscio, ma il diavolo ci mette lo zampino: Alberto Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di Rosina, e per questo motivo è costretto a dare le dimissioni. Il commendatore è disperato, ma troverà una soluzione: convincerà sua figlia a sposare Sammaria. Dopo un'iniziale resistenza, la ragazza si convince; ma un incubo sconvolge i sogni del commendatore: che i suoi nipotini ereditino il difetto fisico di Sammaria. Il matrimonio si celebra, ma il commendatore non riesce ad allontanare i suoi timori e comunica ai ragazzi la sua intenzione di invalidare le nozze; ma a questo punto scoprirà di essere stato raggirato: Sammaria non è altri che il giovane di cui Rosina era sempre stata innamorata e la gobba era solo un artificio per consentirgli di entrare nelle grazie del futuro suocero. Il commendatore cede all'amore dei due giovani, anche perché, pure se non è gobbo, Sammaria porta bene!
- published: 03 Sep 2013
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Il malato immaginario (1972)
Da molti ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière, Il malato immaginario narra le disavventure di un ipocondriaco Argante, padre di una bella figli...
Da molti ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière, Il malato immaginario narra le disavventure di un ipocondriaco Argante, padre di una bella figlia, marito di una donna opportunista e fedifraga e vittima di uno sciame di dottorini-avvoltoi salassatori e ciarlatani. I guai cominciano quando, con un patto di matrimonio arbitrariamente siglato, Argante promette la figlia in moglie ad un giovane quanto babbeo dottorino di fresca laurea, in modo da potersi garantire un sereno (...e gratuito) futuro di consulti e ricette. L'ostilità della figlia, segretamente innamorata di Cléante, e la calcolata ingerenza della moglie, algida esecutrice di un piano truffaldino, finiscono per spingere il povero Argante in una fitta trama di inganni, equivoci, burle e finzioni, giocate - per lo più - sulla sua stessa burbera ed inguaribile ingenuità. Questa presentata è la superba edizione del 1972 con Peppino De Filippo (che curò anche la direzione artistica) per la regia di Romolo Siena. Riprese effettuate dal teatro Mediterraneo alla Mostra d'Oltremare in Napoli. La canzone "Sò turnata cu tte" di Peppino de Filippo è cantata da Gianni Nazzaro.
Personaggi e interpreti:
Argante, malato immaginario: Peppino de Filippo
Belina, sua seconda moglie: Jole Fierro
Angelica, sua figlia: Angela Pagano
Luisetta, figlia minore: Valeria Ruocco
Beraldo, fratello di Argante: Mario Castellani
Cleante, innamorato d'Angelica: Benito Artesi
Il signor Diaforetico, medico: Franco Scandurra
Tommaso Diaforetico, suo figlio: Luigi De Filippo
Il signor Purgone, medico: Gigi Reder
Il signor Fiorante, farmacista: Luigi Uzzo
Il signor Bonafede, notaio: Elio Bertolotti
Tonina, serva: Angela Luce
Una serva: Annalisa Fierro
I commedianti: Renato Devi, Nino Di Napoli, Vincenzo Donzelli, Dante Maggio
Trama:
Argante è un uomo molto ricco, ma altrettanto burbero e sospettoso. Convinto dalla moglie e dal medico di famiglia di essere gravemente malato, vorrebbe far sposare la figlia Angelica al figlio di un dottore, in modo da risparmiare sulle cure. Ma la determinazione di Angelica, unita alla lucidità di Beraldo, fratello del protagonista, porteranno alla luce una verità ben diversa...
wn.com/Il Malato Immaginario (1972)
Da molti ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière, Il malato immaginario narra le disavventure di un ipocondriaco Argante, padre di una bella figlia, marito di una donna opportunista e fedifraga e vittima di uno sciame di dottorini-avvoltoi salassatori e ciarlatani. I guai cominciano quando, con un patto di matrimonio arbitrariamente siglato, Argante promette la figlia in moglie ad un giovane quanto babbeo dottorino di fresca laurea, in modo da potersi garantire un sereno (...e gratuito) futuro di consulti e ricette. L'ostilità della figlia, segretamente innamorata di Cléante, e la calcolata ingerenza della moglie, algida esecutrice di un piano truffaldino, finiscono per spingere il povero Argante in una fitta trama di inganni, equivoci, burle e finzioni, giocate - per lo più - sulla sua stessa burbera ed inguaribile ingenuità. Questa presentata è la superba edizione del 1972 con Peppino De Filippo (che curò anche la direzione artistica) per la regia di Romolo Siena. Riprese effettuate dal teatro Mediterraneo alla Mostra d'Oltremare in Napoli. La canzone "Sò turnata cu tte" di Peppino de Filippo è cantata da Gianni Nazzaro.
Personaggi e interpreti:
Argante, malato immaginario: Peppino de Filippo
Belina, sua seconda moglie: Jole Fierro
Angelica, sua figlia: Angela Pagano
Luisetta, figlia minore: Valeria Ruocco
Beraldo, fratello di Argante: Mario Castellani
Cleante, innamorato d'Angelica: Benito Artesi
Il signor Diaforetico, medico: Franco Scandurra
Tommaso Diaforetico, suo figlio: Luigi De Filippo
Il signor Purgone, medico: Gigi Reder
Il signor Fiorante, farmacista: Luigi Uzzo
Il signor Bonafede, notaio: Elio Bertolotti
Tonina, serva: Angela Luce
Una serva: Annalisa Fierro
I commedianti: Renato Devi, Nino Di Napoli, Vincenzo Donzelli, Dante Maggio
Trama:
Argante è un uomo molto ricco, ma altrettanto burbero e sospettoso. Convinto dalla moglie e dal medico di famiglia di essere gravemente malato, vorrebbe far sposare la figlia Angelica al figlio di un dottore, in modo da risparmiare sulle cure. Ma la determinazione di Angelica, unita alla lucidità di Beraldo, fratello del protagonista, porteranno alla luce una verità ben diversa...
- published: 22 Sep 2013
- views: 27129
I casi sono due (1959)
La farsa in tre atti "I casi sono due" è un capolavoro di Armando Curcio (famoso editore ma altrettanto rinomato autore di commedie). Scritta nel 1941, è stata ...
La farsa in tre atti "I casi sono due" è un capolavoro di Armando Curcio (famoso editore ma altrettanto rinomato autore di commedie). Scritta nel 1941, è stata resa celebre dall'interpretazione di Peppino De Filippo, che al protagonista di questa vicenda s'ispirò per il personaggio di Pappagone, creato per la trasmissione Scala Reale. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani. Un testo di macchietta farsesca efficace e senza cadute, che per solidità e assenza di pretese intellettuali fa pensare a certa scrittura teatrale anglosassone, capace di costruire meccanismi comici ad orologeria. La storia è un'ennesima rivisitazione del tema dell'agnizione, del riconoscimento, già caro a Plauto più di duemila anni fa e ripreso negli ultimi secoli da tantissimi drammaturghi e romanzieri: un padre cerca il figlio mai conosciuto, crede di averlo trovato, gli indizi lo conducono a un altro ragazzo, alla fine scopre con sollievo che il legame di sangue è con il primo. Per fortuna Armando Curcio rinuncia al possibile finale scontato, sporcando l'ottimismo e i buoni sentimenti con un'amarezza più verosimile, più ricercata, più interrogativa. Chi resta, in scena e in sala, continua a sorridere, ma con meno convinzione, perché se il padre rimane senza figlio, il figlio senza futuro, e la moglie con nient'altro che un cagnolino sostitutivo del suo amato Medoro, proprio nessuno può dirsi soddisfatto. Le domande sull'identità, sulle priorità, restano aperte, e nessuno, neanche la cameriera, può restare indisturbata nella categoria dei buoni; uscendo dal teatro, tra un commento e una risata, qualche tema importante resta smosso.
Personaggi e interpreti:
Gaetano Esposito I: Peppino De Filippo
Giuseppe, cameriere: Pino Ferrara
Maria, cameriera: Alba Cardilli
Carmela, sguattera: M. Adelaide Zaccaria
Signor Federico,maggiordomo: Pietro Privitera
Barone Ottavio Del Duca: Cesare Bettarini
Baronessa Aspasia: Gabriella Placci
Sormani: Aldo Calori
Gaetano Esposito II: Luigi De Filippo
Susy: A.M. Casini; Miti: Paola Certini; Teresina Manfrecola, contadina: Miriam Pisani; Antonio Manfrecola, contadino: Pierino Bertello; Il portiere: Corrado Olmi; Il giardiniere: Carmine De Benedictis
Trama:
La vicenda è ambientata a Napoli, nella casa del barone Ottavio Del Duca e della moglie Aspasia. I due coniugi vanno d'accordo ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono grigie verso la vecchiaia. Avvertono entrambi la mancanza di un figlio e di un erede. La baronessa sublima l'istinto materno nelle attenzioni verso il vecchio cane. Il barone , che somatizza la frustrazione in una pletora di malattie psicosomatiche, si decide a rintracciare un figlio segreto nato dalla fugace relazione prematrimoniale con una cantante. Quando l'estroso investigatore dell'agenzia contattata dal barone dichiara di aver scoperto l'identità del "trovatello" tutto sembra cambiare, ma le cose prendono una piega inattesa. Una serie di coincidenze rivela che l'erede altri non è che il cuoco di casa Del Duca, Gaetano Esposito, un truffaldino, rozzo e brutale, cresciuto alle malizie della vita di strada. Con le sue scorrettezze, Gaetano si è inimicato il resto della servitù. Non smentendo il suo caratteraccio, dall'istante in cui può chiamare "papà" il barone, utilizza il suo potere per vessare i servitori. Ma un altro caso lo riporta da cenerentolo in cucina, quando salta fuori un Gaetano Esposito II, più credibile di lui come pretendente al titolo. Chi tra i due è il vero baronetto?
wn.com/I Casi Sono Due (1959)
La farsa in tre atti "I casi sono due" è un capolavoro di Armando Curcio (famoso editore ma altrettanto rinomato autore di commedie). Scritta nel 1941, è stata resa celebre dall'interpretazione di Peppino De Filippo, che al protagonista di questa vicenda s'ispirò per il personaggio di Pappagone, creato per la trasmissione Scala Reale. Peppino curò la riduzione e la regia teatrale dell'edizione prodotta per la RAI nel 1959; le riprese vennero effettuate dal Teatro delle Arti in Roma con la regia televisiva di Fernanda Turvani. Un testo di macchietta farsesca efficace e senza cadute, che per solidità e assenza di pretese intellettuali fa pensare a certa scrittura teatrale anglosassone, capace di costruire meccanismi comici ad orologeria. La storia è un'ennesima rivisitazione del tema dell'agnizione, del riconoscimento, già caro a Plauto più di duemila anni fa e ripreso negli ultimi secoli da tantissimi drammaturghi e romanzieri: un padre cerca il figlio mai conosciuto, crede di averlo trovato, gli indizi lo conducono a un altro ragazzo, alla fine scopre con sollievo che il legame di sangue è con il primo. Per fortuna Armando Curcio rinuncia al possibile finale scontato, sporcando l'ottimismo e i buoni sentimenti con un'amarezza più verosimile, più ricercata, più interrogativa. Chi resta, in scena e in sala, continua a sorridere, ma con meno convinzione, perché se il padre rimane senza figlio, il figlio senza futuro, e la moglie con nient'altro che un cagnolino sostitutivo del suo amato Medoro, proprio nessuno può dirsi soddisfatto. Le domande sull'identità, sulle priorità, restano aperte, e nessuno, neanche la cameriera, può restare indisturbata nella categoria dei buoni; uscendo dal teatro, tra un commento e una risata, qualche tema importante resta smosso.
Personaggi e interpreti:
Gaetano Esposito I: Peppino De Filippo
Giuseppe, cameriere: Pino Ferrara
Maria, cameriera: Alba Cardilli
Carmela, sguattera: M. Adelaide Zaccaria
Signor Federico,maggiordomo: Pietro Privitera
Barone Ottavio Del Duca: Cesare Bettarini
Baronessa Aspasia: Gabriella Placci
Sormani: Aldo Calori
Gaetano Esposito II: Luigi De Filippo
Susy: A.M. Casini; Miti: Paola Certini; Teresina Manfrecola, contadina: Miriam Pisani; Antonio Manfrecola, contadino: Pierino Bertello; Il portiere: Corrado Olmi; Il giardiniere: Carmine De Benedictis
Trama:
La vicenda è ambientata a Napoli, nella casa del barone Ottavio Del Duca e della moglie Aspasia. I due coniugi vanno d'accordo ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono grigie verso la vecchiaia. Avvertono entrambi la mancanza di un figlio e di un erede. La baronessa sublima l'istinto materno nelle attenzioni verso il vecchio cane. Il barone , che somatizza la frustrazione in una pletora di malattie psicosomatiche, si decide a rintracciare un figlio segreto nato dalla fugace relazione prematrimoniale con una cantante. Quando l'estroso investigatore dell'agenzia contattata dal barone dichiara di aver scoperto l'identità del "trovatello" tutto sembra cambiare, ma le cose prendono una piega inattesa. Una serie di coincidenze rivela che l'erede altri non è che il cuoco di casa Del Duca, Gaetano Esposito, un truffaldino, rozzo e brutale, cresciuto alle malizie della vita di strada. Con le sue scorrettezze, Gaetano si è inimicato il resto della servitù. Non smentendo il suo caratteraccio, dall'istante in cui può chiamare "papà" il barone, utilizza il suo potere per vessare i servitori. Ma un altro caso lo riporta da cenerentolo in cucina, quando salta fuori un Gaetano Esposito II, più credibile di lui come pretendente al titolo. Chi tra i due è il vero baronetto?
- published: 31 Aug 2013
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L'ospite gradito (1963)
L'ospite gradito, commedia in tre atti di Peppino De Filippo, è la storia di un uomo convinto dell' inesistenza della jella, che difende il suo amico, noto iett...
L'ospite gradito, commedia in tre atti di Peppino De Filippo, è la storia di un uomo convinto dell' inesistenza della jella, che difende il suo amico, noto iettatore, dalla fama di portatore di sfortuna. Rappresenta il rovesciamento di Non è vero... ma ci credo del 1942. Quando, nel 1948, il Teatro Valle ospitò la prima de L'ospite gradito, Peppino decise di intitolarla Il contrario dell'altra rendendo esplicito il riferimento al lavoro di sei anni prima. Spiegò che aveva voluto mantenere una stessa situazione, uno stesso personaggio (il commendatore Gervasio Savastano) invertendo le lenti del cannocchiale usato per l'osservazione. In un teatro che sembrava lasciare poco spazio alle sperimentazioni intellettuali, Peppino anticipò di qualche anno un approccio strutturalistico alla realtà. Insomma, in questo lavoro, c'è già un po' di Queneau, di Stoppard o della Yasmine Reza di Tre variazioni della vita. Una commedia brillante con tutto il sapore delle gag e dei meccanismi comici di tradizione napoletana. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena.
Personaggi e interpreti:
Comm.Gervasio Savastani: Peppino de Filippo
Teresa: Lidia Martora
Tina: Dolores Palumbo
Faustino: Luigi de Filippo
Rosina: Grazia Maria Spina
Spirito: Pino ferrara
Donati: Edoardo Toniolo
Walter Sotterra: Gianni Agus
Dott.Botola: Pietro Carloni
Felice Sorridente: Gigi Reder
Trama:
Il commendator Gervasio Savastani, giunto alla soglia dei cinquantasette anni, vive un'esistenza agiata e tranquilla, ha una famiglia felice e una vita lavorativa ricca di soddisfazioni. È un uomo pragmatico e si rifiuta di credere alle superstizioni popolari. Gli affari vanno bene, la figlia è in procinto di sposarsi, la moglie è serena. A rimescolare le carte, ecco piombare in casa un vecchio e carissimo compagno di scuola dal nome inquietante: Walter Sotterra! Gervasio si commuove alla sua storia di perseguitato dall'infamante marchio di menagramo e finisce per accoglierlo in casa con tutti gli onori. Ma prima il futuro genero si rompe una gamba, poi una nave con un prezioso carico fa naufragio, infine la ditta del commendatore va a fuoco, e intanto i fiori del giardino appassiscono. La sicurezza di Gervasio Savastano comincia a vacillare con l'incalzare degli eventi, e l'ospite è sempre meno gradito.
wn.com/L'Ospite Gradito (1963)
L'ospite gradito, commedia in tre atti di Peppino De Filippo, è la storia di un uomo convinto dell' inesistenza della jella, che difende il suo amico, noto iettatore, dalla fama di portatore di sfortuna. Rappresenta il rovesciamento di Non è vero... ma ci credo del 1942. Quando, nel 1948, il Teatro Valle ospitò la prima de L'ospite gradito, Peppino decise di intitolarla Il contrario dell'altra rendendo esplicito il riferimento al lavoro di sei anni prima. Spiegò che aveva voluto mantenere una stessa situazione, uno stesso personaggio (il commendatore Gervasio Savastano) invertendo le lenti del cannocchiale usato per l'osservazione. In un teatro che sembrava lasciare poco spazio alle sperimentazioni intellettuali, Peppino anticipò di qualche anno un approccio strutturalistico alla realtà. Insomma, in questo lavoro, c'è già un po' di Queneau, di Stoppard o della Yasmine Reza di Tre variazioni della vita. Una commedia brillante con tutto il sapore delle gag e dei meccanismi comici di tradizione napoletana. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena.
Personaggi e interpreti:
Comm.Gervasio Savastani: Peppino de Filippo
Teresa: Lidia Martora
Tina: Dolores Palumbo
Faustino: Luigi de Filippo
Rosina: Grazia Maria Spina
Spirito: Pino ferrara
Donati: Edoardo Toniolo
Walter Sotterra: Gianni Agus
Dott.Botola: Pietro Carloni
Felice Sorridente: Gigi Reder
Trama:
Il commendator Gervasio Savastani, giunto alla soglia dei cinquantasette anni, vive un'esistenza agiata e tranquilla, ha una famiglia felice e una vita lavorativa ricca di soddisfazioni. È un uomo pragmatico e si rifiuta di credere alle superstizioni popolari. Gli affari vanno bene, la figlia è in procinto di sposarsi, la moglie è serena. A rimescolare le carte, ecco piombare in casa un vecchio e carissimo compagno di scuola dal nome inquietante: Walter Sotterra! Gervasio si commuove alla sua storia di perseguitato dall'infamante marchio di menagramo e finisce per accoglierlo in casa con tutti gli onori. Ma prima il futuro genero si rompe una gamba, poi una nave con un prezioso carico fa naufragio, infine la ditta del commendatore va a fuoco, e intanto i fiori del giardino appassiscono. La sicurezza di Gervasio Savastano comincia a vacillare con l'incalzare degli eventi, e l'ospite è sempre meno gradito.
- published: 10 Sep 2013
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Quaranta... ma non li dimostra (1963)
Quaranta... ma non li dimostra è una commedia in due parti di Peppino e Titina De Filippo. Non è la vicenda di una donna che, come si usa oggi, si è "rifatta" l...
Quaranta... ma non li dimostra è una commedia in due parti di Peppino e Titina De Filippo. Non è la vicenda di una donna che, come si usa oggi, si è "rifatta" la faccia dal chirurgo plastico. Questa divertente ed appassionata commedia andò in scena per la prima volta nel 1933 al Teatro Sannazaro di Napoli interpretata da Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Fu subito un grandissimo successo che contribuì in modo determinante all'affermazione del talento dei fratelli De Filippo sul piano nazionale. Commedia divertente poiché tratta con garbata ironia dell'impegno del protagonista, don Pasquale, vedovo e padre di cinque figlie, a trovare un marito alla sue figliole ed in particolare alla più grande di esse, Sesella, ormai quarantenne. Commedia "appassionata" poiché è proprio il racconto della "passione" che Sesella ha verso le sorelle, l'amore rispettoso verso il padre, verso la casa, la famiglia, il ricordo della madre perduta, che esalta questo personaggio di "zitella", angelo della casa, e ne fa la preferita del padre tanto ansioso di trovarle finalmente un marito. È la storia di una donna importante. Importante per il bene che riesce a dare a chi le sta vicino, anche sacrificando se stessa. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena. La canzone: "Napule, Napule, Nà!" di Peppino De Filippo è cantata da Sergio Bruni.
Personaggi e interpreti:
Sesella: Lidia Martora
Un garzone: Gigi Reder
Don Pasquale: Peppino De Filippo
Giulia: Grazia Maria Spina
Carmela: Rossella Como
Maria: Wilma Morgante
Antonietta: Paola Quattrini
Luciano Giacomelli: Gianni Agus
Bebè: Luigi De Filippo
Alberto: Pino Ferrara
Donna Giacinta: Dolores Palumbo
Don Matteo: Pietro Carloni
La signora Amalia: Armida De Pasquale
Trama:
Don Pasquale Di Domenico ha cinque figlie femmine, tutte in età da marito o... quasi, perché Sesella, la primogenita, l'ha passata da un pezzo e, anzi, fin da quando è morta la madre, ha finito per fare lei da mamma a tutti. Ora però che la sorella Carmela sta per sposarsi, la sua amara sorte di cenerentola della casa è diventata un vero e proprio cruccio per il padre. Possibile che non ci sia nessuno in giro disposto a offrirle un'altra vita? E se l'uomo giusto fosse quel giornalista che fa salotto tra le sorelle? L'ipotesi matrimoniale cambia Sesella da così a così: tacchi, rossetto e sigaretta rubano il posto a pantofole e vestaglietta. Don Pasquale prepara il fatidico annuncio. Sarà una "luminosa" a spegnere il suo entusiasmo, accendendo però la straordinaria carica umana di don Peppino.
wn.com/Quaranta... Ma Non Li Dimostra (1963)
Quaranta... ma non li dimostra è una commedia in due parti di Peppino e Titina De Filippo. Non è la vicenda di una donna che, come si usa oggi, si è "rifatta" la faccia dal chirurgo plastico. Questa divertente ed appassionata commedia andò in scena per la prima volta nel 1933 al Teatro Sannazaro di Napoli interpretata da Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Fu subito un grandissimo successo che contribuì in modo determinante all'affermazione del talento dei fratelli De Filippo sul piano nazionale. Commedia divertente poiché tratta con garbata ironia dell'impegno del protagonista, don Pasquale, vedovo e padre di cinque figlie, a trovare un marito alla sue figliole ed in particolare alla più grande di esse, Sesella, ormai quarantenne. Commedia "appassionata" poiché è proprio il racconto della "passione" che Sesella ha verso le sorelle, l'amore rispettoso verso il padre, verso la casa, la famiglia, il ricordo della madre perduta, che esalta questo personaggio di "zitella", angelo della casa, e ne fa la preferita del padre tanto ansioso di trovarle finalmente un marito. È la storia di una donna importante. Importante per il bene che riesce a dare a chi le sta vicino, anche sacrificando se stessa. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena. La canzone: "Napule, Napule, Nà!" di Peppino De Filippo è cantata da Sergio Bruni.
Personaggi e interpreti:
Sesella: Lidia Martora
Un garzone: Gigi Reder
Don Pasquale: Peppino De Filippo
Giulia: Grazia Maria Spina
Carmela: Rossella Como
Maria: Wilma Morgante
Antonietta: Paola Quattrini
Luciano Giacomelli: Gianni Agus
Bebè: Luigi De Filippo
Alberto: Pino Ferrara
Donna Giacinta: Dolores Palumbo
Don Matteo: Pietro Carloni
La signora Amalia: Armida De Pasquale
Trama:
Don Pasquale Di Domenico ha cinque figlie femmine, tutte in età da marito o... quasi, perché Sesella, la primogenita, l'ha passata da un pezzo e, anzi, fin da quando è morta la madre, ha finito per fare lei da mamma a tutti. Ora però che la sorella Carmela sta per sposarsi, la sua amara sorte di cenerentola della casa è diventata un vero e proprio cruccio per il padre. Possibile che non ci sia nessuno in giro disposto a offrirle un'altra vita? E se l'uomo giusto fosse quel giornalista che fa salotto tra le sorelle? L'ipotesi matrimoniale cambia Sesella da così a così: tacchi, rossetto e sigaretta rubano il posto a pantofole e vestaglietta. Don Pasquale prepara il fatidico annuncio. Sarà una "luminosa" a spegnere il suo entusiasmo, accendendo però la straordinaria carica umana di don Peppino.
- published: 11 Sep 2013
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DI PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO: CUPIDO SCHERZA E SPAZZA-1932
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per st...
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore...........
wn.com/Di Peppino De Filippo Commedia In Un Atto Cupido Scherza E Spazza 1932
Si racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore...........
- published: 13 Dec 2015
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Pranziamo assieme (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e ...
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso riconoscimento nei confronti di un bravissimo attore, dotato di grande vis comica, che da troppi è conosciuto solamente come la spalla di Totò o il fratello di Eduardo. Il 4 settembre 2010 venne mandata in onda la divertente commedia "Pranziamo assieme", una farsa in un atto scritta da Peppino De Filippo nel 1952 e dalla quale nel 1980 venne realizzato un film teatrale con la regia Gian Carlo Nicotra, in cui Peppino affronta il tema della follia tramite il riuscitissimo personaggio di un vecchio marchese vedovo ormai da anni, ma che ancora conversa con la moglie.
Cast artistico:
Federico Zampirelli: Peppino De Filippo
Marchese Vigliarotti: Benito Artesi
Margherita: Lelia Mangano
Dottor Cipriano: Elio Bertolotti
Giovani: Salvo Gioncardi
Matilde: Gabriella Placci
Trama:
Mentre è in viaggio di piacere da Livorno a Roma con la moglie Margherita (Lelia Mangano), Federico Zampirelli (Peppino De Filippo) incontra il marchese Eugenio (Benito Artesi), un amico d'infanzia che non vedeva da ben sette anni, che coglie l'occasione per invitare i due a pranzo la sera a casa sua e far loro conoscere la sua signora. Appena arrivati a casa del marchese, però, scoprono dal dottor Cipriani (Elio Bartolotti) che Eugenio ha perso la ragione da quando la moglie è morta in un incidente ferroviario, vivendo in uno stato di alterazione in cui la fantasia ha preso il posto della realtà.
wn.com/Pranziamo Assieme (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso riconoscimento nei confronti di un bravissimo attore, dotato di grande vis comica, che da troppi è conosciuto solamente come la spalla di Totò o il fratello di Eduardo. Il 4 settembre 2010 venne mandata in onda la divertente commedia "Pranziamo assieme", una farsa in un atto scritta da Peppino De Filippo nel 1952 e dalla quale nel 1980 venne realizzato un film teatrale con la regia Gian Carlo Nicotra, in cui Peppino affronta il tema della follia tramite il riuscitissimo personaggio di un vecchio marchese vedovo ormai da anni, ma che ancora conversa con la moglie.
Cast artistico:
Federico Zampirelli: Peppino De Filippo
Marchese Vigliarotti: Benito Artesi
Margherita: Lelia Mangano
Dottor Cipriano: Elio Bertolotti
Giovani: Salvo Gioncardi
Matilde: Gabriella Placci
Trama:
Mentre è in viaggio di piacere da Livorno a Roma con la moglie Margherita (Lelia Mangano), Federico Zampirelli (Peppino De Filippo) incontra il marchese Eugenio (Benito Artesi), un amico d'infanzia che non vedeva da ben sette anni, che coglie l'occasione per invitare i due a pranzo la sera a casa sua e far loro conoscere la sua signora. Appena arrivati a casa del marchese, però, scoprono dal dottor Cipriani (Elio Bartolotti) che Eugenio ha perso la ragione da quando la moglie è morta in un incidente ferroviario, vivendo in uno stato di alterazione in cui la fantasia ha preso il posto della realtà.
- published: 02 Oct 2013
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DI E CON PEPPINO DE FILIPPO COMMEDIA IN UN ATTO:...DON RAFELE 'O TRUMBONE-1931
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa:...
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato, e tutto per il suo carattere visionario e refrattario a nuove visioni della vita che non siano le sue. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro offertogli dal suo migliore amico, il compare Giovanni, è stato da lui rifiutato. Quel giorno è un giorno importante: Raffaele deve andare a suonare ad un matrimonio nel pomeriggio, dopo un ennesimo insuccesso alla Federazione, dove gli hanno detto che non c'è lavoro per lui. Sembra andare tutto bene fino a quando non entra con fare minaccioso Nicola Belfiore, concertista e collega di Raffaele, che gli porta una cattiva notizia: lo sposo è morto per una paralisi cardiaca. Il concertista, che da tempo aveva il sospetto che Raffaele abbia qualche sorta di potere che lo porta a portare sfortuna a chiunque gli capiti a tiro, vuole smetterla di fare affari con il trombone e gli dice che da quel giorno ognuno se ne andrà per la propria strada. In quel momento, entra il compare Giovanni raggiante: ha trovato un'offerta di lavoro per Raffaele......
wn.com/Di E Con Peppino De Filippo Commedia In Un Atto ...Don Rafele 'O Trumbone 1931
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato, e tutto per il suo carattere visionario e refrattario a nuove visioni della vita che non siano le sue. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro offertogli dal suo migliore amico, il compare Giovanni, è stato da lui rifiutato. Quel giorno è un giorno importante: Raffaele deve andare a suonare ad un matrimonio nel pomeriggio, dopo un ennesimo insuccesso alla Federazione, dove gli hanno detto che non c'è lavoro per lui. Sembra andare tutto bene fino a quando non entra con fare minaccioso Nicola Belfiore, concertista e collega di Raffaele, che gli porta una cattiva notizia: lo sposo è morto per una paralisi cardiaca. Il concertista, che da tempo aveva il sospetto che Raffaele abbia qualche sorta di potere che lo porta a portare sfortuna a chiunque gli capiti a tiro, vuole smetterla di fare affari con il trombone e gli dice che da quel giorno ognuno se ne andrà per la propria strada. In quel momento, entra il compare Giovanni raggiante: ha trovato un'offerta di lavoro per Raffaele......
- published: 13 Dec 2015
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DI ARMANDO CURCIO COMMEDIA IN TRE ATTI CON PEPPINO DE FILIPPO:....I CASI SONO DUE-1945
I casi sono due
La Commedia "I Casi Sono Due", messa in scena per la prima volta nel 1941 dalla compagnia E. De Filippo, rappresenta in chiave comico brill...
I casi sono due
La Commedia "I Casi Sono Due", messa in scena per la prima volta nel 1941 dalla compagnia E. De Filippo, rappresenta in chiave comico brillante la disgregazione dei valori di una società legata alla tradizione e restia ai cambiamenti. Sarà Gaetano Bortolo, il tanto atteso e desiderato figlio del barone Ottavio Del Duca, con le sue gag ad impersonare il modello di giovane restio ad assumersi una qualsiasi responsabilità e preoccupato solo del tornaconto personale. A nulla serviranno gli sforzi del barone che pur di riuscire a carpire il suo affetto è pronto a scendere a dei compromessi. In scena compaiono molti altri personaggi: la gentile e fin troppo comprensiva baronessa Aspasia, l'irreprensibile maggiordomo Federico, le cameriere Maria e Carmela, il cameriere Giuseppe, l'improbabile e poco credibile investigatore Sormani, un altro possibile figlio Bortolo Gaetano, le amiche pettegole della baronessa Suzy e Mity ed i simpatici pescatori caorlotti Sig. Antonio e Sig.ra Teresina Manfrecola che con battute e divertenti colpi di scena contribuiscono a rendere brillante e spiritosa l'opera presentata.
wn.com/Di Armando Curcio Commedia In Tre Atti Con Peppino De Filippo ....I Casi Sono Due 1945
I casi sono due
La Commedia "I Casi Sono Due", messa in scena per la prima volta nel 1941 dalla compagnia E. De Filippo, rappresenta in chiave comico brillante la disgregazione dei valori di una società legata alla tradizione e restia ai cambiamenti. Sarà Gaetano Bortolo, il tanto atteso e desiderato figlio del barone Ottavio Del Duca, con le sue gag ad impersonare il modello di giovane restio ad assumersi una qualsiasi responsabilità e preoccupato solo del tornaconto personale. A nulla serviranno gli sforzi del barone che pur di riuscire a carpire il suo affetto è pronto a scendere a dei compromessi. In scena compaiono molti altri personaggi: la gentile e fin troppo comprensiva baronessa Aspasia, l'irreprensibile maggiordomo Federico, le cameriere Maria e Carmela, il cameriere Giuseppe, l'improbabile e poco credibile investigatore Sormani, un altro possibile figlio Bortolo Gaetano, le amiche pettegole della baronessa Suzy e Mity ed i simpatici pescatori caorlotti Sig. Antonio e Sig.ra Teresina Manfrecola che con battute e divertenti colpi di scena contribuiscono a rendere brillante e spiritosa l'opera presentata.
- published: 12 Dec 2015
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A Coperchia è caduta una stella (1963) 1x2
A Coperchia è caduta una stella è una una farsa romantica in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata per la prima volta al Teatro Sannazaro di Napoli nel...
A Coperchia è caduta una stella è una una farsa romantica in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata per la prima volta al Teatro Sannazaro di Napoli nel 1933. È ambientata a Coperchia, la frazione più popolosa del comune di Pellezzano, in provincia di Salerno. L'opera, allontanandosi dal testo a stampa, in cui si snoda rigorosamente in lingua, viene invece proposta per la messinscena, in vernacolo e in parte personalizzata dall'autore, che, come spesso accadeva, aggiungeva al copione di base parole e battute a soggetto. Peppino non si smentisce, mantiene la scena con grande disinvoltura e padronanza di movimenti. La sua voce cantilenante e dai toni bassi, accompagnata dalla musicalità del dialetto è perfetta per interpretare questo personaggio testardo, un po' presuntuoso che rimane per tutto il primo atto con il cappello in testa, anche di notte! Dalla commedia è tratto un film del 1939 diretto da Eduardo De Filippo, intitolato In campagna è caduta una stella. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo ebbe la regia mentre la messa in onda fu a cura di Bianca Lia Brunori.
Cast artistico principale:
Peppino De Filippo: Pasquale; Luigi De Filippo: Luigi; Hélène Rémy: Hélène; Angela Pagano: Rosina; Giacomo Rondinella: Alberto; Enzo Petito: don Enrico; Enzo Turco: don Donato; Giacomo Furia: Ciro; Antonella Della Porta: Filomena; Armida De Pasquale: Assunta; Igea Sonni: Carmela; Pino Ferrara: Giovanni; Williams Assandri: il fisarmonicista; Pietro Carloni: Antonio; Enzo Donzelli: Raffaele; Maria Marchi: Clotilde; Peppino De Martino: don Tommaso; Julie Fairhurst: Julie; Giulio Girola: Gastone
Trama:
A Coperchia si fa vita di paese: il lavoro tra campi e animali, i racconti fantastici della citta`, Pasquale che scansa ogni fatica, suo fratello Luigi che lavora per tutti e due, le rispettive promesse spose che mettono lingua di qua e di la`, il coro dei paesani che commentano questo e quello. Un tran tran fin troppo tranquillo, ma ad un tratto arriva una Stella, una bella straniera bionda con tanto di accento francese, che per un guasto alla macchina è costretta a chiedere ospitalità ai due fratelli. E' la Stella caduta a Coperchia, che fa perdere la testa ai due, i quali decidono di lasciare le rispettive fidanzate. Ma la ragazza, che vuole solo divertirsi, dopo aver promesso a Pasquale di sposarlo e dopo essersi fatta prestare una certa quantità di denaro, il giorno dopo abbandona i due fratelli partendo con il giovane Don Enrico e con gli amici che sono venuti a prenderla. Alla fine, Pasquale e Luigi rimangono soli, senza Hélène, senza le fidanzate e senza soldi perché avevano dato tutto ciò che possedevano alla bionda che amavano.
wn.com/A Coperchia È Caduta Una Stella (1963) 1X2
A Coperchia è caduta una stella è una una farsa romantica in due parti di Peppino De Filippo, rappresentata per la prima volta al Teatro Sannazaro di Napoli nel 1933. È ambientata a Coperchia, la frazione più popolosa del comune di Pellezzano, in provincia di Salerno. L'opera, allontanandosi dal testo a stampa, in cui si snoda rigorosamente in lingua, viene invece proposta per la messinscena, in vernacolo e in parte personalizzata dall'autore, che, come spesso accadeva, aggiungeva al copione di base parole e battute a soggetto. Peppino non si smentisce, mantiene la scena con grande disinvoltura e padronanza di movimenti. La sua voce cantilenante e dai toni bassi, accompagnata dalla musicalità del dialetto è perfetta per interpretare questo personaggio testardo, un po' presuntuoso che rimane per tutto il primo atto con il cappello in testa, anche di notte! Dalla commedia è tratto un film del 1939 diretto da Eduardo De Filippo, intitolato In campagna è caduta una stella. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo ebbe la regia mentre la messa in onda fu a cura di Bianca Lia Brunori.
Cast artistico principale:
Peppino De Filippo: Pasquale; Luigi De Filippo: Luigi; Hélène Rémy: Hélène; Angela Pagano: Rosina; Giacomo Rondinella: Alberto; Enzo Petito: don Enrico; Enzo Turco: don Donato; Giacomo Furia: Ciro; Antonella Della Porta: Filomena; Armida De Pasquale: Assunta; Igea Sonni: Carmela; Pino Ferrara: Giovanni; Williams Assandri: il fisarmonicista; Pietro Carloni: Antonio; Enzo Donzelli: Raffaele; Maria Marchi: Clotilde; Peppino De Martino: don Tommaso; Julie Fairhurst: Julie; Giulio Girola: Gastone
Trama:
A Coperchia si fa vita di paese: il lavoro tra campi e animali, i racconti fantastici della citta`, Pasquale che scansa ogni fatica, suo fratello Luigi che lavora per tutti e due, le rispettive promesse spose che mettono lingua di qua e di la`, il coro dei paesani che commentano questo e quello. Un tran tran fin troppo tranquillo, ma ad un tratto arriva una Stella, una bella straniera bionda con tanto di accento francese, che per un guasto alla macchina è costretta a chiedere ospitalità ai due fratelli. E' la Stella caduta a Coperchia, che fa perdere la testa ai due, i quali decidono di lasciare le rispettive fidanzate. Ma la ragazza, che vuole solo divertirsi, dopo aver promesso a Pasquale di sposarlo e dopo essersi fatta prestare una certa quantità di denaro, il giorno dopo abbandona i due fratelli partendo con il giovane Don Enrico e con gli amici che sono venuti a prenderla. Alla fine, Pasquale e Luigi rimangono soli, senza Hélène, senza le fidanzate e senza soldi perché avevano dato tutto ciò che possedevano alla bionda che amavano.
- published: 06 Sep 2013
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Spacca il centesimo (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e ...
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso riconoscimento nei confronti di un bravissimo attore, dotato di grande vis comica, che da troppi è conosciuto solamente come la spalla di Totò o il fratello di Eduardo. L'11/09/2010 venne mandata in onda la divertente commedia "Spacca il centesimo", un atto unico scritto da Peppino De Filippo nel 1931 e dal quale nel 1980 venne realizzato un film teatrale con la regia Gian Carlo Nicotra, in cui una moglie fa credere al marito di essere perfetta amministratrice del suo magro stipendio e cioè spaccare il centesimo. Invece questa moglie modello si fa mantenere dai suoi amanti, mentre il marito babbeo non si accorge di niente.
Cast artistico:
Arnaldo: Lucio Allocca
Camillo: Peppino De Filippo
Elena: Lelia Mangano
Giovanni: Salvo Gioncardi
Gondrand: Benito Artesi
Trama:
Camillo (Peppino De Filippo) fa visita all'amico Arnaldo (Lucio Allocca), un avvocato single al quale elogia le qualità della moglie Elena (Lelia Mangano), incontrata quando lui suonava il violino nello stesso locale di avanspettacolo dove lei si esibiva come ballerina e sposata in seguito a una delusione d'amore a cui lei era andata incontro. Decantandone l'abilità nel saper destreggiare il denaro e l'abbondanza che ciò permette in casa sua, Camillo ignora che Elena ha dei guadagni extra che provengono dagli incontri con alcuni facoltosi amanti, come lo stesso Arnaldo.
wn.com/Spacca Il Centesimo (1980)
Nel 2010, in occasione del trentennale della morte di Peppino De Filippo, avvenuta il 27 gennaio del 1980, per tutta l'estate, RaiTre dedicò al grande attore e commediografo napoletano un ciclo di film ed una una scelta tra le migliori commedie, i caroselli, le apparizioni televisive e gli episodi del personaggio Pappagone, creati dall'attore per il programma "Scala Reale" nel 1966. Un doveroso riconoscimento nei confronti di un bravissimo attore, dotato di grande vis comica, che da troppi è conosciuto solamente come la spalla di Totò o il fratello di Eduardo. L'11/09/2010 venne mandata in onda la divertente commedia "Spacca il centesimo", un atto unico scritto da Peppino De Filippo nel 1931 e dal quale nel 1980 venne realizzato un film teatrale con la regia Gian Carlo Nicotra, in cui una moglie fa credere al marito di essere perfetta amministratrice del suo magro stipendio e cioè spaccare il centesimo. Invece questa moglie modello si fa mantenere dai suoi amanti, mentre il marito babbeo non si accorge di niente.
Cast artistico:
Arnaldo: Lucio Allocca
Camillo: Peppino De Filippo
Elena: Lelia Mangano
Giovanni: Salvo Gioncardi
Gondrand: Benito Artesi
Trama:
Camillo (Peppino De Filippo) fa visita all'amico Arnaldo (Lucio Allocca), un avvocato single al quale elogia le qualità della moglie Elena (Lelia Mangano), incontrata quando lui suonava il violino nello stesso locale di avanspettacolo dove lei si esibiva come ballerina e sposata in seguito a una delusione d'amore a cui lei era andata incontro. Decantandone l'abilità nel saper destreggiare il denaro e l'abbondanza che ciò permette in casa sua, Camillo ignora che Elena ha dei guadagni extra che provengono dagli incontri con alcuni facoltosi amanti, come lo stesso Arnaldo.
- published: 03 Oct 2013
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Don Raffaele 'o trombone (1972)
Don Raffaele 'o trombone è una farsa tragi-comica napoletana in un atto scritta da Peppino de Filippo nel 1931. Fu uno dei più grandi successi teatrali della Co...
Don Raffaele 'o trombone è una farsa tragi-comica napoletana in un atto scritta da Peppino de Filippo nel 1931. Fu uno dei più grandi successi teatrali della Compagnia dei fratelli De Filippo che debuttò, assieme a Cupido scherza e spazza, per la prima volta al Cursal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. "Don Raffaele il trombone" è la storia di uno sfortunato suonatore che nonostante l'incombenza di fame e miseria sulla sua famiglia coltiva sogni di gloria componendo interminabili opere liriche che nessuno, presumibilmente eseguirà mai. Ma un bel giorno la fortuna sembra bussare alla sua porta. Il testo in lingua si basa principalmente sui dialoghi, su cui la trama scivola, s'intreccia perfettamente, per poi avviarsi verso un finale di grande effetto. Le battute sono ora armi pungenti, ora veri e propri scontri verbali, oppure si trasformano in parole illusorie o altrimenti rivelano stati d'animo risentiti, felici, malinconici. Come sempre, Peppino De Filippo utilizza un linguaggio semplice, eppure minuziosamente costruito per il suo soggetto teatrale, un linguaggio che esprime l'animo del personaggio ed è funzionale al testo. "Considerate, Vi prego, il mio teatro, per quanto teatralmente è possibile, lo specchio di Voi stessi; assaggiatelo con fiducia, come si assaggia un pezzo di pane caldo appena uscito dal forno; respiratelo profondamente come si respira una boccata d'aria pura. Solo così potete divertirvi e interessarvi ad una buona parte dei fatti, mangiando un ottimo pane e respirando, respirando, respirando!" (Peppino De Filippo). Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena.
Personaggi e interpreti:
Amalia: Maria Marchi; Lisa: Angela Pagano; Raffaele Chianese: Peppino De Filippo; Nicola Belfiore: Mario Castellani; Il compare: Enzo Cannavale; Alfredo Fioretti: Luigi De Filippo; Luigi Dante Maggio; Gargiulo: Elio Bertolotti
Trama:
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro offertogli dal suo migliore amico, il compare Giovanni, è stato da lui rifiutato. Quel giorno è un giorno importante: Raffaele deve andare a suonare ad un matrimonio nel pomeriggio. Sembra andare tutto bene fino a quando non entra con fare minaccioso Nicola Belfiore, concertista e collega di Raffaele, che gli porta una cattiva notizia: lo sposo è morto per una paralisi cardiaca. Il concertista, che da tempo aveva il sospetto che Raffaele abbia qualche sorta di potere che lo porta a portare sfortuna a chiunque gli capiti a tiro, vuole smetterla di fare affari con il trombone e gli dice che da quel giorno ognuno se ne andrà per la propria strada. In quel momento, entra il compare Giovanni raggiante: ha trovato un'offerta di lavoro per Raffaele: vigilante del personale nel lanificio di proprietà di un commendatore suo amico. Raffaele fa una smorfia: per lui, è un lavoro da "spione", come lui stesso definisce. Dopo che il compare gli ha spiegato in cosa consiste e le condizioni di stipendio, Raffaele ci pensa su: ha infatti in mente di andare, prendere lo stipendio d'anticipo che gli daranno al momento dell'assunzione e dileguarsi nel nulla. Al sentire questo, il compare se ne va. Ad un certo punto entrano in negozio alcune persone, molto ben vestite. Raffaele teme siano agenti delle imposte, ma subito il più ben vestito di loro dice di chiamarsi Alfredo Fioretti e di essere un compositore. Il ricco signore propone a Don Raffaele una lunga tournée all'estero. L'affamato suonatore dopo un consulto con la sua famiglia decide di chiedere un anticipo, che l'elegante maestro gli consegna senza battere ciglio. Tuttavia la gioia di Don Raffaele dura poco, infatti, dopo aver riposto accuratamente i soldi in una cassetta, gli viene detto che quel signore non è un maestro di musica, ma solo un pazzo che distribuisce soldi falsi.
wn.com/Don Raffaele 'o Trombone (1972)
Don Raffaele 'o trombone è una farsa tragi-comica napoletana in un atto scritta da Peppino de Filippo nel 1931. Fu uno dei più grandi successi teatrali della Compagnia dei fratelli De Filippo che debuttò, assieme a Cupido scherza e spazza, per la prima volta al Cursal di Napoli (l'attuale cinema Filangieri) nel 1931, lo stesso anno in cui nacque il teatro Umoristico I De Filippo. "Don Raffaele il trombone" è la storia di uno sfortunato suonatore che nonostante l'incombenza di fame e miseria sulla sua famiglia coltiva sogni di gloria componendo interminabili opere liriche che nessuno, presumibilmente eseguirà mai. Ma un bel giorno la fortuna sembra bussare alla sua porta. Il testo in lingua si basa principalmente sui dialoghi, su cui la trama scivola, s'intreccia perfettamente, per poi avviarsi verso un finale di grande effetto. Le battute sono ora armi pungenti, ora veri e propri scontri verbali, oppure si trasformano in parole illusorie o altrimenti rivelano stati d'animo risentiti, felici, malinconici. Come sempre, Peppino De Filippo utilizza un linguaggio semplice, eppure minuziosamente costruito per il suo soggetto teatrale, un linguaggio che esprime l'animo del personaggio ed è funzionale al testo. "Considerate, Vi prego, il mio teatro, per quanto teatralmente è possibile, lo specchio di Voi stessi; assaggiatelo con fiducia, come si assaggia un pezzo di pane caldo appena uscito dal forno; respiratelo profondamente come si respira una boccata d'aria pura. Solo così potete divertirvi e interessarvi ad una buona parte dei fatti, mangiando un ottimo pane e respirando, respirando, respirando!" (Peppino De Filippo). Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1972, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena.
Personaggi e interpreti:
Amalia: Maria Marchi; Lisa: Angela Pagano; Raffaele Chianese: Peppino De Filippo; Nicola Belfiore: Mario Castellani; Il compare: Enzo Cannavale; Alfredo Fioretti: Luigi De Filippo; Luigi Dante Maggio; Gargiulo: Elio Bertolotti
Trama:
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro offertogli dal suo migliore amico, il compare Giovanni, è stato da lui rifiutato. Quel giorno è un giorno importante: Raffaele deve andare a suonare ad un matrimonio nel pomeriggio. Sembra andare tutto bene fino a quando non entra con fare minaccioso Nicola Belfiore, concertista e collega di Raffaele, che gli porta una cattiva notizia: lo sposo è morto per una paralisi cardiaca. Il concertista, che da tempo aveva il sospetto che Raffaele abbia qualche sorta di potere che lo porta a portare sfortuna a chiunque gli capiti a tiro, vuole smetterla di fare affari con il trombone e gli dice che da quel giorno ognuno se ne andrà per la propria strada. In quel momento, entra il compare Giovanni raggiante: ha trovato un'offerta di lavoro per Raffaele: vigilante del personale nel lanificio di proprietà di un commendatore suo amico. Raffaele fa una smorfia: per lui, è un lavoro da "spione", come lui stesso definisce. Dopo che il compare gli ha spiegato in cosa consiste e le condizioni di stipendio, Raffaele ci pensa su: ha infatti in mente di andare, prendere lo stipendio d'anticipo che gli daranno al momento dell'assunzione e dileguarsi nel nulla. Al sentire questo, il compare se ne va. Ad un certo punto entrano in negozio alcune persone, molto ben vestite. Raffaele teme siano agenti delle imposte, ma subito il più ben vestito di loro dice di chiamarsi Alfredo Fioretti e di essere un compositore. Il ricco signore propone a Don Raffaele una lunga tournée all'estero. L'affamato suonatore dopo un consulto con la sua famiglia decide di chiedere un anticipo, che l'elegante maestro gli consegna senza battere ciglio. Tuttavia la gioia di Don Raffaele dura poco, infatti, dopo aver riposto accuratamente i soldi in una cassetta, gli viene detto che quel signore non è un maestro di musica, ma solo un pazzo che distribuisce soldi falsi.
- published: 26 Sep 2013
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Arianovateatro - La Lettera Di Mammà (2014)
La Compagnia Teatrale Amatoriale "Arianovateatro" in scena con "La lettera di mammà", due atti di Peppino De Filippo. Rappresentazione del giorno 11/05/2014, Te...
La Compagnia Teatrale Amatoriale "Arianovateatro" in scena con "La lettera di mammà", due atti di Peppino De Filippo. Rappresentazione del giorno 11/05/2014, Teatro "Paradiso".
wn.com/Arianovateatro La Lettera Di Mammà (2014)
La Compagnia Teatrale Amatoriale "Arianovateatro" in scena con "La lettera di mammà", due atti di Peppino De Filippo. Rappresentazione del giorno 11/05/2014, Teatro "Paradiso".
- published: 18 Jul 2014
- views: 2110
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-Non è vero ma ci credo di Peppino de Filippo - 16 dicembre Teatro don Bosco Potenza
TUTTO L'ANNO UNA BELLA STAGIONE
Stagione teatrale POTENZA
Lunedì 16 dicembre 2013
TEATRO DON BOSCO
Sebastiano Lo Monaco - Lelia Mangano De Filippo
in NON E' VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo
con Alfonso Liguori
scene e costumi: Alida Cappellini e Giovanni Licheri
luci: Luigi Ascione
regia: Michele Mirabella
personaggi e interpreti: Gervasio Savastano -- Sebastiano Lo Monaco
Teresa,
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La carretta dei comici (1970) 8x8 I maccheroni
Ottavo episodio: I maccheroni
Personaggi e interpreti:
Un signore: Elio Bertolotti
Celestino: Mario Castellani
Zanni: Luigi De Filippo
Felice Papocchia: Peppino De Filippo
L'impiegato: Enzo Donzelli
Il Dottor Fusillo: Giulio Girola
L'oste: Dante Maggio
Prima signora: Rosalia Maggio
Zenobia: Clelia Matania
Seconda signora: Miriam Pisani
Terza signora: Hilde Maria Renzi
Quarta signora: Linda Scale
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Andrea Camilleri ricorda Eduardo De Filippo nel trentesimo anniversario della morte
Intervista di Loretta Cavaricci per il TG2 del 31 ottobre 2014
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eduardo de filippo e anna magnani
eduardo de filippo e anna magnani
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Toni Servillo e il teatro: “Un avamposto di civiltà. I potenti imparino da Eduardo”
L'attore della "Grande bellezza" a Lione con "Le voci di dentro" di De Filippo. L'intervista integrale.
euronews: il canale di informazione più seguito in Europa.
Abbonati ! http://eurone.ws/17uYNV4
euronews è disponibile in 14 lingue: http://bit.ly/1qPwqgE
In italiano:
Sito web: http://it.euronews.com/
Facebook: https://www.facebook.com/eu...
Twitter: http://twitter.com/euronewsit
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assunta spina - de filippo carcerato
Canto a fronna 'e limone di Assunta Spina (Anna Magnani) per Michele Boccadifuoco carcerato (Eduardo De Filippo). Scena dal film Assunta Spina (Mario Mattoli, 1948).
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Quattro chiacchiere con la Lollo
La settimana Incom 02554 del 01/03/1965
Intervista a Gina Lollobrigida
Descrizione sequenze:Gina Lollobrigida e Peppino De Filippo sono seduti tra gli altri in una sala del Circolo della Stampa di Milano ; l'attrice si alza e si avvia verso il palco ; Ferruccio Lanfranchi le stringe la mano e le consegna il premio ; i fotoreporter riprendono Gina Lollobrigida e Lanfranchi ; veduta della meda
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Auguri di fine anno con le Kessler Mina Panelli Walter Chiari
Spezzoni dai varietà Scala Reale '66 e Canzonissima '68 che vedono protagonisti le gemelle Kessler, Peppino De Filippo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Gianni Agus, Paolo Panelli e Walter Chiari, Mina.
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TEDDY RENO: aneddoti e pezzi di vita mai svelati prima
Indimenticabile intervista a Teddy Reno, dove ci ha rivelato gustosissimi episodi della sua carriera di cantante e attore. Memorabili vicende che attraversano il nostro novecento, passando per Nino Manfredi, Totò, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Dorian Gray e tanti, tanti altri; fino ad arrivare ad un’inquietante Lucky Luciano. Insomma, un’intervista mai fatta prima, ma soprattutto un documento
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Napoli - Gli alunni "a lezione" da Eduardo De Filippo (20.11.15)
http://www.pupia.tv - Eduardo De Filippo è tornato nel suo teatro, il San Ferdinando, per parlare al suo pubblico preferito, una platea di oltre 400 fra bambini e ragazzi provenienti da sei scuole di Napoli.
Il “miracolo” è stato reso possibile dall’iniziativa dell’associazione “Vivoanapoli”, che ha inaugurato il secondo percorso del ciclo “Perché Vivoanapoli. Fra bellezza e abbandono” con la pro
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Inner voices by Eduardo De Filippo directed by Toni Servillo
"Inner Voices"
by Eduardo De Filippo
directed by Toni Servillo
a coproduction Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa,
Teatro di Roma, Teatri Uniti di Napoli
CST's Courtyard Theater
June 25--29, 2013
Performed in Italian with projected English translation
www.chicagoshakes.com
Box Office 312.595.5600
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Vittorio De Sica - Figaro
Tribute to Vittorio De Sica
Vittorio De Sica in
Pane, amore e fantasia (1953)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e gelosia (1954)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e... (1955)with Sophia Loren and Lea Padovani
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Il guardiano - Harold Pinter
Il guardiano (1959) Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930 -- Londra, 24 dicembre 2008)
http://it.wikipedia.org/wiki/Harold_Pinter
Tre figure rinchiuse in una misera stanza piena di rottami discutono, urlano, si insultano, si picchiano per contendersi a tutti i costi uno straccio di posto dove mettersi al sicuro dalle raffiche violente di un mondo esterno che fa paura. La stanza-rifugio de Il Gu
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Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica - Clip 1
Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica
Available from http://mrbongo.com/products/boccaccio-70-1962
Italian culture experiences a period of transition across the four short narratives that comprise Boccaccio'70. Renzo and Luciana (directed by Mario Monicelli) chronicles the plight of a loving couple who work in the same factory but have to hide their marriage because of work
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Morte di Anita Ekberg - La celebre scena della Fontana di Trevi ne "La Dolce Vita" - www.HTO.tv
Kerstin Anita Marianne Ekberg (Malmö, 29 settembre 1931) è stata un'attrice svedese, famosa per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini, nel quale compare la leggendaria scena in cui entra nella Fontana di Trevi.
Biografia
Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si trasferisce negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la introduce nel mondo de
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In scena al Teatro E. De Filippo Roma le attrici Roberta Murzilli Valentina Oddi Daniela Gasperini
A cura dell'attrice romana Roberta Murzilli "Il Natale nella Roma di una volta" canti, storie, musiche, ricordi, ballate, poesie presso il Teatro E. De Filippo di Roma clamoroso successo...
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Teatro San Babila - Ditegli sempre di sì
Da Martedì 8 a Domenica 27 Gennaio.
Per info: Biglietteria San Babila, C.so Venezia, 2a Milano. Tel. 02.795469 -- 02.76002985 Fax. 02.76001621 (Orari:dal Lun al Ven 10-13 e 14-18; Sabato 11-13 e 14:30-18:30; Domenica 14-18)
Biglietteria online: www.vivaticket.it
con Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande.
Dopo il successo di pubblico e crit
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Funerali di Lorella De Luca, Roma le dà l'ultimo saluto
Una chiesa gremita, a Roma, per l'ultimo saluto a Lorella De Luca. L'attrice, che interpetò la Marisa in 'Poveri ma belli' di Dino Risi, si è spenta all'età di 73 anni dopo una lunga malattia. Parenti, amici, volti noti e meno noti per un ultimo triste addio. "Per me è stata un'amica fidata - ha ricordato l'attrice Zeudi Araya -, insieme a suo marito Duccio Tessari. E' un pezzo della nostra vita c
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Vittorio De Sica & Sophia Loren Mambo Italiano
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Tre calzoni fortunati - Eduardo legge la lettera
Dalla commedia del padre Eduardo Scarpetta, una davvero magistrale interpretazione di Eduardo.
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Eduardo inizia Fantasmi a Roma 1960
Eduardo de Filippo imita Andrea Giugliano imitando lui ;-D
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Italia Magnifica Interlift 2013 - ATV - Interview
ITALIA MAGNIFICA, MAGNIFICENT SUCCESS
At the Interlift 2013 (Augsburg, 15-18 October 2013), Elevatori -- The European Elevator Magazine, in partnership with ANICA (Italian association of lift component manufacturers) and ANACAM (Italian association of lift installation and maintenance companies) realised the "ITALIA MAGNIFICA" stand: an exhibition area where very well-known "Made in Italy" pro
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The Syndicate Il Sindaco Del Rione Sanità Official Trailer
Until 20 August, Minerva Theatre
By Eduardo De Filippo
In a new version by Mike Poulton
Director Sean Mathias
With Ian McKellen and Michael Pennington
Honest young Antonio Barracano stabs a brutal night-watchman to death. With the help of a 'Godfather' he is smuggled out of Naples to hide in New York. Convicted of the murder in his absence but safe overseas, he quickly
acquires wealth and
-Non è vero ma ci credo di Peppino de Filippo - 16 dicembre Teatro don Bosco Potenza
TUTTO L'ANNO UNA BELLA STAGIONE
Stagione teatrale POTENZA
Lunedì 16 dicembre 2013
TEATRO DON BOSCO
Sebastiano Lo Monaco - Lelia Mangano De Filippo
in NON E'...
TUTTO L'ANNO UNA BELLA STAGIONE
Stagione teatrale POTENZA
Lunedì 16 dicembre 2013
TEATRO DON BOSCO
Sebastiano Lo Monaco - Lelia Mangano De Filippo
in NON E' VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo
con Alfonso Liguori
scene e costumi: Alida Cappellini e Giovanni Licheri
luci: Luigi Ascione
regia: Michele Mirabella
personaggi e interpreti: Gervasio Savastano -- Sebastiano Lo Monaco
Teresa, sua moglie -- Lelia Mangano De Filippo
Rosina, sua figlia -- Maria Laura Caselli
Alberto Sammaria -- Antonio De Rosa
Avv. Donati -- Alfonso Liguori
Ragioniere Spirito -- Vincenzo Borrino
Mazzarella, la dattilografa -- Margherita Coppola
Belisario Malvurio -- Carmine Borrino
Tina, la cameriera -- Monica Maiorino
Musciello -- Salvatore Felaco
Dottor Bottola -- Salvatore Felaco
Invitata -- Cristina Darold
Invitato -- Matteo Bianco
wn.com/Non È Vero Ma Ci Credo Di Peppino De Filippo 16 Dicembre Teatro Don Bosco Potenza
TUTTO L'ANNO UNA BELLA STAGIONE
Stagione teatrale POTENZA
Lunedì 16 dicembre 2013
TEATRO DON BOSCO
Sebastiano Lo Monaco - Lelia Mangano De Filippo
in NON E' VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo
con Alfonso Liguori
scene e costumi: Alida Cappellini e Giovanni Licheri
luci: Luigi Ascione
regia: Michele Mirabella
personaggi e interpreti: Gervasio Savastano -- Sebastiano Lo Monaco
Teresa, sua moglie -- Lelia Mangano De Filippo
Rosina, sua figlia -- Maria Laura Caselli
Alberto Sammaria -- Antonio De Rosa
Avv. Donati -- Alfonso Liguori
Ragioniere Spirito -- Vincenzo Borrino
Mazzarella, la dattilografa -- Margherita Coppola
Belisario Malvurio -- Carmine Borrino
Tina, la cameriera -- Monica Maiorino
Musciello -- Salvatore Felaco
Dottor Bottola -- Salvatore Felaco
Invitata -- Cristina Darold
Invitato -- Matteo Bianco
- published: 06 Dec 2013
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La carretta dei comici (1970) 8x8 I maccheroni
Ottavo episodio: I maccheroni
Personaggi e interpreti:
Un signore: Elio Bertolotti
Celestino: Mario Castellani
Zanni: Luigi De Filippo
Felice Papocchia: Peppi...
Ottavo episodio: I maccheroni
Personaggi e interpreti:
Un signore: Elio Bertolotti
Celestino: Mario Castellani
Zanni: Luigi De Filippo
Felice Papocchia: Peppino De Filippo
L'impiegato: Enzo Donzelli
Il Dottor Fusillo: Giulio Girola
L'oste: Dante Maggio
Prima signora: Rosalia Maggio
Zenobia: Clelia Matania
Seconda signora: Miriam Pisani
Terza signora: Hilde Maria Renzi
Quarta signora: Linda Scalera
Un giovanotto: Orazio Stracuzzi
Il Direttore: Enzo Turco
Il garzone: Luigi Uzzo
Colombina: Milena Vukotic
e I Mimi: Piero Biagiotti, Leila Buongiorno, Roberto Della Casa, Daniele Formica, Luciano Luciani, Paola Tommasetti, Gabriele Villa
wn.com/La Carretta Dei Comici (1970) 8X8 I Maccheroni
Ottavo episodio: I maccheroni
Personaggi e interpreti:
Un signore: Elio Bertolotti
Celestino: Mario Castellani
Zanni: Luigi De Filippo
Felice Papocchia: Peppino De Filippo
L'impiegato: Enzo Donzelli
Il Dottor Fusillo: Giulio Girola
L'oste: Dante Maggio
Prima signora: Rosalia Maggio
Zenobia: Clelia Matania
Seconda signora: Miriam Pisani
Terza signora: Hilde Maria Renzi
Quarta signora: Linda Scalera
Un giovanotto: Orazio Stracuzzi
Il Direttore: Enzo Turco
Il garzone: Luigi Uzzo
Colombina: Milena Vukotic
e I Mimi: Piero Biagiotti, Leila Buongiorno, Roberto Della Casa, Daniele Formica, Luciano Luciani, Paola Tommasetti, Gabriele Villa
- published: 20 Sep 2013
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eduardo de filippo e anna magnani
eduardo de filippo e anna magnani...
eduardo de filippo e anna magnani
wn.com/Eduardo De Filippo E Anna Magnani
eduardo de filippo e anna magnani
- published: 28 Jul 2015
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Toni Servillo e il teatro: “Un avamposto di civiltà. I potenti imparino da Eduardo”
L'attore della "Grande bellezza" a Lione con "Le voci di dentro" di De Filippo. L'intervista integrale.
euronews: il canale di informazione più seguito in Euro...
L'attore della "Grande bellezza" a Lione con "Le voci di dentro" di De Filippo. L'intervista integrale.
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wn.com/Toni Servillo E Il Teatro “Un Avamposto Di Civiltà. I Potenti Imparino Da Eduardo”
L'attore della "Grande bellezza" a Lione con "Le voci di dentro" di De Filippo. L'intervista integrale.
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- published: 01 Apr 2015
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assunta spina - de filippo carcerato
Canto a fronna 'e limone di Assunta Spina (Anna Magnani) per Michele Boccadifuoco carcerato (Eduardo De Filippo). Scena dal film Assunta Spina (Mario Mattoli, 1...
Canto a fronna 'e limone di Assunta Spina (Anna Magnani) per Michele Boccadifuoco carcerato (Eduardo De Filippo). Scena dal film Assunta Spina (Mario Mattoli, 1948).
wn.com/Assunta Spina De Filippo Carcerato
Canto a fronna 'e limone di Assunta Spina (Anna Magnani) per Michele Boccadifuoco carcerato (Eduardo De Filippo). Scena dal film Assunta Spina (Mario Mattoli, 1948).
- published: 28 Jun 2014
- views: 686
Quattro chiacchiere con la Lollo
La settimana Incom 02554 del 01/03/1965
Intervista a Gina Lollobrigida
Descrizione sequenze:Gina Lollobrigida e Peppino De Filippo sono seduti tra gli alt...
La settimana Incom 02554 del 01/03/1965
Intervista a Gina Lollobrigida
Descrizione sequenze:Gina Lollobrigida e Peppino De Filippo sono seduti tra gli altri in una sala del Circolo della Stampa di Milano ; l'attrice si alza e si avvia verso il palco ; Ferruccio Lanfranchi le stringe la mano e le consegna il premio ; i fotoreporter riprendono Gina Lollobrigida e Lanfranchi ; veduta della medaglia consegnata all'attrice ; la Lollobrigida osserva il premio, si guarda intorno e sorride ; un gruppo di fotoreporter riprende l'attrice ; la Lollobrigida è in piedi tra Lanfranchi e un altro signore ; intervista all'attrice ;
Archivio Storico Luce http://www.archivioluce.com .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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wn.com/Quattro Chiacchiere Con La Lollo
La settimana Incom 02554 del 01/03/1965
Intervista a Gina Lollobrigida
Descrizione sequenze:Gina Lollobrigida e Peppino De Filippo sono seduti tra gli altri in una sala del Circolo della Stampa di Milano ; l'attrice si alza e si avvia verso il palco ; Ferruccio Lanfranchi le stringe la mano e le consegna il premio ; i fotoreporter riprendono Gina Lollobrigida e Lanfranchi ; veduta della medaglia consegnata all'attrice ; la Lollobrigida osserva il premio, si guarda intorno e sorride ; un gruppo di fotoreporter riprende l'attrice ; la Lollobrigida è in piedi tra Lanfranchi e un altro signore ; intervista all'attrice ;
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- published: 30 Jun 2012
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Auguri di fine anno con le Kessler Mina Panelli Walter Chiari
Spezzoni dai varietà Scala Reale '66 e Canzonissima '68 che vedono protagonisti le gemelle Kessler, Peppino De Filippo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Giann...
Spezzoni dai varietà Scala Reale '66 e Canzonissima '68 che vedono protagonisti le gemelle Kessler, Peppino De Filippo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Gianni Agus, Paolo Panelli e Walter Chiari, Mina.
wn.com/Auguri Di Fine Anno Con Le Kessler Mina Panelli Walter Chiari
Spezzoni dai varietà Scala Reale '66 e Canzonissima '68 che vedono protagonisti le gemelle Kessler, Peppino De Filippo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Gianni Agus, Paolo Panelli e Walter Chiari, Mina.
- published: 07 Jan 2013
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TEDDY RENO: aneddoti e pezzi di vita mai svelati prima
Indimenticabile intervista a Teddy Reno, dove ci ha rivelato gustosissimi episodi della sua carriera di cantante e attore. Memorabili vicende che attraversano i...
Indimenticabile intervista a Teddy Reno, dove ci ha rivelato gustosissimi episodi della sua carriera di cantante e attore. Memorabili vicende che attraversano il nostro novecento, passando per Nino Manfredi, Totò, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Dorian Gray e tanti, tanti altri; fino ad arrivare ad un’inquietante Lucky Luciano. Insomma, un’intervista mai fatta prima, ma soprattutto un documento da non perdere.
wn.com/Teddy Reno Aneddoti E Pezzi Di Vita Mai Svelati Prima
Indimenticabile intervista a Teddy Reno, dove ci ha rivelato gustosissimi episodi della sua carriera di cantante e attore. Memorabili vicende che attraversano il nostro novecento, passando per Nino Manfredi, Totò, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Dorian Gray e tanti, tanti altri; fino ad arrivare ad un’inquietante Lucky Luciano. Insomma, un’intervista mai fatta prima, ma soprattutto un documento da non perdere.
- published: 28 Jul 2014
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Napoli - Gli alunni "a lezione" da Eduardo De Filippo (20.11.15)
http://www.pupia.tv - Eduardo De Filippo è tornato nel suo teatro, il San Ferdinando, per parlare al suo pubblico preferito, una platea di oltre 400 fra bambini...
http://www.pupia.tv - Eduardo De Filippo è tornato nel suo teatro, il San Ferdinando, per parlare al suo pubblico preferito, una platea di oltre 400 fra bambini e ragazzi provenienti da sei scuole di Napoli.
Il “miracolo” è stato reso possibile dall’iniziativa dell’associazione “Vivoanapoli”, che ha inaugurato il secondo percorso del ciclo “Perché Vivoanapoli. Fra bellezza e abbandono” con la proiezione pubblica del documentario di Francesco Saponaro, “Eduardo. La vita che continua”, davanti agli studenti che partecipano al progetto. Grazie alla disponibilità del nuovo Teatro Nazionale di Napoli è stato possibile vivere l’evento nel luogo che più di tutti rappresenta lo spirito e la storia del grande drammaturgo napoletano.
Ha preso parte all’iniziativa anche il regista del film, Francesco Saponaro, che ha accompagnato i giovanissimi spettatori alla scoperta dello straordinario profilo artistico, umano e civile di Eduardo, per appropriarsi di un pezzo della loro storia e della cultura della città in cui vivono.
Erano presenti oltre quattrocento studenti, di classi ed età diverse, provenienti da sei scuole distribuite su tutto il territorio napoletano: Itis “Leonardo Da Vinci” di Poggioreale, Liceo “Genovesi” e scuola media “Ugo Foscolo” del centro storico, Istituto comprensivo “Giovanni XXIII- Aliotta” di Chiaiano, scuola media “Fiorelli” di Chiaia, Istituto comprensivo “Minniti” di Fuorigrotta.
I ragazzi, coinvolti in un progetto di approfondimento sulla cultura della città di Napoli che li vedrà impegnati tutto l’anno, hanno seguito lo spettacolo con attenzione e vivacità, ascoltando dalla voce di Eduardo insegnamenti antichi, mentre scorrevano immagini in bianco e nero della Napoli del dopoguerra, intrecciate con i mille colori di una città che non perde mai la sua fame di vita. (20.11.15)
wn.com/Napoli Gli Alunni A Lezione Da Eduardo De Filippo (20.11.15)
http://www.pupia.tv - Eduardo De Filippo è tornato nel suo teatro, il San Ferdinando, per parlare al suo pubblico preferito, una platea di oltre 400 fra bambini e ragazzi provenienti da sei scuole di Napoli.
Il “miracolo” è stato reso possibile dall’iniziativa dell’associazione “Vivoanapoli”, che ha inaugurato il secondo percorso del ciclo “Perché Vivoanapoli. Fra bellezza e abbandono” con la proiezione pubblica del documentario di Francesco Saponaro, “Eduardo. La vita che continua”, davanti agli studenti che partecipano al progetto. Grazie alla disponibilità del nuovo Teatro Nazionale di Napoli è stato possibile vivere l’evento nel luogo che più di tutti rappresenta lo spirito e la storia del grande drammaturgo napoletano.
Ha preso parte all’iniziativa anche il regista del film, Francesco Saponaro, che ha accompagnato i giovanissimi spettatori alla scoperta dello straordinario profilo artistico, umano e civile di Eduardo, per appropriarsi di un pezzo della loro storia e della cultura della città in cui vivono.
Erano presenti oltre quattrocento studenti, di classi ed età diverse, provenienti da sei scuole distribuite su tutto il territorio napoletano: Itis “Leonardo Da Vinci” di Poggioreale, Liceo “Genovesi” e scuola media “Ugo Foscolo” del centro storico, Istituto comprensivo “Giovanni XXIII- Aliotta” di Chiaiano, scuola media “Fiorelli” di Chiaia, Istituto comprensivo “Minniti” di Fuorigrotta.
I ragazzi, coinvolti in un progetto di approfondimento sulla cultura della città di Napoli che li vedrà impegnati tutto l’anno, hanno seguito lo spettacolo con attenzione e vivacità, ascoltando dalla voce di Eduardo insegnamenti antichi, mentre scorrevano immagini in bianco e nero della Napoli del dopoguerra, intrecciate con i mille colori di una città che non perde mai la sua fame di vita. (20.11.15)
- published: 20 Nov 2015
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Inner voices by Eduardo De Filippo directed by Toni Servillo
"Inner Voices"
by Eduardo De Filippo
directed by Toni Servillo
a coproduction Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa,
Teatro di Roma, Teatri Uniti di Napoli
C...
"Inner Voices"
by Eduardo De Filippo
directed by Toni Servillo
a coproduction Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa,
Teatro di Roma, Teatri Uniti di Napoli
CST's Courtyard Theater
June 25--29, 2013
Performed in Italian with projected English translation
www.chicagoshakes.com
Box Office 312.595.5600
wn.com/Inner Voices By Eduardo De Filippo Directed By Toni Servillo
"Inner Voices"
by Eduardo De Filippo
directed by Toni Servillo
a coproduction Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa,
Teatro di Roma, Teatri Uniti di Napoli
CST's Courtyard Theater
June 25--29, 2013
Performed in Italian with projected English translation
www.chicagoshakes.com
Box Office 312.595.5600
- published: 12 Jun 2013
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Vittorio De Sica - Figaro
Tribute to Vittorio De Sica
Vittorio De Sica in
Pane, amore e fantasia (1953)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e gelosia (1954)with Gina Lol...
Tribute to Vittorio De Sica
Vittorio De Sica in
Pane, amore e fantasia (1953)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e gelosia (1954)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e... (1955)with Sophia Loren and Lea Padovani
wn.com/Vittorio De Sica Figaro
Tribute to Vittorio De Sica
Vittorio De Sica in
Pane, amore e fantasia (1953)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e gelosia (1954)with Gina Lollobrigida and Marisa Merlini
Pane, amore e... (1955)with Sophia Loren and Lea Padovani
- published: 30 May 2012
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Il guardiano - Harold Pinter
Il guardiano (1959) Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930 -- Londra, 24 dicembre 2008)
http://it.wikipedia.org/wiki/Harold_Pinter
Tre figure rinchiuse in una...
Il guardiano (1959) Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930 -- Londra, 24 dicembre 2008)
http://it.wikipedia.org/wiki/Harold_Pinter
Tre figure rinchiuse in una misera stanza piena di rottami discutono, urlano, si insultano, si picchiano per contendersi a tutti i costi uno straccio di posto dove mettersi al sicuro dalle raffiche violente di un mondo esterno che fa paura. La stanza-rifugio de Il Guardiano di Pinter si consacra l'habitat ottimale per tre individui ormai alla deriva, frutto di una società classista e violenta, che li ha resi degli emarginati, terrorizzati da ciò che sta fuori e aggressivi nel difendere ciò che credono di possedere all'interno.
http://www.teatroteatro.it/recensioni_dettaglio.aspx?uart=123
http://www.docsity.com/it-docs/Harold_Pinter_-_Il_Guardiano__copione_
La commedia è del 1976
La regia è di Edmo Fenoglio
Personaggi e Interpreti:
Un vecchio: Peppino De Filippo
Un uomo: Ugo Pagliai
Un giovane: Lino Capolicchio
http://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_De_Filippo
wn.com/Il Guardiano Harold Pinter
Il guardiano (1959) Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930 -- Londra, 24 dicembre 2008)
http://it.wikipedia.org/wiki/Harold_Pinter
Tre figure rinchiuse in una misera stanza piena di rottami discutono, urlano, si insultano, si picchiano per contendersi a tutti i costi uno straccio di posto dove mettersi al sicuro dalle raffiche violente di un mondo esterno che fa paura. La stanza-rifugio de Il Guardiano di Pinter si consacra l'habitat ottimale per tre individui ormai alla deriva, frutto di una società classista e violenta, che li ha resi degli emarginati, terrorizzati da ciò che sta fuori e aggressivi nel difendere ciò che credono di possedere all'interno.
http://www.teatroteatro.it/recensioni_dettaglio.aspx?uart=123
http://www.docsity.com/it-docs/Harold_Pinter_-_Il_Guardiano__copione_
La commedia è del 1976
La regia è di Edmo Fenoglio
Personaggi e Interpreti:
Un vecchio: Peppino De Filippo
Un uomo: Ugo Pagliai
Un giovane: Lino Capolicchio
http://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_De_Filippo
- published: 17 Apr 2012
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Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica - Clip 1
Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica
Available from http://mrbongo.com/products/boccaccio-70-1962
Italian culture experiences a period ...
Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica
Available from http://mrbongo.com/products/boccaccio-70-1962
Italian culture experiences a period of transition across the four short narratives that comprise Boccaccio'70. Renzo and Luciana (directed by Mario Monicelli) chronicles the plight of a loving couple who work in the same factory but have to hide their marriage because of work regulations forbidding interaction amongst employees. Its dramatic sincerity contrasts starkly with the extravagance of The Temptation of Doctor Antonio. Federico Fellini's first work in colour paints a phantasmagoric picture of the impact of mass-media consumerism on traditional values. This conflict is played out by the censorious Dr. Antonio (Peppino de Filippo) and his mighty opponent: a giant Anita Ekberg (La Dolce Vita) who teases her observers while stretched across a wide billboard.
Luchino Visconti's The Job features Romy Schneider (Les Choses de la Vie) as an aristocratic housewife. Humiliated by a lurid sex scandal involving her husband (Tomás Milián), she threatens to renounce her life of privilege by taking up a job and start working for a living. Vittorio De Sica's The Raffle is a comedy set in the world of carnival workers. Zoe, played by Sophia Loren (who had won an Oscar for De Sica's Two Women), is driven by familial obligations and love for a bullfighter to literally offer herself as a prize to be won at a raffle.
Seen together, these four miniatures offer a unique portrait of Italy during its economic miracle. This undertaking by iconic producer Carlo Ponti (La Strada, Lola) is more than an unprecedented gathering of singular talents; it's one of the greatest depictions of the diversity of Italian society.
It has glamour, sophistication, color, wit and sensuality (not necessarily in that order), all of which blend very well in the enveloping air of a facility that is to be devoted to the showing of sophisticated films -- New York Times
Boccaccio '70 is a celebration of the opposite sex, a foursome of testaments to the undying connection between women and life -- DVDTalk
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Boccaccio '70 (1962) - Monicelli, Fellini, Visconti, De Sica
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Italian culture experiences a period of transition across the four short narratives that comprise Boccaccio'70. Renzo and Luciana (directed by Mario Monicelli) chronicles the plight of a loving couple who work in the same factory but have to hide their marriage because of work regulations forbidding interaction amongst employees. Its dramatic sincerity contrasts starkly with the extravagance of The Temptation of Doctor Antonio. Federico Fellini's first work in colour paints a phantasmagoric picture of the impact of mass-media consumerism on traditional values. This conflict is played out by the censorious Dr. Antonio (Peppino de Filippo) and his mighty opponent: a giant Anita Ekberg (La Dolce Vita) who teases her observers while stretched across a wide billboard.
Luchino Visconti's The Job features Romy Schneider (Les Choses de la Vie) as an aristocratic housewife. Humiliated by a lurid sex scandal involving her husband (Tomás Milián), she threatens to renounce her life of privilege by taking up a job and start working for a living. Vittorio De Sica's The Raffle is a comedy set in the world of carnival workers. Zoe, played by Sophia Loren (who had won an Oscar for De Sica's Two Women), is driven by familial obligations and love for a bullfighter to literally offer herself as a prize to be won at a raffle.
Seen together, these four miniatures offer a unique portrait of Italy during its economic miracle. This undertaking by iconic producer Carlo Ponti (La Strada, Lola) is more than an unprecedented gathering of singular talents; it's one of the greatest depictions of the diversity of Italian society.
It has glamour, sophistication, color, wit and sensuality (not necessarily in that order), all of which blend very well in the enveloping air of a facility that is to be devoted to the showing of sophisticated films -- New York Times
Boccaccio '70 is a celebration of the opposite sex, a foursome of testaments to the undying connection between women and life -- DVDTalk
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- published: 27 Jul 2011
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Morte di Anita Ekberg - La celebre scena della Fontana di Trevi ne "La Dolce Vita" - www.HTO.tv
Kerstin Anita Marianne Ekberg (Malmö, 29 settembre 1931) è stata un'attrice svedese, famosa per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico...
Kerstin Anita Marianne Ekberg (Malmö, 29 settembre 1931) è stata un'attrice svedese, famosa per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini, nel quale compare la leggendaria scena in cui entra nella Fontana di Trevi.
Biografia
Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si trasferisce negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la introduce nel mondo del cinema e ottiene un ruolo minore in Viaggio sul pianeta Venere del 1953 con Gianni e Pinotto. Più importante è la parte accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle del 1955. Nel 1956 è finalmente protagonista nell'ultimo film della coppia Lewis-Martin, Hollywood o morte! diretto da Frank Tashlin; per questo ruolo vince un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sempre nello stesso anno King Vidor le affida una parte nel kolossal Guerra e pace. Dopo aver girato nel 1959 Nel segno di Roma, diretto da Guido Brignone, e dove vesti i panni della regina Zenobia che si ribella all'Impero Romano, la Ekberg è Sylvia nel film che l'ha resa un'icona, La dolce vita di Federico Fellini (1960): la scena del bagno nella Fontana di Trevi diventerà un classico che entrerà per sempre nella storia del cinema mondiale. Nel 1961 appare nei Mongoli di André De Toth e in A porte chiuse di Dino Risi, con il quale fu brevemente fidanzata. Fellini tornerà a dirigerla nello straordinario episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio '70 (1962), dove la sua provocante bellezza diventa un vero incubo per le notti del Dottor Antonio, un petulante moralista interpretato da Peppino De Filippo, e nella parte di se stessa in I clowns (1970) e Intervista (1987). Nel 1963 torna a Hollywood dove recita in I 4 del Texas per la regia di Robert Aldrich e accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno è accanto a Bob Hope in Chiamami Buana. Dalla seconda metà degli anni sessanta sposta la residenza in Italia e lavora in svariate produzioni europee, ma poche degne di nota, per esempio: Poirot e il caso Amanda (1965) di Frank Tashlin, Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) di e con Alberto Sordi e Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica. I film degli anni settanta sono da circoscrivere nella categoria dei film di genere, come la commedia sexy Casa d'appuntamento (1972) con Barbara Bouchet, lo spaghetti western La lunga cavalcata della vendetta (1972) con Richard Harrison e il thriller Suor Omicidi (1979) di Giulio Berruti. Nello stesso anno posa per una copertina di Playmen dove appare visibilmente ingrassata. Passata dai ruoli di sex symbol a quelli di caratterista, la ritroviamo in Cicciabomba (1982) con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, Bambola (1996) di Juan José Bigas Luna con Valeria Marini, Il nano rosso (1998) di Yvan Le Moine e nel 2002 in due episodi della serie tv di Canale 5 Il bello delle donne. Il 5 novembre 2010 è stata ospite nella trasmissione televisiva I migliori anni condotta da Carlo Conti per il cinquantesimo anniversario de La dolce vita (1960).
wn.com/Morte Di Anita Ekberg La Celebre Scena Della Fontana Di Trevi Ne La Dolce Vita Www.Hto.Tv
Kerstin Anita Marianne Ekberg (Malmö, 29 settembre 1931) è stata un'attrice svedese, famosa per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini, nel quale compare la leggendaria scena in cui entra nella Fontana di Trevi.
Biografia
Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si trasferisce negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la introduce nel mondo del cinema e ottiene un ruolo minore in Viaggio sul pianeta Venere del 1953 con Gianni e Pinotto. Più importante è la parte accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle del 1955. Nel 1956 è finalmente protagonista nell'ultimo film della coppia Lewis-Martin, Hollywood o morte! diretto da Frank Tashlin; per questo ruolo vince un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sempre nello stesso anno King Vidor le affida una parte nel kolossal Guerra e pace. Dopo aver girato nel 1959 Nel segno di Roma, diretto da Guido Brignone, e dove vesti i panni della regina Zenobia che si ribella all'Impero Romano, la Ekberg è Sylvia nel film che l'ha resa un'icona, La dolce vita di Federico Fellini (1960): la scena del bagno nella Fontana di Trevi diventerà un classico che entrerà per sempre nella storia del cinema mondiale. Nel 1961 appare nei Mongoli di André De Toth e in A porte chiuse di Dino Risi, con il quale fu brevemente fidanzata. Fellini tornerà a dirigerla nello straordinario episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio '70 (1962), dove la sua provocante bellezza diventa un vero incubo per le notti del Dottor Antonio, un petulante moralista interpretato da Peppino De Filippo, e nella parte di se stessa in I clowns (1970) e Intervista (1987). Nel 1963 torna a Hollywood dove recita in I 4 del Texas per la regia di Robert Aldrich e accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno è accanto a Bob Hope in Chiamami Buana. Dalla seconda metà degli anni sessanta sposta la residenza in Italia e lavora in svariate produzioni europee, ma poche degne di nota, per esempio: Poirot e il caso Amanda (1965) di Frank Tashlin, Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) di e con Alberto Sordi e Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica. I film degli anni settanta sono da circoscrivere nella categoria dei film di genere, come la commedia sexy Casa d'appuntamento (1972) con Barbara Bouchet, lo spaghetti western La lunga cavalcata della vendetta (1972) con Richard Harrison e il thriller Suor Omicidi (1979) di Giulio Berruti. Nello stesso anno posa per una copertina di Playmen dove appare visibilmente ingrassata. Passata dai ruoli di sex symbol a quelli di caratterista, la ritroviamo in Cicciabomba (1982) con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, Bambola (1996) di Juan José Bigas Luna con Valeria Marini, Il nano rosso (1998) di Yvan Le Moine e nel 2002 in due episodi della serie tv di Canale 5 Il bello delle donne. Il 5 novembre 2010 è stata ospite nella trasmissione televisiva I migliori anni condotta da Carlo Conti per il cinquantesimo anniversario de La dolce vita (1960).
- published: 11 Jan 2015
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In scena al Teatro E. De Filippo Roma le attrici Roberta Murzilli Valentina Oddi Daniela Gasperini
A cura dell'attrice romana Roberta Murzilli "Il Natale nella Roma di una volta" canti, storie, musiche, ricordi, ballate, poesie presso il Teatro E. De Filippo ...
A cura dell'attrice romana Roberta Murzilli "Il Natale nella Roma di una volta" canti, storie, musiche, ricordi, ballate, poesie presso il Teatro E. De Filippo di Roma clamoroso successo...
wn.com/In Scena Al Teatro E. De Filippo Roma Le Attrici Roberta Murzilli Valentina Oddi Daniela Gasperini
A cura dell'attrice romana Roberta Murzilli "Il Natale nella Roma di una volta" canti, storie, musiche, ricordi, ballate, poesie presso il Teatro E. De Filippo di Roma clamoroso successo...
- published: 19 Jan 2013
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Teatro San Babila - Ditegli sempre di sì
Da Martedì 8 a Domenica 27 Gennaio.
Per info: Biglietteria San Babila, C.so Venezia, 2a Milano. Tel. 02.795469 -- 02.76002985 Fax. 02.76001621 (Orari:dal Lun al...
Da Martedì 8 a Domenica 27 Gennaio.
Per info: Biglietteria San Babila, C.so Venezia, 2a Milano. Tel. 02.795469 -- 02.76002985 Fax. 02.76001621 (Orari:dal Lun al Ven 10-13 e 14-18; Sabato 11-13 e 14:30-18:30; Domenica 14-18)
Biglietteria online: www.vivaticket.it
con Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande.
Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione teatrale, l'esilarante commedia di Eduardo De Filippo approda al San Babila di Milano.
Da martedì 8 gennaio nella cornice regalata da questo prestigioso palcoscenico all'avanguardia, l'arte eduardiana prenderà corpo grazie a Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, con Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande in "Ditegli sempre di sì". Un'opera impreziosita dalle scenografie di Renato Lori, messe in risalto dal disegno luci di Franco Ferrari. L'atmosfera è resa suggestiva dai versi di Eduardo musicati del Maestro Antonio Sinagra. La regia è affidata a Maurizio Panici. Lo spettacolo, prodotto dalla Campania Global Entertainments, annovera tra gli interpreti anche Massimo Masiello, Vincenzo Merolla, Francesca Ciardiello, Vincenzo D'Aniello, Felicia Del Prete, Livinia Limone, e Massimiliano Rossi.
Quel teatro che in passato fu di grandi attori come Paolo Stoppa, Aroldo Tieri, Peppino De Filippo, Nino Taranto, Glauco Mauri, Rossella Falk, Ernesto Calindri, solo per citarne alcuni, ospita "Ditegli sempre di sì", commedia che nel solco della tradizione napoletana, regalerà risate, allegria e... un pizzico di follia!
«La causa di tutti mali, dov'è? Nella testa!»
Aveva appena ventisette anni Eduardo quando scrisse "Ditegli sempre di sì". Era il 1927 eppure il testo è incredibilmente attuale. Una commedia in due atti scritta da Eduardo De Filippo per Vincenzo Scarpetta due anni prima la data della prima messa in scena che avvenne proprio ad opera di Scarpetta nel 1927. La riproposizione da parte della compagnia Teatro Umoristico I De Filippo fu invece del 1932 per la regia di Eduardo, al Teatro Nuovo di Napoli e nella commedia recitano, oltre ai tre fratelli De Filippo, tra gli altri, anche Tina Pica e Dolores Palumbo.
A due anni da "Chi è cchiù felice e me" Gigi Savoia torna a vestire i panni di uno dei più grandi commediografi della storia. E lo fa facendosi affiancare da attori del calibro di Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo. e Antonio Casagrande. Un testo caro a Savoia e Casagrande. Il primo veniva per la prima volta diretto da Eduardo nel 1981 vestendo i panni di Nicola prima e Vincenzo Gallucci poi. Nell'immortale versione per la tv datata 1962 Casagrande era Luigi Strada.
«Un anno di manicomio! E che si scherza?»
Michele (Gigi Savoia), appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa (Maria Basile Scarpetta), che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni (Renato De Rienzo), suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina (Livinia Limone). Al pranzo di compleanno dell'amico Vincenzo Gallucci (Antonio Casagrande), un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma ad Attilio (Vincenzo Merolla) fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell'amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi (Massimo Masiello), il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
wn.com/Teatro San Babila Ditegli Sempre Di Sì
Da Martedì 8 a Domenica 27 Gennaio.
Per info: Biglietteria San Babila, C.so Venezia, 2a Milano. Tel. 02.795469 -- 02.76002985 Fax. 02.76001621 (Orari:dal Lun al Ven 10-13 e 14-18; Sabato 11-13 e 14:30-18:30; Domenica 14-18)
Biglietteria online: www.vivaticket.it
con Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande.
Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione teatrale, l'esilarante commedia di Eduardo De Filippo approda al San Babila di Milano.
Da martedì 8 gennaio nella cornice regalata da questo prestigioso palcoscenico all'avanguardia, l'arte eduardiana prenderà corpo grazie a Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, con Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande in "Ditegli sempre di sì". Un'opera impreziosita dalle scenografie di Renato Lori, messe in risalto dal disegno luci di Franco Ferrari. L'atmosfera è resa suggestiva dai versi di Eduardo musicati del Maestro Antonio Sinagra. La regia è affidata a Maurizio Panici. Lo spettacolo, prodotto dalla Campania Global Entertainments, annovera tra gli interpreti anche Massimo Masiello, Vincenzo Merolla, Francesca Ciardiello, Vincenzo D'Aniello, Felicia Del Prete, Livinia Limone, e Massimiliano Rossi.
Quel teatro che in passato fu di grandi attori come Paolo Stoppa, Aroldo Tieri, Peppino De Filippo, Nino Taranto, Glauco Mauri, Rossella Falk, Ernesto Calindri, solo per citarne alcuni, ospita "Ditegli sempre di sì", commedia che nel solco della tradizione napoletana, regalerà risate, allegria e... un pizzico di follia!
«La causa di tutti mali, dov'è? Nella testa!»
Aveva appena ventisette anni Eduardo quando scrisse "Ditegli sempre di sì". Era il 1927 eppure il testo è incredibilmente attuale. Una commedia in due atti scritta da Eduardo De Filippo per Vincenzo Scarpetta due anni prima la data della prima messa in scena che avvenne proprio ad opera di Scarpetta nel 1927. La riproposizione da parte della compagnia Teatro Umoristico I De Filippo fu invece del 1932 per la regia di Eduardo, al Teatro Nuovo di Napoli e nella commedia recitano, oltre ai tre fratelli De Filippo, tra gli altri, anche Tina Pica e Dolores Palumbo.
A due anni da "Chi è cchiù felice e me" Gigi Savoia torna a vestire i panni di uno dei più grandi commediografi della storia. E lo fa facendosi affiancare da attori del calibro di Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo. e Antonio Casagrande. Un testo caro a Savoia e Casagrande. Il primo veniva per la prima volta diretto da Eduardo nel 1981 vestendo i panni di Nicola prima e Vincenzo Gallucci poi. Nell'immortale versione per la tv datata 1962 Casagrande era Luigi Strada.
«Un anno di manicomio! E che si scherza?»
Michele (Gigi Savoia), appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa (Maria Basile Scarpetta), che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni (Renato De Rienzo), suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina (Livinia Limone). Al pranzo di compleanno dell'amico Vincenzo Gallucci (Antonio Casagrande), un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma ad Attilio (Vincenzo Merolla) fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell'amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi (Massimo Masiello), il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
- published: 04 Jan 2013
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Funerali di Lorella De Luca, Roma le dà l'ultimo saluto
Una chiesa gremita, a Roma, per l'ultimo saluto a Lorella De Luca. L'attrice, che interpetò la Marisa in 'Poveri ma belli' di Dino Risi, si è spenta all'età di ...
Una chiesa gremita, a Roma, per l'ultimo saluto a Lorella De Luca. L'attrice, che interpetò la Marisa in 'Poveri ma belli' di Dino Risi, si è spenta all'età di 73 anni dopo una lunga malattia. Parenti, amici, volti noti e meno noti per un ultimo triste addio. "Per me è stata un'amica fidata - ha ricordato l'attrice Zeudi Araya -, insieme a suo marito Duccio Tessari. E' un pezzo della nostra vita che se ne va via". "Una sorella - ha detto commossa Rossana Di Lorenzo -, aveva lavorato con mio fratello Maurizio Arena, siamo stati tanto bene insieme".
Anche il regista Carlo Vanzina ha voluto ricordare l'attrice fiorentina: "Una donna bellissima, educata, gentile e con grande classe. Spero che il suo Duccio la stia aspettando".
http://youmedia.fanpage.it/video/ab/UtGaauSwLMxYsezA
wn.com/Funerali Di Lorella De Luca, Roma Le Dà L'Ultimo Saluto
Una chiesa gremita, a Roma, per l'ultimo saluto a Lorella De Luca. L'attrice, che interpetò la Marisa in 'Poveri ma belli' di Dino Risi, si è spenta all'età di 73 anni dopo una lunga malattia. Parenti, amici, volti noti e meno noti per un ultimo triste addio. "Per me è stata un'amica fidata - ha ricordato l'attrice Zeudi Araya -, insieme a suo marito Duccio Tessari. E' un pezzo della nostra vita che se ne va via". "Una sorella - ha detto commossa Rossana Di Lorenzo -, aveva lavorato con mio fratello Maurizio Arena, siamo stati tanto bene insieme".
Anche il regista Carlo Vanzina ha voluto ricordare l'attrice fiorentina: "Una donna bellissima, educata, gentile e con grande classe. Spero che il suo Duccio la stia aspettando".
http://youmedia.fanpage.it/video/ab/UtGaauSwLMxYsezA
- published: 11 Jan 2014
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Tre calzoni fortunati - Eduardo legge la lettera
Dalla commedia del padre Eduardo Scarpetta, una davvero magistrale interpretazione di Eduardo....
Dalla commedia del padre Eduardo Scarpetta, una davvero magistrale interpretazione di Eduardo.
wn.com/Tre Calzoni Fortunati Eduardo Legge La Lettera
Dalla commedia del padre Eduardo Scarpetta, una davvero magistrale interpretazione di Eduardo.
- published: 10 Feb 2011
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Eduardo inizia Fantasmi a Roma 1960
Eduardo de Filippo imita Andrea Giugliano imitando lui ;-D...
Eduardo de Filippo imita Andrea Giugliano imitando lui ;-D
wn.com/Eduardo Inizia Fantasmi A Roma 1960
Eduardo de Filippo imita Andrea Giugliano imitando lui ;-D
- published: 17 Apr 2014
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Italia Magnifica Interlift 2013 - ATV - Interview
ITALIA MAGNIFICA, MAGNIFICENT SUCCESS
At the Interlift 2013 (Augsburg, 15-18 October 2013), Elevatori -- The European Elevator Magazine, in partnership with...
ITALIA MAGNIFICA, MAGNIFICENT SUCCESS
At the Interlift 2013 (Augsburg, 15-18 October 2013), Elevatori -- The European Elevator Magazine, in partnership with ANICA (Italian association of lift component manufacturers) and ANACAM (Italian association of lift installation and maintenance companies) realised the "ITALIA MAGNIFICA" stand: an exhibition area where very well-known "Made in Italy" products (i.e. Ferrari 358 Spider, Ducati Diavel, Armani, etc.), were coupled to the excellence and the history of the Italian lift industry.
Motors, fashion, design, wine & food, tradition, culture, music and art. The present: the excellence of the Italian lift components, playing a major role in the international lift market. The past: a special museum displaying 100 year of Italian vertical transportation industry.
Tradition, passion and innovation. These three words well describe the essence of the Italian industry.
"ITALIA MAGNIFICA" represented such spirit applied to the national vertical transportation industry (Italian companies have highest shares of the international lift components export: 15% of total).
"ITALIA MAGNIFICA" was meant to show the history, the avant-garde technology, the style and the excellence of the Italian vertical transportation industry.
The stand -- which was visited by the Italian General Consul in Munich, Filippo Scammacca Del Murgo -- earned an extraordinary success among the nearly 19,000 Interlift visitors, the exhibitors, the international trade press and the organisers of other international exhibitions from all over the world.
The "ITALIA MAGNIFICA" unprecedented success is the fruit of the teamwork carried out by Elevatori, in cooperation with ANICA and ANACAM, thanks to the precious contribution of some of the very best Italian lift companies: Alberto Sassi SpA, CMM Srl, DMG SpA, Donzelli Srl, Giovenzana International B.V., GMV SpA, ICM Srl, IGV Group SpA , Lifting Italia Srl, La Puleggia SpA, Nova Srl, Pelazza Peppino Srl, Telesan Srl, Vega Srl, Vicini & C. Srl and Vimec Srl.
Such success was made possible thanks also to the support provided by "AFAG - Messen und Ausstellungen GmbH" (Interlift organiser) and by the German lift association "VFA-Interlift e V. (Verband Für Aufzugstechnik)": they have always trusted the "ITALIA MAGNIFICA" idea and strongly supported Elevatori in developing the project.
ELEVATORI - THE EUROPEAN ELEVATOR MAGAZINE
Via Di Vittorio, 21/A
20060 Vignate (Milano), Italia
Tel: +39 02 95360416 - Fax: +39 02 95360418
Web: www.elevatori.it
E-mail: elemail@elevatori.it
wn.com/Italia Magnifica Interlift 2013 Atv Interview
ITALIA MAGNIFICA, MAGNIFICENT SUCCESS
At the Interlift 2013 (Augsburg, 15-18 October 2013), Elevatori -- The European Elevator Magazine, in partnership with ANICA (Italian association of lift component manufacturers) and ANACAM (Italian association of lift installation and maintenance companies) realised the "ITALIA MAGNIFICA" stand: an exhibition area where very well-known "Made in Italy" products (i.e. Ferrari 358 Spider, Ducati Diavel, Armani, etc.), were coupled to the excellence and the history of the Italian lift industry.
Motors, fashion, design, wine & food, tradition, culture, music and art. The present: the excellence of the Italian lift components, playing a major role in the international lift market. The past: a special museum displaying 100 year of Italian vertical transportation industry.
Tradition, passion and innovation. These three words well describe the essence of the Italian industry.
"ITALIA MAGNIFICA" represented such spirit applied to the national vertical transportation industry (Italian companies have highest shares of the international lift components export: 15% of total).
"ITALIA MAGNIFICA" was meant to show the history, the avant-garde technology, the style and the excellence of the Italian vertical transportation industry.
The stand -- which was visited by the Italian General Consul in Munich, Filippo Scammacca Del Murgo -- earned an extraordinary success among the nearly 19,000 Interlift visitors, the exhibitors, the international trade press and the organisers of other international exhibitions from all over the world.
The "ITALIA MAGNIFICA" unprecedented success is the fruit of the teamwork carried out by Elevatori, in cooperation with ANICA and ANACAM, thanks to the precious contribution of some of the very best Italian lift companies: Alberto Sassi SpA, CMM Srl, DMG SpA, Donzelli Srl, Giovenzana International B.V., GMV SpA, ICM Srl, IGV Group SpA , Lifting Italia Srl, La Puleggia SpA, Nova Srl, Pelazza Peppino Srl, Telesan Srl, Vega Srl, Vicini & C. Srl and Vimec Srl.
Such success was made possible thanks also to the support provided by "AFAG - Messen und Ausstellungen GmbH" (Interlift organiser) and by the German lift association "VFA-Interlift e V. (Verband Für Aufzugstechnik)": they have always trusted the "ITALIA MAGNIFICA" idea and strongly supported Elevatori in developing the project.
ELEVATORI - THE EUROPEAN ELEVATOR MAGAZINE
Via Di Vittorio, 21/A
20060 Vignate (Milano), Italia
Tel: +39 02 95360416 - Fax: +39 02 95360418
Web: www.elevatori.it
E-mail: elemail@elevatori.it
- published: 18 Nov 2013
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The Syndicate Il Sindaco Del Rione Sanità Official Trailer
Until 20 August, Minerva Theatre
By Eduardo De Filippo
In a new version by Mike Poulton
Director Sean Mathias
With Ian McKellen and Michael Pennington
Ho...
Until 20 August, Minerva Theatre
By Eduardo De Filippo
In a new version by Mike Poulton
Director Sean Mathias
With Ian McKellen and Michael Pennington
Honest young Antonio Barracano stabs a brutal night-watchman to death. With the help of a 'Godfather' he is smuggled out of Naples to hide in New York. Convicted of the murder in his absence but safe overseas, he quickly
acquires wealth and a reputation for ruthlessness.
Returning to Naples, he uses his new status to quash his conviction and is soon feared but respected throughout the city, making it his life's work to provide a form of rough justice for the criminals of Naples who have no other access to law.
He rules the Naples underbelly with a rod of iron but when a respectable but poor young man decides to murder his father and comes to Don Antonio for advice, the Neapolitan 'Godfather' emerges from the shadows to make the young man's father an offer he can't refuse.
The comedy grows blacker as 'respectable' Naples collides with its criminal underworld.
The Syndicate runs until 20 August at Chichester Festival Theatre before embarking on a tour.
wn.com/The Syndicate Il Sindaco Del Rione Sanità Official Trailer
Until 20 August, Minerva Theatre
By Eduardo De Filippo
In a new version by Mike Poulton
Director Sean Mathias
With Ian McKellen and Michael Pennington
Honest young Antonio Barracano stabs a brutal night-watchman to death. With the help of a 'Godfather' he is smuggled out of Naples to hide in New York. Convicted of the murder in his absence but safe overseas, he quickly
acquires wealth and a reputation for ruthlessness.
Returning to Naples, he uses his new status to quash his conviction and is soon feared but respected throughout the city, making it his life's work to provide a form of rough justice for the criminals of Naples who have no other access to law.
He rules the Naples underbelly with a rod of iron but when a respectable but poor young man decides to murder his father and comes to Don Antonio for advice, the Neapolitan 'Godfather' emerges from the shadows to make the young man's father an offer he can't refuse.
The comedy grows blacker as 'respectable' Naples collides with its criminal underworld.
The Syndicate runs until 20 August at Chichester Festival Theatre before embarking on a tour.
- published: 11 Aug 2011
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