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Roma

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Roma
comune speciale
Roma Capitale
Roma – Stemma Roma – Bandiera
(dettagli) (dettagli)
Veduta panoramica aerea del centro di Roma
Veduta panoramica aerea del centro di Roma
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Lazio Coat of Arms.svg Lazio
Provincia Città metropolitana di Roma Capitale - Stemma.png Roma
Amministrazione
Sindaco Virginia Raggi (M5S) dal 22-6-2016
Lingue ufficiali Italiano
Territorio
Coordinate 41°53′35″N 12°28′58″E / 41.893056°N 12.482778°E41.893056; 12.482778 (Roma)Coordinate: 41°53′35″N 12°28′58″E / 41.893056°N 12.482778°E41.893056; 12.482778 (Roma)
Altitudine 21 m s.l.m.
Superficie 1 287,36[2] km²
Abitanti 2 866 793[3] (29-02-2016)
Densità 2 226,88 ab./km²
Frazioni Vedi categoria
Comuni confinanti Albano Laziale, Anguillara Sabazia, Ardea, Campagnano di Roma, Castel Gandolfo, Castel San Pietro Romano, Ciampino, Città del Vaticano (SCV)[1], Colonna, Fiumicino, Fonte Nuova, Formello, Frascati, Gallicano nel Lazio, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Marino, Mentana, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Monterotondo, Palestrina, Poli, Pomezia, Riano, Sacrofano, San Gregorio da Sassola, Tivoli, Trevignano Romano, Zagarolo
Altre informazioni
Cod. postale 00118–00199
Prefisso 06
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 058091
Cod. catastale H501
Targa RM o ROMA
Cl. sismica zona 2B (sismicità media)
zona 3A (sismicità bassa)
zona 3B (sismicità bassa)
Cl. climatica zona D, 1 415 GG[4]
Nome abitanti romani
Patrono santi Pietro e Paolo
Giorno festivo 29 giugno
Soprannome La città eterna, l'Urbe, Caput Mundi
Motto Senatus PopulusQue Romanus
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roma
Roma
Il territorio di Roma all'interno della città metropolitana di Roma
Il territorio di Roma all'interno della città metropolitana di Roma
Sito istituzionale

Roma (IPA: [ˈroma][5], pronuncia[?·info]) è un comune italiano sui generis, capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio; in virtù del suo status di capitale del Paese, costituisce amministrativamente un comune speciale, disciplinato da un'apposita legge[6]. Per antonomasia, è definita l'Urbe, Caput Mundi e Città eterna[7].

Con 2 866 793 abitanti[3] è il comune più popoloso d'Italia e il quarto dell'Unione europea, mentre con 1 287,36 k è il comune più esteso d'Italia e tra le maggiori capitali europee per ampiezza del territorio[8].

Fondata, secondo la tradizione, il 21 aprile 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis Niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima[9][10]), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell'umanità[11], cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi, e del Regno d'Italia (dal 1871 al 1946).

Nel mondo artistico occidentale vanta una situazione di eminenza che si sviluppa quasi ininterrottamente dal 200 a.C. al 1700 avanzato. Il suo centro storico delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo[12] e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi, edificate per volere di papa Urbano VIII[13][14].

Roma, cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo a ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano[15]: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati[16][17].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Roma sorge sulle rive del fiume Tevere; l'abitato originario si sviluppò sulle colline che fronteggiano l'ansa nella quale sorge l'isola Tiberina, il solo guado naturale del fiume.

Rome panorama sb1.jpg
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Veduta panoramica di Roma dalla cupola di San Pietro

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Agro romano.
I sette colli e il Septimontium

Il territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la maggior parte paludose e inadatte all'agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio: si estende su una superficie di 1 285 k, è il più vasto d'Italia (l'area amministrata è grande, all'incirca, quanto la somma dei territori dei comuni di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Cagliari) ed è uno dei più estesi tra le capitali europee[18].

La densità abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale[19]: Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna[20].

Roma, inoltre, è la città italiana con il più alto numero di comuni confinanti: 29 comuni italiani più l'enclave della Città del Vaticano, per un totale di 30 territori limitrofi.

Il territorio su cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l'area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600 000 e 300 000 anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell'area. Successivamente l'attività fluviale del Tevere e dell'Aniene contribuì all'erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale.

I pini domestici, alberi dominanti in città, a Villa Doria Pamphili

Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane, i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un'isola fluviale (l'isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.

  • Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003[21]

Orografia[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo antico della città è costituito dagli storici sette colli: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio. Il centro storico comprende anche i colli Gianicolo, Pincio e Vaticano, oltre ai rilievi artificiali di Monte Testaccio e Monte Giordano. Fuori dalle mura si estendono colline più alte, fra cui Monte Mario (che con i suoi 139 metri d'altezza è il rilievo più imponente di Roma, da cui si può godere uno dei più bei panorami della città), Monte Antenne, i Monti Parioli, Montesacro e Monteverde.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

La città, oltre che dal Tevere, è attraversata anche dall'Aniene, suo affluente a nord dell'odierno territorio urbano, e da piccoli corsi d'acqua come l'Almone e i numerosi fossi o marrane dell'Agro romano.

Il Municipio Roma X si affaccia sul mar Tirreno (Roma è il comune costiero più grande in Europa, con circa 20 km di costa[22]), il Municipio Roma XV sui laghi di Bracciano e di Martignano (con la sua exclave di Polline Martignano, nel parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano - Martignano[23]).

Clima[modifica | modifica wikitesto]

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Monte Mario, sede di una delle stazioni meteorologiche di Roma

Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Roma appartiene alla fascia Csa, ossia al clima temperato delle medie latitudini, con estate calda[24].

Il clima della città mantiene un regime piuttosto clemente per tutto l'anno, con rari eccessi: caratteristica che la rende visitabile in ogni stagione. Le stagioni intermedie, benché siano moderatamente piovose, sono le più gradevoli. L'autunno è nettamente più caldo della primavera che, al contrario, soffre di scampoli d'inverno. La primavera è fortemente variabile. Giornate soleggiate e miti si alternano continuamente a giornate piovose e fredde anche ad aprile inoltrato. L'inverno è piuttosto mite e piovoso. Aria più fredda può talvolta irrompere dai quadranti settentrionali (maestrale, tramontana e grecale) accompagnata da raffiche di vento senza che si raggiungano, tuttavia, temperature eccessivamente basse.

Con una temperatura media massima superiore ai 30 °C, l'estate romana è per natura già molto calda. Nell'ultimo decennio, a causa dei cambiamenti climatici, ha subito trasformazioni ulteriori. È dimostrabile un aumento dell'intensità delle ondate di calore con temperature disagevoli e condizioni di malessere, giorno e notte, soprattutto per gli anziani. Il centro di Roma dista, grossomodo, 25 km dal litorale tirrenico. In estate l'influenza mitigatrice del Mar Tirreno è più avvertibile sui versanti occidentali della città grazie al caratteristico “Ponentino”, un delicato zéfiro che spira da ovest verso est inibendo l'eccessivo riscaldamento dei pomeriggi estivi e alleviando la sensazione di disagio. Diversa la situazione al centro, raggiunto solo parzialmente dal Ponentino a causa della forte urbanizzazione, la cui temperatura può registrare fino a 3°/4 °C in più rispetto al versante ovest. Ancora più caldi i quartieri orientali, quasi del tutto privi di ricircolo d'aria soddisfacente.

Hanno subito delle trasformazioni, di conseguenza, anche tutti i fenomeni meteorologici tipici dell'estate: il connubio tra tasso di umidità e temperature troppo elevate unito a una semplice infiltrazione di aria fresca da nord è la scintilla che dà vita a dei fenomeni temporaleschi di intensità pressoché sconosciuta nel passato. Situazione che si protrae fino al mese di ottobre, le cui infiltrazioni di aria via via più fredda incontrano un mare ancora molto caldo. Si generano in questo modo precipitazioni violentissime, con allagamenti e tutti i disagi che ne concernono. Durante il resto dell'anno si alternano periodi più asciutti a periodi moderatamente piovosi, con picchi massimi nei mesi di novembre, dicembre e aprile. La media annua precipitativa si aggirava intorno ai 692 mm fino alla fine degli anni '80. Valore attualmente salito a circa 750 mm.

In caso di irruzione di aria molto fredda dalla Valle del Rodano (Nord-Ovest) può apparire la neve. Tuttavia, i fenomeni nevosi sono relativamente rari (l'ultima nevicata di una certa consistenza risale al febbraio 2012). La nevosità media di Roma, quindi, segue il classico andamento delle pianure litoranee dei versanti tirrenici italiani con accumuli pressoché nulli.

Roma Centro[25] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. mediaC) 11,1 12,5 15,3 18,6 23,2 27,5 30,5 30,1 26,6 21,2 15,8 12,2 11,9 19,0 29,4 21,2 20,4
T. min. mediaC) 4,0 4,7 6,9 9,4 13,1 16,7 19,2 19,1 16,6 12,5 8,4 5,3 4,7 9,8 18,3 12,5 11,3
Precipitazioni (mm) 75,0 65,0 67,0 63,0 51,0 34,0 14,0 24,0 64,0 113,0 108,0 90,0 230,0 181,0 72,0 285,0 768,0
Umidità relativa media (%) 77 75 72 73 71 68 67 66 69 74 78 78 76,7 72 67 73,7 72,3

Altre importanti stazioni meteorologiche di Roma sono:

Le origini del nome

Sull'origine del nome Roma sono state formulate diverse ipotesi[26]; il nome potrebbe derivare:

  • da Roma, figlia di Italo (o di Telefo figlio di Ercole), sposa di Enea o di suo figlio Ascanio[27];
  • da Romano, figlio di Odisseo e Circe[27];
  • da Romo, figlio di Ematione, che Diomede fece giungere da Troia[27];
  • da Romide, tiranno dei latini, che espulse gli Etruschi dalla regione[27];
  • da Rommylos e Romos (Romolo e Remo), figli gemelli di Ascanio che fondarono la città[28];
  • da Rumon o Rumen, nome arcaico del Tevere, avente radice analoga a quella del verbo greco ῥέω (rhèo) e del verbo latino ruo, che significano "scorrere"[29][30];
  • dall'etrusco ruma, che significa mammella, e potrebbe quindi riferirsi al mito di Romolo e Remo, oppure anche alla conformazione della zona collinare del Palatino e dell'Aventino[31];
  • dal greco ῤώμη (rhòme), che significa forza[32];
  • da Roma, una ragazza troiana che conosceva l'arte della magia, di cui troviamo accenni negli scritti del poeta Stesicoro[33];
  • da Amor, cioè la parola Roma se letta da destra verso sinistra: l'interpretazione è dello scrittore bizantino Giovanni Lido, vissuto tra il V e il VI secolo[34].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Roma.

Età antica[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Roma antica, Storia romana, Fondazione di Roma, Età regia di Roma, Repubblica romana e Impero romano.

Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C.[35], Roma fu retta per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente etrusca. La tradizione tramanda sette re: lo stesso Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo[36].

Espulso dalla città l'ultimo re etrusco e instaurata una repubblica oligarchica nel 509 a.C., per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte interne tra patrizi e plebei e da continue guerre contro le popolazioni italiche: Etruschi, Capenati, Falisci, Latini, Volsci, Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, Osco-Sanniti e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell'Epiro) che le permisero la conquista della penisola italica, dalla zona centrale fino alla Magna Grecia[37].

Il III ed il II secolo a.C. furono caratterizzati dalla conquista romana del Mediterraneo e dell'Oriente, dovuta alle tre guerre puniche (264-146 a.C.) combattute contro la città di Cartagine e alle tre guerre macedoniche (212-168 a.C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la Sicilia, la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l'Africa[38].

Ricostruzione di Roma imperiale

Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a.C. si registrarono numerose rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano[39], che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a.C. divenne princeps civitatis e gli fu conferito il titolo di Augusto[40]. Istituito de facto l'Impero, che conobbe la sua massima espansione nel II secolo, sotto l'imperatore Traiano, Roma si confermò caput mundi, cioè capitale del mondo, espressione che le era stata attribuita già nel periodo repubblicano. Il territorio dell'impero, infatti, spaziava dall'Oceano Atlantico al Golfo Persico[41], dalla parte centro-meridionale della Britannia all'Egitto.

I primi secoli dell'impero, in cui governarono, oltre ad Ottaviano Augusto, gli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia[42], Flavia (a cui si deve la costruzione dell'omonimo anfiteatro, noto come Colosseo)[43] e gli Antonini[44], furono caratterizzati anche dalla diffusione della religione cristiana, predicata in Giudea da Gesù Cristo nella prima metà del I secolo (sotto Tiberio) e divulgata dai suoi apostoli in gran parte dell'impero[45].

Nel III secolo, al termine della dinastia dei Severi[46], iniziò la crisi del principato, cui seguì un periodo di anarchia militare.

Quando salì al potere Diocleziano (284), la situazione di Roma era grave: i barbari premevano dai confini già da decenni, le province erano governate da uomini corrotti. Per gestire meglio l'impero, Diocleziano lo divise in due parti: egli divenne Augusto della parte orientale (con residenza a Nicomedia) e nominò Valerio Massimiano Augusto della parte occidentale, spostando la residenza imperiale a Mediolanum. L'impero venne suddiviso ulteriormente con la creazione della tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano nominare due Cesari, a cui affidavano parte del territorio e che sarebbero diventati, successivamente, i nuovi imperatori[47].

La Morte di Cesare di Vincenzo Camuccini

Una svolta decisiva si ebbe con Costantino, che, in seguito a numerose lotte interne, centralizzò nuovamente il potere e, con l'editto di Milano del 313, dette libertà di culto ai cristiani, impegnandosi egli stesso per dare stabilità alla nuova religione. Fece costruire diverse basiliche, consegnò il potere civile su Roma a papa Silvestro I e fondò nella parte orientale dell'impero la nuova capitale, Costantinopoli[48].

Il cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero grazie ad un editto emanato nel 380 da Teodosio, che fu l'ultimo imperatore di un impero unificato: alla sua morte, infatti, i suoi figli, Arcadio ed Onorio, si divisero l'impero. La capitale dell'Impero romano d'Occidente divenne Ravenna[49].

Roma, che non ricopriva più un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero, venne saccheggiata dai Visigoti comandati da Alarico (410); impreziosita nuovamente dalla costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la collaborazione degli imperatori), la città subì un nuovo saccheggio nel 455, da parte di Genserico, re dei Vandali. La ricostruzione di Roma venne curata dai papi Leone I (defensor Urbis per avere convinto Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e dal suo successore Ilario, ma nel 472 la città fu saccheggiata per la terza volta in pochi decenni (ad opera di Ricimero e Anicio Olibrio).

La deposizione di Romolo Augusto del 22 agosto 476 decretò la fine dell'Impero romano d'Occidente e, per gli storici, l'inizio dell'era medievale[50].

Età medievale[modifica | modifica wikitesto]

L'incoronazione di Carlo Magno (Raffaello)
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Roma medievale, Ducato romano e Stato pontificio.

Con la fine dell'impero romano d'Occidente, per Roma ebbe inizio un periodo segnato dalla presenza barbarica in Italia e, soprattutto, dall'affermazione della Chiesa (con a capo il Papa), che si sostituì all'impero e gettò il ponte che avrebbe unito l'antichità al mondo nuovo[51].

Numerose lotte in ambito cittadino ed europeo non permisero l'instaurarsi di una struttura politica costante a Roma, che passò, così, attraverso varie forme di governo: venne dominata prima dai Goti, successivamente dai Bizantini[52]. In questo periodo è attestata l'esistenza di un ducato romano, che corrispondeva, grosso modo, alla città e al territorio ad essa circostante[53].

Nel 756, sconfitto definitivamente il re longobardo Astolfo, Pipino il Breve, re dei Franchi, donò le terre conquistate a papa Stefano II, sancendo la nascita del Patrimonium Sancti Petri, lo Stato Pontificio, di cui Roma divenne capitale[54].

La notte di Natale dell'800 papa Leone III incoronò imperatore Carlo Magno nell'antica basilica di San Pietro in Vaticano, istituendo così l'Impero carolingio/Sacro Romano Impero: Roma non ne fu la capitale (posta ad Aquisgrana), ma funse da centro religioso del nuovo stato teocratico[55].

L'incendio di Borgo placato da Leone IV (affresco di Raffaello)

Intorno alla metà del IX secolo, papa Leone IV, dopo l'incursione saracena dell'846, fece fortificare la Civitas Leonina (corrispondente all'incirca alla Città del Vaticano), confermando il potere politico assunto dai pontefici, che venivano protetti dalle famiglie nobili[56]. Anche queste ultime fortificarono le proprie residenze, fino a renderle veri e propri castelli: è il periodo compreso tra il 1100 ed il 1200, periodo in cui Roma allacciò rapporti con i comuni posti nelle sue vicinanze[57].

Intorno alla metà del XII secolo i cittadini romani instaurarono il Comune Consolare (che si insediò sul Campidoglio), rivale dell'autorità papale e dell'autonomia dei nobili; in questo periodo Roma si munì di nuovi ed efficienti sistemi di difesa[58].

L'era medievale, inoltre, fu caratterizzata dalle lotte tra le famiglie nobili filopapali e quelle filoimperiali, che frenarono lo sviluppo dell'area centrale della città fino al XVI secolo. Roma, centro politico del mondo grazie all'avvento dei Papi, si confermò città pontificia quando Bonifacio VIII, nel 1300, proclamò il primo Giubileo (evento che fece accorrere in città circa due milioni di pellegrini); lo stesso Pontefice, tre anni dopo, fondò lo Studium Urbis[59].

Ma quando nel 1309 papa Clemente V si ritirò ad Avignone, Roma fu governata dalle famiglie nobili in continua lotta reciproca: la città subì un'involuzione, e nel Quattrocento registrò appena 20 000 abitanti[60].

Il radicale mutamento della Roma medievale fu iniziato da papa Niccolò V, che decise di realizzare ex novo il nuovo centro di Roma, il centro della fede cristiana, diverso da quello pagano dell'antica Roma. Si spostò dal Laterano e concepì l'idea della costruzione della nuova basilica di San Pietro[61]: da quel momento, per circa quattro secoli, Roma fu sotto il completo dominio dei pontefici[62].

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Rudolf Wiegmann, San Pietro e Castel Sant'Angelo, 1834

In seguito alla riforma luterana (1517) e al sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di Carlo V (1527), la città divenne il fulcro della Controriforma avviata dal Concilio di Trento centrata sull'assolutismo papale, anche se da quel periodo la figura del Papa smise di influire in maniera sostanziale sulla politica europea[63].

L'età barocca fu caratterizzata da un grande rinnovamento urbanistico della città, sia da parte dei nobili e delle potenti famiglie cardinalizie, che costruirono nuove dimore in centro e sulle colline, sia da parte dei pontefici. Il vero artefice della grande opera di modernizzazione architettonica, culturale ed economica della città fu papa Sisto V, pontefice per soli cinque anni (1585-1590)[64]. Nel 1626 fu inaugurata la nuova basilica di San Pietro in Vaticano, emblema del dominio papale.

L'assolutismo papale fu interrotto solo quando gli sconvolgimenti creati dalla Rivoluzione francese portarono il 15 febbraio 1798 alla proclamazione della Repubblica Romana e alla deposizione di papa Pio VI[65]. La nuova forma di governo durò appena un anno, ma con l'avvento di Napoleone Bonaparte, Roma entrò a far parte del Primo Impero francese (1808), con un ruolo simbolico importante, tanto da istituire il titolo di re di Roma per il proprio erede. Lo stesso Napoleone incaricò l'artista Antonio Canova di rinnovare la città; su suo ordine, inoltre, iniziarono gli scavi archeologici (in particolar modo al Foro Romano) guidati dal francese Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy[66].

Alla conclusione dell'era napoleonica, nonostante una fugace occupazione da parte di Gioacchino Murat nel novembre 1813, papa Pio VII fu liberato nell'aprile 1814 e fece ritorno a Roma, ripristinando il potere temporale come sancito dal Congresso di Vienna[67].

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

« Roma è la sola città d'Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma, dal tempo de' Cesari al giorno d'oggi, è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio; di una città cioè destinata ad essere la capitale di un grande Stato. »
(Cavour, Discorso al Parlamento di Torino, 25 marzo 1861)

La Restaurazione del potere temporale dei papi durò pochi decenni, subendo gli effetti del Risorgimento italiano. A seguito dei moti del 1848 e della fuga di papa Pio IX, nel 1849 fu istituita la Seconda Repubblica Romana, governata dal triumvirato di Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi. Durò solo pochi mesi, nonostante l'eroica difesa guidata da Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo, a causa dell'intervento dell'esercito francese di Napoleone III comandato dal generale Oudinot[68].

Nel 1861, in seguito all'unità d'Italia suggellata da Cavour, ebbero inizio le pressioni del re Vittorio Emanuele II nei confronti di Pio IX, invitato ripetutamente a lasciare il proprio dominio temporale[69]. Furono vani anche i tentativi di numerosi patrioti (tra cui lo stesso Garibaldi, fermato a Mentana) di annettere con la forza Roma al Regno d'Italia, e la situazione rimase invariata fino alla caduta di Napoleone III nel 1870.

Il 20 settembre i bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna aprirono una breccia nella cerchia delle mura, nei pressi di Porta Pia, ed entrarono a Roma. Pio IX si chiuse nei palazzi vaticani dichiarandosi prigioniero politico, sebbene con la Legge delle Guarentigie gli fossero state garantite prerogative sovrane. Roma, tramite il plebiscito del 2 ottobre, fu annessa al Regno d'Italia, di cui divenne capitale il 3 febbraio 1871[70].

I primi decenni della nuova capitale videro un grande fermento edilizio, con l'edificazione di gran parte dell'area racchiusa entro le mura a danno delle grandi ville preesistenti, come Villa Ludovisi, sia per edifici pubblici e ministeri, sia per nuovi quartieri residenziali. L'espansione urbana avvenne in parallelo con l'afflusso di molti nuovi abitanti, che superarono il mezzo milione all'inizio del XX secolo, ma fu anche la causa dello scandalo finanziario della Banca Romana.

Targa dedicata a Fellini su Via Veneto, ricordo del periodo della dolce vita

Dopo la prima guerra mondiale la città si venne a trovare in un clima di disordini e incertezza politica che, nel 1922, favorì l'ascesa al potere di Benito Mussolini (28 ottobre, la marcia su Roma)[71]. Durante il ventennio fascista, Roma fu al centro di una drastica rivoluzione urbanistica voluta e attuata dallo stesso Mussolini: il duce fece abbattere diversi edifici medievali e rinascimentali per permettere l'apertura di alcune grandi strade (via dei Fori Imperiali, via del Teatro Marcello e via della Conciliazione) e l'isolamento di monumenti antichi (Mausoleo di Augusto, Campidoglio, Colosseo). Nacquero, inoltre, nuovi quartieri e nuove strutture, come l'EUR (costruito in occasione dell'Esposizione Universale di Roma del 1942, ma mai inaugurato a causa dello scoppio della guerra), la città-giardino Aniene, la città universitaria, il foro Mussolini e Cinecittà[72]. Con la firma dei Patti Lateranensi, l'11 febbraio 1929, fu istituito il nuovo stato indipendente della Città del Vaticano, con giurisdizione sull'omonimo colle e su altre proprietà extraterritoriali[72].

Nel 1940 l'Italia entrò nella seconda guerra mondiale, che non coinvolse direttamente Roma finché, a seguito dell'andamento sfavorevole all'Asse, il 19 luglio 1943 fu oggetto di un duro bombardamento ad opera di forze aeree alleate che causò la morte di oltre 3000 persone nei quartieri San Lorenzo, Tiburtino, Prenestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano. Dopo l'arresto di Mussolini il 25 luglio e l'armistizio dell'8 settembre, Roma venne occupata dai nazisti, nonostante il tentativo di difesa presso Porta San Paolo e alla Montagnola e sebbene fosse stata dichiarata città aperta. Nei nove mesi di occupazione la città fu teatro della deportazione degli ebrei romani del 16 ottobre 1943, di attacchi alla Wehrmacht da parte della resistenza romana come quello avvenuto in via Rasella, e di eccidi da parte dei nazisti come alle Fosse Ardeatine, per poi essere infine liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944[73].

Cessata la guerra, Roma, in seguito al referendum del 2 e 3 giugno 1946, divenne capitale della Repubblica italiana. Negli anni cinquanta e sessanta la città si sviluppò urbanisticamente e demograficamente e, a partire dal Giubileo del 1950, divenne una delle più ambite mete turistiche trasformandosi, in poco tempo, in una delle capitali mondiali del divertimento e del cinema, grazie alle numerose pellicole di affermati autori cinematografici[74].

Gli anni cinquanta e sessanta sono ricordati come il periodo della dolce vita, raccontata da Federico Fellini nell'omonimo film. Roma, divenuta una delle capitali internazionali del cinema, è frequentata dai più importanti personaggi del jet set internazionale, che si ritrovano nei locali di via Veneto. Nello stesso periodo diventa uno dei centri dell'alta moda italiana, con l'apertura delle boutique delle grandi firme su Via Condotti, via Borgognona e via Frattina.

In questo periodo la città si espanse in modo rapido: furono realizzati nuovi quartieri e le aree periferiche, fino ad allora in aperta campagna, furono urbanizzate. Venne realizzata la nuova stazione Termini e furono costruite nuove infrastrutture (tra cui il primo tratto della rete metropolitana e il Grande Raccordo Anulare) e gli impianti sportivi per i giochi olimpici che Roma ospitò nel 1960. Il 25 marzo 1957, inoltre, furono firmati a Roma i due trattati che istituirono la comunità economica europea e la comunità europea dell'energia atomica; dal 1962 al 1965 nella basilica di San Pietro si svolse il Concilio Vaticano II[74].

Oggi Roma, città più popolosa e più vasta d'Italia, funge da centro della vita politica nazionale e centro della religione cattolica; in qualità di città capitale, godrà di speciali poteri amministrativi, trasformandosi da comune in città metropolitana[75].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Roma.
Stemma del Comune

La descrizione dello stemma del Comune di Roma è contenuta nel primo articolo dello statuto comunale[76]:

« L'emblema del Comune è costituito da uno scudo di forma appuntata, di colore porpora, con croce greca d'oro, collocata in capo a destra, seguita dalle lettere maiuscole d'oro S. P. Q. R. poste in banda e scalinate, cimato di corona di otto fioroni d'oro, cinque dei quali visibili »
La Lupa capitolina

Altri simboli di Roma, oltre allo stemma comunale, sono la lupa capitolina, statua bronzea raffigurante la leggendaria lupa che allattò i due gemelli Romolo e Remo; il Colosseo, il più grande anfiteatro del mondo romano, riconosciuto, nel 2007, come una delle sette meraviglie del mondo moderno (unica in Europa)[77]; il Cupolone, la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano, che domina tutta la città e simboleggia il mondo cristiano[78]. Simbolo della città durante l'antichità era l'aquila imperiale, effigie militare[79]; durante il Medioevo era il leone, animale emblema di supremazia.[80].

Il motto della città è SPQR, in latino Senatus PopulusQue Romanus (il Senato e il Popolo romano), che nell'antichità indicava le due classi che erano a fondamento della società romana, quelle dei patrizi e dei plebei[81].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

La città di Roma è[82]:

  • la quarta tra le 27 città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale", per azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo risorgimentale.
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
«A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza romana e dalle truppe romane nella campagna del 1848 e nella difesa di Roma del 1849. Preparata alla vigilia della ripresa della guerra contro l'Austria, la rivolta scoppiò il giorno della battaglia di Novara (23 marzo 1849). Guidati da Tito Speri – che sarebbe stato impiccato a Belfiore nel 1853 – gli insorti s'impadronirono della città, ma, al termine di un'accanita resistenza che valse a Brescia l'appellativo di "Leonessa d'Italia", dovettero cedere alle truppe austriache il 2 aprile.»
— Roma, 21 aprile 1898
Via dei Fori Imperiali, scenario della parata militare del 2 giugno
Medaglia d'oro al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al Valor Militare
«Nel glorioso meriggio del Risorgimento nazionale 9 febbraio 1849 la migliore gioventù italiana correva a morire sugli spalti di Roma repubblicana, ispirata dall'infaticabile apostolo dell'Unità Giuseppe Mazzini e guidata dall'eroe nazionale Giuseppe Garibaldi. Roma combatté romanamente contro truppe agguerrite di quattro eserciti, mentre un'Assemblea Costituente legiferava sotto il tiro dei fucili rinnovando in un breve ma fulgido periodo le glorie militari e le virtù civili di cui è costellata la storia millenaria della Città Eterna. Per la meravigliosa epopea del 1849 Roma ridivenne il centro e la fiamma delle italiane speranze indicando la via del nazionale riscatto. Nel centenario degli eroici avvenimenti, sul colle capitolino ove sventola il gonfalone della Repubblica, il popolo di Roma, che nella recente tragedia della Patria, ha vissuto le memorabili ore del martirio e della riscossa, riassume i voti, gli eroismi, i sacrifici di tutte le Città che provate ma non scosse dalla sventura, cooperarono alla redenzione d'Italia.»
— Roma, 1849 - 1949

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Monumenti di Roma antica.
« Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza »
(Johann Wolfgang von Goethe, Italienische Reise, 1813-1817)

Roma si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi di testimonianze architettoniche ed urbanistiche di secoli diversi, in una compenetrazione unica e suggestiva che mostra il complesso rapporto che la città ha sempre instaurato con il proprio passato, in un alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza, rinascite e tentativi, in età contemporanea, di ammodernamento del tessuto urbano.

Roma è la città con più monumenti al mondo[83] e inoltre è anche la città del mondo che ha più monumenti per metro quadrato.[84]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture religiose di Roma e Chiese di Roma.
Il Pantheon, Santa Maria ad Martyres

Le architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del patrimonio monumentale della città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza culturale, sociale ed artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di Roma.

I più importanti edifici sacri dell'antichità furono i templi: non erano luoghi di raduno per i fedeli, ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della divinità cui erano dedicati. Si ritiene che in tarda età repubblicana Roma avesse circa un centinaio di templi[85].

Le chiese cristiane sono diverse centinaia e la loro storia si intreccia con la storia religiosa, sociale ed artistica della città. La cattedrale è la Basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro basiliche patriarcali o papali insieme con la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Basilica di San Paolo fuori le mura e la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Le quattro basiliche facevano parte del cosiddetto "giro delle sette chiese" che i pellegrini dovevano compiere a piedi ed in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti parte di tale itinerario sono la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme e la basilica di San Sebastiano fuori le mura.

Roma è la città con il maggior numero di chiese al mondo[86][87], considerando anche il consistente numero di luoghi di culto protestanti, ortodossi e di altre confessioni cristiane.

Tra il 1984 e il 1992, nel quartiere Parioli, è stata costruita la più grande moschea d'Europa, che occupa una superficie di 34 000 ; nel ghetto ebraico si trova il Tempio Maggiore di Roma, completato nei primi anni del Novecento.

Numerose sono anche le architetture religiose funerarie: a Roma sono presenti circa una sessantina di catacombe, i cimiteri sotterranei cristiani dei primi secoli dopo Cristo; i mausolei, tombe di eccezionale monumentalità, adornavano le vie consolari (in particolar modo la via Appia). Non mancavano sepolcri, ipogei, necropoli e tombe a forma di piramide, sul modello di quelle egiziane.

I principali cimiteri romani sono il cimitero del Verano, il cimitero comunale e monumentale della città; il cimitero Flaminio, il più grande d'Italia; il cimitero Laurentino, quello di più recente apertura (2002), terzo per grandezza dei cimiteri romani, anche noto come "cimitero di Trigoria"; il cimitero acattolico (o dei protestanti, o "degli inglesi"), istituito nella prima metà del XVIII secolo per la sepoltura degli stranieri praticanti un'altra religione o non religiosi; accanto a quest'ultimo fu costruito, verso il 1947, un piccolo cimitero di guerra riservato ai soldati del Commonwealth morti a Roma.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Il Colosseo
Piazza del Campidoglio
Il Quirinale
La fontana di Trevi
Palazzo della Civiltà Italiana
Arco di Costantino
Il MAXXI, Museo delle arti del XXI secolo, opera di Zaha Hadid
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture civili di Roma.

Le architetture civili di Roma consistono in diverse centinaia di edifici e altri monumenti che accompagnano la storia della città da circa 28 secoli: dall'arx Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi signorili dell'età medievale, dalle lussuose ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne che caratterizzano l'EUR, come il Palazzo della Civiltà Italiana e i quartieri più recenti, fino alle opere dei più importanti architetti contemporanei realizzate negli ultimi due decenni.

Piazza del Campidoglio ospita il palazzo Senatorio, sede di rappresentanza del comune di Roma, e palazzo dei Conservatori e palazzo Nuovo, sedi dei musei Capitolini. Molteplici i palazzi storici della città, sede delle famiglie nobiliari, cardinalizie e papali che esercitarono il proprio potere in Roma: tra questi, palazzo Venezia, palazzo Farnese, palazzo Colonna e palazzo Barberini.

Dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, molti palazzi furono adibiti a sede dei vari organi del governo provinciale, regionale e nazionale, come il palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica; palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica; palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati; palazzo Chigi è sede del Governo italiano; palazzo Valentini, sede della provincia di Roma; palazzo Koch, sede della Banca d'Italia; palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale; palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato; il palazzo di Giustizia (Palazzaccio), sede della Corte Suprema di Cassazione, e i vari palazzi ministeriali.

Numerose anche le ville e giardini facenti parte in passato di dimore nobiliari, a partire dai giardini urbani di proprietà dei personaggi di spicco della Roma antica (gli horti). Le più grandi ville urbane sono la Villa Doria Pamphilj, Villa Borghese, Villa Ada, Villa Giulia, Villa Chigi e Villa Torlonia.

Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è stata sede di centinaia di teatri ed altri edifici ad uso spettacolo, come i circhi (il più celebre il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250 000 spettatori, record tuttora imbattuto) e gli anfiteatri (il maggiore dei quali, il Colosseo, è divenuto simbolo della città ed emblema della cultura mondiale). Il più antico era quello di Pompeo, situato nei pressi dell'odierno Corso Argentina.

Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno e la fontana delle Naiadi.

Gli acquedotti furono costruiti in età antica: la loro lunghezza complessiva arrivò a misurare circa 350 km; in età moderna i Papi li fecero restaurare e ne fecero costruire altri; gli ultimi furono costruiti nel corso del Novecento.

Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le terme di Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito).

Il Tevere e l'Aniene, i fiumi che attraversano la città, sono scavalcati da più di una trentina di ponti: nell'area urbana, 28 attraversano il Tevere (tra cui il ponte Milvio, il ponte Sant'Angelo e il ponte Sisto), mentre 5 sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene, tra cui il ponte Nomentano.

Tra le architetture contemporanee si possono annoverare l'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano, il MAXXI di Zaha Hadid, il MACRO di Odile Decq e il Museo dell'Ara Pacis e la Chiesa del Giubileo di Richard Meier.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte Sant'Angelo conduce all'omonimo castello
La piramide Cestia e porta San Paolo
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture militari di Roma.

Le architetture militari di Roma risalgono alle origini mitiche della città, quando Romolo avrebbe innalzato le mura della Roma quadrata, e ricoprirono un ruolo rilevante nell'intero arco della storia dell'Urbe, determinandone lo sviluppo e la difesa.

Roma è l'unica capitale europea ad avere conservato quasi interamente il circuito delle sue mura, che possono essere suddivise in sei distinti sistemi difensivi (dalle mura romulee alle mura serviane, dalle mura aureliane alle mura leonine, dalle mura Vaticane alle mura gianicolensi).

La principale cerchia muraria della città, fatta costruire da Aureliano, presentava 16 porte, la maggior parte delle quali coincideva con una via consolare: tra le altre, porta San Sebastiano, porta San Paolo, porta del Popolo e porta Pia.

Altra immagine caratteristica di Roma, soprattutto in epoca medievale, erano le torri e i castelli, dimore delle potenti famiglie baronali che spadroneggiavano in città tra il X e il XIV secolo: Gregorovius affermò che nel Medioevo Roma contasse circa 900 torri, la maggior parte di esse abbattuta nella seconda metà del Duecento; numerosi castelli sono, invece, sopravvissuti e caratterizzano il paesaggio dell'agro Romano. Tra essi, oltre al celebre Castel Sant'Angelo vi sono il Castello di Corcolle, il castello Medici-Strozzi, il castello di Giulio II, Casal de' Pazzi, il Barberini, il castello Borghese della Crescenza, il castello Caetani dell'Appia, il Monti di Leva, il castello della Cecchignola, il castello della Magliana, il castello della Spizzichina, il Castello di Isola Farnese e il castello Scandeluzza.[88]

Dopo l'unità d'Italia, la città venne protetta con un campo trincerato composto da quindici forti e quattro batterie che formavano un anello di circa 40 km intorno all'abitato.

Vie e Piazze[modifica | modifica wikitesto]

Piazza di Spagna
Piazza Navona
Piazza San Pietro e il colonnato del Bernini
Colonna di Marco Aurelio, Piazza Colonna

Le principali piazze di Roma, nate durante il Rinascimento o il periodo barocco, tendono a testimoniare la capacità creativa di un ideale di vita armonioso tra esaltazione umanistica e concezione soprannaturale[89]. Tra le più celebri piazze romane, vi sono piazza di Spagna, piazza Navona, Piazza del Popolo, piazza della Repubblica, piazza Venezia, piazza Colonna, piazza Farnese, largo di Torre Argentina, Campo de' Fiori e piazza San Pietro[90].

Tra le principali vie del centro cittadino, via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta, che formano il Tridente; via dei Fori Imperiali, già via dell'Impero; via Veneto, resa celebre negli anni sessanta; via dei Condotti, la principale via dello shopping; via Margutta, la via degli artisti; via Nazionale, realizzata dopo l'unità; via della Conciliazione, che collega lo Stato italiano con la Città del Vaticano[91].

Roma è la città che conserva il maggior numero di obelischi: molti risalgono all'età imperiale, quando gli obelischi venivano trasportati direttamente dall'Egitto; altri furono realizzati dai romani, che usarono lo stesso granito degli egizi. La maggior parte di essi è stata fatta restaurare da papa Sisto V[92].

Fin dall'antichità, strade, piazze ed edifici di Roma sono ornati da statue di vario genere (equestri, statue in piedi, statue sedute, busti). Anticamente ad esse era attribuito quasi un potere mistico, in grado di proteggere il popolo romano e rappresentare il consesso degli dei. Particolari e caratteristiche sono le sei statue parlanti (tra cui Pasquino e la statua del Babuino), attraverso le quali il popolo, in modo satirico e pungente, esprimeva il proprio malumore nei confronti di chi deteneva il potere in città[93].

A Roma, nel corso dei secoli, sono state erette numerose colonne, a scopo commemorativo; tra le 14 ancora esistenti vi sono la colonna di Marco Aurelio e la colonna di Traiano[94]. Tra i principali colonnati della città, il più noto è probabilmente quello realizzato da Bernini nel Seicento.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Il Foro Romano
Le terme di Caracalla

Per la sua vastità di siti e reperti archeologici, Roma è un vero museo a cielo aperto.

La culla della storia di Roma è il Palatino, sotto il quale si trovano il Foro Romano, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica, economica, religiosa e sociale del mondo antico[95].

A non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento simbolo dell'antica Roma; sul vicino colle Oppio si trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di Nerone[96].

Procedendo da piazza Venezia verso il Tevere si trovano la Crypta Balbi (parte dell'antico teatro di Balbo), il Foro Boario, il teatro di Marcello con i templi dell'area di Sant'Omobono e del Foro Olitorio e l'area sacra di largo di Torre Argentina (dove fu ucciso Cesare)[97].

Altri siti archeologici presenti in città sono la basilica sotterranea di Porta Maggiore, le terme di Caracalla[98], le terme di Diocleziano, le terme di Tito, il mitreo di San Clemente, l'Auditorium di Mecenate, lo stadio di Domiziano, i resti del Ludus Magnus, gli Auditoria di Adriano e le case romane del Celio, sottostanti la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo[99].

Fuori dal centro abitato, si trovano gli scavi di Ostia[100]; il mausoleo di Cecilia Metella, l'adiacente Villa di Massenzio, il Castrum Caetani, il sepolcro degli Scipioni e la villa dei Quintili sull'Appia Antica[101]; la villa di Livia a Prima Porta[102]; l'area archeologica di Veio, con il santuario etrusco dell'Apollo[103] e il parco delle Tombe della via Latina.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette del Lazio.
Il Giardino del Lago e il tempio di Esculapio di Villa Borghese

L'insieme delle aree verdi libere copre una superficie complessiva di 86 000 ettari, il 67% dei 128 500 ettari di Roma Capitale. Tra questi si segnalano le aree naturali protette, il cui habitat è particolarmente ricco di specie vegetali e animali, comprendenti 19 parchi terrestri e uno marino, le secche di Tor Paterno[104]. Le aree protette sono una realtà recente, cominciata con l'istituzione del Parco regionale urbano del Pineto nel 1987 e di quello del Parco naturale regionale Appia antica l'anno successivo; nel 1997 nacque l'ente regionale Romanatura, che ampliò notevolmente il numero di zone protette.

Tra i parchi regionali e le riserve naturali ricadenti all'interno del territorio comunale di Roma da ricordare, oltre al parco dell'Appia Antica, la riserva naturale della Marcigliana, la riserva naturale di Decima-Malafede, la riserva naturale Litorale romano, la riserva naturale Valle dell'Aniene, la riserva naturale dell'Insugherata e la riserva naturale di Monte Mario, ai quali si aggiungono i parchi all'interno delle ville di Roma e i vari parchi urbani (es. Parco degli Acquedotti). Specifiche aree verdi sono destinate all'orto botanico ed al roseto comunale mentre, nelle zone più periferiche, sono pure presenti aree agricole.

La vasta area rurale, in parte pianeggiante ed in parte collinare, che si estende attorno alla città di Roma viene definita agro romano, che si differenzia dalla campagna romana in quanto contenuto nel territorio comunale[105].

Lungo il Tevere è presente l'oasi urbana gestita dal WWF.

Fauna urbana[modifica | modifica wikitesto]

Nella città eterna vivono migliaia di specie di animali, vertebrati ed invertebrati. Tipici della zona del Colosseo, per esempio, sono i gatti, dichiarati dal 2001 «patrimonio bioculturale di Roma»[106] (unico esempio in Italia di un provvedimento del genere). I gatti romani sono circa 300 000. Approssimativamente 120 000 vivono nelle case ed i restanti sono randagi, raggruppati in almeno 400 colonie feline definite habitat libero (previsto dalla Legge numero 281 del 1991 e dalla Legge Regionale numero 34 del 1997),[107] e moltissimi romani, principalmente le donne, se ne prendono cura. Da qui il termine di "gattare" per indicarle.[108]

Tra gli uccelli si ricordano gli storni, stimati in addirittura 5 milioni di esemplari[109][110]. Roma è, da anni, la città italiana con il maggior numero di questi volatili, che hanno colonizzato l'ambiente urbano a partire dal primo dopoguerra, in seguito alla distruzione di molte zone umide periferiche, trovando pochi predatori e facile riparo. Le prime aree invase da questi uccelli sono state le zone verdi di Palazzo Venezia, di Villa Torlonia e piazza Cavour, seguite nel 1970 da Villa Ada, Villa Pamphilj, via XX Settembre, viale Trastevere e via Appia Nuova. In seguito hanno colonizzato i platani della riva destra del Tevere, tra ponte Matteotti e ponte Sant'Angelo,[111] per arrivare infine ad entrambe le rive. Nelle stagioni di migrazione causano, con le loro deiezioni, notevoli fastidi[112].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia di Roma.

Con i suoi oltre 2 865 000 abitanti, Roma è il comune più popoloso d'Italia. Nel contesto dell'Unione europea, il comune di Roma si colloca al quarto posto in termini di popolazione, dopo Londra, Berlino e Madrid. Annoverando anche pendolari, militari, studenti, residenti vaticani, politici e diplomatici, il totale degli abitanti di Roma in un normale giorno lavorativo raggiunge la cifra di circa 4 000 000 di persone[20][113].

Abitanti prima dell'unità d'Italia (migliaia)

Abitanti censiti (migliaia)[114]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Roma è il comune italiano con il maggior numero di residenti stranieri[115]: al 31 dicembre 2015 sono in totale 365 181[116], provenienti da 180 stati diversi (compresi 5 cittadini vaticani), il 12,66 % del totale della popolazione. Le comunità più numerose sono quelle provenienti da:

  1. Romania 88 404
  2. Filippine 40 463
  3. Bangladesh 28 493
  4. Cina 16 099
  5. Perù 14 291
  6. Ucraina 13 702
  7. Polonia 12 696
  8. Egitto 10 328
  9. India 9 075
  10. Sri Lanka 8 837
SENATVS·POPVLVSQUE·ROMANVS, dall'arco di Tito

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua latina e Dialetto romanesco.

Il latino fu la prima lingua di Roma; subì la stessa evoluzione e trasformazione della città: dapprima parlato solamente nell'Urbe e nel latium vetus (con poche varianti dialettali, ad esempio a Falerii e Preneste), subì l'influsso dell'etrusco e soprattutto del greco. Successivamente la lingua latina seguì l'espansione di Roma nella penisola italica e in tutto l'impero, fino a subire, insieme all'istituzione politica, una fase di declino. In epoca medievale si confermò come lingua ufficiale della Chiesa di Roma e come la lingua colta e internazionale dell'Europa occidentale[117].

Alberto Sordi, uno dei maggiori rappresentanti della romanità

L'idioma utilizzato comunemente dalla popolazione, oltre alla lingua ufficiale italiana, è il romanesco, che, come la maggior parte dei dialetti italiani, non ha alcuna ufficialità. Formatosi in età medievale, originariamente era affine ai dialetti meridionali, per poi subire l'influenza culturale del fiorentino durante il Rinascimento, che lo rese più simile alla parlata toscana.

Il romanesco, come tutte le lingue, si è poi evoluto negli anni (Giuseppe Gioachino Belli, nella prima metà dell'Ottocento, usa forme linguistiche che non vengono utilizzate da Trilussa all'inizio del Novecento), e dall'inizio del XX secolo si è diffuso anche in altre zone del Lazio, in conseguenza della crescita demografica.

Tra le maggiori creazioni letterarie in dialetto romanesco sono da ricordare, oltre i poeti già citati Gioachino Belli e Trilussa, Cesare Pascarella, Giuseppe Berneri, Filippo Chiappini, Crescenzo Del Monte. Numerosi attori hanno contribuito e contribuiscono all'espressione teatrale e cinematografica del romanesco nel Novecento: tra questi, Aldo Fabrizi, Elena Fabrizi, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Gigi Proietti, Gabriella Ferri, Enrico Montesano e Carlo Verdone.

L'elezione di papa Francesco, vescovo di Roma

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Religione romana, Città del Vaticano, Diocesi di Roma e Rito romano.
« Virgilio lascia [qui] intravedere una concezione di Roma come spazio eternamente sacro, scelto già dagli dei in quell'era mitica quasi impensabile, prima che Roma fosse Roma. »
(Mary Beard, Gli spazi degli dei, le feste in Roma antica[118])

Nonostante le origini indoeuropee, la religione romana, legata alla storia e alle tradizioni della città sin dalle sue origini, presenta caratteristiche proprie, dovute alla mentalità storica, giuridica e politica tipica della società romana.

Le divinità, a differenza di quelle greche, non avevano un'esistenza autonoma; la religio non dava adito a racconti mitici o riflessioni teologiche, ma era instrumentum regni: già dalla fase arcaica della storia romana, infatti, le istituzioni religiose non erano distinte da quelle politiche.

La statua di San Paolo, compatrono di Roma, di fronte alla basilica di San Pietro in Vaticano

Accanto alle divinità maggiori (Giove, Giunone, Minerva, Vesta, Giano, Marte), antropomorfizzate, vi erano alcuni spiriti protettori, come i Lari e i Penati. La religione romana era caratterizzata anche da un ciclo principale di feste annuali, legato esclusivamente alla città di Roma; tuttavia, con l'espansione dell'impero, si diffusero in Roma numerose nuove religioni e culti misterici, provenienti soprattutto dall'Oriente.

Nel I secolo, come avvenne nei centri più importanti dell'impero, si diffuse rapidamente anche il cristianesimo: inizialmente ritenuti una setta giudaica, i cristiani, appartenenti a tutti i ceti della società, avevano una propria organizzazione (la chiesa, assemblea di Dio[119]), con a capo un vescovo (successivamente chiamato Papa), primo dei quali è considerato l'apostolo Pietro; egli morì a Roma come Paolo di Tarso, l'apostolo dei Gentili giunto nell'Urbe per la predicazione intorno al 60: entrambi sono i santi patroni di Roma.

In seguito alla svolta costantiniana del 313 e all'editto di Tessalonica del 380, il cristianesimo si affermò come religione di Stato e la Chiesa di Roma, che detiene il primato della sede di Pietro, accrebbe il proprio potere spirituale e liturgico e instaurò un rapporto con le istituzioni politiche che caratterizzò i secoli successivi.

Roma, da secoli meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli, è sede dell'omonima diocesi e ospita al proprio interno lo Stato della Città del Vaticano, governato dal vescovo di Roma, che per uso della Chiesa stessa è sempre il papa regnante. Oltre al cattolicesimo, a Roma sono diffusi l'islamismo ed altri culti cristiani; in città, inoltre, dalla tarda età repubblicana è presente una folta comunità ebraica[120]. In particolare è presente la Chiesa Evangelica Valdese con una nota chiesa in Piazza Cavour e l'ortodossia con, specialmente, la chiesa dei russi vicino alla stazione di Roma San Pietro. L'Islam ha, come principale sede cittadina, la Moschea di Roma (la più grande moschea dell'Occidente)[121] in zona Acqua Acetosa. L'ebraismo ha una delle più grandi sinagoghe d'Europa, il Tempio Maggiore di Roma, nella zona del ghetto.

Trastevere, salita Sant'Onofrio

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei principali festeggiamenti della tradizione popolare romanesca fu, dal XV al XIX secolo, il Carnevale romano, ripristinato dal comune di Roma, seppur in forma del tutto diversa, nel 2010. Le sue origini si fanno risalire ai Saturnalia dell'antica Roma, caratterizzati da divertimenti pubblici, balli e mascherate[122]. I giochi carnascialeschi si svolsero dal X secolo sul monte Testaccio; qualche secolo dopo, papa Paolo III decise che il carnevale si svolgesse in via Lata, attuale via del Corso. Tra le maschere tipiche del carnevale romano vi sono Rugantino, Meo Patacca e il Generale Mannaggia La Rocca[123].

Roma è una città ricca di tradizioni, miti, leggende, costumi e folclore, già a partire dall'antichità e per tutto il Medioevo, età in cui fiorirono molteplici racconti popolari, in cui la sfera religiosa si univa al mondo magico, il sacro si combinava col profano.

Per le sue peculiari caratteristiche, una delle zone di Roma in cui è ancora possibile rintracciare frammenti e stimoli della cultura popolare è il pittoresco rione di Trastevere, con i suoi stretti vicoli, le trattorie, le chiese medievali e il colle Gianicolo[124]; è proprio a Trastevere che sorge il museo del folklore e dei poeti romaneschi, che ospita documenti della vita quotidiana e delle tradizioni romane, tra cui gli acquerelli di Ettore Roesler Franz sulla Roma sparita[125].

Nel quartiere Europa, si trova il museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, che raccoglie materiale tradizionale e folkloristico-popolare proveniente da tutta Italia.

La sede della FAO in viale delle Terme di Caracalla

Da ricordare inoltre:

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

La città è il centro di molte istituzioni finanziarie (banche ed assicurazioni), di centri di produzione televisiva, di aziende operanti nella moda e nella pubblicità e soprattutto dell'industria cinematografica.

Roma è anche sede di alcune agenzie internazionali delle Nazioni Unite, come il Programma Alimentare Mondiale (PAM), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD); in città ha sede il collegio di difesa della NATO. La capitale italiana, oltre ai trattati che nel 1957 hanno istituito la CEE e l'Euratom, ha ospitato anche la firma ufficiale del trattato per la costituzione europea (29 ottobre 2004) e la stipulazione dello statuto della Corte Penale Internazionale.

Essendo capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica italiana, Roma ospita, oltre alle sedi comunali, le varie sedi del governo provinciale, regionale e nazionale, nonché lo Stato Maggiore dell'Esercito, lo Stato Maggiore della Marina, lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e lo Stato Maggiore della Difesa.

Ospedali[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita da numerosi ospedali e centri di cura pubblici e privati, nelle varie ASL in cui è suddivisa la città. Nel quartiere Tiburtino ha sede l'Istituto Superiore di Sanità, che opera al servizio del ministero della Salute; tra i principali ospedali romani, vi sono l'arcispedale di Santo Spirito in Saxia, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù (appartenente al Vaticano), l'ospedale San Filippo Neri, l'ospedale San Gallicano, il policlinico Agostino Gemelli (dell'università Cattolica) e il policlinico Umberto I, l'ospedale pubblico più grande in Italia[128].

Gestione rifiuti[modifica | modifica wikitesto]

La gestione dei rifiuti è affidata all'AMA (Agenzia Municipalizzata Urbana) che si avvale della raccolta differenziata in alcune zone della città e ad alcuni siti di stoccaggio dei rifiuti solidi indifferenziati tra cui la discarica di Malagrotta.

Qualità della vita[modifica | modifica wikitesto]

Secondo un'indagine realizzata dall'ufficio Statistica del comune di Roma nel 2007, la qualità della vita dei cittadini romani nel complesso è buona[129]: ciononostante, la capitale mostra vari punti di debolezza.

Tra questi, emergono i problemi di traffico, di inquinamento ambientale e acustico, causati dal crescente utilizzo dei mezzi privati; il decoro urbano soffre per la presenza massiccia di affissioni e cartellonistica pubblicitaria abusiva[130] oltre per la presenza di graffiti vandalici[131][132]. Un altro problema riguarda i servizi municipali, talvolta difficilmente raggiungibili, soprattutto dagli anziani[129].

Tra gli aspetti positivi, emergono la soddisfazione dei cittadini di vivere a Roma, godendo quotidianamente del patrimonio storico e archeologico cittadino, delle sue bellezze monumentali, artistiche e culturali, del clima mite, della vicinanza con il mare e con il centro della cristianità, delle varie opportunità di studio e formazione, dei diversi impianti sportivi e dei grandi spazi verdi[129].

Secondo un'indagine sulla qualità della vita realizzata nel 2015 dalla società di consulenza Mercer, nonostante gli aspetti positivi Roma occupa il 52º posto, penalizzata dal suo sistema di trasporti e da un contesto di business non ottimale, restando distante dal 41º posto di Milano[133].

A causa della criminalità organizzata crescente, nella città c'è uno dei tassi di reati più alti d'Italia (nel 2010, secondo l'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Roma si è piazzata al secondo posto dietro Milano per numero di reati ogni centomila abitanti, con particolare criticità per furti d'appartamento, furti d'auto, scippi e rapine, mentre nel 2011 è schizzata in testa per numero di omicidi)[134]. Secondo l'indagine Insicurezza e degrado nelle periferie urbane realizzata nel 2009 dal dipartimento innovazione e società della Sapienza per conto dell'Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità, un romano su due considera pericolose le periferie, preoccupati soprattutto dalla criminalità e gli incidenti stradali. La maggioranza dei romani intervistati, inoltre, nota che in città ci sono zone insicure, dove sarebbe meglio non andare[135].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Sala Sistina, antica sede della Biblioteca Vaticana

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Archivi e biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le voci sui singoli soggetti sono elencate nella Categoria:Biblioteche di Roma

Nella sua veste di capitale d'Italia, la città possiede due Archivi di Stato: l'Archivio Centrale dello Stato, che conserva (con alcune eccezioni) la documentazione prodotta dagli organi e dagli uffici dello Stato italiano sin dalla sua unità e l'Archivio di Stato di Roma, che fino al 1953 ha svolto anche le funzioni del primo.

La città dispone di numerose biblioteche, di varie tipologie e dimensioni.

Tra le più rilevanti si possono ricordare: la Biblioteca Angelica; la Biblioteca Apostolica Vaticana, in Vaticano; la Biblioteca Casanatense; la Biblioteca dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Biblioteca Hertziana; la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, la biblioteca più grande d'Italia; la Biblioteca Universitaria Alessandrina; la Biblioteca Vallicelliana. Con il nome di Biblioteche di Roma viene invece indicata la rete delle 37 biblioteche di pubblica lettura di Roma Capitale.

Numerose sono le biblioteche romane che partecipano al Servizio bibliotecario nazionale (SBN). Grazie all'OPAC SBN è possibile effettuare via web ricerche nei cataloghi correnti di oltre 100 istituzioni bibliotecarie della città, aggregate nei diversi poli regionali[136].

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

A Roma sono presenti sedi di enti dediti alla ricerca scientifica, tecnologica, medica o umanistica: tra gli altri, l'ISTAT, un ente di ricerca pubblico dedito ai censimenti sulla popolazione, sull'industria, sui servizi, sull'agricoltura e a varie indagini in campo economico; l'IsIAO, un ente pubblico che opera attivamente nel campo della promozione culturale fra l'Italia e i paesi dell'Africa e dell'Asia; l'IPOCAN, un'istituzione dedicata allo studio e alla ricerca delle problematiche connesse al Vicino Oriente islamico in età moderna e contemporanea; il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale dell'Italia, con diverse sedi sparse sul territorio comunale e una forte concentrazione di Istituti in un'Area di Ricerca; l'Accademia Nazionale dei Lincei, una delle più antiche in Italia, fondata nel 1603.

Il Collegio Romano, sede del "Visconti", il più antico liceo romano statale[137]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

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Roma è la città italiana con il maggior numero di scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I e II grado, pubbliche e private[138]. La scuola a Roma ha origini remote: Plutarco affermò che la prima scuola pubblica romana fu aperta verso la metà del III secolo a.C., anche se verosimilmente si tratta di un'istituzione molto più antica; durante tutto l'evo antico, Roma fu uno dei principali centri di istruzione del mondo occidentale. Nel Medioevo, l'istruzione scolastica fu completamente affidata alla Chiesa; dall'epoca rinascimentale fino alla presa di Roma, fu in vigore l'ordinamento scolastico pontificio.

Tra i principali istituti scolastici romani si ricordano il Liceo ginnasio statale Augusto, il liceo Torquato Tasso, il liceo ginnasio statale Giulio Cesare, il liceo artistico Ripetta, il Liceo classico Ennio Quirino Visconti, il Liceo classico Dante Alighieri, il Liceo scientifico statale Camillo Cavour, il liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani, ancora il liceo ginnasio statale Pilo Albertelli, il liceo scientifico statale Augusto Righi, il liceo scientifico statale Plinio Seniore, il collegio San Giuseppe (istituto De Merode), il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II.

Università[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le voci sui singoli soggetti sono elencate nella Categoria:Università di Roma
La Città Universitaria di Roma, sede della Sapienza, realizzata su progetto urbanistico di Marcello Piacentini ed inaugurata nel 1935, in una foto del 1938

Roma ha il maggior numero di atenei e di iscritti universitari in Italia; sul suo territorio sono presenti 22 atenei statali e privati e 24 atenei pontifici, per un totale di 46 atenei[139].

La più importante è la Sapienza, che nel 2013 è stata anche l'unica università italiana a comparire tra le prime cento del mondo secondo la classifica internazionale elaborata dal Center for World University Rankings, collocandosi al 63º posto[140].

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Musei di Roma.

A Roma l'offerta museale è molto vasta per quantità e qualità: i musei contengono cultura, arte e scultura, tesori accumulati in città nel corso dei secoli[141].

Dai musei Vaticani (più di quattro milioni di visitatori ogni anno), ai musei Capitolini (il più antico museo pubblico al mondo), dalla galleria Borghese ai numerosi musei archeologici, e ancora: Galleria Colonna, Galleria Doria Pamphilj, il Museo Nazionale Romano, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Palazzo delle Esposizioni, il Museo di Roma, il Museo di Roma in Trastevere, il Museo storico della Liberazione, il Museo centrale del Risorgimento, la Galleria nazionale d'arte antica, il Museo dei Fori Imperiali (che assieme ad altri fa parte del sistema dei Musei in Comune), il Museo Barracco, il Museo nazionale d'arte orientale Giuseppe Tucci, il Museo napoleonico di Roma, il Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini, la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea nonché i moderni MACRO e MAXXI[141] e i musei scientifici (Museo civico di zoologia di Roma, Planetario e Museo Astronomico).

Media[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

« Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. »
(Annuncio della prima trasmissione radiofonica italiana, 6 ottobre 1924)

Tra le emittenti radiofoniche italiane a diffusione nazionale, hanno sede a Roma Radio Capital, M2o, Radio Dimensione Suono Roma, Radio Radicale e il settore radiofonico della Rai (Radio Rai) con 10 reti radiofoniche. Vi si trovano, inoltre, la sede operativa di Radio 24, alcuni studi di Radio Kiss Kiss, una redazione di Radio Maria e una sede di RTL 102.5.

Il 6 ottobre 1924 Ines Viviani Donarelli lesse l'annuncio iniziale della prima trasmissione radiofonica italiana della URI dallo studio romano di palazzo Corradi (quartiere Parioli)[142]. Nel 1927 la URI divenne EIAR, con sede legale a Roma; a Torino vi era la direzione generale. Quest'ultima venne spostata a Roma nel 1952, otto anni dopo che l'EIAR assunse la denominazione di Radio Audizioni Italiane.

Palazzo Wedekind, sede de Il Tempo

Stampa[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Opere letterarie ambientate a Roma.

A Roma hanno sede alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali: Il Messaggero (con sede in via del Tritone, fondato nel 1878), Il Tempo (fondato nel 1944, ha sede a Palazzo Wedekind), La Repubblica (il secondo quotidiano più diffuso in Italia[143]), Secolo d'Italia (fondato nel 1952), il manifesto (di stampo comunista), Corriere dello Sport - Stadio (uno dei tre principali quotidiani sportivi nazionali), Il Fatto Quotidiano (fondato nel 2009), L'Unità (fondata da Antonio Gramsci nel 1924); in passato fu anche sede di Liberazione, Il Popolo, e Il Riformista.

Tra i gruppi editoriali e le case editrici romane, vi sono il Gruppo Editoriale L'Espresso, il Gruppo Editoriale Italiano, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Carocci, la Città Nuova Editrice, Caltagirone Editore, la Lateran University Press, la Newton Compton Editori, la Gremese, la Fanucci, la Nutrimenti la Editori Riuniti, la CISU e CIC Edizioni Internazionali.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze romane
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Film girati a Roma.

Roma è considerata una delle capitali mondiali del cinema: dalla costruzione di Cinecittà in poi, vi si è concentrata molta parte dell'industria cinematografica italiana. Cinecittà, inaugurata nel 1937, negli anni cinquanta e sessanta divenne, per i produttori americani, la nuova Hollywood: qui furono girati kolossal come Quo vadis?, Cleopatra e Ben-Hur.

Diversi luoghi della città sono legati a film, attori, registi: ad esempio, piazza del Popolo (Nell'anno del Signore di Luigi Magni), via Veneto e fontana di Trevi (La dolce vita di Fellini), Trinità dei Monti e via Margutta (Vacanze romane di William Wyler), Testaccio (Accattone di Pier Paolo Pasolini), la fontana di Trevi (Totòtruffa 62, con Totò e Nino Taranto). Vi sono, inoltre, film di grande successo legati alla città e alla sua storia, seppur girati altrove: sono numerosi, in particolar modo, i film sull'antica Roma, facenti parte del cosiddetto genere peplum (da Spartacus a Il gladiatore) e specialmente quelli filo religioso-esorcistico (Il rito, L'altra faccia del diavolo e Angeli e demoni).

Roma è legata a tanti altri cineasti, tra cui registi come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Giorgio Bianchi, Luigi Comencini, Luigi Zampa, Dino Risi, Steno, Pietro Germi, Ettore Scola, Sergio Leone, Lucio Fulci, Dario Argento, Nanni Moretti, Matteo Garrone, sceneggiatori come Suso Cecchi d'Amico, Ennio Flaiano, Leonardo Benvenuti, Age e Scarpelli, Flavio Mogherini e anche ad attori come Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Silvana Mangano, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Gian Maria Volonté, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Christian De Sica, Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Massimo Ghini.

Prima di Cinecittà, tuttavia, vi furono altre case di produzione: la Cines, sorta nel 1906 dalla trasformazione in società anonima della Alberini & Santoni, la Scalera Film, alla circonvallazione Appia, e la De Paolis; contribuirono allo sviluppo dell'industria cinematografica anche la Settimana Incom e l'Istituto Luce[144].

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: RAI - Radiotelevisione Italiana.

Nel 1952 la direzione generale della R.A.I. si trasferì da Torino (città in cui nel 1924 nacque la URI) a Roma: qui la società, il 10 aprile 1954, divenne operatore televisivo e assunse la denominazione RAI - Radiotelevisione Italiana. La sede legale e direzionale e la direzione generale della RAI si trovano in viale Mazzini 14, nel quartiere Della Vittoria. Il principale centro di produzione si trova a Saxa Rubra; altri sono siti in via Teulada (Della Vittoria), via Ettore Romagnoli (Monte Sacro Alto) e al teatro delle Vittorie in via Col di Lana (Della Vittoria); l'auditorium RAI, invece, si trova al Foro Italico.

A Roma si trovano anche due centri di produzione Mediaset (il Centro Safa Palatino e l'Elios), una sede di Sky Italia (sulla Salaria) e la sede de La7 e La7d (via Pineta Sacchetti); hanno sede, inoltre, varie aziende televisive (come LT Multimedia, Fox Italia, Telecom Italia Media, NBC Universal Global Networks Italia e sedi di rappresentanza di tv estere), TV2000 (la tv della Conferenza Episcopale Italiana, sulla via Aurelia) e TELEPACE (via del Mascherino) che ambedue collaborano con il Centro Televisivo Vaticano, nonché le reti televisive locali del Lazio.

Numerosi sono i programmi andati in onda da Roma e le fiction televisive girate nella città capitolina: da Canzonissima a Rischiatutto, da Non è la RAI al Maurizio Costanzo Show, da Ballando con le stelle a Carramba che sorpresa, da Domenica In a Chi l'ha visto?, da Un medico in famiglia a I Cesaroni.

Augusto di Prima Porta

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romana, Rinascimento romano e Scuola romana (pittura XX secolo).

Roma è oggi considerata una fra le più importanti città d'arte del mondo; nel suo territorio vi sono opere testimonianza di tutte le civiltà che l'hanno abitata nelle varie epoche, dalle opere romane a quelle medievali, rinascimentali, barocche, romantiche e contemporanee: per questo essa risulta essere la città che possiede più monumenti al mondo.[145] L'arte romana fu fortemente influenzata da due correnti culturali differenti: la cultura italica (in particolar modo etrusca) e la cultura greca ellenistica; i Romani, tuttavia, non davano molta importanza al mondo dell'arte, considerata causa di corruzione del mos maiorum.

A Roma, fin dai primi secoli, si affermò la ritrattistica, legata al culto degli antenati. La conquista dei popoli stranieri fece confluire nella città capitolina immense ricchezze derivanti dalla spoliazione dei templi e delle città nemiche: la definitiva conquista dei territori ellenici, inoltre, la mise a diretto contatto con i tesori dell'arte greca.

L'architettura romana basava i propri schemi costruttivi sul principio dell'arco e della volta; la cupola fu la vera e propria invenzione romana, insieme con la fitta rete stradale che collegava Roma con le altre città dell'impero. La pittura romana, probabilmente simile a quella ellenistica, viene convenzionalmente suddivisa in quattro stili, detti pompeiani; a Roma si sono conservati alcuni esempi in varie dimore patrizie, ad esempio nella villa di Livia e presso la Casa della Farnesina.

L'arte romana può essere divisa in due filoni: arte aulica (o patrizia) e arte plebea, da cui derivò l'arte paleocristiana e gran parte dell'arte medievale. Proprio il cristianesimo modificò l'aspetto della città, che si arricchì di catacombe, di basiliche (costruite sull'esempio di quelle civili), di chiese con decorazioni musive. Dopo secoli di decadenza, dovuta alle invasioni barbariche, a Roma l'arte conobbe una nuova fase in seguito alla discesa dei Franchi in Italia e, soprattutto, all'incoronazione di Carlo Magno, che volle ricostituire un impero paragonabile a quello romano, per estensione e potenza, ma anche per arte e cultura.

Dopo il Basso Medioevo, caratterizzato dal dominio di nobili famiglie che arricchirono il volto della città con centinaia di torri, simbolo del loro potere, e la definitiva affermazione del papato dopo lo scisma d'Occidente, Roma cambiò la propria immagine, divenendo il più importante luogo di produzione artistica dell'intero continente; in questo periodo, in città lavorarono, al servizio dei Papi, i maggiori architetti e pittori del tempo: Masaccio e Masolino, Leon Battista Alberti, il Beato Angelico, Piero della Francesca, Pinturicchio, Botticelli, Bramante, Raffaello e Michelangelo.

Dopo il quinquennio di papa Sisto V, che mutò l'impianto urbanistico della città, nel XVII secolo a Roma nacque l'arte barocca, che ebbe in Carlo Maderno, Pietro da Cortona, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini i suoi massimi esponenti.

Nel Settecento, Roma perse il ruolo politico di principale capitale europea, e, nonostante la realizzazione di alcune grandi opere d'arte (tra cui quelle di Antonio Canova), la produzione artistica subì un lento declino, dovuto anche alle vicende politiche della città.

La svolta decisiva avvenne con la breccia di Porta Pia, che consegnò Roma al Regno d'Italia: la città dovette adeguarsi nuovamente al ruolo di capitale e conobbe una rapida espansione, urbanistica e demografica. Dopo la Roma umbertina di fine Ottocento e la Roma giolittiana di inizio XX secolo, si affermò il fascismo, che rinnovò il volto della città. La seconda metà del secolo è stata caratterizzata dalla creazione di nuovi quartieri, come l'EUR, in cui dominano l'arte e l'architettura moderna e contemporanea.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro latino e Teatri di Roma.

Le prime forme teatrali presenti a Roma furono le espressioni popolari preletterarie: il fescennino, penetrato a Roma nel IV secolo a.C.; la satura, rappresentata durante i ludi scaenici istituiti nel 364 a.C.[146]; l'atellana, una farsa di tipo comico; il mimo, uno spettacolo di origine greca.

È proprio con la rappresentazione di un'opera teatrale che, tradizionalmente, ha inizio la storia della letteratura latina: nel 240 a.C., infatti, gli edili affidarono a Livio Andronico la composizione di una fabula, in occasione dell'anniversario della vittoria di Roma su Cartagine (prima guerra punica).

Fortemente influenzato da quello greco, il teatro latino annovera tra i principali autori Gneo Nevio, Marco Pacuvio, Quinto Ennio, Lucio Accio, Tito Maccio Plauto, Publio Terenzio Afro e Lucio Anneo Seneca; dal I secolo d.C. in poi, per il teatro latino iniziò una lunga fase di decadenza.

Dopo una fase buia durante tutto il Medioevo (caratterizzato dal cosiddetto teatro religioso), il teatro svolse un ruolo di primo piano dagli inizi dell'età moderna, nonostante la rigida censura dei pontefici: gli spazi pubblici dedicati alle rappresentazioni teatrali, tuttavia, iniziarono a comparire solo nel Seicento (secolo influenzato dalla presenza in Roma della mecenatica Cristina di Svezia), anche se il primo fu eretto sul Campidoglio per volere di papa Leone X nel 1513.

Il secolo d'oro per il teatro romano moderno fu il Settecento, quando furono costruiti i grandi teatri (l'Alibert, l'Argentina) e si diffuse il melodramma del romano Pietro Metastasio. Il teatro, dopo un declino nella prima metà dell'Ottocento, si rivitalizzò dopo l'unità nazionale (soprattutto il teatro dialettale e la prosa); negli anni 1880 fu costruito il Costanzi (il Teatro dell'Opera).

Nel Novecento furono realizzati numerosi teatri, nonostante la crisi del mondo teatrale dovuta alla nascita del cinema e della televisione; negli ultimi decenni è stato attuato un decentramento teatrale a favore delle zone periferiche della città capitolina.

Oggi Roma vanta una grande varietà di offerta teatrale, potendo annoverare. oltre ai sopracitati, il Teatro Eliseo, il Teatro Brancaccio, il Teatro Jovinelli, il Teatro Sistina, il Teatro Quirino, il Teatro Valle, il Teatro India, il Salone Margherita, il Gran Teatro, il Teatro delle Vittorie, il Teatro Tor Bella Monaca, il Teatro del Lido e il Teatro Arcobaleno.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Scuola romana (musica) e Canzone romana.

La musica è presente nella storia di Roma fin dalle prime espressioni orali dei ceti dominanti della fase preletteraria (dai carmina convivalia alle neniae) e quelle popolari (canti, formule magiche, filastrocche, carmina triumphalia). Di origini etrusche o italiche, la musica romana ricopriva un ruolo fondamentale nella vita sociale, culturale e militare: i principali strumenti, infatti, venivano utilizzati durante le battaglie.

Con l'avvento del cristianesimo, si diffuse in Roma il canto cristiano, in cui è possibile riscontrare gli archetipi della cultura musicale occidentale. In seguito alla svolta costantiniana, a Roma fu fondata la prima schola lectorum, poi divenuta schola cantorum. Nella chiesa di Roma si sviluppò il canto romano antico, successivamente chiamato canto gregoriano perché attribuito a papa Gregorio Magno: tale canto è riconosciuto come canto proprio della liturgia romana[147]. Nel 1028 Guido d'Arezzo fu invitato da papa Giovanni XIX a Roma, dove soggiornò al Laterano, per illustrare alla curia papale le novità che aveva introdotto in campo musicale.

Fra il XVI e il XVII secolo, nel contesto della Controriforma, si affermò la Cappella Musicale Pontificia Sistina e fu attivo in Roma un gruppo di compositori alla ricerca di uno stile sacro rinnovato sulla base del canto gregoriano e della polifonia del XV secolo: il principale interprete di questo rinnovamento, da cui fiorì la nuova musica polifonica e barocca, fu Giovanni Pierluigi da Palestrina[148]. Nel 1584 è stata fondata l'accademia nazionale di Santa Cecilia, la più antica accademia di musica al mondo. Fu a Roma che, con Caccini prima e con Metastasio poi, si avviò la riforma del melodramma italiano.

Nei secoli successivi, Roma fu meta di compositori come Vivaldi, Mozart, Rossini, Franz Liszt, Charles Gounod e Debussy.

Nel XX secolo la città ha dato i natali ai compositori Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Nicola Piovani, alla clavicembalista Chiara Massini, alla pianista Alessandra Celletti nonché ad alcuni tra i principali cantautori italiani, tra cui Claudio Villa, Lando Fiorini, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Renato Zero, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa, Marina Rei, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Max Gazzè, Alex Britti, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi e Giorgia.

Roma fu anche la sede dell'Eurovision Song Contest 1991, dopo la vittoria nell'anno precedente di Toto Cutugno.

Prodotti tipici della cucina antica

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina romana e Cucina dell'antica Roma.

Alle origini della cucina romana vi è la cucina dell'antica Roma, descritta nel Satyricon di Petronio e nelle ricette di Apicio e basata su carni battute, legumi, ortaggi, pesci e vino.

La cucina romanesca, a partire dal Medioevo, si divise in cucina pontificia, consumata alla corte dei Papi, e cucina popolare, maturata sino ai nostri giorni[149].

Quest'ultima si basa su ingredienti semplici ma saporiti, sull'uso di erbe aromatiche, di avanzi e frattaglie, di strutto, olio e battuto a base di lardo, guanciale, ventresca e grasso di prosciutto[149].

Tra i piatti tipici, vi sono l'abbacchio al forno, la coda alla vaccinara, la coratella, i rigatoni con la pajata, i saltimbocca, la trippa di bue, i carciofi alla romana, l'amatriciana, la carbonara, il pangiallo e piatti della cucina ebraico-romanesca (tra cui i carciofi alla giudia e i calzonicchi)[150].

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno la Capitale è protagonista di eventi capaci di attirare diverse centinaia di migliaia di persone, come il Festival Internazionale del Film di Roma, in autunno, con palcoscenico principale presso l'Auditorium Parco della Musica[151]; la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, presso l'Auditorium Conciliazione; l'Estate Romana, che prevede numerose iniziative (eventi artistici, performance teatrali, spettacoli di musica, rassegne di cinema, rassegne a base di reading, letture e concerti, manifestazioni dedicate ai libri e altri eventi)[152]; di rilevanza nazionale anche il Romaeuropa Festival, il Biennale d'Arte Internazionale di Roma[153] e il Quadriennale di Roma[154]. Presso la Nuova Fiera di Roma, si svolge il Romics[155], evento legato al fumetto e all'animazione, annuale fino al 2012 e semestrale a partire dal 2013.

Persone legate a Roma[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le voci sui singoli soggetti sono elencate nella Categoria:Persone legate a Roma

Re, consoli, imperatori, papi, filosofi, letterati, scrittori, santi, generali, musicisti, architetti, scultori, pittori, attori, religiosi, archeologi, scienziati, conduttori televisivi, politici e tante altre personalità hanno lasciato traccia di sé, materialmente o idealmente, nella plurisecolare storia di Roma, dal leggendario fondatore, Romolo, a Giulio Cesare, il figlio più grande di Roma, da Pietro apostolo, primo Papa, a Cola di Rienzo, l'ultimo dei tribuni, da Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, a Giulio Andreotti, protagonista della scena politica italiana della seconda metà del XX secolo.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Roma antica e Urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000.

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni di Roma, Rioni di Roma, Quartieri di Roma, Suburbi di Roma e Zone di Roma.

La suddivisione storica è composta di 116 comprensori toponomastici organizzati in quattro gruppi:

Esistono ulteriori suddivisioni e toponimi di uso corrente.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

I Municipi di Roma
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Municipi di Roma.
Palazzo Senatorio, municipio di Roma

Il territorio di Roma Capitale è suddiviso in 15 Municipi[156] (ex Circoscrizioni) con autonomia gestionale, finanziaria e contabile, ed organi politici eletti direttamente.

Nel 1972 furono istituite le 20 Circoscrizioni, ridotte a 19 nel 1992 quando la XIV è diventata il Comune di Fiumicino, e denominate Municipi dal 2001, quando acquisirono maggiori competenze in base al processo di decentramento amministrativo. Lo Statuto di Roma Capitale articola il territorio in 15 Municipi a partire dal 2013, accorpando alcuni dei territori pre-esistenti.

A fini statistici, i Municipi sono ulteriormente suddivisi in 155 zone urbanistiche omogenee.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Frazioni di Roma.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Parco Centrale del Lago all'EUR, sede del più importante polo finanziario e terziario della capitale

Roma è il primo comune in Italia per prodotto interno lordo complessivo, e una tra le prime grandi città per reddito pro-capite, e qui si concentra gran parte delle attività economiche e dell'occupazione del Lazio. In assoluto, Roma è il 95° comune per reddito imponibile medio pro-capite dichiarato nel 2014, con 24 555 euro[157].

Torri Eurosky ed Europarco

La provincia di Roma ha il maggiore ammontare in Italia di popolazione attiva (1,9 milioni) e di occupati (quasi 1,7 milioni), ma un tasso di attività inferiore a quello delle province metropolitane del centro-nord (su 100 persone in età attiva, infatti, a Roma solo 67 lavorano o cercano un'occupazione), e un tasso di disoccupazione poco al di sotto della media nazionale (11,3% nel 2013)[158].

La caratteristica settoriale principale dell'area romana è rappresentata dall'elevata quota di terziario pubblico, dovuta ai ministeri e agli altri enti pubblici statali e locali, mentre sono al contrario bassi i livelli di occupazione in agricoltura e nell'industria. Nel 2013, l'84%% degli occupati era addetto al settore dei servizi (di cui il 19% in commercio, alberghi e ristoranti), e solo l'8,5% nell'industria in senso stretto, oltre al 6,4% nelle costruzioni; il 78% degli occupati era dipendente, anche questo a causa dell'elevata concentrazione di lavoro pubblico[158].

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Roma è il più grande comune agricolo d'Europa, con una superficie agricola di 517 km², circa il 40% della superficie comunale totale[159].

Industria[modifica | modifica wikitesto]

A Roma è presente una forte realtà industriale costituita di aziende medie e medio-piccole, che si è sviluppata intorno ad alcuni poli di sviluppo, come la cosiddetta Tiburtina Valley ovvero la zona poco oltre il Grande Raccordo Anulare lungo la via Tiburtina o Acilia.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

L'interno del Pantheon, uno dei monumenti più visitati dai turisti

Con l'apertura del mercato delle telecomunicazioni, c'è stato un notevole sviluppo delle aziende legate direttamente o indirettamente a questo settore che hanno spesso scelto Roma per l'insediamento delle loro sedi. La presenza di tre poli universitari pubblici, insieme a decine a carattere privato, ha favorito negli ultimi anni lo sviluppo di attività legate alla ricerca e ai servizi tecnologici avanzati.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

L'importanza storica, monumentale, artistica e religiosa della città la rende una delle principali mete turistiche nel mondo e la più visitata d'Italia[160]: ogni giorno è visitata mediamente da circa 90 000 turisti, per un totale annuo nel 2014 di 13,4 milioni di arrivi e 32,8 milioni di presenze, di cui due terzi stranieri[161]. Contando i soli turisti stranieri, Roma è la città più visitata in Italia, la 6a in Europa e la 14a nel mondo, con 7,4 milioni di arrivi[162]. Il contributo del turismo costituisce circa il 12% del PIL cittadino[163].

Strada romana sul Palatino

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Roma.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Strade consolari.
« Tutte 'e strade pórteno a Roma »
(Proverbio romanesco[164])

La città è al centro di una struttura radiale di vie di comunicazione che ricalcano le direttrici delle antiche strade consolari (Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria, Nomentana, Tiburtina, Casilina, Prenestina, Anagnina, Appia, Ardeatina, Laurentina, Ostiense, a cui nel medioevo si aggiunse la Tuscolana) che, partendo dal miliarium aureum, il chilometro zero fisico[165], congiungevano Roma a tutti gli angoli dell'Impero.

Lo spazio urbano, un tempo delimitato dalle mura, a partire dalla seconda metà del XX secolo è definito dall'anello esterno di raccordo tra le vie di penetrazione, il Grande Raccordo Anulare, che rappresenta la congiunzione principale del trasporto su strada tra Roma e il resto d'Italia. Sul Raccordo convergono le quattro autostrade per Firenze (A1 diramazione Roma nord), Teramo e Pescara (A24/A25), Napoli (A1 diramazione Roma sud) e l'aeroporto di Fiumicino (A91, da cui si dirama la A12 per Civitavecchia), oltre alle due superstrade Cassia Veientana (SR 2 bis) e Pontina (SR 148).

Roma ha la rete stradale più ampia d'Europa, con circa 6 000 km di strade[166].

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Posta al centro della penisola, Roma è anche il principale nodo ferroviario dell'Italia centrale, collegata mediante le linee ad alta velocità con Firenze e Napoli. Le altre principali direttrici di traffico ricalcano - almeno nella parte iniziale del percorso - il tracciato delle strade consolari: la linea tirrenica (Roma-Genova, lungo la via Aurelia); la linea verso nord inizialmente lungo la valle del Tevere (Roma-Firenze-Bologna); le linee verso l'Adriatico (Roma-Pescara, lungo la via Tiburtina, e Roma-Ancona, lungo la via Flaminia); le linee verso il meridione (Roma-Formia-Napoli, lungo la via Appia, e Roma-Cassino-Napoli, lungo la via Casilina)[167].

La stazione principale, e l'unica nel centro storico, è Roma Termini (la più trafficata stazione d'Italia), ma i treni ad alta velocità di Trenitalia e NTV e i treni nazionali fermano anche a Roma Tiburtina (destinata a gestire livelli di servizio pari a Termini) e Roma Ostiense. Le altre stazioni svolgono un ruolo importante per i servizi metropolitani-regionali; fra di esse le stazioni di Roma San Pietro, Roma Trastevere, Roma Tuscolana e Roma Prenestina, mentre Roma Casilina, chiusa al pubblico dal 2003, viene usata come fermata straordinaria in condizioni di difficoltà.

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Roma § Porti.

Il primo porto romano si deve, secondo la tradizione, ad Anco Marzio che fece costruire alla foce del Tevere l'insediamento di Ostia, cui si aggiunsero in età imperiale sulla sponda opposta del fiume i due nuovi porti di Claudio e Traiano. Altri scali romani furono quelli fluviali, costruiti per l'approdo delle imbarcazioni che anticamente risalivano il Tevere per giungere in città: il porto dell'Emporio, abbandonato già in epoca medievale; il porto di Ripa, ricostruito nel 1642 con il nome di Ripa Grande; il porto di Ripetta, costruito nel 1704 a monte di Castel Sant'Angelo ma distrutto nel 1893; il porto Leonino, costruito nel 1827 per volere di Leone XII e distrutto nel 1863.

Tre scali servono la città, con scopi diversi:

Aeroporto intercontinentale "Leonardo da Vinci"

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita da quattro aeroporti:

Non è più funzionante l'Aeroporto Francesco Baracca situato dentro la città nel quadrante est, che fu il primo aeroporto d'Italia inaugurato nel 1909, e di cui è ancora visibile una pista all'interno del Parco archeologico di Centocelle.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Roma, Metropolitana di Roma, Rete tranviaria di Roma, Rete filoviaria di Roma, Servizi ferroviari suburbani di Roma e ATAC.
Mappa d'insieme della rete metropolitana di Roma
Autobus a metano dell'ATAC

Il trasporto pubblico locale si compone di:

Dell'estesa rete di tranvie extraurbane che un tempo caratterizzava l'area di Roma, fra cui la tranvia Roma-Tivoli e le tranvie dei Castelli Romani, dopo i tagli operati nel corso del Novecento non è sopravvissuto alcun impianto.

La mobilità privata è regolata da:

La mobilità sostenibile è invece incentivata dai servizi di car sharing classico e a flusso libero[174], e dal bike sharing.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Roma Capitale, Sindaci di Roma ed Elezioni comunali a Roma.

Il territorio comunale di Roma è amministrato da un ente territoriale speciale, denominato Roma Capitale, entrato in vigore il 3 ottobre 2010 a seguito della riforma del titolo V parte II della Costituzione italiana nel 2001 per garantire alla città maggiore autonomia, sostituendosi al previgente Comune di Roma, mantenendone invariati i confini.

Il Sindaco è, dal 22 giugno 2016, Virginia Raggi, del M5S, la prima donna a ricoprire questo incarico e la più giovane di sempre.

Ambasciate e consolati[modifica | modifica wikitesto]

Roma ospita le ambasciate straniere presso la Repubblica italiana (138 ambasciate)[175] e la Santa Sede (72), compresa, pertanto, anche l'ambasciata italiana presso la Santa Sede, unico caso di ambasciata entro i confini del proprio paese, che ha sede a palazzo Borromeo[176].

La città capitolina, inoltre, è sede di 25 consolati generali o onorari[177].

Colonna dedicata a Parigi, alle Terme di Diocleziano

A Roma ha sede il Sovrano Militare Ordine di Malta, un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede riconosciuto da gran parte della comunità internazionale come soggetto di diritto internazionale: villa del Priorato di Malta, sull'Aventino, sede storica dell'ordine, ospita le ambasciate presso la Santa Sede e presso la Repubblica italiana dell'Ordine, e gode del diritto di extraterritorialità.

Nella capitale, infine, si trovano le missioni diplomatiche permanenti presso la FAO degli stati membri dell'agenzia delle Nazioni Unite.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

(FR)

« Seule Paris est digne de Rome; seule Rome est digne de Paris »

(IT)

« Solo Parigi è degna di Roma; solo Roma è degna di Parigi »

(Gemellaggio tra le città di Roma e Parigi[178])

Dal 1956 Roma è gemellata in modo esclusivo e reciproco con[179]:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Sport a Roma.

Roma ha ospitato le Olimpiadi del 1960 e la prima edizione dei Giochi paralimpici, ed è ufficialmente candidata ad ospitare i giochi olimpici del 2024. Nella Capitale si sono disputate le finali dei due campionati del mondo di calcio organizzati in Italia (1934 e 1990). La città ha ospitato la II edizione dei campionati del mondo di atletica leggera nel 1987 e per due volte i campionati mondiali di nuoto (VII edizione nel 1994 e XIII nel 2009). È stata per tre volte tappa finale del Giro d'Italia (1950, 1989 e 2009), oltre che una delle sedi delle partite dell'NBA Europe Live Tour (nel 2006 e nel 2007).

Ogni anno, in primavera, ospita la maratona di Roma, con partenza e arrivo in via dei Fori Imperiali[180].

Principali società sportive[modifica | modifica wikitesto]

Derby Lazio-Roma, i giocatori manifestano solidarietà alle vittime del terremoto in Abruzzo nel derby di ritorno dell'11 aprile 2009

A Roma vi sono diverse società sportive che gareggiano nel massimo campionato della loro disciplina:

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la mappatura degli impianti sportivi siti nel territorio comunale romano realizzata dal Prisp (Piano Regolatore Impianti Sportivi)[181], a Roma sono presenti circa 2 500 strutture per lo sport, tra cui 1 700 palestre per giochi di squadra, 1 100 spazi per il wellness, 231 campi scoperti e numerosi spazi all'aperto e piccoli impianti[182]. Di seguito ne sono elencati i principali, alcuni dei quali caratterizzano l'area sportiva del Foro Italico:

Personalità sportive legate a Roma[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le voci sui singoli soggetti sono elencate nella Categoria:Personalità sportive legate a Roma
Villa del Priorato di Malta, buco della serratura: da esso è possibile vedere solamente il cupolone[184]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Proverbi e modi di dire

Esiste un buon numero di proverbi e modi di dire che riguardano o nominano Roma:

  • A Roma, comportati come un romano;
  • Roma non fu costruita in un giorno; Un po' ppe' vorta fu ffatta Roma[185];
  • Per conoscere Roma non basta una vita;
  • È come andare a Roma e non vedere il Papa;
  • Chi va a Roma perde la poltrona;
  • Tutte le strade portano a Roma (in dialetto romanesco Tutte 'e strade pórteno a Roma);
  • Sono Pazzi Questi Romani (Asterix ed Obelix);
  • Capire Roma per toma.
Appellativi

Roma possiede anche diversi appellativi. È chiamata:

  • "Urbs/Urbe": già anticamente la parola Urbs indicava Roma per antonomasia;
  • Caput fidei, "capitale della fede";
  • Caput mundi, "capitale del mondo";
  • Urbs Aeterna, Città Eterna;
  • Città Santa;
  • Città dell'acqua, per i suoi acquedotti e le sue fontane, per il simbiotico rapporto con il Tevere e per la grande disponibilità di acqua in generale.
Primati
  • Secondo Sightmaps, Roma è la seconda città più fotografata al mondo dopo New York, prima in Europa[186].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Città-stato enclave di Roma.
  2. ^ Dati di riferimento alla superficie
  3. ^ a b Dato Istat al 29-02-2015, demo.istat.it. URL consultato il 6 luglio 2016.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
  5. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, dipionline.it. URL consultato il 14 giugno 2013.
  6. ^ Roma diventa Capitale, comune.roma.it. URL consultato il 14 luglio 2011.
  7. ^ Per la prima volta così detta da Albio Tibullo, cf. carmen 2,5,23 s.: "Romulus aeternae nondum formaverat urbis / moenia."
  8. ^ Cutrufo, p. 84.
  9. ^ Scoperte archeologiche rivelano che Roma ha 200 anni di più, focus.it. URL consultato il 21 aprile 2014.
  10. ^ "Roma più vecchia di due secoli", rainews.it. URL consultato il 13 aprile 2014.
  11. ^ Il numero di abitanti della Roma augustea fu raggiunto solamente agli inizi del XIX secolo da Londra.
  12. ^ Centro Storico di Roma, sitiunesco.it. URL consultato il 17 settembre 2014.
  13. ^ (EN) UNESCO - Centro storico di Roma, whc.unesco.org. URL consultato il 23 agosto 2010.
  14. ^ Nel 1990 è stata pubblicata dall'UNESCO un'estensione e sono stati inclusi i beni compresi entro le mura di Urbano VIII.
  15. ^ Città del Vaticano, vaticanstate.va. URL consultato il 5 agosto 2015.
  16. ^ Discorsi del Presidente Ciampi, presidenti.quirinale.it. URL consultato il 4 agosto 2015.
  17. ^ Le istituzioni salutano Benedetto XVI. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  18. ^ Numeri e primati della 'Quarta Roma', comune.roma.it. URL consultato il 5 agosto 2015.
  19. ^ Aree verdi del comune di Roma, romanatura.roma.it. URL consultato l'8 agosto 2015.
  20. ^ a b Roma, un caso unico: nella storia, nel presente, comune.roma.it. URL consultato il 14 luglio 2011.
  21. ^ Classificazione sismica 2015 per comune aggiornata a marzo 2015 (xls), protezionecivile.gov.it. URL consultato l'8 agosto 2015.
  22. ^ Porto di Fiumicino. Cutrufo: "nuovo tassello del secondo polo turistico della capitale", romanotizie.it. URL consultato il 6 agosto 2015.
  23. ^ Parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano-Martignano, parcobracciano.it. URL consultato il 23 agosto 2010.
  24. ^ Andre Eid, Classificazione dei climi della terra secondo il climatologo Koppen, su meteogiornale.it, 7 maggio 2006. URL consultato il 16 agosto 2015.
  25. ^ I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1973-2003, ilmeteo.it. URL consultato il 23 settembre 2010.
  26. ^ Rendina, 2007, 17.
  27. ^ a b c d L'ipotesi venne formulata da alcuni antichi cronisti di lingua greca e riportata dallo storico Plutarco.
  28. ^ L'ipotesi è una variante della leggenda troiana. Il nome avrebbe preso nome dai fondatori della città, anche se il vero fondatore fu solo uno dei due gemelli; cfr. Rendina, 2007, 17.
  29. ^ Ipotesi formulata da Servio Mario Onorato: Roma avrebbe significato "città del fiume".
  30. ^ Plutarco scrisse: "sulle rive dell'insenatura sorgeva un fico selvatico, che i Romani chiamavano ruminalis perché i gemelli vi furono allattati; i Romani chiamano Rumilia una dea che viene invocata durante l'allattamento dei bambini".
  31. ^ I due colli sono paragonabili, nella forma, a due mammelle.
  32. ^ In questo caso Roma avrebbe significato "città forte"; Plutarco scrisse: "[…] i Pelasgi, che, dopo aver visitato quasi tutte le terre abitabili e soggiogati quasi tutti i viventi, si fissarono dove sorge Roma, e per la propria forza in guerra diedero il nome alla città".
  33. ^ Liverotti.
  34. ^ L'ipotesi venne ritenuta possibile durante il Medioevo, ma, tranne un graffito pompeiano, non è documentata in nessun luogo.
  35. ^ Secondo Marco Terenzio Varrone.
  36. ^ Gabba, pp. 27-43.
  37. ^ Gabba, pp. 43-81.
  38. ^ Gabba, pp. 87-106.
  39. ^ Gabba, pp. 107-147.
  40. ^ Gabba, pp. 277-279.
  41. ^ Roma raggiunse formalmente il Golfo Persico solo dal 115 al 117. Altrimenti, il confine orientale era rappresentato dall'Eufrate e dal deserto siriano.
  42. ^ Gabba, pp. 303-314.
  43. ^ Gabba, pp. 315-326.
  44. ^ Gabba, pp. 326-395.
  45. ^ Gabba, pp. 413-416.
  46. ^ Gabba, 396-404.
  47. ^ Gabba, pp. 419-422.
  48. ^ Gabba, pp. 428-435.
  49. ^ Gabba, pp. 447-449.
  50. ^ Gabba, pp. 450-458.
  51. ^ Ferdinand Gregorovius, citato da Rendina, 2007, 257.
  52. ^ Rendina, 2007, 257-304.
  53. ^ Rendina, 2007, p. 297.
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  70. ^ Rendina, 2007, pp. 756-766.
  71. ^ Rendina, 2007, pp. 854.
  72. ^ a b Rendina, 2007, pp. 854-888.
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  74. ^ a b Rendina, 2007, pp. 911-938.
  75. ^ Statuto comunale, capo I art. 3.
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  111. ^ Focus Extra n° 35, autunno 2008, "Roma", p. 78.
  112. ^ Sugli storni e i crescenti problemi di ecologia urbana che creano, si veda l'ottima scheda di Ecologia urbana.
  113. ^ Al giugno 2010 l'anagrafe registrava 2 864 519 abitanti, a cui bisogna aggiungere circa 118 000 residenti di comodo (cioè che vivono stabilmente a Roma ma risultano residenti altrove), circa 100 000 studenti fuori sede, circa 23 000 persone senza fissa dimora e 799 residenti nella Città del Vaticano, per un totale di 3 106 318 abitanti. Insieme con circa 868 000 persone, che per motivi di lavoro, studio o turismo, quotidianamente si trovano a Roma, la città raggiunge la cifra di circa 3 974 318 abitanti; cfr. Roma oltre i tre milioni di abitanti. URL consultato il 5 settembre 2010.
  114. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
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  126. ^ Nell'antichità la fondazione di Roma veniva ricordata nell'enunciazione delle date in latino, Ab Urbe condita, "dalla fondazione di Roma", come data di riferimento.
  127. ^ Luigi Giampallari, Diritto Ecclesiastico Volume III, ed. Lorenzo Dato, Palermo, 1828 - pagina 190
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su Roma.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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