Il giorno 7 Agosto 2009 rimetterò il mio sedere pesante sulla mia nuova moto Transalp 700 ed andrò in Serbia. A distanza di 3 anni rifaccio il percorso ma senza fretta, con calma. Questa volta mi voglio godere il panorama, Lubiana, Zagabria e poi SM.
Non ho una rosa da portare e non ho giornalisti che mi aspettano. Viaggio solo con il mio bagaglio!
Quella impresa del 6 Maggio 2006 mi ha insegnato una cosa sola: se vuoi una cosa la ottieni, non ci sono santi! Chi si mette in mezzo può solo essere travolto dalla valanga della volontà di successo!
Mi ha anche insegnato ad aiutare altri che hanno gli stessi problemi con i nostri uffici consolari. Quella esperienza mi ha lasciato il potere di imporre a chi rilascia i visti cortesia e cordialità nei confronti di chi vuole venire in Italia. Imporre il rispetto per lo straniero che non merita di essere trattato male!
Comunque voglio farmi una sniffata di balcani dal nord al centro!
Se qualcuno si vuole aggregare è il benvenuto !!
Mangiare cvapa da solo è sempre triste !
Da qualche parte ho letto che Cicciosax dichiara morto il sito Burekeater! Accidenti che dispiacere !
E’ vero molti di noi, lottando con le unghie e con i denti, hanno risolto i propri problemi … ma dichiarare morto il blog è un pò troppo!
Ed ecco perchè ho deciso di scrivere … forse anche perchè mi sento un pò colpevole della “morte” del blog. Gli ultimi tempi l’ho visitato poco e non ci ho scritto per nulla .. devo ammetterlo! Risolti i miei problemi ho buttato blog e forum alle mie spalle. Non ce la facevo più, una lotta di quasi 4 anni mi aveva stremato.
“Tutti i giorni davanti al computer” mi dicevano tutti, Tamara compresa.
Quei “tutti i giorni davanti al computer” comunque hanno dimostrato a me stesso che se uno vuole qualcosa la ottiene. Riesce ad ottenerla anche rivoltando una Ambasciata il suo responsabile visti e il Ministero dell’Interno. Mi ha dimostrato che non ci sono ostacoli insormontabili ma solo la potenza della propria volontà … e questo insegnerò ai miei figli.
Purtroppo o per fortuna oggi tutti gli strumenti per condurre una battaglia si trovano su Internet: email, email di parlamentari, blog, forum, redazioni di giornali etc. etc….. come avrei potuto vincere tale battaglia qualche decina di anni fa con a disposizione macchina da scrivere, lettere di carta e francobolli ? Mah ?! Ecco il perche’ di “Tutti quei giorni davanti al computer” !!!
Cosa mi è rimasto di tutto ciò ? La consapevolezza della potenza della mia volontà. Inoltre, la competenza per bacchettare le ambasciate italiane e la loro arroganza in giro per il mondo! … spesso mi chiamano per questo e sono felice di mettere a disposizione le mie competenze per mettere in riga i nostri connazionali che hanno il potere di rilasciare o meno un visto e che paghiamo con le nostre tasse.
Burekeater dentro di me non morirà mai. Burekeater ha dimostrato di non essere solo un blog ma un qualcosa dentro il cuore di molti italiani che hanno la capacità rara e l’umiltà di guardare ad un altro paese con gli occhi giusti. Di guardarlo con gli occhi di chi vuole scoprire nuove/diverse realtà svestendosi dell’arroganza tipica di noi italiani.
… e adesso vi devo salutare con un abbraccio e un Buon 2009 … mi aspetta una Zeljanica a tavola !!
PermalinkShakespeare e burek…incredibile ma vero!
questo gruppo teatrale croato ha messo due miti insieme, shakespeare e il burek….mangiare o non mangiare, questo e’ il problema!
PermalinkTose Proeski and his nephew Kristijan… My Little One
Words are hardly necessary.
Te sakame Tose!
PermalinkSono un po’ emozionato nello scrivere che il giorno 11 di Ottobre 2008 Io e Ivana ci sposiamo all’Isola d’Elba per la precisione nel paese di Capoliveri. Naturalmente abbiamo sudato 7 camicie con le burocrazie della Croazia e dell’Italia, pero’ alla fine siamo riusciti.
Photo from: kralin
PermalinkCosi’ dice la cartolina di Beppe, arrivata ieri…un curioso viaggio da Belgrado a Skopje, scritta in italiano, sottolinea lo spirito dei Burekeaters!
Grazie Beppe, aspettiamo il tuo racconto.
P.S.Il racconto qui: http://balkaland.blogspot.com/2008/10/il-mio-grasso-grosso-matrimonio-serbo.html
PermalinkIl primo festival del genere in Skopje, Pivolend o Beer Land, inizia oggi…
Sono molto curiosa adesso Qui c’e’ tutto:
http://www.pivolend.com.mk/DefaultEn.aspx
Na zdravje!
PermalinkCome deve essere un vero caffè?
Un buon caffè ha un cuore dentro…secondo voi, come si prepara meglio?
Permalink
Domani pomeriggio la Macedonia gioca contro la Scozzia..sara’ una partita di calcio molto interessante, ne sono sicura…
Skopje è conquistata dai tifosi in kilt…la birra corre, le canzoni si sentono dappertutto, è gia’ festa!
May the best team win…Forza Macedonia!
PermalinkCarissimi, grazie all’ingresso di Biljana P e di altri nuovi autori (chi volesse aggiungersi può scrivermi una mail) proveremo ad andare avanti, come sempre: con la medesima allegria e la medesima leggerezza. Io e Biljana manterremo il proposito di defilarci ma di continuare a postare di tanto in tanto. Di sicuro, fra poco, arriverà il racconto della nostra festazza matrimoniale in Macedonia.
Benritrovati, ah!
PermalinkZdravo!
Vorrei fare una dedica, innanzi tutto a Biljana e Francesco, e poi a tutti a cui piace la musica tradizionale balcanica.
Questa è una canzone macedone: Biljana Platno Belese, una versione molto mediterranea, molto malincolica e piacevole del brano con la chitarra classica…
La canzone racconta la storia della bella ragazza Biljana sulle rive del lago di Ohrid.
Mi chiamo Biljana e devo il mio nome a questa canzone.
Così mi presento anche a voi…
Il mio primo post qui, forse non scritto molto bene in italiano, ma spero che si capisce..
Un grande saluto da Skopje!
Biljana P.
Permalink
Allora, ci siamo risposati e siamo tornati. È andato tutto bene. Vi racconteremo tutto a settembre con molte novità. Nel frattempo andiamo a farci quattro bagni, con Ivan e Dafne a Siracusa!
A presto!
F. e Bi.
Domani sarò di nuovo in viaggio verso Belgrado da cui, attraversando tutta la Serbia, con la mia famiglia, arriverò a Skopje, per festeggiare come si deve anche nei Balcani il nostro matrimonio.
Tenete per noi
Ci vediamo a Luglio!
PermalinkRicordate che, qualche tempo fa, dai rom palermitani avevamo ricevuto la prima confezione di pasta phyllo della nostra vita balcanica?
Beh, l’abbiamo usata!
Ecco il burek (alla sarajevese e alla macedone) prima di essere infornato:
Ecco la teglia mezza vuota a imperitura memoria della missione compiuta:
PermalinkFrase del giorno:
PermalinkWe should not be divided like cevapcici, but united like a big juicy pljeskavica
Un bel post di Artsblog, ci dà l’occasione di ritornare su un argomento che ci sta molto a cuore. Molti lettori arrivano su questo blog legittimamente cercando lo stereotipo folk dei balcani: bande di ottoni, gitani in festa, turbofolk e via dicendo. Tutte cose molto pittoresche, che per molti versi, rappresentano all’estero il sunny side di un’area che è stata amaramente nota anche per più tristi argomenti.
Diciamo che, come missione, qui a burekeaters abbiamo sempre pensato di “decostruire” questo stereotipo. Da una parte scherzandoci su, dall’altra cercando di spiegare che a Est dell’Adriatico ci sono un sacco di persone, di artisti, progettisti eccezionali, che lavorano fuori dal “luogo comune” dell’appartenenza geografica, costruendo giorno per giorno con la loro attività, suggestioni che agiscono sul nostro presente in maniera, se volete, “delocalizzata”.
Questo per dire che i balcani, l’Est, oltre che essere una riserva di “immagini” e memorie più o meno affascinanti sono un punto di riferimento dell’Europa per la progettazione e la definizione della nostra umanità nel presente, spessissime volte fuori dalle connotazioni folk che noi tutti amiamo.
Le cucine balcaniche allora possono anche essere quelle disegnate da Ora Ito per Gorenjie, la musica balcanica può essere quella del Magnifico (che ci piace molto!) ma anche quella di Bojan Zulfikarpašić o Georgi Šareski, i ristoranti possono essere le kafane dove poter mangiare i ćevapčići più buoni (a proposito Miljana ci ha appena segnalato questa!) ma anche locali come quello, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, disegnato da Karim Rashid.
Proprio come artista che costruisce il nostro tempo, siamo lieti di presentarvi Rober Gligorov, macedone di Kriva Palanka che con le sue fotografie lavora sullo stravolgimento del corpo, utilizzando la pelle, l’epidermide, come tessuto, come tela da incidere.
In questi giorni una sua personale è in mostra a Modena, alla galleria Betta Frigieri Arte Contemporanea di Modena.
Robert è stato colui che ha fatto per primo conoscere i Bluvertigo ed è stato anche autore delle copertine dei loro primi due dischi.
Burekeaters emiliano romagnoli, non potete mancare!
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