Ring of Kerry - Timelapse - Canon S95

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• published: 14 Feb 2011
• views: 312

As rough as this is, it really shows the potential of the S95 for timelapse movies. Using the miniature effect, the first scene is from a viewpoint close to "Ladies View" overlooking a wonderful vista in Killarney National Park. The next is the drive from that location for a couple of miles. Next time, I'll be sure to wash the windscreen and get something more stable to mount the camera!

Killarney national park

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• published: 19 Feb 2010
• views: 289

old footage from the Killarney National Park but a new edit made for the blog http://raccontisporadicidipercorsirandomici.wordpress.com Che dire dell’Irlanda… rinominata da noi già prima di partire GREENlandia se ci penso ora, a distanza di quasi tre mesi, mi viene in mente solo una cosa: il VERDE. Ma scritto tutto maiuscolo: migliaia di tonalità diverse di verdi mai visti di una nitidezza e specialità uniche. Partiamo da Roma Ciampino la mattina di un giovedì, svegliandoci praticamente all’alba per aspettare poi all’aeroporto più di due ore rosolandoci al sole, e dando libero sfogo alla nostra proverbiale capacità di fare cappotti a tutti i passanti…!!! Come regalo di compleanno ho deciso di regalare alla mia dolce metà un viaggio naturalistico, come da un po’ ci piace fare, nel parco nazionale di Killarney, a sud ovest dell’irlanda. Ma che fai, vai in Irlanda e non passi nemmeno per Dublino…? Questo mi sono detta, e quindi ho prenotato il volo Roma-Dublino/Dublino-Roma, con le più buone intenzioni di rimanere nella capitale solo un pomeriggio e una notte… e menomale! Non c’è piaciuta per niente, grigina, labirintica se si può dire, nel senso che a me ha dato l’idea di un’ammasso di strade buttate lì a caso, tutte uguali, senza punti di riferimenti significativi o luoghi particolarmente interessanti da vedere… a parte la super-alta torre a perdita d’occhio di non so quale piazza… andava oltre le nuvole! Quindi la mattina seguente, con macchina prontamente affittata all’aeroporto il giorno prima, ci dirigiamo Routard alla mano verso Killarney (più volte confuso con Kilkenny… ma vi giuro, non lo è!). Inizia il tanto amato road-trip, dapprima alla ricerca disperata dell’autostrada! Ma dopo poco siamo fuori, fuori dal mondo, fuori dalla città, e tutto intorno è solo verde campi fattorie mucche! Taaante mucche…Il primo approccio con la guida a sinistra è stato… strano! Anche per me, che le prime ore le ho passate dalla parte del passeggero, e quindi a destra mi sentivo come una diciottenne a lezione di scuola guida a cui avevano appena tolto pedali e volante…! Mai strano comunque come prendere tutti i muretti guard rail recinzioni birilli transenne e tutto quello che ci poteva essere a sinistra a separarci da prati o dirupi…!!! Vabbè, ma al secondo giorno già eravamo dei piloti: solo corsia di sorpasso!! A destra ovviamente…Ci fermiamo con enorme gioia del palato in un paese (che mai abbiamo capito come si chiamasse) a fare “colazione”: uova, salsiccette, fagioli, bacon, crocchette di non so che, funghi impanati e fritti, un ottimo pane e il tutto accompagnato da un buon caffè …! Ho rinseguito quel miscuglio per tutta la vacanza, e alla fine ce l’ho fatta Si riparte alla volta di Killarney (sotto consiglio dei buoni albergatori del Marianna Hotel di Dublino abbiamo deciso di evitare le ambitissime Cliffs of Moher, le famose scogliere irlandesi, per il poco tempo a disposizione) e si trova subito un bed & breakfast molto accogliente e relativamente economico, che ci delizierà con squisite colazioni…!! (pare che il mio chiodo fisso sia il cibo… pare…). Comunque neanche a dirlo il Parco Nazionale è direttamente dentro la città, e non aspettiamo neanche un minuto per farci una prima visitina: arriviamo col sole a metà orizzonte, ma abbiamo due ore buone di cammino e ammirazione: le persone, le cose, le case, esistono intorno a lui! Solo colori, tonalità di verdi e di marroni con sfumature di rosso per le prime foglie che cedevano il passo all’autunno ormai alla porte. L’aria è fredda, PULITA: ossigeno. Rimaniamo minuti in contemplazione, appoggiati a una piccola staccionata in legno poco lavorato, con in basso agli occhi la mappa del Parco, decidendo quale sentiero scoprire per primo. Il giorno cede il passo alla sera, e il clima mite al freddo. Ci dirigiamo verso la macchina, affamati! Dopo una tipica certa irlandese, a base di carne e patatine fritte, passeggiatina per la città che abbiamo trovato molto più viva caratteristica e vivace di Dublino. La serata dura poco, decidiamo di andare a letto presto: siamo troppo ansiosi di godere al massimo della giornata seguente! E così sarà: sveglia in orari decenti, non come al nostro solito, colazione ricca e muniti di macchina fotografica telecamera acqua e scarpe comode partiamo a pieni polmoni. In tutto quel giorno avremmo camminato 11-12 km, scegliendo preferibilmente sentieri poco tracciati nella mappa e lasciandoci trasportare dai rumori: del vento, dell’acqua, delle api, e delle centraline stile Dharma Initiative sparse un po’ ovunque nel Parco; scopriamo le rive isolate del lago, la sabbia rossastra, la rarissima foresta di alberi e muschio, di pochi esemplari nel mondo, la scuola di canottaggio per ragazze che si prepara ai mondiali.

Ring of Kerry - Timelapse - Canon S95

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As rough as this is, it really shows the potential of the S95 for timelapse movies. Using the miniature effect, the first scene is from a viewpoint close to "Ladies View" overlooking a wonderful vista in Killarney National Park. The next is the drive from that location for a couple of miles. Next time, I'll be sure to wash the windscreen and get something more stable to mount the camera!

Killarney national park

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old footage from the Killarney National Park but a new edit made for the blog http://raccontisporadicidipercorsirandomici.wordpress.com Che dire dell’Irlanda… rinominata da noi già prima di partire GREENlandia se ci penso ora, a distanza di quasi tre mesi, mi viene in mente solo una cosa: il VERDE. Ma scritto tutto maiuscolo: migliaia di tonalità diverse di verdi mai visti di una nitidezza e specialità uniche. Partiamo da Roma Ciampino la mattina di un giovedì, svegliandoci praticamente all’alba per aspettare poi all’aeroporto più di due ore rosolandoci al sole, e dando libero sfogo alla nostra proverbiale capacità di fare cappotti a tutti i passanti…!!! Come regalo di compleanno ho deciso di regalare alla mia dolce metà un viaggio naturalistico, come da un po’ ci piace fare, nel parco nazionale di Killarney, a sud ovest dell’irlanda. Ma che fai, vai in Irlanda e non passi nemmeno per Dublino…? Questo mi sono detta, e quindi ho prenotato il volo Roma-Dublino/Dublino-Roma, con le più buone intenzioni di rimanere nella capitale solo un pomeriggio e una notte… e menomale! Non c’è piaciuta per niente, grigina, labirintica se si può dire, nel senso che a me ha dato l’idea di un’ammasso di strade buttate lì a caso, tutte uguali, senza punti di riferimenti significativi o luoghi particolarmente interessanti da vedere… a parte la super-alta torre a perdita d’occhio di non so quale piazza… andava oltre le nuvole! Quindi la mattina seguente, con macchina prontamente affittata all’aeroporto il giorno prima, ci dirigiamo Routard alla mano verso Killarney (più volte confuso con Kilkenny… ma vi giuro, non lo è!). Inizia il tanto amato road-trip, dapprima alla ricerca disperata dell’autostrada! Ma dopo poco siamo fuori, fuori dal mondo, fuori dalla città, e tutto intorno è solo verde campi fattorie mucche! Taaante mucche…Il primo approccio con la guida a sinistra è stato… strano! Anche per me, che le prime ore le ho passate dalla parte del passeggero, e quindi a destra mi sentivo come una diciottenne a lezione di scuola guida a cui avevano appena tolto pedali e volante…! Mai strano comunque come prendere tutti i muretti guard rail recinzioni birilli transenne e tutto quello che ci poteva essere a sinistra a separarci da prati o dirupi…!!! Vabbè, ma al secondo giorno già eravamo dei piloti: solo corsia di sorpasso!! A destra ovviamente…Ci fermiamo con enorme gioia del palato in un paese (che mai abbiamo capito come si chiamasse) a fare “colazione”: uova, salsiccette, fagioli, bacon, crocchette di non so che, funghi impanati e fritti, un ottimo pane e il tutto accompagnato da un buon caffè …! Ho rinseguito quel miscuglio per tutta la vacanza, e alla fine ce l’ho fatta Si riparte alla volta di Killarney (sotto consiglio dei buoni albergatori del Marianna Hotel di Dublino abbiamo deciso di evitare le ambitissime Cliffs of Moher, le famose scogliere irlandesi, per il poco tempo a disposizione) e si trova subito un bed & breakfast molto accogliente e relativamente economico, che ci delizierà con squisite colazioni…!! (pare che il mio chiodo fisso sia il cibo… pare…). Comunque neanche a dirlo il Parco Nazionale è direttamente dentro la città, e non aspettiamo neanche un minuto per farci una prima visitina: arriviamo col sole a metà orizzonte, ma abbiamo due ore buone di cammino e ammirazione: le persone, le cose, le case, esistono intorno a lui! Solo colori, tonalità di verdi e di marroni con sfumature di rosso per le prime foglie che cedevano il passo all’autunno ormai alla porte. L’aria è fredda, PULITA: ossigeno. Rimaniamo minuti in contemplazione, appoggiati a una piccola staccionata in legno poco lavorato, con in basso agli occhi la mappa del Parco, decidendo quale sentiero scoprire per primo. Il giorno cede il passo alla sera, e il clima mite al freddo. Ci dirigiamo verso la macchina, affamati! Dopo una tipica certa irlandese, a base di carne e patatine fritte, passeggiatina per la città che abbiamo trovato molto più viva caratteristica e vivace di Dublino. La serata dura poco, decidiamo di andare a letto presto: siamo troppo ansiosi di godere al massimo della giornata seguente! E così sarà: sveglia in orari decenti, non come al nostro solito, colazione ricca e muniti di macchina fotografica telecamera acqua e scarpe comode partiamo a pieni polmoni. In tutto quel giorno avremmo camminato 11-12 km, scegliendo preferibilmente sentieri poco tracciati nella mappa e lasciandoci trasportare dai rumori: del vento, dell’acqua, delle api, e delle centraline stile Dharma Initiative sparse un po’ ovunque nel Parco; scopriamo le rive isolate del lago, la sabbia rossastra, la rarissima foresta di alberi e muschio, di pochi esemplari nel mondo, la scuola di canottaggio per ragazze che si prepara ai mondiali.