MUSICA di
Maurizio Fabrizio - PRODUZIONE di Giancarlo Lucariello
Elaborazione musicale e pianoforte Enzo
De Rosa
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Questo brano è tratto dall'opera di prosa
"LENNON & JOHN Duello teatrale"
di Giancarlo Lucariello scritto con Ennio Speranza e Gianluca Ferrato
interpretata da: Giampiero Ingrassia,
Giuseppe Cederna e
Gabriele Foschi (
2003)
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Adesso te la racconto io una storia…
Il posto dove siamo nati era una fogna.
Ma non possiamo lamentarci perché c’era chi stava molto peggio di noi.
Non c’è mai mancato nulla. Tranne…tranne loro. I nostri genitori sono scomparsi, spariti,
uno dopo l’altro… Non si sentivano pronti, avevano paura di un figlio…
Ti ricordi bene cosa successe? Ti ricordi quel giorno caldo di luglio, a
Blackpool?
Il giorno prima c’era stata quella lunga passeggiata con papà, sul lungomare.
Era bello camminare a piedi nudi sulla sabbia bagnata e vedere le impronte dissolversi al passaggio delle onde, e poi tutta quella schiuma che arrivava all’improvviso
e noi che facevamo a gara a chi era il più bravo ad evitare l’acqua. Te lo ricordi?
E poi siamo saliti in alto, in alto sulla torre di ferro,e da lì si vedeva tutto il paese, il mare,
le barche in lontananza e lì in cima tu hai detto a papà: “Voglio stare con te per sempre”,
e lui ti ha risposto che ti avrebbe portato con sé nel prossimo viaggio,
su una grande nave che doveva attraversare il mondo…
Quando papà ci parlava dei suoi viaggi, il nostro volto si illuminava,
e in quei momenti abbiamo pensato che era bello avere un padre così,libero, allegro.
E adesso lui era lì con noi per tutta l’estate…
Stare da soli con papà che faceva le boccacce,
scherzava e rideva con quella sua voce profonda ma allegra.
Pensa, giocare con lui tutto il giorno e poi la sera andare al pub tra i grandi,
arrampicarsi sullo sgabello fino al bancone,
provare a bere la birra dal suo bicchiere e sporcarsi il naso di schiuma
e poi la visita al grande mulino, al tramonto. Te la ricordi?
Il sole era un’arancia che si schiacciava piano piano, non finiva mai.
Era tutto rosso, il cielo, le nuvole,gli scogli, tutto rosso,
anche dopo che il sole se ne era andato da un pezzo.
Erano stati dei giorni fantastici quelli. Noi eravamo felici, felici.
Il giorno dopo suonarono alla porta. Erano le tre del pomeriggio.
“Vai tu”, disse papà.
Era la mamma,la mamma con il suo amico, uno che sorrideva, sorrideva sempre.
La mamma disse che si era sistemata e che adesso era pronta,
era finalmente pronta a farci da madre. “Sono venuta solo per riprendere mio figlio”, disse.
E se ne stava lì, sulla porta a braccia aperte con il suo grande sorriso.
“Vieni
Johnny, vieni dalla tua mamma, Johnny”
...
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- published: 17 Apr 2015
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