Quello che mi sembra di aver capito in questi 3 anni a Milano. Sono scappata dalla Francia dove ho subito un impianto RFID contro la mia volontà. E' avvenuto il 3 luglio 2009 una notte in cui una persona che aveva le chiavi di casa mia ha permesso l'accesso a sconosciuti e poi è scomparso dalla mia vita. Di quella notte ricordo solo di aver spento il computer e di essere andata a dormire subito dopo, erano circa le 2 di notte. Poi non ricordo nulla, se non di essermi svegliata molto tardi e con la faccia gonfia, un grande mal di testa e una sensazione di confusione durata qualche ora, lui era in casa, quando mi sono addormentata non c'era, né ho sentito il cane abbaiare quando è arrivato. La mattina mi ha pregata di accompagnarlo al treno, ha giustificato la sua presenza dicendo che era passato a salutarmi perché doveva partire per un lavoro nel sud della Francia, l'ho trovato che dormiva sul divano sotto il mio soppalco. Non l'ho accompagnato, non stavo bene. Mi ha chiamata più volte dalla stazione per pregarmi di raggiungerlo, continuava a rimandare la partenza, inutilmente. Abitava nel mio quartiere, ma nei 4 giorni che hanno preceduto la mia partenza non l'ho mai incontrato, eppure era solito frequentare un parco dove portavo a spasso il cane e dove lui bivaccava con gli amici. Il 7 luglio scappavo da Parigi ignorando ancora cosa mi fosse successo, non conoscevo le armi elettromagnetiche, i microchip, non sapevo nulla dei nuovi dispositivi, ero e sono un'artista media attivista, pacifista e anti-militarista. Quando sono arrivata in Italia ho chiamato la famiglia di quella persona, ho scoperto che non si era mosso da Parigi, non era mai partito. Non è la prima volta che in Francia scompaiono persone alla stazione, credo sia per questo che volesse attirarmi lì. Nel 2008 in Francia è passata la schedatura di militanti e di una vasta fetta della popolazione, una schedatura consultabile dai servizi sociali e che comprende sia i ragazzi a partire dai 13 anni, che gli operatori di ONG, gli iscritti ad un sindacato e naturalmente i militanti. Da diversi anni girano nelle manifestazioni fotografi pagati per schedare le persone (http://www.dailymotion.com/video/x60we8_edvige-fichier-de-police-des-13-ans_news) La schedatura è europea, ma a differenza della Francia, in Italia pare non sia possibile accedervi ovvero sapere se se ne fa parte. Dal 2007, ovvero dal Trattato di Velsen, in Europa sono arrivati gli stessi dispositivi anti-repressivi passati negli Stati Uniti dopo l'11 settembre. Un governo che decreta lo stato d'emergenza per rischio terrorismo, sospende i diritti civili dei soggetti considerati come potenzialmente pericolosi per l'ordine costituito. Il problema è che questi soggetti non sono necessariamente violenti né tanto meno armati, ognuno di noi può incappare nei servizi anti-terrorismo, basta che scriva articoli non allineati, senza preoccuparsi di avere protezioni. Ovvero meno si è importanti e più si rischia di subire certe attenzioni. E' stato da parte mia piuttosto incauto filmare a volto scoperto la polizia che picchiava e poi fornire agli avvocati i filmati di persone picchiate e poi denunciate, lo è stato ancora di più pubblicare le foto dei presunti infiltrati che giravano nelle manifestazioni. Le pubblicavo in Francia e su Indymedia Lombardia. Benché abbia continuato a scrivere e a collaborare attivamente alla gestione del nodo lombardo non c'è nessun motivo perché io abbia continuato anche qua a subire intimidazioni, non ho mai sostenuto azioni violente, né qua né in Francia, eventualmente è il contrario. Non rappresento un pericolo per l'ordine costituito poiché non ho un ruolo politico di rilievo, quindi l'unico motivo per cui hanno continuato a "disturbarmi" con continue intromissioni nelle mie mail di lavoro, nelle mie comunicazioni telefoniche e addirittura con intromissioni e furti in casa senza effrazione, se non lo spiacevole errore da loro commesso, cioè l'impianto di quel chip, che testimonia il carattere terrorista dell'anti-terrorismo. Questo filmato ha come obiettivo il documentare la presenza di armi cosiddette non-letali nelle mani di civili, o di istituzioni para statali deviate, assurtesi a stalking gang, sono persone pagate per disturbare altre persone, perfettamente in linea con la filosofia della guerra preventiva e l'orientamento delatorio che lo stato ha impresso nella popolazione americana con la Patriot 2. In tutti i luoghi e a qualsiasi ora si aggirano per le strade milanesi, ma vi raggiungono anche a casa, basta corrompere i vostri vicini, strani soggetti, malati di mania di onnipotenza. Pensano di agire a fin di bene, per "ripulire" la società da comunisti, abortisti, anti clericali, trans, gay, o presunti terroristi. Contro di loro si sentono autorizzati ad usare le maniere "meno buone" cui ha fatto riferimento Salvini recentemente. Sono gli orfani del PDL, della Lega, sono i razzisti, i fascisti, i bigotti e i moralisti. Sono quel

• published: 15 Jun 2012
• views: 121