Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 18/19 luglio 1374) è stato uno scrittore, poeta e filosofo italiano, riconosciuto universalmente quale fondatore dell'umanesimo e, nonostante il suo prestigio intellettuale fosse già stato riconosciuto grazie alla produzione latina quando era in vita e nel corso del secolo successivo, è considerato uno dei fondamenti della letteratura italiana soprattutto grazie alla sua opera più famosa, il Canzoniere, patrocinato quale modello di eccellenza stilistica da Pietro Bembo nei primi del '500.
Uomo moderno, slegato ormai dalla concezione della patria come mater e divenuto cittadino del mondo, Petrarca rilanciò, in ambito filosofico, l'agostinismo in contrapposizione alla Scolastica ed operò una rivalutazione storico-filologica dei classici latini. Fautore dunque di una ripresa degli studia humanitatis in senso antropocentrico (e non più in chiave assolutamente teocentrica), Petrarca (che ottenne la laurea poetica a Roma nel 1341) spese l'intera sua vita nella riproposta culturale della poetica e filosofia antica e patristica attraverso l'imitazione dei classici, offrendo un'immagine di sé quale campione di virtù e della lotta contro i vizi. La storia medesima del Canzoniere, infatti, è più un percorso di riscatto dall'amore travolgente per Laura che una storia d'amore, e in quest'ottica si deve valutare anche l'opera latina del Secretum.
Le tematiche e la proposta culturale petrarchesca, oltre ad aver fondato il movimento culturale umanistico, diedero avvio al fenomeno del petrarchismo, teso ad imitare stilemi, lessico e generi poetici propri della produzione lirica volgare dell'Aretino.
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Lino Coluccio Salutati (Stignano, Buggiano, 16 febbraio 1331 – Firenze, 4 maggio 1406) è stato un politico e letterato italiano, considerato una figura culturale di riferimento dell'umanesimo a Firenze, in qualità di discepolo del Boccaccio e precettore di Poggio Bracciolini e Leonardo Bruni.
Considerato uno dei più importanti uomini di governo tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, Coluccio Salutati, nei suoi trent'anni di cancelliere della Repubblica di Firenze, svolse un importantissimo ruolo diplomatico nel frenare le ambizioni del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, intenzionato a creare uno Stato comprendente l'Italia centro-settentrionale. Oltre all'impegno politico, il Salutati svolse un importante ruolo nella diffusione dell'umanesimo petrarchesco e boccacciano, divenendone l'esponente più importante e il praeceptor della prima generazione degli umanisti. Il suo lascito più importante presso i posteri fu la codificazione "civile" dell'umanesimo, cioè l'uso dello spirito e dei valori dell'antichità classica all'interno dell'agone politico internazionale. Grazie a Salutati (autore tra l'altro di un vastissimo epistolario e di trattati politici, filosofici e letterari), difatti, il mito della florentina libertas, cioè di quel complesso di valori inneggianti alla libertà promosso dall'ordinamento politico fiorentino, accrebbe enormemente sotto il suo cancellierato, e fu utilizzato quale strumento diplomatico per accrescere il prestigio di Firenze presso gli altri Stati della Penisola.
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La spada dell'islam (in arabo: سيف الإسلا, Sayf al-Islām) era un'arma bianca cerimoniale donata nel 1937 a Benito Mussolini in qualità di protettore dell'Islam (in arabo: حامي الإسلام, Hāmī al-Islām). La spada, decorata con arabeschi, dotata di una lama dritta a doppio filo e con elsa e fregi in oro massiccio, era stata realizzata dalla ditta artigiana Picchiani e Barlacchi di Firenze su ordine dello stesso Mussolini. Dopo il 1937 non venne più utilizzata e fu custodita in una teca di vetro a Rocca delle Caminate, residenza estiva del duce. Del prezioso oggetto non si ebbero più tracce dopo il 25 luglio 1943, quando la Rocca venne devastata e saccheggiata dagli antifascisti.
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