L'autoguidovia della
Madonna della
Guardia nasce, negli anni venti, da un'iniziativa dell'imprenditore piacentino Carlo Corazza, probabilmente in segno di ringraziamento in seguito alle sue migliorate condizioni di salute che erano molto precarie.
L'idea di collegare il fondovalle con la vetta del
Monte Figogna e il
Santuario circolava già da molti decenni ed era la logica conseguenza della necessità di migliorare le condizioni di trasporto dei numerosi pellegrini che allora raggiungevano la meta a piedi o a dorso di muli lungo i tortuosi sentieri esistenti.
Nel primo dopoguerra il collegamento per il Santuario tornò ad essere di attualità e nel dicembre del 1924 nasce la Società Anonima Ferrovia Santuario della Guardia con un progetto che si rifaceva ad uno nuovo sistema chiamato autoguidovia inventato da
Alberto Laviosa che univa la trazione su gomma alla guida su rotaia.
Tecnicamente l'autoguidovia era costituita da vetture con motore a benzina, con gomme piene che rotolavano su un basamento con due cordoli in calcestruzzo, larghi 25 cm., con delle rotaie che fungevano da guide. Giunte a termine corsa le vetture venivano girate a mano su apposite piattaforme. I convogli erano solitamente composti dalla sola automotrice con 18 posti a sedere e 40 in piedi alla quale potevano essere aggiunte fino a due rimorchi che avevano 40 posti a sedere e che venivano utilizzate solo durante i periodi di grande affluenza. La velocità commerciale era di circa 15 Km/h. I lavori iniziarono nel 1925 con la costruzione della prima tratta dalla frazione di
Serro, nell'allora comune autonomo di San Quirico alla località Cà
Bianca nel comune di
Ceranesi per una lunghezza di 8861 metri con degli scambi per gli incroci siti nelle località di
Riviera, Fontanassi, Gaiazza, Sareto, Panigone,
Galleria e Piani.
La tratta venne inaugurata il 28 luglio 1929.
Il collegamento venne portato a termine qualche anno dopo quando furono superate le resistenze della
Masseria della Guardia, proprietaria dei terreni e viene inaugurata il 28 luglio 1934.
La linea, tutta a binario unico, raggiungeva una lunghezza complessiva di 10.594 metri, con un dislivello di 704 metri ed una pendenza media del 66,5 per mille.
Nel
1938 i motori a benzina delle due automotrici vengono sostituiti con i più economici motori diesel mentre dopo la seconda guerra mondiale vengono istallati i freni ad aria compressa della Westinghouse. Il momento di gloria la guidovia lo visse durante lAnno
Santo del
1950 trasportando un gran numero di pellegrini al Santuario del monte Figogna, mediante numerosi convogli speciali; vengono trasportate quasi
100 persone per ciascuna motrice, con punte di
3000 persone al giorno durante i giorni festivi ma dopo la realizzazione del collegamento stradale del
1963 e linizio del servizio con le corriere con l'asfaltatura del 1964, arriva la crisi.
La guidovia ha costi sempre maggiori e allo stesso tempo ha bisogno di costosi lavori di ammodernamento proprio quando diminuiscono i passeggeri che, in numero sempre maggiore si orientano verso il più comodo e veloce servizio su strada e così il 31 ottobre 1967, in concomitanza della scadenza della concessione, la guidovia cessa definitivamente il servizio.
Dalla frazione di Sareto, nel comune di Ceranesi, fino al termine il tracciato è rimasto inalterato ed è completamente percorribile fino a poche decine di metri dalla
Cappella dellApparizione dove era posta la stazione di arrivo. Nelle località di Panigone, Galleria e Piani, si possono ancora vedere gli scambi per gli incroci e sia le due gallerie che tratto costituito da un ponte in cemento armato sono ancora in buono stato di conservazione.
Nel
2006 in comune di Ceranesi ha dato il via ad un progetto di riqualificazione di questo tratto con la ripulitura e la messa in sicurezza dei tratti esposti che ha trasformato il vecchio tracciato in percorso escursionistico e pista ciclabile
Percorsa a piedi il 4 marzo
1997.
Naturalmente dedicata a tutti gli amici
de ZENA!!
- published: 20 Nov 2008
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