Andromeda: il mito nell' arte e la musica di Gabriele Tosi
Andromeda, figlia del re Cefeo e di
Cassiopea, fu condannata a essere incatenata ad uno scoglio e ad essere divorata da un mostro marino perché la madre aveva affermato di superare in bellezza tutte le Nereidi, le ninfe del mare che si erano subito offese. Poseidone, oltre a mandare sulle coste una forte mareggiata che aveva spazzato via l'abitato, inviò un orribile mostro che faceva stragi e terrorizzava gli abitanti: l'integerrimo Cefeo, per salvare il suo popolo, consultato l'oracolo, fu costretto appunto a offrire la propria figlia per placare l'ira del mostro. Perseo, che aveva già ucciso la
Medusa, vide la fragile e modesta fanciulla, completamente diversa dalla vanitosa madre, si innamorò di lei , uccise il mostro e alla fine la sposò. Il mito fu cantato da Ovidio nelle “Metamorf
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