Versione Rai del celebre romanzo omonimo (1836) di
Alexander Puskin (un grande scrittore russo morto giovane e romanticamente in un duello), andata in onda sul Secondo
Canale dal 19 maggio al 23 giugno
1965, un'altra perla che per fortuna è stata salvata con la pubblicazione in
DVD. La trama è ispirata ad avvenimenti reali relativi alla rivolta del 1773 di cosacchi, contadini e degli affamati delle steppe contro la zarina Caterina II, guidati dal cosacco Pugacev (nato nel 1742 e morto nel
1775). Protagonista strepitoso è
Amedeo Nazzari, che riprende il personaggio del cosacco Pugacev già interpretato nella versione cinematografica firmata da
Alessandro Blasetti e datata
1947. Il suo finale in gabbia è un autentico cult degli sceneggiati tv.
Cast ricco di sorprese, col delegato alla produzione delle sei puntate, che era allora l'ignoto funzionario
RAI Andrea Camilleri, mentre le musiche sono firmate da
Piero Piccioni.
Umberto Orsini, prenotato nei grandi romanzi della
Santa Madre
Russia, ha una finezza particolare nel rendere i batticuori pubblici e privati del giovin che deve scegliere tra l'amore della bella e il dovere del soldato. Il suo nemico è un bravo
Aldo Giuffrè e ci sono
Andrea Checchi,
Vittorio Sanipoli,
Orazio Orlando (un feroce, sottile inquisitore), mentre tra le comparse i nomi di
Vittorio Mezzogiorno e
Tino Schirinzi. Poi due signore del teatro. Una è
Lilla Brignone che è la badessa del luogo militar-familiare e naturalmente recita con lo stile misurato e l'intensità ben nota; l'altra, l'allora giovane ma già lanciata
Lucilla Morlacchi. Gli esterni sono in compromesso con lo stile dei tempi, anche se alcune location sono meravigliose, come il raffinatissimo
Palazzo azzurro di Caterina nei pressi di Pietroburgo nella scena finale con la zarina
Evi Maltagliati, che accondiscendente, dà infine la grazia.
Cast artistico principale:
Amedeo Nazzari: Pugacév; Umberto Orsini: Piotr Andréevic Grinév; Lilla Brignone: Vassilissa Egòrovna; Lucilla Morlacchi:
Marja Ivanova Mascia; Vittorio Sanipoli: Il Maggiore Zurin; Andrea Checchi:
Il Capitano Ivan Mironov;
Michele Malaspina: Il
Generale Grinév; Aldo Giuffrè: Tenente Svabrin;
Elvira Cortese:
Anna Vlàssevna;
Franco Angrisano: Cameriere Ivàn;
Aldo Rendine: Savelic;
Elena da
Venezia: Avdotja;
Mara Berni: Palaska;
Loris Gizzi: Il mastro di posta;
Mario Maranzana:
Ivan Ignatic; Manlio
Busoni: Il
Pope Gerasim;
Renato Chiantoni:
Julai;
Vittoria Di Silverio: Adulina;
Franco Scandurra: Karlovic; Enrico Lazzareschi: Ivan il cocchiere; Gianni Marzocchi: Cumakov;
Ennio Balbo: Naumjc;
Germano Longo: Beloborodov; Aldo Barberito: Paramonov; Orazio Orlando: L'accusatore;
Corrado Annicelli:
Il Principe Golicyn; Evi Maltagliati: la zarina Caterina II di Russia
Trama:
Durante il regno di Caterina II, la Russia è sconvolta dalla ribellione del cosacco Pugacev. Per evitare che il suo giovane rampollo Piotr Andréevic Grinév (Umberto Orsini) già a rischio per la propria "insana" passione per la poesia, possa corrompersi del tutto prestando servizio nella
Guardia Nazionale della zarina
Caterina di Russia (Evi Maltagliati) nella mondana Pietroburgo, il generale Andréj Grinév (Michele Malaspina) lo manda a
Orenburg, nella sperduta fortezza comandata dal
Capitano Mironov (Andrea Checchi), un reparto di frontiera in una guarnigione nel cuore della
Siberia.
Qui si trovano anche la moglie del capitano, Vassilissa Egòrovna (Lilla Brignone) e la bella figlia Mascia (Lucilla Morlacchi) di cui Piotr si innamora, suscitando la gelosia del tenente Svabrin (Aldo Giuffrè), che da tempo aspirava alla mano della ragazza. Mascia, che è amata senza riamare Svabrin, soccorre e cura Grinev quando egli è ferito in duello dal pretendente, e ben presto i due si innamorano. A ostacolare l'amore tra Mascia e Grinev, dopo Svabrin ed il padre di Piotr, ci si mettono anche le truppe ribelli comandate dal cosacco Pugacev (Amedeo Nazzari), lo stesso uomo che tempo prima, durante una bufera, Piotr Andreevic aveva soccorso salvandolo da sicura morte per assideramento, e che si è autoproclamato Zar di Russia con il nome di Pietro
III.
Le fortezze vicine sono tutte cadute sotto gli assalti del suo gruppo di ribelli decisi a portare avanti il suo rivoltoso piano. Anche la fortezza di Orenburg subisce la stessa sorte ed i ribelli uccidono il Capitano con la moglie
...
- published: 26 Nov 2013
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