Il Circolo Pickwick (1968) 1x6
- Duration: 57:55
- Updated: 14 Jan 2015
Il Circolo Pickwick è il titolo di uno sceneggiato in sei puntate, con la regia di Ugo Gregoretti, andato in onda dal 4 febbraio al 10 marzo 1968 sul programma Nazionale RAI. "Usando colori italiani per un acquerello tipicamente inglese", venne trasposto per il piccolo schermo uno dei capolavori dell’umorismo inglese, il romanzo The Pickwick Papers di Charles Dickens (1836) nella libera riduzione di Luciano Codignola e dello stesso Gregoretti, che affidò a Pisu il ruolo del gioviale Pickwick. Leopoldo Trieste è Snodgrass l’aedo del gruppo, Gigi Ballista è l’attaccabrighe Winkle, Guido Alberti il dongiovanni. Gigi Proietti è Alfred Jingle, un simpatico truffatore che darà del filo da torcere ai quattro sprovveduti. E' un mirabile affresco della società inglese dell'Ottocento, con una verve umoristica e una capacità di ironia veramente particolari. La visione corale di questa vicenda è definita sulla base dell'ironico comportamento di Pickwick, che vuol essere a tratti pretenzioso, a tratti faceto, a tratti oltremodo intransigente, e la sua controparte è rappresentata da un servo spigliato e malizioso, votato alla concretezza (mentre il padrone è per carattere avulso dalla realtà), e che, con ironia, capacità di proporre battute e freddure, senso pratico, riesce a ridimensionare con affetto la perigliosa astrattezza del suo padrone. Attraverso questo impiantito fatto di rapporti interpersonali tra devoti amici, non si snodano solo le vicende e i luoghi più disparati: viene proposto un quadro che, anche se volutamente malizioso e comico, riesce a darci un'idea molto approfondita e precisa, dal punto di vista sociale e storico, dell'Inghilterra del passato, abbracciando le più diverse classi sociali e i più svariati caratteri psicologici. Questa versione televisiva destò le perplessità del pubblico e le ire della critica, ma per sua stessa ammissione il regista voleva creare un innovativo sceneggiato "kamikaze" che a prezzo di sé stesso rompesse la tradizione dello sceneggiato "alla Majano". Per completare la provocazione Gregoretti, fingendosi cronista, osò presentarsi nei riassunti delle puntate precedenti con tanto di microfono e registratore, come parte integrante della storia, interagendo con i personaggi, stravolgendo del tutto l'asetticità delle regie di Majano. La sigla di coda dello sceneggiato "La Ballata di Pickwick" era composta da Calibi per il testo e da Proietti con Aldo Rossi per la musica, e cantata dallo stesso Gigi Proietti, accompagnato alla chitarra da Lucio Battisti.
Cast artistico principale:
Mario Pisu: Samuel Pickwick; Guido Alberti: Tracy Tupman; Leopoldo Trieste: Augustus Snodgrass; Gigi Ballista: Nathaniel Winkle; Gigi Proietti: Alfred Jingle; Enzo Cerusico: Sam Weller; Tino Buazzelli: Sindaco; Memmo Carotenuto: Capo delle Guardie; Zoe Incrocci: la signora Wardle; Brunella Bovo: Mary; Daniela Calvino: Arabella Allen; Ernesto Colli: Job; Alessandro Cutolo: Roker; Ermelinda De Felice: La matrigna di Sam; Vincenzo De Toma: Avv. Perker; Tina Lattanzi: Zia Sarah; Folco Lulli: Il padre di Sam; Franco Parenti: Smargle; Clelia Matania: Signora Barell; Vittorio Stagni: Ben Allen; Max Turilli: Vice sceriffo Namby; Franco Valobra: Stiggins e con Piera degli Esposti, Wanda Osiris, Cesarina Amendola, Renato Chiantoni, John Francis Lane, Dante Maggio, Corrado Olmi
Trama:
Un ricco signore di mezza età, Samuel Pickwick, fonda a Londra un circolo nel quale assume la carica di presidente di un'associazione di studiosi che operano nella seconda metà del 19°secolo. Scopo dichiarato del club è quello di studiare scrupolosamente la vita quotidiana in Inghilterra, non per migliorare o stravolgere, ma semplicemente per esaminare, come farebbe uno scienziato scrutando la vita al microscopio. La storia narra le peripezie di un gruppo di persone, capitanate appunto dal signor Pickwick, alle prese con le situazioni più improbabili e assurde. Egli parte, con alcuni amici, per un viaggio nella provincia inglese. Jingle, un abile truffatore incontrato per caso, li trascina in ogni sorta di guai. Si intrecciano anche gli idilli, nascono amicizie, vengono fatti incontri importanti. Pickwick incontra un lustrascarpe dall'impagabile senso dell'umorismo, che diventerà suo cameriere e suo compagno di avventure. Episodio centrale è un processo intentato a Pickwick dalla sua padrona di casa per mancata promessa di matrimonio. Ingiustamente condannato Pickwick si rifiuta di pagare e va in prigione. Infine chiude il circolo e si ritira in campagna con il fedele cameriere e la sua famiglia.
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Il Circolo Pickwick è il titolo di uno sceneggiato in sei puntate, con la regia di Ugo Gregoretti, andato in onda dal 4 febbraio al 10 marzo 1968 sul programma Nazionale RAI. "Usando colori italiani per un acquerello tipicamente inglese", venne trasposto per il piccolo schermo uno dei capolavori dell’umorismo inglese, il romanzo The Pickwick Papers di Charles Dickens (1836) nella libera riduzione di Luciano Codignola e dello stesso Gregoretti, che affidò a Pisu il ruolo del gioviale Pickwick. Leopoldo Trieste è Snodgrass l’aedo del gruppo, Gigi Ballista è l’attaccabrighe Winkle, Guido Alberti il dongiovanni. Gigi Proietti è Alfred Jingle, un simpatico truffatore che darà del filo da torcere ai quattro sprovveduti. E' un mirabile affresco della società inglese dell'Ottocento, con una verve umoristica e una capacità di ironia veramente particolari. La visione corale di questa vicenda è definita sulla base dell'ironico comportamento di Pickwick, che vuol essere a tratti pretenzioso, a tratti faceto, a tratti oltremodo intransigente, e la sua controparte è rappresentata da un servo spigliato e malizioso, votato alla concretezza (mentre il padrone è per carattere avulso dalla realtà), e che, con ironia, capacità di proporre battute e freddure, senso pratico, riesce a ridimensionare con affetto la perigliosa astrattezza del suo padrone. Attraverso questo impiantito fatto di rapporti interpersonali tra devoti amici, non si snodano solo le vicende e i luoghi più disparati: viene proposto un quadro che, anche se volutamente malizioso e comico, riesce a darci un'idea molto approfondita e precisa, dal punto di vista sociale e storico, dell'Inghilterra del passato, abbracciando le più diverse classi sociali e i più svariati caratteri psicologici. Questa versione televisiva destò le perplessità del pubblico e le ire della critica, ma per sua stessa ammissione il regista voleva creare un innovativo sceneggiato "kamikaze" che a prezzo di sé stesso rompesse la tradizione dello sceneggiato "alla Majano". Per completare la provocazione Gregoretti, fingendosi cronista, osò presentarsi nei riassunti delle puntate precedenti con tanto di microfono e registratore, come parte integrante della storia, interagendo con i personaggi, stravolgendo del tutto l'asetticità delle regie di Majano. La sigla di coda dello sceneggiato "La Ballata di Pickwick" era composta da Calibi per il testo e da Proietti con Aldo Rossi per la musica, e cantata dallo stesso Gigi Proietti, accompagnato alla chitarra da Lucio Battisti.
Cast artistico principale:
Mario Pisu: Samuel Pickwick; Guido Alberti: Tracy Tupman; Leopoldo Trieste: Augustus Snodgrass; Gigi Ballista: Nathaniel Winkle; Gigi Proietti: Alfred Jingle; Enzo Cerusico: Sam Weller; Tino Buazzelli: Sindaco; Memmo Carotenuto: Capo delle Guardie; Zoe Incrocci: la signora Wardle; Brunella Bovo: Mary; Daniela Calvino: Arabella Allen; Ernesto Colli: Job; Alessandro Cutolo: Roker; Ermelinda De Felice: La matrigna di Sam; Vincenzo De Toma: Avv. Perker; Tina Lattanzi: Zia Sarah; Folco Lulli: Il padre di Sam; Franco Parenti: Smargle; Clelia Matania: Signora Barell; Vittorio Stagni: Ben Allen; Max Turilli: Vice sceriffo Namby; Franco Valobra: Stiggins e con Piera degli Esposti, Wanda Osiris, Cesarina Amendola, Renato Chiantoni, John Francis Lane, Dante Maggio, Corrado Olmi
Trama:
Un ricco signore di mezza età, Samuel Pickwick, fonda a Londra un circolo nel quale assume la carica di presidente di un'associazione di studiosi che operano nella seconda metà del 19°secolo. Scopo dichiarato del club è quello di studiare scrupolosamente la vita quotidiana in Inghilterra, non per migliorare o stravolgere, ma semplicemente per esaminare, come farebbe uno scienziato scrutando la vita al microscopio. La storia narra le peripezie di un gruppo di persone, capitanate appunto dal signor Pickwick, alle prese con le situazioni più improbabili e assurde. Egli parte, con alcuni amici, per un viaggio nella provincia inglese. Jingle, un abile truffatore incontrato per caso, li trascina in ogni sorta di guai. Si intrecciano anche gli idilli, nascono amicizie, vengono fatti incontri importanti. Pickwick incontra un lustrascarpe dall'impagabile senso dell'umorismo, che diventerà suo cameriere e suo compagno di avventure. Episodio centrale è un processo intentato a Pickwick dalla sua padrona di casa per mancata promessa di matrimonio. Ingiustamente condannato Pickwick si rifiuta di pagare e va in prigione. Infine chiude il circolo e si ritira in campagna con il fedele cameriere e la sua famiglia.
- published: 14 Jan 2015
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