Bosnia Erzegovina 20 anni dopo - La guerra accanto a casa nostra

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• published: 14 Jan 2013
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Incontro con alcune classi dell'ISIS "Leonardo Da Vinci" di Firenze - Coordinatore Girolamo Dell'Olio - relatore Claudio Gherardini CENNI STORICI BALCANICI Nel 1989 il Sistema di Stati legato a quella che si chiamava Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) è collassato. Le Nazioni che ne facevano parte erano: Bulgaria, Cecoslovacchia, Germania Orientale, Ungheria, Polonia, Romania e, fino agli anni sessanta, l'Albania. Queste facevano parte di quello che era comunemente chiamato il Patto di Varsavia che era controllato dall'URSS con capitale Mosca. L'URSS era composta a sua volta da 15 Repubbliche Socialiste Sovietiche che oggi si chiamano: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldova, Russia,Tagikistan,Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan. Nel Sud Est dell'Europa esisteva, dal 1945, una Federazione di Stati che non faceva parte del Patto di Varsavia, benché il sistema sociale e economico che la regolava avesse una comune origine con quello Sovietico e molto in comune. Era la Jugoslavia di Josip Broz detto Tito che l'aveva fondata dopo averla liberata eroicamente, con una armata di partigiani leggendari, con le armi, dall'invasore nazista e fascista. Dal 1991 al 1995 nell'area generalmente denominata Balcani e più precisamente nella allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia si è verificato un conflitto sanguinoso. Josip Broz Tito era morto di malattia nel 1980 e dopo 11 anni la coesione della popolazione jugoslava era in larga parte scomparsa per lasciare il posto a resuscitate antiche divisioni per supposte diversità etnico religiose risalenti fino a 700 anni prima. A resuscitare le antiche divisioni, alibi perfetto per tutt'altro, hanno provveduto coloro che speravano di trarne enorme vantaggio personale e per la propria oligarchia, a danno, come sempre, in tutte le azioni violente, di popolazioni civilizzate e pacifiche che desideravano e desiderano solo pace e lavoro per una vita decente e magari anche felice. Una macchinazione micidiale che poteva realizzarsi solo a patto di avere prima il controllo totale dell'esercito della Armata Popolare Jugoslava (La Jugoslovenska narodna armija (JNA) trasformata in una poderosa forza al servizio di una sola oligarchia e non più a protezione di tutti gli Jugoslavi. Gli oligarchi che hanno deciso la guerra contro i civili e poi contro le milizie di autodifesa, sono comunque stati sconfitti e sono scomparsi per malattia o uccisi. Oggi regnano una varietà di oligarchie più o meno legali che si combattono con altri mezzi come accade nel resto del Mondo. La speranza è oggi legata, nei Balcani come altrove, alle nuove generazioni e alla loro capacità di dissolvere il passato con la volontà e la forza di chi sa di avere diritto a una vita in Pace. Il destino dei Balcani, vasta e varia regione di una bellezza mozzafiato, è stato da sempre quello di terra di confine tra imperi e flussi delle maggiori religioni monoteiste, conseguenti a ondate invasive e risacche dovute a ridimensionamenti e sconfitte. Popoli in origine e ancora oggi della stessa etnia o razza sono stati sconvolti e sbattuti a ripetizione e come accade in questi casi, divisi forzatamente nei secoli da massacri e vendette, poi pregiudizi e odi. Mancando da sempre una coesione naturale e una pace, che si concretizzano con un livello di vita soddisfacente, come accaduto nella Europa occidentale dove, dopo duemila anni di massacri, tutti contro tutti, da circa 70 si vive in pace, i Balcani sono restati in un braciere sempre tiepido e pronto a infiammarsi. A parte Tito nessuno aveva mai tentato di mettere pace e benessere per tutti nelle "Terre del sangue e del miele". Tito però aveva utilizzato un sistema di controllo artificiale e forzato anche se molto ben confezionato, sistema basato sulla sua persona come unico potente garante della pace e della prosperità. Alla sua scomparsa sono scomparse non troppo lentamente prima la prosperità e poi, conseguentemente, la pace. La caratteristica del Conflitto Balcanico che lo ha reso unico tra le decine di guerre in corso da decenni nel Mondo, è il fatto che sia avvenuto accanto a casa nostra. Come, un massacro civile paragonabile solo a quelli nazisti, è potuto avvenire in Europa, per cinque anni , senza che l'Europa fosse capace di impedirlo o fermarlo? E' stato infatti fermato dagli Stati Uniti D'America, proprio come accadde nel 1945 nella parte occidentale del Continente. Senza l'intervento di Washington chissà se avremmo ancora la Germania di Hitler, ma certamente l'assedio di Sarajevo sarebbe durato ancora a lungo, oltre i tre anni di durata ai quali abbiamo assistito da vicino, in diretta, senza poter far altro che andare a consolare le vittime. CG