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Guido Nicheli (
Bergamo, 24 luglio 1934 -
Desenzano del Garda, 28 ottobre
2007).
Orfano di padre già nel 1935, durante la seconda guerra mondiale si trasferì con la famiglia a
Carobbio degli Angeli e poi a
Milano. Nel secondo dopoguerra, dopo essersi diplomato in odontotecnica, iniziò a lavorare con il cugino, titolare di uno studio dentistico.
Per arrotondare i guadagni, negli anni sessanta, la sera lavorava come rappresentante di liquori, attività che gli consentì di frequentare diversi locali notturni, tra cui il
Derby Club, dove ebbe modo di conoscere e frequentare
Enzo Jannacci,
Renato Pozzetto,
Teo Teocoli e molti altri protagonisti della vita notturna milanese di quel tempo. Amante dei viaggi in compagnia degli amici, durante uno di questi ebbe modo di conoscere e di diventare amico anche del pittore
Salvador Dalí. Di quest'amicizia
Nicheli ricorderà:
"Ero di casa a
Port Lligat, vicino a
Cadaqués, dove
Dalí viveva. Un giorno, dopo aver cenato, il maestro mi porta a vedere l'opera che stava dipingendo, la
Pesca del Tonno, che ora è esposta al
Louvre. Arriviamo nello studio e
... Sorpresa, è tutto vuoto, non c'è un cazzo. Ad un certo punto Dalí prende una specie di telecomando e taac, schiaccia un bottone. Come per magia, dal pavimento si materializza una rotaia e appare la grande tela con il quadro. Libidine! Tutto elettronico: era il
1967".
Il particolare modo di esprimersi e la parlata marcatamente milanese di Nicheli non sfuggirono ai comici del "Derby" che, data la sua disponibilità, spesso lo utilizzarono nei loro sketch per piccole parti da caratterista, nel ruolo del Cumenda. In seguito venne chiamato ad interpretare il medesimo ruolo in molte pellicole, fino a divenire l'archetipo cinematografico del ricco imprenditore lombardo, in una versione più moderna rispetto a quella tradizionalmente resa dalle interpretazioni di
Ugo Bologna, con il quale si trovò a diretto confronto nel film vanziniano
Sapore di mare del
1983.
È dello stesso anno il suo debutto televisivo nel programma
Drive In, che proseguì con altre partecipazioni e culminò nel successo con la serie TV
I ragazzi della 3ª C, dove interpretava Zampetti, commerciante di salumi.
Nonostante la grande popolarità acquisita, le sue chiamate sul set erano saltuarie e sempre legate all'esistenza di un ruolo adatto, motivo per cui Nicheli preferì mantenere la principale occupazione di odontotecnico. L'unica sua interpretazione di un ruolo drammatico fu nel film
Scemo di guerra, del regista
Dino Risi, che venne presentato al
Festival di
Cannes del
1985, dove interpretò uno psicologo militare di stanza sul fronte africano, tra l'altro con accento centro-meridionale.
Negli ultimi anni Guido Nicheli ha vissuto tra
Zelata di Bereguardo (vicino a
Pavia) e la
Sardegna ed ha interpretato ruoli in telefilm e promozioni televisive, prima di tornare per l'ultima volta sul grande schermo nel
2006 con
Vita Smeralda di
Jerry Calà, suo amico e compagno di scena. È morto improvvisamente il pomeriggio del 28 ottobre del 2007 all'ospedale di Desenzano del Garda per un ictus cerebrale fulminante. Si era sentito male solo poche ore prima mentre era in compagnia di amici con cui stava giocando a carte al circolo del paese.
Guido Nicheli è stato sepolto nel cimitero della piccola frazione La Zelata di Bereguardo dove si era trasferito da parecchi anni, come da suo desiderio. Sul suo monumento funebre campeggia una frase emblematica del suo repertorio: "
See You Later".
Fonte:
Wikipedia
- published: 12 Aug 2013
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