Roe contro Wade

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Roe contro Wade (Roe vs. Wade in inglese) è una contestata sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America del 1973 che rappresenta uno dei principali precedenti riguardo alla legislazione sull'aborto.

Legislazione precedente alla sentenza Roe[modifica | modifica wikitesto]

Prima di tale sentenza, l'aborto era disciplinato da ciascuno stato dell'unione, con legge propria. In almeno 30 Stati era previsto come reato di common law, cioè non poteva essere praticato in nessun caso. In 13 Stati era legale nei seguenti casi: pericolo per la donna, stupro, incesto o malformazioni fetali. In 3 Stati era legale solo in caso di stupro e di pericolo per la donna. Solo in 4 Stati unico requisito legale era la richiesta della donna[1].

Jane Roe[modifica | modifica wikitesto]

Norma Leah McCorvey, alias Jane Roe (nome scelto a fini processuali per tutelarne la privacy) nasce in Louisiana nel 1947, da genitori di origini Cherokee e Cajun. Vive un'adolescenza tormentata, a 16 anni si sposa con un uomo violento dal quale ha due figlie. Mentre è incinta del terzo figlio, viene contattata da un team di avvocatesse, delle quali la più celebre è Sarah Weddington, le quali decidono di portare il caso di Norma in tribunale, per affermare il suo diritto ad abortire[2][3]. L'avvocato Henry Menasco Wade rappresentò lo stato del Texas nel processo del 1970. Più tardi, l'opinione di Norma McCorvey cambiò radicalmente: oggi è, infatti, un membro della Chiesa Cattolica, sostenitrice del Movimento pro-life.[4]

La sentenza della Corte Suprema[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1972 la causa approda alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che decide con sentenza del 22 gennaio 1973[5]. Ciò che veniva chiesto ai giudici era se la Costituzione federale riconoscesse un diritto all'aborto anche in assenza di problemi di salute della donna, del feto e di ogni altra circostanza che non fosse la libera scelta della donna[6]. La decisione venne presa con una maggioranza di 7 giudici a favore e 2 contrari. Si fondò su un'interpretazione non nuova del Quattordicesimo Emendamento[7]

Secondo questa interpretazione, ormai accolta dalla giurisprudenza costituzionale statunitense, esiste un diritto alla privacy inteso come diritto alla libera scelta di ciò che attiene alla sfera più intima dell'individuo[8]. La Corte suprema riconosce il diritto all'aborto in un'ottica di limitazione dell'ingerenza statale[9]. Comunque, il diritto ad abortire della donna, in questa sentenza, non è definito assoluto, poiché lo Stato avrebbe il dovere di intervenire in talune circostanze, che coincidono in particolare con il tempo di gestazione. Enuncia quindi due principi:

  • l'aborto è possibile per qualsiasi ragione la donna lo voglia fino al punto in cui il feto diventa in grado di sopravvivere al di fuori dell'utero materno, anche con l'ausilio di un supporto artificiale. Questa condizione si verifica in media intorno ai sette mesi (28 settimane), ma può presentarsi prima, anche alla 24sima settimana.
  • In caso di pericolo per la salute della donna, l'aborto è legale anche qualora la soglia oltre il quale il feto è in grado di sopravvivere al di fuori dell'utero materno sia stata sorpassata.

Questa sentenza della Corte ha condizionato le leggi di 46 Stati.

La sentenza Roe contro Wade ha dato il via a un dibattito che si ripresenta ogniqualvolta la politica o la società affrontano il tema dell'aborto. I principali nodi dibattuti riguardano i seguenti aspetti: in quali circostanze l'aborto dovrebbe essere illegale; chi dovrebbe decidere quali siano tali circostanze; quali atteggiamenti la Corte Suprema dovrebbe adottare nel dirimere tali questioni, e quanto dovrebbero essere tenuti in considerazione i punti di vista religiosi e morali nella sfera politica.

La sentenza Roe contro Wade ha influenzato la politica nazionale statunitense, dividendo gran parte del paese tra pro-Roe (per la libertà di abortire) e pro-Wade (per il diritto alla vita) e ispirando gruppi di attivisti su entrambi i fronti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Leslie J. Reagan, When Abortion Was a Crime: Women, Medicine, and Law in the United States, 1867-1973, Berkeley, University of California Press, 1997, ISBN 0-520-21657-1.
    Anteprima limitata (Google Libri): (EN) When Abortion Was a Crime: Women, Medicine, and Law in the United States, 1867-1973, books.google.it. URL consultato il 28 dicembre 2012.
  2. ^ (EN) Norma McCorvey, Andy Meisler, I Am Roe: My Life, Roe V. Wade, and Freedom of Choice, New York, HarperCollinsPublishers, 1994, ISBN 0-06-017010-7., autobiografia di Norma Leah McCorvey.
  3. ^ Roe v. Wade: proceedings of arguments before the U.S. Supreme Court (1970s).
  4. ^ Norma McCorvey, "Won by Love", 1997, pp.28-209.
  5. ^ Roe v. Wade - 410 U.S. 113 (1973).
  6. ^ In realtà, per dare più forza alle argomentazioni, la difesa affermò che la gravidanza della Roe era stata il frutto di uno stupro di gruppo, circostanza poi smentita dalla stessa interessata, anni dopo, in I am Roe (1994), op. cit.
  7. ^ La seconda parte dell'Emendamento recita «[...] nessuno Stato priverà alcuna persona della vita, della libertà o delle sue proprietà, senza giusto processo (due process of law), né rifiuterà ad alcuno, nell'ambito della sua sovranità, la equal protection of the laws ...».
  8. ^ Solo per fare un esempio: (EN) U.S. Supreme Court CRUZAN v. DIRECTOR, MDH, 497 U.S. 261 (1990), FindLaw, a Thomson Reuters business. URL consultato il 27 dicembre 2012.
  9. ^ "La maternità, o l’ulteriore prole, potrebbero costringere la donna ad accettare la vita ed un futuro penosi. Essa potrebbe riceverne un danno psicologico a breve scadenza. La cura del figlio potrebbe mettere alla prova la sua salute mentale e fisica. C’è inoltre la pena, per tutti gli interessati, che si accompagna al figlio non voluto, e c’è il problema di immettere il bambino in una famiglia già incapace, psicologicamente e sotto altri profili, di occuparsi di lui. In altri casi come in questo che ci occupa, possono essere coinvolte le difficoltà ulteriori e il marchio permanente della maternità in chi non è maritata".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • La sentenza:

(EN) Roe v. Wade 410 U.S. 113, Cornell Law School. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2011).
(EN) Roe v. Wade - 410 U.S. 113 (1973), justia.com US Supreme Court Center. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
(EN) U.S. Supreme Court ROE v. WADE, 410 U.S. 113 (1973), FindLaw. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).