U
La U è la diciannovesima lettera dell'alfabeto italiano e la ventunesima dell'alfabeto latino.
[u] nell'alfabeto fonetico internazionale è il simbolo usato per rappresentate una vocale posteriore alta ("chiusa") e arrotondata ("procheila").
Alfabeto fonetico NATO | Codice Morse | ||||
Uniform | |||||
Bandiera di segnalazione marittima | Alfabeto semaforico | Braille |
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Proto-semitico waw | Fenicio Wāw | Greco ypsilon | Etrusco V | Alfabeto latino moderno U |
L'origine della U è la stessa delle lettere Y, V, W ed F. Come esse infatti deriva dalla lettera semitica waw, la quale si evolvette nella fenicia wow. In greco antico, poi esisteva la lettera Y, che si pronunciava però ṻ.
L'etrusco e il latino non distinguevano graficamente i suoni corrispondenti alle lettere U e V; i suoni vocalico, semiconsonantico e consonantico erano indicati da V (anche se naturalmente puer e vir suonavano ben diversamente); la distinzione fra U e V che troviamo sui testi pubblicati oggi in Italia deriva dalla grafia proposta nel Rinascimento da Gian Giorgio Trissino per favorire la lettura[1]. In altri paesi si preferisce invece usare nelle parole latine per entrambi i suoni la forma maiuscola V e la minuscola u.[2]
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- Lo scrittore scapigliato Iginio Ugo Tarchetti ha scritto un racconto intitolato "La lettera U".
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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