Ecuador, l’ascesa di Gutierrez
di Cristiano Morsolin
Mercoledi scorso 15 gennaio si è insediato il nuovo presidente dell’Ecuador Lucio Gutierrez che nel discorso ufficiale ha invitato tutti gli ecuadoriani “a partecipare ad un gran dialogo nazionale, per lottare contro la corruzione e la povertà; non possiamo sviluppare il nostro paese pagando per il debito estero il 40% del PIL.
“Promuoverò una visione di interculturalità e diversità nelle relazioni internazionali per costruire una politica estera finalizzata ad una maggior indipendenza economica e politica”, ha aggiunto l’ex colonnello Gutierrez, che ha vinto le elezioni del novembre scorso con il sostegno di Alleanza Società Patriottica, del movimento Pachacutik e del partito roldosista, sconfiggendo con il 54.5% dei suffragi il multimilionario bananero Alvaro Noboa, rappresentante dei poteri forti economici e finanziari locali.
Nel pomeriggio ha festeggiato l’investitura in modo inedito e simbolico in mezzo ad una moltitudine colorata di 40.000 persone, in maggioranza indigeni e poveri delle classi popolari, stipati nello stadio olimpico “Atahualpa” nell’ambito di una “cerimonia della speranza” come un “giuramento di fronte al popolo”.
Nel piccolo paese Andino è stato eletto l’ex-colonnello Gutierrez, che nel gennaio 2000 aveva detronizzato il discusso Mahuad partecipando a quel triunvirato di governo popolare che poi gli costò 40 giorni di carcere, intollerabile per lo sceriffo del mondo USA che aveva subito minacciato l’embargo. Troppo facile equipararlo a Fidel Castro o a Chavez, è un militare ribelle anomalo che ha scelto di investire sui movimenti popolari riconoscendo il protagonismo degli indios, storicamente esclusi, ricercando la “via andina al socialismo”, una sorta di terza via latinoamericana appoggiata dall’ex operaio Inacio Lula da Silva in Brasile, da Evo Morales in Bolivia, da Chavez in Venezuela, del rivoluzionario Fidel a Cuba, tutti presenti a Quito insieme anche al Premio nobel per la pace Rigoberta Menchù.
Dopo oltre 500 anni l’Ecuador è stata scelta la prima ministra degli Esteri Ninà Pacari, esponente di spicco del Coordinamento delle Nazionalità indigene CONAIE insieme al neo ministro dell’agricoltura Luis Macas (che si dovrà confrontare con la violazione massiccia dei diritti sindacali nel primo produttore di banane a livello mondiale).
E’ la continuazione della rivoluzione del poncho iniziata con la coscientizzazione promossa di Mons. Leonidas Proanò, padre della teologia della liberazione dal volto indio, che portò alla prima rivolta del 1990 conosciuta come “Leviantamento del Inti Raymi” (Festa del Sole).
Non a caso la candidatura unica a sinistra è stata promossa anche dall’impegno di Mons. Alberto Luna Tobar, già arcivescovo di Cuenca e di P. Edoardo Delgado ( una scelta che, su pressione della potente Opus Dei capitanata da Mons. Arregui, gli costo l’allontanamento dalla carica di Rettore dell’Università Politecnica Salesiana di Quito, che aveva aperto le porte agli indios durante il leviantamento del gennaio 2001)
Il nuovo governo appena insediatosi, dovrà garantire risposte, vie di scampo ad una crisi acutizzata dalla dollarizzazione che impoverisce strutturalmente la maggioranza povera provocando oltre un milione di immigrati spesso alla mercè di sfruttatori e gang criminali; il 50% dei minori di cinque anni soffre di denutrizione, le spese sociali per la salute, la scuola, la sicurezza alimentare vengono tagliate per pagare il debito estero che annienta la sovranità nazionale.
Continuano le violazioni dei diritti umani per le fumigazioni al confine con la Colombia, subendo le violente conseguenze del PLAN COLOMBIA che sta regionalizzando un conflitto (come hanno sempre documentato e per questo sono minacciati di morte i vari Alexis Ponces dell’Assemblea Permanente Diritti Umani APDH, Pablo de la Vega del Centro di Documentazione sui diritti umani “Segundo Montes Mozo”, Jhonny Jimenez del Servizio Pace e Giustizia SERPAJ, la Commissione Ecumenica diritti umani CEDHU), mascherando la lotta al narcotraffico con lo sterminio di chi si impegna per la lotta sociale: le comunità nere e indigene, dirigenti sindacali, campesinos, difensori dei diritti umani. Ne è una drammatica conferma l’Oleodotto OCP (che vede implicati anche ENI- Agip e Banca Nazionale del Lavoro contro cui si è mobilitata anche un’apposita campagna di pressione in Italia con la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, CRIC, Attac, ecc.), considerato strategico per i suoi interessi economici da parte dei poteri transnazionali .
I movimenti popolari (in prima fila Accion Ecologica, Accion por la Vida, la comunità di Sarayacu) si oppongono alla distruzione e allo sfruttamento della Madre Terra, la ‘Pachamama’, in Amazzonia e lungo il tracciato dell’Oleodotto OCP e sollecitano nuove politiche di sovranità nazionale nei confronti delle multinazionali petrolifere come la Texaco e l’Agip, politiche capaci di difendere l’ecosistema e i popoli che da oltre 500 anni resistono alla conquista depredatrice e neoliberista.
La crisi che attanaglia il Paese Andino con il 70% della sua popolazione al di sotto della soglia della povertà è drammaticamente analizzato dall’economista Alberto Acosta (esperto di debito estero a livello mondiale): “Gli indici di povertà e di concentrazione della ricchezza in Ecuador sono inacettabili: il 5% dei minori di cinque anni muore per malattie curabili. Il 44% dei minori di età scolare ha deficienze nel livello di istruzione. L’81 % di minori e madri povere non ha accesso all’attenzione medica. Il salario minimo (148 dollari) non copre neanche la metà della cesta familiare di base. Per questi bambini non ci sarà futuro mentre la corruzione regna nella società, mentre i ricchi ostentano un tenore di vita costruito sulla miseria della maggioranza, mentre le elites di potere, le politiche economiche ortodosse sviluppano la civilizzazione della diseguaglianza, idolatrando l’ideologia neoliberale”.
Questa drammatica situazione richiede un’inversione di rotta delle politiche governative troppo spesso ostaggi di corrotti e ladri (non a caso il presidente Gutierrez incontrerà Bush il prossimo 11 febbraio anche per ottenere l’estradizione di un gruppo di banchieri corrotti, riparati negli Stati Uniti, che hanno ancora grossi conti in sospeso con la giustizia): debito estero, ALCA, un parlamento del Mercosur, lotta alla povertà, consulta popolare sono priorità in agenda.
Per esempio la proposta di un’Area di libero commercio delle Americhe (Alca), presentata dagli Stati Uniti per favorire i commerci nei vari Paesi del Continente, sarebbe per l’Ecuador un “suicidio: nelle condizioni attuali non esistono garanzie per la nostra impresa nazionale” ha già commentato Nina Pacari alla guida del dicastero internazionale, facendosi portavoce anche di quella opposizione all’ALCA promossa durante le giornate di mobilitazione latinoamericana proprio per le strade di Quito a fine novembre.
Sono in molti a credere in questo nuovo scenario dove la resistenza è andata al potere: un’Altra America è possibile !
SANS-PAPIERS, CRONOLOGIA DELLE LOTTE
ASE 1 Dall’occupazione di St.Ambroise alllo sgombero di St.Bernard
Lunedì 18 marzo 96 Arrivo alle 10:00 delle famiglie alla chiesa di Saint-Ambroise
Mercoledì 20 marzo Sgombero della chiesa Saint-Ambroise alle 5:00 Arrivo alle 15:00 alla palestra Jappy
Domenica 24 marzo Sgombero della palestra Jappy alle 6:00 La LCR (Lega Trotzkista Rivoluzionaria) ospita nella sua sede gli occupanti. 79 persone sono fermate
Lunedì 25 marzo Droits Devant (Associazione per la casa per tutti) li ospita
Mercoledì 27 marzo Sud-Poste (nuovo sindacato molto attivo durante il movimento di dicembre) li ospita
Sabato 6 aprile Costituzione del gruppo di mediazione
Mercoledì 10 aprile I Sans-papiers sono ospiti nei locali della SNCF (ferrovieri) 5 rappresentanti del gruppo di mediazione sono ricevuti da un consigliere del Primo ministro
Martedì 16 aprile Creazione del collettivo “Des papiers pour tous”
Mercoledì 1 maggio Partecipazione degli africani alle manifestazioni del 1° maggio
Giovedì 2 maggio Sciopero della fame di 43 uomini e 13 donne africani
Mercoledì 22 maggio Gli Africani smettono lo sciopero della fame dopo avere ottenuto da parte della questura una “verifica” dei loro dossier (205 casi)
Lunedì 3 giugno Conferenza stampa organizzata dal movimento per i Sans-papiers Creazione del coordinamento nazionale dei Sans-papiers
Sabato 15 giugno Manifestazione contro il razzismo. 6.000 manifestanti con gli Africani in testa al corteo
Martedì 25 giugno Un gruppo di Sans-papiers occupano la Sede Comunale del 18° Distretto
Mercoledì 26 giugno Dei rappresentanti del gruppo di mediazione sono ricevuti nel gabinetto del Primo ministro per avere la notizia che solo 22 su 205 Africani verranno regolarizzati con un permesso di soggiorno valido per un anno. Gli altri devono lasciare il territorio francese nel arco di un mese
Venerdì 28 giugno Un gruppo di Africani decide di occupare la Chiesa S.Bernard (18° Distretto di Parigi)
Lunedì 1 luglio Dei Sans-papiers occupano la Chiesa S.Hippolyte (13° Distretto di Parigi) e iniziano un sciopero della fame
Mercoledì 3 luglio Manifestazione per i Sans-papiers. Dai 2.000 ai 3.000 partecipanti. Per la prima volta si vede la presenza della comunità asiatica di Parigi ad una manifestazione sul problema dell’immigrazione
Venerdì 5 luglio 10 africani iniziano uno sciopero della fame nella chiesa di S.Bernard
Martedì 9 luglio Il ministero degli Interni chiede ai questori di regolarizzare la situazione dei genitori stranieri con figli francesi
Mercoledì 10 luglio 21° charter dell’attuale ministro degli interni J.L. Debré (75 stranieri del Mali e del Marocco sono espulsi)
Martedì 16 luglio Dopo l’11° giorno di sciopero la questura impone agli scioperanti una visita medica quotidiana
Sabato 20 luglio Prima riunione del coordinamento nazionale dei Sans-papiers alla Camera del Lavoro Gli occupanti di S.Hippolyte smettono il loro sciopero della fame
Giovedì 25 luglio Conferenza stampa dei Sans-papiers con la presenza del filosofo J. Derrida La manifestazione prevista per la sera è vietata dalla questura. Il quartiere è circondato da un imponente dispositivo poliziesco.
Mercoledì 31 luglio Alle 2:00 nasce Omou nella Chiesa di S.Bernard Di nuovo la questura vieta un corteo previsto per il tardo pomeriggio davanti alla Questura
Giovedì 1 agosto Fino all’alba, notte di solidarietà con i sans-papiers, che possono essere espulsi a partire dal 2 agosto (lo scadere dei termini di un mese che gli era stato concesso per lasciare il territorio)
Lunedì 5 agosto I sans-papiers scrivono una lettera a J. Chirac
Mercoledì 7 agosto 17:00 Manifestazione dalla Tour Eiffel al Trocadero (1.000-2.000 partecipanti) Una manifestazione silenziosa prevista dalla Piazza dell’Opera all’Elysee (Palazzo del Presidente della Repubblica) è vietata dal Ministro degli Interni.
Lunedì 12 agosto 6:00 4 pullman di celerini parcheggiano vicino la chiesa. Al 39° giorno di sciopero della fame, i 10 scioperanti sono ricoverati con la forza in diversi ospedali. 12 volontari prendono i loro posti e durante la sera i 10 tornano e proseguono il loro sciopero. 18:00 Un migliaio di persone manifestano davanti a Notre-Dame.
Giovedì 15 agosto 11:00 Messa celebrata nella chiesa di S.Bernard da padre Henri Coinde, sacerdote della parrocchia, davanti a 500 fedeli.
Venerdì 16 agosto Impressionante veglia di solidarietà a S.Bernard. Centinaia di persone confluiscono verso la chiesa e bivaccano sui marciapiedi. Vengono eretti 2 grandissimi tendoni. Nella giornata numerose personalità vengono a salutare e portare la loro solidarietà ai sans-papiers, alcuni hanno deciso di passare la notte nella chiesa.
Sabato 17 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard 6 sindacati dell’Air France rifiutano qualsiasi utilizzo degli aeri della compagnia aerea per le espulsioni dei sans-papiers.
Domenica 18 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard L. Jospin lancia un appello per la negoziazione. Debre, Juppe, Raoult (ministro per l’integrazione) riaffermano il rifiuto di qualsiasi negoziazione da parte del governo.
Lunedì 19 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard Visita di R. Hue (Segretario del PCF) ai sans-papiers
Martedì 20 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard 11:00 G. de Robien, presidente del gruppo UDF (2° partito della maggioranza) al parlamento, riceve una delegazione di sans-papiers, e annuncia la creazione di una commissione parlamentare per tentare di sbloccare la situazione. Una lettera a J. Chirac è firmata da tutti i partiti di sinistra.
Mercoledì 21 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard 17:00 Debre riceve 3 delegati dei sans-papiers Prima, lo stesso Debre investe il Consiglio di Stato affinché esprima un parere sulle modalità di applicazione delle leggi Pasqua 18:00 Manifestazione da Republique a S.Bernard. In mattinata, Juppe riunisce 9 ministri per esaminare la situazione
Giovedì 22 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard Il Consiglio di Stato rende il suo parere. Juppe dichiara in televisione che questo parere è in linea con l’azione del governo
Venerdì 23 agosto Nuova veglia di solidarietà a S.Bernard 7:30 SGOMBERO DI S.BERNARD Da 1.000 a 1.500 poliziotti sfondano le porte della chiesa ed evacuano i 300 africani e le numerose persone che si trovavano con loro. Una selezione fra bianchi e neri è operata dalle forze di polizia prima di caricarli nei cellulari. Un’attrice di colore, ma di nazionalità francese, è portata assieme agli altri neri al centro di ritenzione di Vincennes. 18:00 Manifestazione di protesta da Republique a Nation con la partecipazione di 10-20.000 persone. Migliaia di persone proseguono il corteo e si dirigono verso Vincennes gridando “Liberiamo i sans-papiers”. Questo strano corteo cammina per 5 km attraverso il bosco. Arrivati davanti il centro di ritenzione si confrontano con le numerose forze dell’ordine. A mezzanotte, 500 manifestanti si scontrano ancora con i celerini.
FASE 2 Repressioni, espulsioni e nuove lotte
Sabato 24 agosto Il concerto in sostegno dei sans-papiers è vietato. Processo di Madjiguène Cissé (una dei 3 portavoce dei sans-papiers) Commoventi testimonianze di personalità presenti durante lo sgombero della chiesa. Tutti i testimoni sottolineano le qualità di Madjiguene, la sua intelligenza e il suo senso acuto di responsabilità. Madjiguene racconta come ha dovuto affrontare, totalmente nuda davanti alla sua figlia di 6 anni anch’essa nuda, le denigrazioni di 6 poliziotte (“Non dice più niente, la portavoce!”). Il magistrato richiede 3 mesi di carcere e 3 anni di interdizione della presenza sul territorio; i giudici decidono per 2 mesi con la condizionale. Madjiguene esce libera dal tribunale… ma sempre senza documenti. Nella serata, un aereo militare decolla con a bordo 57 stranieri di cui 4 africani del Mali fermati a S.Bernard. Prima del decollo, dei manifestanti si scontrano con la polizia. A Dakar, come più tardi a Bamako, manifestazioni di protesta si svolgono e ritardano il decollo dell’aereo; decollo che si effettuerà solo grazie all’intervento dei militari francesi di base nelle due capitali africane.
Domenica 25 agosto La lotta continua !!! Le famiglie liberate si ritrovano alla Cartoucherie de Vincennes (grandissimo spazio socioculturale) Processi agli scioperanti della fame. Fine del loro sciopero dopo 52 giorni.
Mercoledì 28 agosto 18:00 Più di 15.000 persone manifestano da Republique a Stalingrad. Scontri davanti S.Bernard dove la polizia ha militarizzato l’intero quartiere. Scontri durante la notte a Belleville. Numerose manifestazione nelle grande città francesi. 2 charter di espulsi partono in serata, a bordo 3 africani di S.Bernard di cui uno ha un bambino nato in Francia, che quindi secondo la legge non potrebbe essere espulso …
Mercoledì 4 settembre Gli scioperanti della fame arrivano alla Cartoucherie, commovente festa per il loro ritorno. Meeting della CGT (sindacato comunista) a cui sono invitati dei sans-papiers, fra loro Madjiguene.
Giovedì 5 settembre I “Giovedì dei sans-papiers”. È deciso dai sans-papiers che ogni giovedì faranno un intervento pubblico. Raduno a Republique.
Lunedì 9 settembre M. Keita, uno deglscioperanti della fame, si presenta alla Questura di Parigi e riceve un permesso di soggiorno per motivi di salute, valido fino al 6 dicembre.
Giovedì 12 settembre Grande giornata nazionale di presentazione alle questure di richieste per la regolarizzazione dei sans-papiers. Diverse manifestazioni davanti alle questure.
Venerdì 13 settembre Le famiglie lasciano la Cartoucherie per stabilirsi negli locali sindacali della BNP (Banca Nazionale di Parigi) I sans-papiers sono ospiti durante la “Fete de l’Humanite” (sorella della “Festa dell’Unità”)
Giovedì 19 settembre Diversi raduni nelle città francesi
Giovedì 26 settembre Diversi raduni nelle città francesi per la preparazione della manifestazione nazionale del 28 settembre a Parigi
Sabato 28 settembre Più di 20.000 persone manifestano per ribadire la loro opposizione alla politica del governo in materia di immigrazione.
Mercoledi 2 ottobre 1996 I sans papiers si recano al Senato invitati dal gruppo del Partito comunista. Manifestazione davanti al Palazzo di giustizia in solidarietà con Alassane Traoré, condannato a quattro mesi di carcere dal Tribunale di Parigi per soggiorno irregolare. Dieci adulti e sette bambini sans papiers cinesi (appartenenti al 3° Collettivo) sono interrogati mentre andavano alla Questura di Bobigny (periferia nord di Parigi) su consiglio del personale della pubblica amministrazione che li aveva invitati a presentarsi accompagnati dai figli. Questi interrogatori di “gruppo” tendono a diventare una pratica comune. I bambini sono illegalmente costretti a passare la notte nei centri di custodia: questi eventi contrari alla legge si moltiplicano… Partenza in Seine-Saint-Denis (93: Provincia di cui fa capo Bobigny) della “carovana dei sans papiers” che inizia a percorrere la regione parigina per due mesi su iniziativa del coordinamento dei sans papiers della Regione Parigina.
Martedi 8 ottobre 1996 I delegati dei sans papiers partono per Bruxelles per essere ricevuti al Consiglio d’Europa.
Mercoledi 9 ottobre 1996 Preliminari del progetto di legge di J.L.Debré il cui scopo è quello di rafforzare le leggi Pasqua. Fra le novità: Limiti di concessione dei certificati di ospitalità.
Giovedi 10 ottobre 1996 Manifestazione organizzata dal Cordinamento dei sans papiers della Regione Parigina, piazza della Repubblica. Alcuni sans papiers, fra cui la portavoce Madjiguène, manifestano davanti al commissariato del 14° Distretto di Parigi in cui alcuni di S.Bernard sono trattenuti. Intervento delle forze dell’ordine. Madjiguène viene arrestata. Finalmente, dopo aver temuto per lei una nuova comparizione davanti a un tribunale e quindi il rischio di una condanna esecutiva, Madjiguène viene rilasciata il venerdi 11 ottobre nel pomeriggio. Secondo Ababacar Diop, l’altro portavoce dei sans papiers, le autorità hanno fatto marcia indietro davanti ai rischi di mediatizzazione.
Mercoledi 16 ottobre 1996 Morte di Amara Fofana. Amara Fofana, del Mali, è deceduto nel pomeriggio in un ospedale di Saint-Denis (93) per le consequenze di un cancro al fegato. Amara aveva 35 anni, era sposato e padre di tre figli, di cui uno nato durante l’occupazione di S.Bernard. Amara aveva partecipato allo sciopero della fame del mese di maggio, durato 21 giorni. Il 16 settembre scorso la Questura di Parigi aveva concesso a lui e a sua moglie un permesso di soggiorno di un anno con il permesso di lavoro.
Giovedi 17 ottobre 1996 I sans papiers in lutto partecipano alla manifestazione nazionale (a Parigi) indetta dalla pubblica amministrazione.
Martedi 29 ottobre 1996 Alle 9.00, per iniziativa del “3° Colletivo”, duecento sans papiers occupano l’ufficio stranieri della Questura di Parigi. I celerini sgomberano e interrogano uomini, donne e bambini.
Mercoledi 30 ottobre 1996 Fra i partecipanti della vigilia, dodici persone sono sempre trattenute dalla polizia ed altre otto sono state portate in un campo di custodia. Cinque dei nove turchi arrestati sono stati espulsi verso Istambul (uno di questi è un kurdo disertore dell’esercito, incarcerato al suo arrivo…). 29° charter organizzato da Debré, per il Marocco e lo Zaire (mentre la Francia pensa a mandare le sue forze armate in Zaire…).
Martedi 5 novembre 1996 A Lille (Capoluogo Regionale del Nord della Francia), 26 sans papiers smettono il loro sciopero della fame, dopo 26 giorni.
Mercoledi 6 novembre 1996 Il Consiglio dei ministri adotta il progetto di legge sull’immigrazione di J.L.Debré che sarà proposta alla discussione parlamentare a dicembre. 17.00: Tentativo di occupazione simbolica della Chiesa di S.Ambroise da parte di 150 sans papiers. La polizia ha già circondato la chiesa prima del loro arrivo.
Lunedi 11 novembre 1996 20.00: A Parigi, al Teatro Odéon, su iniziativa del “Collectif des papiers pour tous”, i sans papiers si autoinvitano ad una riunione del movimento zapatista. Qualche problema… I celerini circondano il teatro e il direttore del teatro è costretto a negoziare l’uscita dei sans papiers che sono protetti dalla polizia grazie ai cordoni formati dal pubblico.
Venerdi 15 novembre 1996 La commissione consultiva dei diritti umani esprime un parere molto negativo sul progetto di legge Debré.
Lunedi 18 novembre 1996 Congresso sull’immigrazione organizzato dal “Collège des mediateurs”, al Senato. vi partecipano 250 persone fra cui Ababacar Diop. Comizio organizzato dai sans papiers davanti al Senato alla fine del pomeriggio con una presenza poliziesca smisurata.
Mercoledi 20 novembre 1996 Manifestazione organizzata dalle donne sans papiers a Parigi in occasione della giornata internazionale dell’infanzia.
Sabato 23 novembre 1996 Manifestazione a Parigi. Stati Generali del movimento sociale a cui partecipano i sans papiers.
Giovedi 28 novembre 1996 Il Ministro degli Interni annuncia il suo 31° charter all’interno del quale ci sono 71 stranieri (cittadini del Marocco, del Mali, del Senegal).
Sabato 30 novembre 1996 Manifestazione a Parigi organizzata dal coordinamento nazionale per sottolineare la fine del percorso della “carovana dei sans papiers” che ha solcato la Regione Parigina dal 2 ottobre. Diverse delegazioni europee erano attese, poche hanno potuto venire a causa principalmente dello sciopero dei camionisti francesi. Ci sono state delegazioni tedesche, belghe ed italiane (Padova, Trieste, Torino). La manifestazione ha riunito soltanto 3.000 persone.
Domenica 1 dicembre 1996 Scoperta dell’esistenza di un campo di custodia illegale al porto di Gennevilliers (città della periferia Nord-Ovest di Parigi), usato in segreto dal ’94, per mancanza di posti in quello della Questura di Nanterre (già strapiena di stranieri secondo il quotidiano “Le Journal du Dimanche”). Quelli che hanno potuto visitare questa zona di non-diritto sono concordi nel definirla una “porcheria”.
Domenica 8 dicembre 1996 Giornata porte aperte al centro di accoglienza “Nouvelle France” di Montreuil (città della periferia Est di Parigi). Da mesi gli africani che vivono in questo centro di accoglienza sono in lotta contro la chiusura del centro, voluta dal sindaco comunista.
Martedì 11 dicembre 1996 Giornata di sostegno ai sans papiers ad Argenteuil (città della periferia Nord di Parigi) in occasione del passaggio della carovana dei sans papiers.
Giovedì 12 dicembre 1996 Processo di appello per cinque sans papiers di S.Bernard fra i quali Madjiguène Cissé. A Caen (città della Normandia), dibattito pubblico “Quale immigrazione per quale società?” con la presenza di 200 persone, con testimonianze di immigrati e la presenza di Madjiguène Cissé.
Venerdì 13 dicembre 1996 9.00: Processo di Camara Sema e di Dembele Lamine * 11.00-18.00: Occupazione dell’UNESCO a Parigi. Une delegazione di sans papiers che doveva essere ricevuta dal servizio giuridico di Frederico Major, è stata accompagnata da una sessantina di persone che hanno occupato il posto fino all’arrivo dei celerini. Due sans papiers sono stati arrestati dopo la conferenza stampa successiva allo sgombero. 19.00: Serata dibattito sulla lotta delle donne sans papiers all’AGECA, a Parigi.
Sabato 14 dicembre 1996 11.00: Conferenza stampa al 32 rue du Faubourg-Poissonnière (palazzo dove vivono i sans papiers di S.Bernard dopo lo sgombero della chiesa). 15.00: Raduno alla fermata Gennevilliers per protestare contro il centro di custodia.
Domenica 15 dicembre 1996 All’alba, occupazione di una palazzina al 5 rue di Aligre (12° Distretto di Parigi) sull’iniziativa di associazioni e sindacati e con la partecipazione di sans papiers. Apertura della “Maison des Ensembles” (“la Casa di chi sta Insieme”), luogo di accoglienza e di informazione per tutti i “sans” (senza documenti, senza casa, senza lavoro).
Martedì 17 dicembre 1996 Forum sull’immigrazione per due giorni alla Camera del Lavoro, con numerose personalità. * 17.00: Seminario del Centro di Studi Africani. “Le leggi dell’inospitalità”, costruzione e riconoscimento dell’immigrazione. “Il ritorno della storia: gli Africani nel movimento dei sans papiers”. Lancio dell’operazione “Cartoline per l’Elysée”.
Mercoledì 18 dicembre 1996 In occasione del passaggio della carovana dei sans papiers a Nancy (città dell’Est della Francia), grande dibattito pubblico che riunisce più di 400 persone.
Giovedì 19 dicembre 1996 Uscita del CD dei sans papiers.
Domenica 22 dicembre 1996 Festa alla “Maison des Ensembles”
Martedì 24 dicembre 1996 Notte di Natale. I sans papiers festeggiano alla Cartoucherie di Vincennes (teatri dove hanno vissuto dopo lo sgombero di S.Ambroise) con la presenza di diverse personalità.
Giovedì 26 dicembre 1996 Nuovo sciopero della fame. Una donna sans papiers inizia un sciopero della fame al 32 rue du Faubourg-Poissonnière. L’indomani due uomini (un Africano sans papiers ed un Francese) decidono anch’essi di unirsi allo sciopero della fame.
Giovedì 2 gennaio 1997 “Le pazze di marzo”. Nuova azione dei sans papiers: le spose degli Africani espulsi si sono recate alle 11.00 davanti all’Elysée, accompagnate da simpatizzanti, per chiedere il ritorno dei loro mariti. Esse annunciano une manifestazione settimanale, sul modello delle “madri della piazza di maggio” in Argentina. Espulsione di Diadé Diarra, celibe, a cui è stato negato il diritto di asilo, arrestato durante lo sgombero di S.Bernard. All’aeroporto di Roissy si sono radunate un centinaio di persone, ma l’aereo è decollato da Orly alle 12.45, dove solo qualche militante delle JRE (Giovani Rivoluzionerai Europei, N.d.T. Trotzkisti) si era recato per provare ad opporsi.
Venerdì 3 gennaio 1997 Espulsione di Mamadou Kanté, del Mali, a cui è stato negato il diritto di asilo. Scontri con la polizia da parte di militanti riuniti a Roissy. Imbarco assai strano: Mamadou non si è opposto alla sua espulsione mentre aveva dichiarato di voler rifiutare l’imbarco. Nuovo arresto al 32 di rue du Faubourg-Poissonnière: a mezzanotte meno un quarto, Baradji Braima usciva per telefonare ad una amica. Arrivato alla cabina telefonica, ha trovato una macchina della polizia ad attenderlo. Controllato da loro, è subito portato in Questura e rinchiuso nell’ala riservata agli stranieri. Alle 22.00 di Sabato 2 gennaio è portato nel centro di custodia di Vincennes. La Domenica mattina, alle 10.00 è condotto in Tribunale, dove rischia di subire la procedure di espulsione. Finalmente, è liberato.
Mercoledì 9 gennaio 1997 Le “pazze di marzo”. Raduno alle 10.45 alla fermata della metropolitana S.Philippe-du- roule per accompagnare le “sans papières” che manifestano davanti all’Elysée. Il Francese che faceva lo sciopero della fame in solidarietà con i sans papiers, al 32 di rue du Faubourg-Poissonnière, deve smetterlo a causa del suo ricovero. Gli altri due scioperanti, un’Africana e un Africano, lo interrompono durante il Ramadan.
Giovedì 10 gennaio 1997 Arresto di cinque ex-scioperanti della fame che si erano recati in questura. Raduno di protesta alle 18.00 davanti alla questura. Alle 20.00, alcuni manifestanti occupano i locali di France 2 per chiedere la possibilità di fare un intervento durante il telegiornale.
Venerdì 10 gennaio 1997 I cinque ex-scioperanti di S.Bernard arrestati sono condotti a Roissy per essere espulsi verso Bamako con il volo regolare AF 7260 delle 11.00. Hanno mani e piedi legati. Nell’aereo, tre di loro sono cloroformizzati ed espulsi verso Bamako: si tratta di Sidy Diara, Karounga Diagouraga e Moussa Sissoko. Gli altri due si sono ribellati prima di essere addormentati (Sema Camara e Lamine Dembele) e il comandante di bordo ha rifiutato di imbarcarli. Sono stati liberati in serata dopo essere passati dalla Questura. Una ventina di militanti avevano potuto recarsi all’aeroporto dove si sono verificati scontri con la polizia. A Colombes (città della periferia Nord-Ovest di Parigi), al ventunesimo giorno di sciopero della fame, due delle quattro donne, Nadia e Karima, accettano di essere ricoverate. Jeanne e Lamia proseguono il loro sciopero della fame. Partenza di una nuova carovana di sans papiers: 11.02: Larzac, 12.02: Montpellier, 13.02: Grenoble, 14.02: Chambéry, 15.02: Lons-le-Saunier, 16.02: Annecy, 17.02: Besançon, 18.02: Dijon.
Sabato 11 gennaio 1997 All’appello del coordinamento nazionale, circa 200 persone si sono radunate a Parigi davanti alla “Fontaine des Innocents”, fra i quali alcune personalità, A.Krivine (N.d.T. Leader del partito trotzkista, LCR), Ariane Mnouchkine (N.d.T. Direttrice del teatro di Vincennes che ha più volte ospitato i sans papiers), e membri del comitato dei mediatori. Il gruppo ha ottenuto un spazio all’interno del Beaubourg per tenere un meeting improvvisato in cui interviene uno dei due ex-scioperanti di S.Bernard che ieri erano riusciti ad evitare l’espulsione.
Lunedì 13 gennaio 1997 Alle ore 13.30: processo di Brehma Kante a Parigi.
Mercoledì 15 gennaio 1997 Le “pazze di marzo”. Alle 11.00, raduno davanti all’Elysée con le “sans papières”. Dopo il raduno, il centinaio di manifestanti è “scortato” da due file di celerini…
Venerdì 17 gennaio 1997 Uscita del libro di Ababacar Diop, “Dans la peau d’un sans papier”, ed. Du Seuil (N.d.T. “Nella pelle di un sans papiers”). Arresto di Koné Diadié in serata, portato al centro di custodia di Vincennes, poi liberato dopo tre giorni.
Sabato 18 gennaio 1997 Alle 14.30: manifestazione a Parigi contro il progetto di legge Debré, dalla Place d’Italie al Senato. Circa 5.000 persone hanno sfilato fino al blocco dei celerini, Place du Luxembourg. Durante la dispersione della manifestazione, la fermata della metropolitana Cité è chiusa al pubblico….
Domenica 19 gennaio 1997 Al crepuscolo, Ababacar organizza una cena repubblicana al 32 di rue du Faubourg-Poissonnière, per l’uscita del suo libro. Al menu, Thiebou Dieune senegalese, contributo: 10 FF.
Martedì 21 gennaio 1997 Alle 9.00: Madjiguène è processata in seguito al suo fermo del 10 ottobre scorso. È assolta.
Mercoledì 22 gennaio 1997 Le “pazze di marzo”. Alle 11.00, raduno settimanale davanti all’Elysée con le “sans papières”, che riunisce solo una ventina di persone. Le forze dell’ordine bloccano l’accesso alla fermata della metropolitana.
Giovedì 22 gennaio 1997 Dopo l’appello della Procura al giudizio del 24 agosto scorso (due mesi di condizionale), Madjiguène si trova di nuovo in Tribunale, che conferma la decisione e aggiunge alla condanna un foglio di via dall’intero territorio francese per tre anni! I suoi avvocati fanno ricorso in cassazione. Alle 18.00: ciclo di conferenze pubbliche “Contro il razzismo e la xenofobia” organizzato dall’Università di Parigi I-Panthéon-Sorbonne. “Scienza e razzismo. La questione antropologica delle razze”, J.P.Demoule
Martedì 28 gennaio 1997 Alle 20.00: riunione pubblica a Parigi. Proiezione de “La ballade des sans papiers”, incontro con i delegati dei sans papiers fra cui Madjiguène. Dimissioni di J.C.Barreau, consigliere di Debré per l’immigrazione. Il suo consiglio durante l’occupazione di S.Bernard (Vedi Le Figaro del 28.01.1997): “Espellere immediatamente via charter un terzo degli occupanti, ed eventualmente regolarizzare con discrezione gli altri due terzi”. Simpatico, no?
Mercoledì 29 gennaio 1997 Le “pazze di marzo”. Alle 11.00, raduno settimanale davanti all’Elysée con le “sans papières”. Partite in pullman dal 32 di rue du Faubourg-Poissonnière, sono bloccate dalla polizia in prossimità dell’Elysée e scortate subito fino al 32 di rue du Faubourg-Poissonnière.
Martedì 04 febbraio 1997 18.00: Comizio davanti al Senato per tentare un’ultima azione contro il progetto di legge Debré. Questa manifestazione ha riunito solo mille persone. Durante la sospensione della seduta, i senatori di sinistra sono usciti per incontrare i manifestanti. Condanna di Jacqueline Deltombe : a Lille. L’autunno scorso J.Deltombe riceve una coppia di amici, Hélène e il suo fidanziato zairese Tony, senza chiedere la situazione amministrativa di quest’ultimo, che è in situazione irregolare. I genitori di Hélène si oppongono al loro matrimonio e denunciano Jacqueline per “aiuto a soggiorno irregolare”. Riconosciuta colpevole, ma esonerata dalla pena, Jacqueline si ritrova disoccupata perchè il suo arresto è stato effettuato sul suo posto di lavoro…
Mercoledì 05 febbraio 1997 Le “pazze di marzo”. 27 uomini e 9 donne sono fermati (sostenitori e sans papiers), insieme a Brigitte Plaza, avvocato dei sans papiers, in via du Bac, davanti alla casa della figlia di Chirac, alla quale volevano consegnare una lettera per il Presidente. I Francesi sono stati liberati, i sans papiers (10 fra cui Madjiguène) sono stati portati in Questura, per essere poi liberati. Durante l’arresto, al Senato si discuteva della legge Debré, e Jack Rallite (senatore del PCF) dichiarava : “Ho appena saputo dell’arresto di donne sans papiers e di persone presenti con loro (…). Mentre discutiamo di questo progetto di legge, questo gesto costituisce un simbolo provocatorio. Questo testo è stato qualificato come “tecnico” e che io sappia non rimette in causa il diritto di manifestare (…) Chiedo quindi al Ministro degli Interni di intervenire immediatamente perché queste persone siano liberate”. 18.00: Ciclo di conferenze pubbliche “contro il razzismo e la xenofobia” organizzate dall’Università Parigi-I : la Francia e gli stranieri. Evoluzioni dell’opinione pubblica e delle politiche. XIX e XX secoli, con Antoine Prost.
Giovedì 06 febbraio 1997 Nel quadro della campagna per i matrimoni dei celibi del 32 di rue du Faubourg-Poissonnières, il sindaco del X Distretto di Parigi ha celebrato il matrimonio di Mamady Sané. Auguri ai nuovi sposi!
Venerdi 07 febbraio 1997 I “pasticci contrari alla legge” del Ministro degli Interni: un Tunisino, ammalato di AIDS, Ali Bouaouaja, presente in Francia dal ’72, in situazione regolare (fino al 4 giugno 1997) è stato espulso senza i farmaci per la sua triterapia.
Sabato 08 febbraio 1997 Celebrazione dei battesimi civili di sans papiers minacciati di espulsione.
Lunedì 10 febbraio 1997 Elezione di un sindaco del Front National, a Vitrolles, con il 52% dei voti. Bruno Megret, il marito della neoeletta sindaco, dichiara alla stampa straniera (New York Times del 11 febbraio 1997): “Manderemo gli Arabi, gli Africani e gli Asiatici a casa loro, non per odio, ma perchè sporcano la nostra identità nazionale e prendono i nostri posti di lavoro. Quando saremo al potere, organizzeremo il loro rimpatrio. Sopprimeremo il rinnovo delle loro Carte di soggiorno e costringeremo le imprese a pagare una tassa sui lavoratori stranieri”.
Mercoledì 12 febbraio 1997 Manifesto dei 66. Le Monde, Libération e Les Inrockuptibles pubblicano un appello alla disubbidienza civile contro le leggi Debré, raggruppando 66 registi.
Giovedì 13 febbraio 1997 Il “treno degli intellettuali” arriva a Chateuvallon, per una grande manifestazione di sostegno a Gérard Paquet, direttore del Centro Nazionale della Danza e dell’Immagine il cui scioglimento è stato deciso dal sindaco FN di Tolone.
Venerdì 14 febbraio 1997 22.25: su France 2, B. Pivot consacra la sua trasmissione televisiva “Bouillon de culture” (NdT. La trasmissione culturale più famosa di Francia) alla mobilitazione degli intellettuali contro lo scioglimento del Teatro di Chateauvallon e contro le leggi Debré.
Lunedì 17 febbraio 1997 Partenza di una nuova carovana di sans papiers nel Sud-Ovest della Francia con 12 tappe in 12 giorni.
Martedì 18 febbraio 1997 Processo di Mamadou Diallo, uno dei due sans papiers di S.Bernard arrestati il giorno prima. Durante l’udienza, il giudice presenta la domanda del Questore di Parigi che richiede l’arresto di Ababacar Diop, presente fra il pubblico. Il giudice si rifiuta di dar seguito a questa domanda e lasciato andar via liberamente Ababacar, con il resto del pubblico. Sembra che una tale richiesta di arresto di un membro del pubblico durante un’udienza sia senza precedenti…
Mercoledì 19 febbraio 1997 Le “pazze di marzo”. Le sans papières cambiano orario e si recano all’Elysée alle 18.00. Tre giornate di solidarietà organizzate all’Università della Sorbonne, a Parigi con dibattiti: “Mondializzazione e relazioni economiche internazionali” e manifestazione.
Giovedì 20 febbraio 1997 La manifestazione degli studenti davanti alla Sorbonne ha riunito solo qualche centinaio di persone. La manifestazione in sostegno delle leggi Debré, organizzata a Nizza dal sindaco RPR (Ndt. RPR : Il partito gollista di Chirac) ha riunito 2000 persone. Libération pubblica un sondaggio secondo il quale: – il 59% degli intervistati sono favorevoli all’obbligo di denunciare la partenza di un straniero ospitato – il 58% sono contro l’appello alla disubbidienza civile. – il 49% sono contro il movimento degli artisti e degli intellettuali. A Strasburgo, gli europarlamentari votano una risoluzione che condanna il progetto Debré e chiedono il suo ritiro. Chirac scrive una lettera al Presidente del Parlamento europeo per protestare contro questa risoluzione che giudica “inaccettabile”.
Sabato 22 febbraio 1997 Appello dei 121 “cognomi difficili da pronunciare”. Manifestazione a Parigi, alle 15.00, 33.000 manifestanti per la Questura, 100.000 per la polizia presente alla manifestazione, 150.000 per gli organizzatori, … La manifestazione parte dalla “Gare de l’Est” da dove partivano i convogli dei deportati dai nazisti. Alcuni partecipanti sono venuti con una valigia per simboleggiare il loro esilio dalla Francia. Il “Terzo collettivo” occupa la chiesa di S.J.B. di Belleville nel XX Distretto di Parigi, ma è sgomberato dalla polizia alle 6.00 di mattina, su richiesta del sindaco di Parigi, J.Tibéri.
Lunedì 24 febbraio 1997 J.Baumel, deputato RPR, pensa di organizzare una grande manifestazione in Place de la Concorde a Parigi, per sostenere Debré e la sua legge, “con la stessa volontà che nel ’68” (NdT. Si riferisce alla manifestazione organizzata da De Gaulle nel ’68 per sostenere il suo governo contro il movimento di maggio, che originalità!!).
Martedì 25 febbraio 1997 18.00: manifestazione a Parigi contro il progetto di legge Debré che deve finire davanti all’Assemblée Nationale (NdT. Il parlamento francese). Circa 30.000 persone. Scontri con la polizia alla fine della manifestazione. Manifestazione in provincia, in particolare a Tolosa, dove il FN organizzava un meeting. Altri scontri con la polizia. La sera alcuni sans papiers si recano davanti all’Elysée per chiedere un incontro con Chirac. Quest’ultimo rifiuta di riceverli e la polizia procede ai fermi per poi liberarli. Un sans papiers, Sacko Mana, è stato arrestato a Tarbes, nel Sud-Ovest della Francia.
Mercoledì 26 febbraio 1997 11.00: Conferenza stampa dei sans papiers per annunciare l’arresto di Sacko Mana. 18.00: Comizio a Parigi per protestare contro l’espulsione annunciata di Sacko. Durante il comizio, arriva la notizia della sua liberazione del campo di custodia di Blagnac, Sud-Ovest della Francia, per vizio di procedura. Il comizio si scioglie.
Giovedì 27 febbraio 1997 Rivolta a bordo del 36.mo “charter della vergogna” organizzato da J.L. Debré. Un aereo della compagnia Air Charter, filiale della Air France, ha espulso 77 immigrati provenienti dal Mali, accompagnati da 47 poliziotti, il giorno stesso dell’approvazione della legge Debré al Parlamento. Arrivati a Bamako, gli espulsi devastano l’aereo. Due feriti gravi tra le forze dell’ordine francesi. La FASP (Federazione autonoma dei sindacati di polizia) e il sindcato CFDT di Air France protestano con vigore contro l’uso dei charter per espellere i sans papiers. I sans papiers di S.Bernard constatano: “I disagi dei poliziotti francesi a Bamako sono il giusto ritorno delle loro pratiche”.
Venerdì 28 febbraio 1997 A Lille, 45.mo giorno di sciopero della fame. Uno degli undici sans papiers scioperanti, Lamin Meta Diame, 50 anni, è stato ricoverato all’ospedale.
Mercoledì 05 marzo 1997 18.00: Prosegue il ciclo di conferenze all’Università della Sorbonne con il tema del giorno ” Il posto del razzismo nella costruzione delle identità nazionali”
Domenica 09 marzo 1997 15.00: Manifestazione a Parigi contro la legge Debré con almeno 20.000 partecipanti. Partenza di una carovana del coordinamento nazionale dei sans papiers in Bretagna con 9 tappe in 9 giorni.
Lunedì 10 marzo 1997 Due sans papiers sono fermati. Occupazione dei locali di Air France a Parigi da parte di membri del comitato “Boycottare e Assillare Air France” (BHAF). (NdT. BHAF foneticamente significa schiaffo…).
Martedì 11 marzo 1997 18.00: Comizio dei sans papiers, associazioni e sindacati che li sostengono, collettivi di firmatari delle petizioni, davanti al Senato dove il progetto di legge Debré deve passare in seconda lettura… prima dell’adozione definitiva! Circa 4.000 persone partecipano a quest’ultimo scatto antixenofobo. Qualche incidente durante lo scioglimento… la vetrina dell’agenzia Air France di Place du Luxembourg non ha resistito.
Mercoledì 12 marzo 1997 A Lille, i Vigili del Fuoco portano via di forza i sans papiers al 58.mo giorno di sciopero della fame per sottoporli a un controllo sanitario su richiesta del Questore. Da due giorni, il vice-presidente della Regione, membro dei Verdi, aveva raggiunto gli scioperanti per partecipare a loro digiuno. Nuova carovana di sans papiers che parte dall’Est della Francia per passare al Nord ed arrivare il 18 marzo a Parigi davanti alla chiesa di S.Ambroise.
Giovedì 13 marzo 1997 Nuovo charter organizzato da J.L. Debré che porta 55 Marocchini a Casablanca; l’aereo appartiene alla compagnia Euralair.
Sabato 15 marzo 1997 Giornata-incontro contro la legge Debrée e la xenofobia presso La Cartoucherie ed organizzata dalla LDH (Lega per i Diritti Umani) per considerare le modalità di proseguimento del movimento di protesta contro la legge Debré. Circa 300 persone vi partecipano, si nota la scarsa presenza dei registi. Diffusione dell’appello per la soppressione dei visti.
Lunedì 17 marzo 1997 A Lille, i nove scioperanti della fame, Africani ed Asiatici, smettono il loro digiuno dopo sessantuno giorni. La Questura ha annunciato che venti “dossiers” saranno regolarizzati, fra i quali uno degli scioperanti. Gli altri scioperanti potranno rimanere sul territorio francese, a titolo umanitario.
Martedì 18 marzo 1997 ANNIVERSARIO DELL’OCCUPAZIONE DELLA CHIESA DI S.AMBROISE. I sans papiers festeggiano l’anno 01 della loro lotta. Ore 11.00: Giornata “porte aperte” al 32 di rue du Faubourg-Poissonnière. Ore 17.00: Appuntamento davanti alla chiesa di S.Ambroise, circa 500 persone. Ababacar, Madjiguène, Doro, Gaousso e Hamady fanno diversi interventi.
Mercoledì 19 marzo 1997 Camara Sema, ex porta-voce degli scioperanti della fame viene arrestato, poi espulso verso Casablanca per arrivare poi a Bamako. Sembra che le autorità francesi abbiano prodotto un falso lasciapassare, dopo il rifiuto da parte del Consolato del Mali di firmarne un vero… Camara era per poco scampato all’espulsione, il 10 gennaio 1997. Nascita di Djime Diombera, figlio di Sako Magou e di Diombera Mamadou, originari del Mali. Djime, nato all’indomani dell’anniversario dell’occupazione di S.Ambroise, è stato concepito durante la lotta… Ore 18.00: Nuova conferenza alla Sorbonne, “Il diritto permette alla democrazia di proteggersi del razzismo?”.
Giovedì 20 marzo 1997 Ore 20.30 : Riunione-dibattito con una delegazione di sans papiers che vivono in Spagna.
Venerdì 21 marzo 1997 Ore 16.00: Comizio davanti alla Questura di Nanterre (regione parigina) con la presenza di un centinaio di persone per esigere il rinnovo dell’autorizzazione di soggiorno per Hamadi Camara, portavoce degli ex scioperanti della fame di S.Bernard. Nei Stati Uniti, lancio di una petizione “Papers for All Campaign” in favore di milioni di migranti che si trovano in una situazione di “Apartheid” virtuale. A Londra nella chiesa S.Mary, proiezione della video “La Ballade des sans papiers” con l’intervento di un ex scioperante della fame del carcere di Rochester e di donne asiatiche sans papiers.
Sabato 22 marzo 1997 Manifestazione per la giornata mondiale contro il razzismo.
Domenica 23 marzo 1997 Concerto a Parigi con i gruppi che hanno registrato il CD “Undici minuti e trenta secondi contro le leggi razziste” (NdT. La banda sonora del nostro sito è l’inizio di questo CD).
Martedì 25 marzo 1997 Manifestazione ad Amiens (150 chilometri al nord di Parigi) per protestare contro l’arresto di Nasser, un Marocchino che vive in Francia da quindici anni, e la sua espulsone prevista per Sabato 29 marzo. La manifestazione ha riunito 1.000 persone.
Mercoledì 26 marzo 1997 Uscita di un cortometraggio di 3 minuti, “Noi, sans papiers di Francia…” che sarà diffuso in più di trecento cinema.
Sabato 29 marzo 1997 Manifestazione a Strasburgo contro il FN che contemporaneamente organizza il suo decimo congresso nazionale.
Mercoledì 02 aprile 1997 Arresto di Dembele Makan che sarà espulso l’indomani. Ore 18.00: Nuova conferenza alla Sorbonne, ” La filosofia e la nozione di razza”.
Lunedì 07 aprile 1997 Balde Assana, arrestato Mercoledì scorso, si è rifiutato di entrare nell’aereo e sarà quindi processato domani.
Martedì 08 aprile 1997 Balde Assana è condannato a tre mesi di carcere ed a un divieto di presenza sul territorio francese.
Venerdì 11 aprile 1997 Ore 11.00: I sans papiers fanno finta di traslocare dal 32 di rue du Faubourg-Poissonnières creando il panico nella polizia… Ore 15.00: Comizio dei sans papiers davanti al Trocadero (Parigi) mentre Debré è in riunione con i ministri degli interni dei paesi dell’Unione Europea per parlare di immigrazione.
Mercoledì 23 aprile 1997 A Monaco di Baviera, grande incontro sul diritto all’immigrazione con la presenza di Salah, membro del coordinamento nazionale dei sans papiers.
Venerdì 25 aprile 1997 Adottata dal Parlamento, la legge Debré è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il Consiglio Costituzionale ha rigettato l’articolo che sottomette il rinnovo della Carta di Soggiorno per dieci anni all’assenza di “minacce per l’ordine pubblico”.
Domenica 27 aprile 1997 Presenza silenziosa Place du Trocadéro (Parigi) per ricordare la memoria degli Africani morti per la Francia durante le diverse guerre di questo secolo.
Lunedì 28 aprile 1997 J.L. Debré durante la campagna elettorale interviene per sostenere la candidatura del suo fratello gemello, Bernard : “Voi accettate che degli stranieri entrino a casa vostra, si sistemino a casa vostra, aprano il vostro frigorifero e si servano? No, sicuramente…”.
Giovedì 01 maggio 1997 I sans papiers sfilano con i sindacati.
Martedì 06 maggio 1997 Libération pubblica nelle sue pagine “Dibattiti”, il documento “Noi, siamo la sinistra” redatto, fra gli altri, dai sans papiers di S.Bernard.
Domenica 11 maggio 1997 Al Festival di Cannes, Ababacar Diop e Madjiguène Cissé sono invitati dai registi per partecipare ad una conferenza stampa. Il cortometraggio “Noi, sans papiers di Francia…” è diffuso prima dei film in selezione.
Mercoledì 14 maggio 1997 Giornata nazionale di azione e di sostegno ai sans papiers. Una manifestazione davanti allo “Stade de France” (Nuovo stadio costruito per i mondiali ’98 nella periferia nord di Parigi, Saint-Denis) è brutalmente repressa dalla polizia.
FASE 3 La sinistra al potere, il ritorno…
Domenica 1 giugno 1997 Risultati del secondo turno delle elezioni politiche: vittoria della sinistra, Jospin sta per diventare il nuovo Primo Ministro della Francia. Chirac rimane Presidente della Repubblica e si apre così una nuova “cohabitation”. Un quarto d’ora dopo i risultati, i sans papiers, fra i quali Madjiguèe, sono di fronte al palazzo dove è riunito lo staff della campagna elettorale di Jospin e urlano “des papiers pour tous”. Gli altri sans papiers che erano ad Angoulème, al Festival di Musica Etnica, decidono di tornare a piedi a Parigi e di formare così un’ennesima carovana.
Martedì 10 giugno 1997 La carovana dei sans papiers, dopo 500 chilometri, arriva a Parigi ed alcuni di loro sono ricevuti a Matignon (Palazzo del Primo Ministro). Durante l’incontro, il governo annuncia che una circolare sarà mandata prossimamente ai questori per chiedere loro di regolarizzare, caso per caso, i dossiers dei sans papiers, secondo i sei criteri dell’avviso presentato nel settembre ’96 dalla Commissione Nazionale Consultiva dei diritti umani. Da 20.000 a 40.000 persone circa potrebbero essere regolarizzate. Il consigliere di Stato, J.M. Galabert, è nominato mediatore fra l’amministrazione e i sans papiers.
Mercoledì 11 giugno 1997 Processo in appello a El Hadj Momar Diop, il quale è stato condannato in prima istanza per soggiorno irregolare, e per violenze a pubblico ufficiale, che non ha mai commesso… El Hadj Momar Diop rimarrà in detenzione fino al 7 luglio prossimo, data della decisione definitiva che prenderà la Corte d’appello.
Giovedì 12 giugno 1997 Ababacar è ospite della trasmissione televisiva culturale “Le Cercle de Minuit” su France 2. Speak Out Against Racism ad Amsterdam, il 12 e 13 giugno 1997: grande meeting organizzato da UNITED con la partecipazione di Sekou, membro del coordinamento nazionale dei sans papiers.
Venerdì 13 giugno 1997 All’Università Bretagne-Sud, serata-dibattito sul tema “Diritti umani dei sans papiers”, organizzato dal Collettivo per la Difesa dei Diritti degli Stranieri.
Sabato 14 giugno 1997 Meeting alla Camera di Lavoro di Parigi con i sans papiers, presenti circa 500 persone.
Venerdì 20 giugno 1997 Manifestazione notturna a Parigi.
Giovedì 26 giugno 1997 La Circolare sulla regolarizzazione è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, e definisce le categorie di sans papiers regolarizzabili.
Dal 28 giugno al 7 luglio 1997 DOCUMENTA X a Kassel (Germania). La più grande mostra di arte contemporanea del mondo apre le sue porte ai sans papiers.
Sabato 28 giugno 1997 Patrocini repubblicani di sans papiers ed anniversario dell’occupazione di S.Bernard. Ore 11.30: al Comune del XVIII Distretto di Parigi, patrocinio repubblicano di una trentina di sans papiers, che doveva essere seguito da un picnic della Fratellanza nel giardino davanti alla Chiesa di S.Bernard. Il patrocinio è cominciato in una bella atmosfera, malgrado il rifiuto della giunta comunale di patrocinare El Hadj Momar Diop, condannato e incarcerato dopo l’intervento della polizia alla manifestazione davanti allo “Stade de France”. Il vice-sindaco interviene per annunciare che non tutti i sans papiers potranno essere regolarizzati e che saranno eseguite espulsioni “condotte in modo umano”. Il pubblico presente risponde per cinque minuti con “des papiers pour tous!”. Doro Traoré chiede di intervenire a nome dei quaranta sans papiers di S.Bernard non regolarizzabili secondo le affermazioni dell’ufficio per stranieri della Questura, ed annuncia che di conseguenza hanno deciso di occupare pacificamente il Comune. Aria di panico fra i rappresentanti del Comune. Stefane Hessel, un membro del collegio dei mediatori durante l’occupazione di S.Bernard, interviene: “I sans papiers devono essere contenti di avere il patrocinio dei rappresentanti eletti dalla Nazione” e riceve un sacco di fischi da parte dell’aula. Il Comune è quindi occupato e iniziano le trattative fra i sans papiers e i rappresentanti della giunta. Sul terrazzo, la gente approfitta del sole bevendo tè alla menta. Verso le 17.00, intervento dei celerini. Ababacar è duramente pestato ed è portato svenuto in mezzo all’aula. Tre altri sans papiers sono portati al pronto soccorso e altre tre persone sono arrestate. Dopo lo sgombero, la gente si ritrova davanti al Comune e decide di starci tutta la notte. Verso le tre di notte, la polizia (in un rapporto di trenta celerini per un manifestante…!!!) carica di nuovo con violenza.
Lunedì 30 giugno 1997 Delle tre persone arrestate durante lo sgombero del Comune, due erano francesi, membri di collettivi di sostegno alla lotta dei sans papiers, e sono stati rilasciati dalla polizia, mentre Touré, un sans papiers di S.Bernard, è stato incarcerato e sarà processato nel pomeriggio.
Giovedì 3 luglio 1997 La Comissione Nazionale Consultiva dei diritti umani adotta un avviso che rovescia totalmente lo spirito della legislazione sugli stranieri: è la possibilità di circolare liberamente che è un diritto, e le restrizioni a questo diritto sono tollerabili solo se esse hanno una finalità legittima. L’avviso ricorda i tre principi fondamentali alla base della legge: – il diritto di andare e tornare; – il diritto di condurre una vita famigliare normale; – il diritto di ricercare i mezzi convenienti di sussistenza.
Sabato 5 luglio 1997 Ore 14.00: manifestazione dei sans papiers a Parigi, circa 2.000 persone. Documenta X a Kassel segue per tre ore via telefono la manifestazione e propone i suoni e le interviste nell’aula dell’ Hybrid Workspace, accompagnati da video sulla lotta dei sans papiers.
Giovedì 10 luglio 1997 Alcune organizzazioni scrivono una Lettera Aperta al Primo Ministro a proposito della futura legge sull’immigrazione.
Dal 10 al 19 luglio 1997 Festival d’Avignone. I sans papiers vi partecipano con uno spettacolo intitolato “Documenti, per favore” (NdT. La frase preferita dalla polizia francese quando ferma qualcuno per strada per un “semplice controllo di identità”, il “per favore” non accompagna sempre la richiesta di documenti…).
Lunedì 14 luglio 1997 Chirac, durante il suo intervento televisivo per la celebrazione della festa nazionale, dimostra, se era ancor necessario…, una volontà politica xenofoba. “Dare documenti a tutti, significa legittimare l’immigrazione clandestina e dare un segnale positivo ai paesi con popolazioni desiderose di venire qui per svariati motivi. (…) Ciò ha per conseguenza, indipendentemente dai casi che sistemiamo, indicare agli stranieri, che una volta arrivati in Francia, è possibile cavarsela. Però, la situazione sociale, e soprattutto la disoccupazione, non permette al nostro paese di avere un’immigrazione di questo tipo. Nelle reazioni negative di tanti Francesi, che alimentano xenofobia e razzismo, che io odio, c’è questo lassismo nei confronti dell’arrivo di stranieri. Inoltre, tutti gli stranieri che vivono regolarmente in Francia, e che sono numerosissimi, sono terrorizzati all’idea della presenza di una forte immigrazione clandestina, perché sanno benissimo che ciò provocherebbe problemi di rigetto da parte della popolazione, rigetto di cui sono i primi a farne le spese. Quindi, in questo caso, non basta lasciar parlare il cuore. Bisogna anche riflettere e saper vedere quale è l’interesse della nazione e soprattutto dove sta il rispetto dei nostri valori. Non dobbiamo fare niente che incoraggi la xenofobia, il razzismo, l’estremismo di ogni natura. (…) Le leggi Pasqua-Debré sono buone leggi, il governo farà ciò che vorrà, certamente, ed io darò un giudizio al momento giusto”.
Martedì 15 luglio 1997 Ad Avignone, Ababacar è stato arrestato mentre promuoveva lo spettacolo dei sans papiers, fermando la gente per strada e chiedendo i documenti. Le forze dell’ordine hanno considerato che ciò “costituisce un oltraggio all’immagine della polizia”. Dopo un brutale controllo di identità, Ababacar ha passato un’ora in commissariato per poi essere rilasciato.
Venerdì 18 luglio 1997 I Venerdì del coordinamento nazionale. Manifestazione davanti alla Questura di Parigi. Uno sciopero della fame è iniziato nei campi di custodia di Roissy e Nanterre, contro le condizioni di detenzione disumane e per la regolarizzazione di tutte e tutti. Su France-Inter (NdT. Equivalente della RadioRAI), Debré fa la promozione del suo libro: ” Sull’argomento della regolarizzazione dei sans papiers, i socialisti danno prova di un ideologismo assurdo e sorpassato” (…) “Cosa sono i sans papiers? Sono uomini e donne che sono venuti in Francia senza rispettare le leggi della Repubblica e che vi restano, sempre senza rispettarle o contro i giudizi processuali della Repubblica”. (…) “Oggi abbiamo a che fare con un’immigrazione che vuole avere diritti, con uomini e donne che non cercano di integrarsi, bensì di approfittare del sistema sociale. E di conseguenza (…) non c’è possibilità di integrazione”. (…) “Inoltre gli stranieri che sono in situazione irregolare dimostrano chiaramente di non voler rispettare, o di non essere in grado di rispettare , le nostre tradizioni e leggi”. (…) “E’ normale che il Presidente della Repubblica dica che, in materia di lotta contro l’immigrazione irregolare, ciò che fa il governo è sbagliato, perché il governo, con la sua politica, sta porgendo un vero invito ai paesi in cui ci sono stranieri, ehm… persone che vogliono venire a casa nostra”. (…) “Siamo stati criticati sull’immigrazione, e tutti oggi riconoscono, tranne gli ideologi, che la posizione del governo era la posizione giusta”.
Lunedì 21 luglio 1997 Processo a Dabo Mady, il quale rifiuta l’espulsione e fa appello. E’ incarcerato al Carcere di Fleury-Merogis (Carcere centrale, alla periferia di Parigi) e vi ritrova un suo compagno di lotta, Cissé Issa.
Martedì 22 luglio 1997 Touré, il “cuoco del 32”, è stato condannato a sei mesi di carcere, di cui quattro di condizionale, e quindi è sempre detenuto. Però non gli è stata vietata la presenza sul territorio, dopo lo sconto della pena. È stato arrestato dopo gli scontri al Comune del XVIII Distretto di Parigi. Un poliziotto della squadra politica, merdoso con i baffi, P. Galeazzi, che aveva partecipato al suo arresto, è venuto a testimoniare: pretende di aver visto Touré, al Comune, lanciare una poltrona sui carabinieri, e poi di aver formalmente riconosciuto Touré per strada, prima di chiedere ai carabinieri di arrestarlo. Touré nega questi fatti. Il Pm ha presentato Touré come uno dei “capi” del gruppo che ha devastato un “tanto bel municipio”! … D. Noguères, la sua avvocata, ha sottolineato che Touré è stato arrestato senza opporre la minima resistenza e che uno, per girare tanto tranquillo per strada, non doveva aver commesso qualcosa di così grave… E’ stato accusato e giudicato colpevole di violenza aggravata a pubblico ufficiale e di soggiorno illegale. Di fatto, con la riduzione della pena, Touré dovrebbe uscire entro quindici giorni…
Mercoledì 23 luglio 1997 Dalle ore 15.00 alle ore 16.00, davanti alla Questura di Nanterre, un centinaio di sans papiers, di sostenitori e di membri di Act-up hanno organizzato un picchetto. Questa azione vuole denunciare l’ipocrisia della Circolare, esigere “des papiers pour tous” e una moratoria sulle espulsioni. E’ stata anche un preparativo all’incontro dell’indomani con la Questura, del “Collettivo 92”, in cui saranno discusse le modalità d’applicazione della Circolare.
Giovedì 31 luglio 1997 P.Weil rimette al governo il suo rapporto preliminare per la futura legge sugli stranieri. Fra le sue “simpatiche” proposte: – aggravare la disuguaglianza fra ricchi e poveri; – facilitare l’entrata in Francia di lavoratori qualificati e chiudere le porte a quelli non qualificati; – rinforzare l’ingiustizia nei confronti degli stranieri, favoreggiando l’espulsione dei delinquenti che non sono Francesi.
Venerdì 1 agosto 1997 Come ogni Venerdì, manifestazione del coordinamento nazionale dei sans papiers davanti alla Questura di Parigi, con circa 200 partecipanti.
Mercoledì 6 agosto 1997 Nuova manifestazione davanti alla Questura di Parigi per accompagnare una delegazione di sans papiers, che deposita una domanda collettiva di dossiers di regolarizzazione, con un unico indirizzo, quello di un’associazione.
Giovedì 21 agosto 1997 Festival del Cinema di Douarnenez (Bretagna). Madjiguène partecipa al dibattito della giornata riservata alle “Cittadine del Mondo”.
Sabato 23 agosto 1997 Dalle ore 14.00, grande catena umana attorno alla chiesa di S.Bernard, per ricordare lo sgombero dell’anno scorso. I sans papiers chiedono la regolarizzazione di tutti i sans papiers in lotta, la liberazione dei detenuti, una moratoria sulle espulsioni, il ritorno degli espulsi, il chiarimento della Circolare Chevènement.
Lunedì 25 agosto 1997 Manifestazione a Bordeaux per la regolarizzazione di tutti i sans papiers.
Martedì 26 agosto 1997 Libèration pubblica il progetto di legge Chevènement. Incredibile: il governo Jospin ripropone alcune delle proposte più xenofobe della legge Debré ! – L’aiuto ad uno straniero in situazione irregolare : un crimine. – La nozione di ordine pubblico come discriminante per il rinnovo della Carta di soggiorno. – La custodia di 48 ore. – L’impossibilità di fare ricorso alla decisione di custodia. J.L. Debré è contento e dichiara: “Sono felice di vedere il Ps tornare indietro sulle sue promesse”.
Mercoledì 27 agosto 1997 Ababacar Diop annuncia la sua regolarizzazione. Una quarantina di stranieri, in un centro di custodia vicino a Parigi, inizia uno sciopero della fame.
Venerdì 29 agosto 1997 Nuova manifestazione davanti alla Questura. Debré continua a prendere in giro il governo ed annuncia che voterà il progetto di legge Chevènement…
Lunedì 8 settembre 1997 Ababacar Diop di nuovo sans papiers: qualcuno lo ha derubato del permesso nella metropolitana e gliene è stato dato uno provvisorio di tre mesi… Hamady Camara, ex portavoce di S.Bernard, deve andare in Questura per ritirare il suo permesso di soggiorno, ma non riceve niente.
Mercoledì 10 settembre 1997 Ore 9.00: una sessantina di sans papiers occupano la sede del partito di Chevènement (MDC: Movimento dei Cittadini).
Venerdì 12 settembre 1997 Libération pubblica l’appello per l’abrogazione delle Leggi Pasqua, lanciato da intellettuali ed artisti.
Giovedì 18 settembre 1997 A Tolone, i sans papiers partecipano ad un dibattito organizzato dal Sindacato degli Avvocati di Francia.
Venerdì 19 settembre 1997 Giornata nazionale di azione, manifestazioni, comizi davanti alle Questure.
Sabato 20 settembre 1997 Manifestazione a Parigi per chiedere : – l’abrogazione delle Leggi Pasqua-Méhaignerie-Debré; – l’abbandono del progetto di legge Chevènement; – una riformulazione di tutte le leggi sugli stranieri; – la regolarizzazione veloce di tutti i sans papiers; – la liberazione di tutti i detenuti per mancanza di permesso di soggiorno; – basta con le espulsioni e il ritorno di tutti gli espulsi. Solo 2.000 persone alla manifestazione, ma bisogna tener conto che la maggior parte dei sindacati e dei partiti non ha aderito alla manifestazione.
Sabato 27 settembre 1997 Manifestazione contro il FN a Parigi, con la partecipazione dei sans papiers, e circa 10.000 partecipanti.