Via Crucis.
Vivere la fede del
Venerdì Santo
“La bellezza di noi cristiani è trovare, nel momento della preghiera, la luce per poter guardare con occhi nuovi la croce che ogni giorno incontriamo nella nostra vita”. A ricordarlo è stato Sua Eccellenza Reverendissima
Mons.
Angelo Becciu, Arcivescovo tit. di
Roselle, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, rivolgendosi ai soci del Circolo S. Pietro in occasione dell’annuale Via Crucis al
Colosseo organizzata dal Sodalizio, venerdì 18 marzo 2016.
Dopo aver presieduto il cammino di fede lungo le stazioni, Sua Eccellenza ha celebrato la messa all’interno della
Cappella di
Santa Maria della Pietà, ricavata sotto un fornice dell'
Anfiteatro Flavio e affidata al Circolo S. Pietro fin dal 1936.
Durante l'omelia, Sua Eccellenza ha ricordato che “se vi è un personaggio a cui dobbiamo assomigliare”, tra quelli incontrati durante le stazioni della Via Crucis, “questo è
Maria, la
Madonna, davanti alla croce”. Come la Madre di Dio, sempre ferma nella sua fede, nonostante il dolore indicibile nel vedere un figlio ingiustamente crocifisso, ciascuno di noi deve mantenere viva la speranza nella misericordia del Signore davanti ad ogni sofferenza. Perché tutti noi “siamo spesso chiamati a vivere questa particolare fede.
Che non è la fede gloriosa, ma la fede del Venerdì Santo, dunque una fede nascosta, una fede sofferta, una fede spesso messa alla prova, esposta alla derisione”.
“
Nell'anno della misericordia è essenziale sentire la misericordia di Dio”, ha continuato Sua Eccellenza, specialmente in una contemporaneità che sembra aver cancellato il concetto stesso di peccato. A non esistere, in realtà, è “il senso del peccato, la percezione del peccato”, cosa ben diversa. L'uomo che non riesce o non vuole provare questo sentimento “è abbandonato totalmente a se stesso, fa esperienza del deserto totale”, fino a ridursi alla distruzione. “Come cristiani, invece, dobbiamo essere i messaggeri di chi ha fatto l'esperienza della misericordia di Dio: sentire che Dio ci ama proprio perché siamo nella miseria spirituale, nel peccato”.
Quando pensiamo che non ci sia più perdono per i nostri peccati, allora, l'amore e la misericordia totale di Dio si manifestano, salvandoci.
Al termine della funzione, l'Assistente Ecclesiastico Mons.
Franco Camaldo ha infine espresso il vivo ringraziamento del Circolo a Sua Eccellenza per aver accettato di presiedere la Via Crucis e di celebrare la
Santa Messa nonostante i molti impegni. “Vogliamo chiederle un piacere” – ha concluso Mons. Camaldo – “Dica al Santo Padre che il Circolo S. Pietro manifesta sempre il suo attaccamento a Lui.
Tutte le sere, alle ore 19, nella sede di
Palazzo S. calisto, noi recitiamo la preghiera per il
Papa, da sempre e per sempre. Non è passata una serata in cui non l'abbiamo recitata. Dica al Santo Padre che gli vogliamo bene e che siamo disponibili ad essere fedeli ad ogni Suo desiderio e ad ogni Sua volontà”.
- published: 19 Apr 2016
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