Intervista al prof. Alberto Lucarelli sulla privatizzazione dell'acqua
Il professor
Alberto Lucarelli è ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università degli studi di
Napoli "
Federico II", in questa intervista chiarisce alcuni aspetti del "decreto Ronchi" sulla privatizzazione dei beni comuni ed in particolar modo la privatizzazione del "bene acqua".
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Dopo aver raggiunto quasi un milione e mezzo di firme per promuovere tre
Referendum per l'abrogazione della legge Ronchi e la totale ripubblicizzazione dei servizi idrici scendiamo in piazza per ribadire la necessità di applicare una moratoria alle scadenze previste dalla "Legge Ronchi" e per dire che, se anche ci fossero le elezioni politiche anticipate, bisogna comunque rispettare la volontà dei cittadini e indire i Referendum nel
2011.
Sottrarre l'acqua alla logica del mercato equivale a riaprire uno spazio di democrazia dal basso per la giustizia sociale e in difesa dei beni comuni.
Beni comuni sono anche la salute, l'ambiente, il territorio, il lavoro e la formazione, calpestati ogni giorno da scelte scellerate come la costruzione di discariche, legali ed illegali, inceneritori e centrali a turbogas che stanno inquinando e distruggendo la nostra terra, aggravando la mancanza di prospettive per il futuro dei giovani, di chi ha un lavoro e di chi lo vorrebbe, senza ascoltare chi da anni lotta per un ciclo virtuoso dei rifiuti, per salvare i beni comuni e per difendere l'ambiente e la salute.
Fare la manifestazione il 4 Dicembre coincide con i giorni in cui a
Cancun, in
Messico, si svolgerà la 16°Conferenza delle Parti (
COP16), indetta dall'
ONU.
Così come l'anno scorso a
Copenhagen, i governi discuteranno su una delle grandi emergenze del Pianeta: i cambiamenti climatici.
Abbiamo deciso di unire la nostra voce a quella dei movimenti che a Cancun e in tutto il mondo manifesteranno per dire che il cambiamento climatico si combatte con la giustizia sociale e ambientale!
Perché crediamo che non bisogna cambiare il clima ma bisogna cambiare il sistema!
Perché crediamo che se il clima fosse una banca l'avrebbero già salvato!
Facciamo nostro l'obiettivo di contribuire a salvare la nostra casa comune, la nostra
Terra Madre, ed allo stesso tempo di dare forza e voce a chi, nella nostra regione, in
Italia, nel mondo, si batte per la giustizia sociale ed ambientale, per costruire ora un nuovo mondo possibile.
- Per la moratoria di ogni processo di privatizzazione dell'acqua
- Perché i Referendum si svolgano nel 2011
- Perché l'acqua sia un diritto universale non sottoposto alle leggi del mercato
- Per unirci ai movimenti in difesa della salute, dell'ambiente, del territorio per i beni comuni
- Per unirci alle mobilitazioni globali di Cancun su cambiamenti climatici, giustizia ambientale e
sociale