17 marzo 2016 |International Solidarity Movement, al-Khalil team | Hebron, Palestina occupata
La occupata al-Khalil (Hebron) è una città con troppi posti di blocco. Gestiti dalle forze israeliane pesantemente amate, creano ostacoli che tutti i palestinesi devono attraversare per andare nrlla loro vita quotidiana ad al-Khalil: per andare a scuola o al lavoro, per visitare amici o anche solo per andare alla drogheria. Questi punti di controllo diventano una caratteristica ‘normale’ della vita quotidiana, che ti fa essere in ritardo, ti ferma, ti perquisisce e ti interroga, anche vedendosi negato il passaggio dalle forze israeliane durante il tentativo di attraversare questi posti di blocco. È una normalità che non dovrebbe esistere.
Come molti sono costretti a passare attraverso questi punti di controllo con regolarità, alcuni dei soldati e la polizia di frontiera cominciano a riconoscere i volti, conoscono le persone e si rivolgono a loro. Alcuni chiudono il tornello di metallo appena dopo l’apertura con qualcuno che sta passando, e li si blocca; alcuni sanno chiedere a qualcuno che già passato attraverso il metal detector senza togliere alcuni dei loro vestiti, che così devono andare avanti e indietro di nuovo più volte, inutilmente attraverso il metal detector. Continue reading