In una
Ferrara avvolta in un clima freddo, reso ancor più tetro dal fantasma di una guerra ormai persa, nel novembre del 1943 dalla finestra della sua abitazione, il dottor
Pino Barillari(
E.M.Salerno), titolare dell'omonima farmacia sottostante, presso la quale ha per anni lavorato prima che una malattia venerea lo consumasse riducendolo all'invalidità, scruta la monotona vita cittadina facendosi beffa di chiunque passi sotto il suo sguardo.
La bella e giovane
Anna(
Belinda Lee), moglie di Barillari, incontra per caso
Franco(
Gabriele Ferzetti), suo spasimante prima dell'infelice matrimonio che la costringe ad una vita da reclusa. La fiamma tra i due si riaccende e Franco, scappato dopo l'8 settembre e costantemente a rischio di cadere nelle maglie del rastrellamento, pare sinceramente interessato alla conturbante signora Barillari.
Sul corso principale di Ferrara, sotto gli occhi vigili di Barillari, si consuma una tragedia: l'inquietante e diabolico Carlo Aretusi(
Gino Cervi), detto "Sciagura", ambisce a sostituire il federale fascista di Ferrara,
Console Bolognesi, da lui ritenuto un imbelle burocrate. Attraverso un'imboscata ordita da Aretusi e portata a termine dal fido Vincenzi, Bolognesi viene eliminato.
Subito a Ferrara accorrono le squadre fasciste da altre città, inviate direttamente da
Verona, dove si sta svolgendo il congresso costitutivo del
Partito Fascista Repubblicano. Su indicazione di Aretusi vengono arrestati, come capri espiatori, alcuni antifascisti ferraresi e tra questi l'avvocato Villani, padre di Franco.
Gli antifascisti vengono fucilati nella notte resa fredda e deserta dal clima rigido, il coprifuoco ed il terrore, proprio davanti al muretto del
Castello Estense e sotto gli occhi di Barillari, sveglio e davanti alla sua finestra, che assiste impotente prima al massacro e poi al ritorno di Anna, reduce da una notte passata con Franco.
Anna, consapevole che Barillari ha visto tutto, gli chiede di denunciare l'accaduto gridandogli in faccia il suo disprezzo e la sua felicità ritrovata nella nuova relazione; fugge poi da Franco per raccontargli che esiste un testimone dell'assassinio di suo padre ma Franco prima la tratta con freddezza poi, davanti alla prospettiva di conoscere la verità, la scaccia.
Anna torna a casa sconvolta, giusto in tempo per scorgere che Aretusi ha fatto visita a suo marito. L'intento di "Sciagura" è di sapere se Barillari ha visto l'accaduto ma, forse per proteggere la moglie, l'ex farmacista nega. Anna, inconsapevole del drammatico colloquio fra i due, nota solo un cenno che Aretusi fa dalla strada a Barillari e, ritenendolo uno squallido gesto d'intesa, rifiuta di salire e cambia direzione. Solamente il farmacista che lavora con lei, e che da sempre ne è segretamente innamorato, tenta di dissuaderla dall'abbandonare la sua casa ma inutilmente e la bella signora Barillari se ne va per sempre sentendosi delusa da tutti e sconfitta.
Anni dopo Franco, fuggito e poi sposatosi all'estero, torna a Ferrara e, preso atto della morte di Barillari sin da prima della fine della guerra, cerca invano Anna della quale nessuno sa più nulla. Incontra casualmente Aretusi proprio di fronte alla lapide che ricorda il sacrificio di suo padre e, davanti ai modi gentili dell'ex gerarca, risponde con altrettanta gentilezza stringendogli la mano.
Quando la moglie gli chiede chi fosse quell'anziano, Franco risponde che era un capo del fascio locale ma che riteneva "
...non avesse mai fatto nulla di male".
Franco continua a scegliere quindi di non sapere, rimanendo indifferente anche di fronte alla sua tragedia familiare e fugge, ancora una volta e forse per sempre, da Ferrara.
- published: 09 Jul 2014
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