Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in tedesco il 6 febbraio 2016 e in inglese il 9 febbraio 2016
Nel mese di gennaio, le turbolenze della Borsa di Milano hanno
fissato lattenzione sulla profonda crisi economica e finanziaria
in Italia. Contemporaneamente, il conflitto tra il governo italiano
e la Commissione dellUnione Europea (UE) si è intensificato
e il primo ministro Matteo Renzi (Partito Democratico-PD) ha risposto
con nuovi e più ampi attacchi alla classe lavoratrice.
A livello mondiale i mercati azionari hanno sperimentato un
forte calo allinizio del 2016 e la Borsa di Milano è
stata colpita in modo particolarmente grave; anche se tutte le
economie europee hanno sofferto a causa del rallentamento della
crescita in Cina e del calo dei prezzi del petrolio, come ha scritto
la svizzera Neue Zürcher Zeitung il 21 gennaio ...
a parte Atene, la borsa di Milano è stata... di gran lunga
la più colpita.
A metà gennaio, le azioni di molte grandi banche e società
sono calate vertiginosamente. Le perdite peggiori sono stati quelle
dei titoli di Fiat, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e banca
Carige.
Il valore del Monte dei Paschi di Siena (MPS), la più
antica banca del mondo (fondata nel 1472), è temporaneamente
calato della metà e il prezzo delle sue azioni è
sceso a soli 50 centesimi. É stato necessario sospendere
le negoziazioni dei titoli MPS. Il 24 gennaio, il governo ha deciso
di proteggere la banca dal fallimento con una garanzia da parte
del Ministero dellEconomia e delle Finanze.
Il MPS è una delle sei banche italiane che, come viene
riferito, detengono grandi quantità di assetti tossici.
Con una ricchezza netta di 10 miliardi di euro, il presunto valore
dei crediti in sofferenza ammonta a 24 miliardi. La Banca
Centrale Europea ha confermato, dopo unanalisi dei dati,
alla fine dello scorso anno, che ci sono più di 200 miliardi
di euro in assetti tossici nei registri contabili delle banche
italiane.
Questi dati riflettono la debolezza delleconomia italiana
dopo cinque anni di recessione; secondo i calcoli dellUE
il diciassette per cento dei prestiti detenuti dalle banche italiane
oggi rischiano di trasformarsi in perdite. Per contro, secondo
dati della Royal Bank of Scotland, in Germania la percentuale
è del 2 per cento e in Francia del 7 per cento.
Il seguente confronto mette in evidenza lo stato di crisi delleconomia
italiana: mentre sei anni fa le piccole e medie imprese potevano
ripagare il 90 per cento dei prestiti ricevuti, oggi è
solo il 72 per cento.
Già nel novembre 2015 quattro banche più piccole
erano cadute in crisi: la banca Popolare dellEtruria di
Arezzo, la banca delle Marche di Ancona e le due casse di risparmio
locali di Chieti e Ferrara. Il governo non intervenne per aiutare
quelle istituzioni con prestiti dello Stato perché, nel
frattempo, lUE aveva reso illegale il sostegno di istituti
bancari in crisi tramite prestiti statali.
Le nuove norme UE sulla concorrenza impediscono il tipo di
assistenza di Stato, finanziato dal denaro dei contribuenti, che
è stata effettuato, in quasi tutti i paesi, dopo la crisi
finanziaria del 2008; al posto dei salvataggi è
stato stabilito il cosiddetto bail-in, il che significa che i
clienti delle banche devono sostenere la banca con i loro beni.
I nuovi regolamenti UE, che si presumeva avessero lo scopo
di prevenire lutilizzo dei soldi dei contribuenti per finanziare
le banche fallite, si sono rivelati equivalenti ad unappropriazione
dei fondi di piccoli risparmiatori e pensionati. Nel caso delle
quattro banche fallite, 12.500 risparmiatori hanno perso i loro
fondi.
I banchieri hanno usato una disposizione della nuova normativa,
secondo la quale non solamente i risparmiatori con depositi di
oltre 100.000 potrebbero essere fatti responsabile per la
banca in crisi, ma anche i titolari di obbligazioni subordinate;
questi titoli spazzatura evidentemente erano stati venduti in
grandi quantità agli ignari piccoli risparmiatori.
Alla fine del 2015, mentre la crisi bancaria si acutizzava,
molti di questi piccoli risparmiatori perdevano tutto. Ne risultavano
storie tragiche: un pensionato di 68 anni, ex-dipendente ENEL,
si è impiccato a Civitavecchia, quando ha realizzato che
i suoi risparmi presso la Banca Popolare dellEtruria erano
scomparsi. Questo caso e incidenti simili che colpiscono centinaia
di risparmiatori, soprattutto pensionati, hanno provocato unondata
di proteste.
Inoltre, il governo, tenendo presente le imminenti elezioni
comunali, ha istituito un fondo di solidarietà
di 100 milioni per i piccoli risparmiatori colpiti, sebbene
questo fondo non si avvicini neanche lontanamente a coprire tutte
le perdite subite; inoltre, questa misura da parte del ministro
delle finanze ha intensificato il conflitto con lUE.
Per mesi, unacerba controversia si è verificata
fra il governo di Matteo Renzi e lUE. Sotto la guida della
Germania, lUE ha fatto pressione sui paesi più deboli,
come la Grecia, la Spagna e lItalia perché mettessero
in atto un programma di brutale austerità.
Nel caso della società siderurgica Ilva, la Commissione
europea ha accusato Renzi di utilizzare troppo gli aiuti di Stato,
violando quindi le leggi dellUnione europea sulla concorrenza.
Nella questione della creazione di una banca cattiva
italiana, quando lItalia voleva guadagnare tempo per consentire
alle banche di scaricare i loro assetti tossici, lUE ha
reagito solo quando la crisi del mercato azionario era in pieno
svolgimento.
Il 26 gennaio, Margrethe Westagar, commissario UE sulla concorrenza,
ha finalmente permesso al governo italiano di creare una banca
cattiva. Laccordo, firmato dal ministro delle Finanze
Pier Carlo Padoan a Bruxelles, è stata accoppiato con tali
rigorose condizioni che non è riuscito a calmare lallarme
delle Borse. Bloomberg ha citato un rappresentante degli investitori
che avrebbe detto: Laccordo può aiutare le
banche a sbarazzarsi di una parte dei loro debiti tossici, ma
non risolverà il problema, soprattutto per le società
finanziarie più deboli, che certamente richiedono capitali
freschi.
Il 2 febbraio, la Banca Centrale Italiana ha emesso un record
di 9 miliardi di Buoni del Tesoro Poliennali, con una durata
di 30 anni. Questa è stata la più grande emissione
che lItalia abbia mai fatto, e la più importante
nel corso di un periodo di 30 anni mai intrapresa da uno Stato
europeo, ha spiegato Frédéric Gabizon della
HSBC. Ma appena due giorni dopo, il 4 febbraio, la Borsa di Milano
ha nuovamente registrato un grosso calo.
Il debito dello Stato, nel 2015, è salito al 132.2 per
cento del PIL, ben sopra 2 trilioni; solamente la Grecia
ha un livello maggiore di debito statale.
Sotto pressione dallUE, il governo Renzi ha quindi intensificato
le severe misure di austerità che sta imponendo da due
anni, annunciando tagli ad ampio raggio nel settore pubblico.
Una nuova legge, che si suppone sia per lanciare una lotta contro
i fannulloni del settore pubblico, rende più
facile allo Stato di attuare licenziamenti già programmati.
Gli attacchi già effettuati su pensionati e lavoratori
hanno portato a una ingente polarizzazione e allaumento
delle tensioni sociali. Il grande aumento delletà
pensionabile ha lasciato milioni di anziani in condizioni di povertà.
Anche se la liberalizzazione del mercato del lavoro abbia ridotto
leggermente il tasso di disoccupazione, due su tre dei nuovi posti
di lavoro sono contratti temporanei e precari, a breve termine,
o posizioni a bassa retribuzione.
Ufficialmente il tasso di disoccupazione è dell11,5
per cento, e la disoccupazione giovanile è del 38 per cento;
ma, in realtà, la disoccupazione è molto più
elevata, dal momento che oltre il 36 per cento di tutti gli italiani
in età lavorativa sono assenti dalle statistiche. Sono
considerati inattivi perché non possono dimostrare
di aver attivamente cercato o presentato domanda per un lavoro
nellultimo mese. Ciò significa che per le persone
fra i 15 e i 24 anni, una percentuale molto più alta è
senza lavoro o formazione.
Le nude statistiche nascondono uno sviluppo dalle conseguenze
sociali esplosive. Quotidianamente ci sono conflitti tra la polizia
e persone senza fissa dimora sulla questione delle case occupate
e con i giovani e i lavoratori decisi a lottare per i loro posti
di lavoro e il loro futuro. Un esempio sono i lavoratori dellIlva,
che a Genova hanno brevemente occupato il municipio ai primi di
gennaio. Le condizioni in Italia differiscono poco da quelle della
Grecia.