Maria Callas:
Norma
Mirto Picchi: Pollione
Ebe Stignani: Adalgisa
Giacomo Vaghi: Oroveso
Joan Sutherland:
Clotilde
Vittorio Gui conducts the
Orchestra of the
Royal Opera House, Covent Garden.
18 November,
1952 (
Live)
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ATTO I
Sinfonia -
Overture (00:00)
Introduzione. Ite sul colle, o Druidi (05:51)
Svanir le voci
...Meco all'altar di Venere (15:49)
Norma viene: le cinge la chioma (24:08)
Sediziose voci...
Casta Diva, che inargenti (28:29)
Sgombra è la sacra selva...Va, crudele (44:43)
Vanne e li cela...
Sola, furtiva, al tempio (59:28)
Finale I: Oh non tremare, o perfido...Oh! di qual sei tu vittima (1:14:05)
ATTO II
Introduzione. Dormono entrambi (1:24:05)
Me chiami, o Norma...Deh! con te, con te li prendi (1:32:47)
Mira, o Norma (1:39:25)
Ah! del Tebro al giogo indegno (1:46:38)
Ei tornerà (1:55:50)
Guerra! guerra! (2:01:27)
Nè compi il rito...In mia mano alfin tu sei (2:02:31)
Finale II: Dammi quel ferro...All'ira vostra (2:13:17)
Qual cor tradisti, qual cor perdesti (2:16:14)
Deh! non volerli vittime (2:23:31)
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Il debutto londinese di Maria Callas in Norma, con Vittorio Gui, Ebe Stignani, Giacomo Vaghi e Mirto Picchi.
Una produzione che viene ricordata come la più bella Norma della
Callas in teatro... La Callas amministrò con frequenza questo titolo sino al '56, e, perduta l'originaria forma vocale, andò diradando le sue Norme non senza incidenti, dalla prova romana sino al naufragio parigino del '64. Un ruolo che non perdona quello di Norma, che non consente di barare né di essere approcciato da chi tecnicamente si arrabatti o non sia più nel pieno dei propri mezzi, come accadde alla stessa Callas nella prova del '60 ad Epidauro descritta da Mirto Picchi, con cui aveva debuttato l'opera nel '48 al
Maggio Musicale Fiorentino, diretta da
Serafin: il problema più grande era la voce asciugata e priva di quel corpo che nell'audio di
Londra si percepisce chiaramente.
La Norma è scritta per una grande voce, grande a cominciare dal centro laddove la parte più pesante del fraseggio insiste, dotata anche di un'ottava bassa vera e sonora, educata anche al canto fiorito ed in grado di gestire gli acuti senza urlare o spingere. Con le sue ampie arcate di suono da eseguire legate, le sue nenie interminabili e sfiancanti, le terribili impennate ai do5, le continue richieste di variare il fraseggio nei recitativi, la Norma spinge la voce ai limiti umani. Più la voce è modesta e più è difficile mantenere la caratura aulica della sacerdotessa, la magia dell'invenzione melodica belliniana, la purezza di emissione del belcanto e delle sue atmosfere senza tempo.
Il belcanto è anche e soprattutto la perfezione dell'emissione stilizzata e del legato, obbiettivo a cui la Callas, con quella voce "brutta" tanto criticata dai suoi detrattori, mira durante l'intera serata come in tutte le sue prove da belcantista. I suoi "
Romani a cento a cento" eseguito di slancio e quasi ruggendo, come ben si sente dall'audio (2:10:26), possono essere fatti rientrare in quella varietà di effetti espressivi, che appartenevano ai grandi fraseggiatori del tempo di
Bellini (penso al racconto di
Stendhal sulla
Pasta nel Tancredi) ma sono anche l'ultimo dazio pagato al retaggio verista ed alla sua estetica interpretativa, che auspicava che il canto aderisse alla realtà delle espressioni.
La Norma, morto
Gino Marinuzzi *, visse sino agli anni cinquanta essenzialmente per mano di
Tullio Serafin e Vittorio Gui. A tinte forti, la direzione di Gui è caratterizzata da tempi lenti e sospesi nelle parti liriche o elegiache, un certo descrittivismo orchestrale (penso agli effetti prospettici dei druidi che si allontanano alla fine del primo coro (14:01) o il ritmo marziale dei Galli prima dell' Ah bello a me ritorna (39:56)) e da fiammate irruenti nei momenti di slancio e di ira di Norma. Il clima sospeso ed arcaico dei duetti Norma Adalgisa, su tutti lo straordinario "Mira o Norma" (1:39:25), lentissimo, sono la vera particolarità di questa produzione.
* Norma - Sinfonia (Overture) -
La Scala (
1940) - Gino Marinuzzi:
http://www.youtube.com/watch?v=qH0JCPw57r4
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"That night Callas'
Voice was superhuman
.. of all the unbelievable moments including the final adding of
Tears in her sound in Deh non volerli vittime (2:23:34) after having sung 2
.30 hours, my favorite lies within the unbelievable 16 sec long Come del primo amor, sung with one single breath here 1:57:49" ( LohengrinTh )
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- published: 22 Sep 2013
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