Bari - Gabriele Salvatores presenta la sua 'Happy Family'.mpg
"Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che viverenella vita non cè una trama! (di
Groucho Marx).
"Sposo questa frase, dopotutto la vita è imprevedibile e caotica, bisogna lasciarsi andare e improvvisare, come nel jazz" ha detto
Gabriele Salvatores a
Bari durante la conferenza stampa per la presentazione del suo nuovo film "
Happy Family".
Tratto dall'omonima commedia teatrale di
Alessandro Genovesi (che ha scritto la sceneggiatura), il film tocca svariati temi, tutti trattati con estema agilità e delicatezza. Nella trama si respira un'aria leggera, dove argomenti quali l'ecologia, l'omosessualità, la malattia ed altri ancora, vengono racchiusi in una città spesso irriconoscibile, alquanto surreale se non fosse per le immagini in bianco e nero:
Milano.
Una storia corale dove l'autore si relaziona con i suoi personaggi in modo ovviamente un pò onirico, un florilegio di colori per evidenziare straordinari primi piani, mentre "tutto scorre". S'intrecciano così le vicende di 2 famiglie milanesi, che s'incontrano grazie ai loro figli adolescenti e scoprono l'amicizia, scoprono soprattutto i loro caratteri e le loro peculiarità. L'autore della storia, diventa un pò
Pirandello, viene investito
.....o investe i suoi stessi personaggi (ognuno con le sue paure), in una trama che s'imbroglia e si sbroglia in maniera vaporosa, dove finzione e realtà si fondono. Tutto succede a Milano, si ma è una città quasi deserta, bellissima per girare in bicicletta,
Salvatores a proposito di questo ha detto: "Ho girato realmente in bicicletta, per vedere una Milano rallentata, mi sono anche reso conto che il verde è migliorato molto negli ultimi anni!"
Un gabbiano vola nei cieli di questa città senza mare, Salvatores mette in scena l'ottimismo, sempre, anche quando si parla di temi drammatici come la malattia (in ben due casi nel film), lo fa con leggiadria, traspare nei personaggi una sorta di luminosa sensibilità, è proprio questa "la possibilità di essere ottimista sempre"!
Straordinario l'uso dei colori, il rosso in tutte le sue nuance impera in molte scene, un pò alla
Matisse, un pò vintage, i colori diventano così la colonna portante del film, bella la scena di
Margherita Buy dal parrucchiere, dove tutto è color beige e oro! Ma le tinte intense sono dovunque, nella carta da parati dei vari ambienti e negli abiti (che dire delle camicie floreali del personaggio interpretato da
Diego Abatantuono)!? "C'è un motivo per l'uso di questi colori, dovevo raccontare una storia finta, però i personaggi volevo fossero veri così ho lavorato su una scenografia simulata, .....la realta è quella delle scene in bianco e nero" dice Salvatores. Da citare la bellissima scena del "notturno di
Chopin" che propaga un notturno di Milano.
Alessandro Genovesi a proposito del rapporto autore-personaggio ha detto: "Avevo la necessità di mettermi insieme ai personaggi della storia, relazionarmi con le persone e avere la presunzione di fare lo stesso con i personaggi, magari a me viene un'idea e loro agiscono!"
Valeria Bilello ex conduttrice di programmi musicali su
MTV e All
Music, ora conduttrice di "Nonsolomoda" su canale 5, ha alle spalle un film con
Pupi Avati ed ha parlato di quest' ultima esperienza cinematografica con molto entusiasmo: "E' stato importante lavorare con Salvatores, ho avuto la possibilità d'interpretare un personaggio delicato, all'inizio ho avuto le mie paure dovute all'aura che Salvatores si porta dietro, ma poi è andato tutto bene!"
Il produttore Maurizio
Totti (
Colorado film) è intervenuto sul difficile argomento dei finanziamenti pubblici al cinema italiano: "Per quanto riguarda noi, devo dire che non abbiamo mai chiesto soldi pubblici, infatti non sappiamo neanche fare le pratiche, conosco più i problemi del mercato che quelli dei finanziamenti!"
Il film "Happy Family" ha un cast straordinario, dopotutto il regista ex Premio
Oscar, ci ha abituato a vedere una sorta di famiglia cinematografica (e teatrale).
I protagonisti sono
Fabio De Luigi, Valeria Bilello, Margherita Buy, Diego Abatantuono,
Fabrizio Bentivoglio,
Carla Signoris, Gianmaria Biancuzzi,
Alice Croci e
Corinna Agustoni..
Da notare la scelta delle musiche, Salvatores non voleva una musica di commento: "In un film fatto con le cose che il protagonista-autore aveva a casa, il disco di
Simon e Gartfunkel è perfetto, c'è un'armonia continua, le parti cantate non danno certo fastidio ai dialoghi della pellicola, anzi le parole suggeriscono un pò quello che succede nel film, tutto si svolge nello spazio di un ciao e un addio, è il ciclo della vita."
Deborah Brivitello