Addio Renato Dulbecco - Napoli Chelsea, la grande attesa

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• published: 21 Feb 2012
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Finalmente ritorna la champions al san paolo. L'obiettivo dichiarato del presidente de Laurentiis pone sulla strada del Napoli il Chelsea, una delle grandi d'Europa, in crisi in Inghilterra, si, ma con delle individualità da non sottovalutare mai. E gli azzurri sembrano aver colto questo aspetto, emblematiche le parole di mister Mazzarri, che però non sarà della sfida, e del Pocho Lavezzi: gli inglesi sono favoriti, ma il Napoli ha più fame. Insomma, dopo aver fatto fuori il Manchester City, gli azzurri ci hanno preso gusto e vogliono tentare lo sgambetto ad un'altra delle pretendenti alla vittoria. Il tecnico dei blues, Villas Boas, che ha già conosciuto la sconfitta al san paolo quando era secondo di mourinho all'inter, sa bene che il Napoli, specialmente quando gioca davanti al suo pubblico, è una squadra che non lascia nulla di intentato e ha dichiarato:non giocheremo contro una squadra, ma contro una città. Certo il san paolo non farà mancare il suo appoggio, ma gli azzurri dovranno giocare una partita impeccabile, attenti a non concedere nulla agli avversari, ma anche consapevoli che la davanti i tre tenori possono spaventare chiunque Su 2075 vigili urbani in servizio a Napoli ci sono 700 ultracinquantenni, 590 non idonei ed uno su quattro è un dirigente sindacale. Circa mille di loro potrebbero chiedere di essere esentati totalmente o parzialmente dal lavoro. A svolgere regolare servizio sono solo poco più di 800, e nei prossimi mesi molti di loro andranno in pensione. Questi sono i numeri disarmanti di un'anomalia tutta napoletana. L'assessore alla sicurezza del comune di Napoli Giuseppe Narducci lancia l'allarme, anche a fronte dell'impossibilità di nuove assunzioni a causa dei vincoli del patto di stabilità. E così a breve tempo saranno meno di 2000 i vigili urbani a Napoli. Ma l'assessore ha annunciato di avere un piano per affrontare una possibile emergenza che si appresta a presentare entro marzo ai sindacati. Punto nevralgico sarà la riduzione del numero delle inidoneità attraverso un inasprimento delle verifiche mediche e delle valutazioni. Il Tribunale del lavoro intanto ha approvato la possibilità per i vigili che siano anche rappresentanti sindacali di subire un distacco momentaneo dal luogo di lavoro. "CHE DOLORE PER ME. CHE PENA PER NAPOLI. CHE VERGOGNA PER TUTTI." CON QUESTE PAROLE DOPO L'ABBANDONO DEFINITIVO DI VECCHIONI SI DIMETTE ANCHE FRANCESCO CARUSO, DIRETTORE GENERALE DELLA FONDAZIONE PER IL FOPRUM DELLE CULTURE. IL SINDACO DI NAPOLI LUIGI DE MAGISTRIS CHE HA ASSUNTO LA PRESIDENZA DELL'ORGANIZZAZIONE DEL FORUM IN MERITO AGLI EVENTI DELLA CITTÀ DI NAPOLI DICHIARA : SARA' UN FORUM CON PIU' CITTADINI E MENO POLTRONE. E INTANTO ANCHE LO STORICO PAOLO MACRY LASCIA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL, MOTORE DEL NAPOLI TEATRO FESTIVAL. Premio Nobel per la medicina, Renato Dulbecco si è spento alla soglia dei 98 anni. Catanzarese di nascita, ma americano di adozione, il suo lavoro ha profondamente inciso nella lotta ai tumori. Dal 47 viveva negli Stati Uniti e dagli anni 60, complice la morte per cancro della moglie di un amico, iniziò a cercare di decifrare e combattere i tumori tramite le deformazioni del dna e gli studi sulla struttura genetica. Già nel 64 aveva vinto il premio Lasker per la ricerca medica, ma il suo più grande riconoscimento è stato sicuramente il Nobel ricevuto nel 75. Ma non c'è stata solo la ricerca: Dulbecco è stato un grande appassionato di musica e nel 1999 è salito sul palcoscenico di Sanremo insieme a Gorbaciev, sfruttando l'occasione al meglio per promuovere la ricerca. Ha avuto un rapporto molto difficile col nostro paese, gli fu anche ritirata la cittadinanza quando era a Stoccolma per ritirare il Nobel, ma non se n'è mai distaccato del tutto ed ha sempre continuato ad amare l'Italia. Per questo decise anche di fondare un istituto per permettere agli scienziati italiani emigrati di lavorare al rilancio della scienza in patria. Un grande uomo ci ha lasciato. L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI RISCHIA DI TROVARSI NUOVAMENTE COINVOLTO IN PROBLEMI GIUDIZIARI. QUESTA VOLTA E' IL RAPPER ITALIANO J-AX AD ACCUSARLO DI PLAGIO. INFATTI , COME L'ARTISTA HA DENUNCIATO TRAMITE IL SOCIAL NETWORK TWITTER IL NUOVO INNO DEL PDL CON IL QUALE S'INTENDEVA RILANCIARE IL PARTITO PRESENTA GROSSE SOMIGLIANZE CON IL TESTO DELLA CANZONE "GENTE CHE SPERA" CHE J-AX SCRISSE PER L'ALBUM "DOMANI SMETTO" DEL 2002. «NOI SIAMO IL POPOLO DELLA LIBERTÀ, GENTE CHE SPERA, CHE LOTTA E CHE CREDE NEL SOGNO DELLA LIBERTÀ» QUESTO IL VERSO CHE AVREBBE DESTATO L'IRA DEL CANTANTE. POVERO SILVIO, PROPRIO NON GLIE NE RIESCE UNA GIUSTA.