Torino: sgombero occupazione abitativa in via Collegno 37

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La stessa legalità che sgombera a Bologna oggi butta per strada 50 persone e 20 bambini dall’occupazione di venerdì scorso in via Collegno 37. L’irruzione è avvenuta poco prima delle 9 quando gli occupanti stavano aprendo il portone per iniziare il volantinaggio. È guerra contro il diritto alla casa. Le notizie che arrivano da dentro il palazzo occupato sono che le famiglie non vogliono accettare le proposte del Comune di Torino e sono determinate a resistere. La polizia vuole portarli via con la forza. [Read More]

Bologna: Ex-Telecom sgomberata. Sabato corteo!

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La Questura di Bologna ha efffettuato ieri lo sgombero della palazzina Ex-Telecom, occupata più di 10 mesi fa da centinaia di persone, con decine di nuclei familiari italiani, cinesi, magrebini, un esempio vivente di riappropriazione e convivenza possibile.

Lo sgombero è durato ore, con la polizia bolognese che prima ha sfondato le porte e manganellato la gente, quindi ha isolato la zona antistante il Comune di bologna, in via Fioravanti, mentre centinaia di occupanti si sono barricati sui tetti.

Contemporaneamente tantissimi solidali sono accorsi in strada per impedire lo sgombero e la polizia ha già caricato più volte per far disperdere (senza riuscirci) il presidio, ma almeno due persone sono state portate via dalle ambulanze in ospedale. [Read More]

Rom a Torino tra sgomberi, cortei, occupazioni

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Sono arrivati all’alba. Uomini e donne in armi, blindati, un elicottero, le ruspe. Un’operazione in grande stile in quello che resta della più grande baraccopoli d’Europa.
Nessuno è stato avvertito. Gli uomini in armi sono entrati nelle baracche intimando di uscire, incuranti dei bambini spaventati, forti dell’arroganza di chi si crede superiore, pieni di disprezzo per gente che la povertà marchia come inferiori.

Gli uomini e le donne del canile municipale catturano i cani. Una donna anziana ci mostra il libretto del suo cane, rubato e deportato al canile. Agli uomini, alle donne, ai bambini va peggio che ai cani. Poche cose vengono salvate mentre i vigili urbani prendono le bombole e le scaricano in aria. [Read More]

Saronno (VA): Sul presidio di Sabato 10/10

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Sabato siamo tornati in piazza a Saronno. Un presidio innanzitutto contro i fogli di via, strumento poliziesco infido e scomodo col quale si vorrebbero allontanare per qualche anno da un determinato territorio i protagonisti di momenti di conflittualità più o meno radicali. Un presidio quindi in cui insieme abbiamo trasgredito questa imposizione poliziesca, alcuni dei nostri compagni col fogli di via hanno espresso al megafono le motivazioni di questa trasgressione, le hanno rese pubbliche. Una rivendicazione di intenti che poco aggiunge alle quotidiane trasgressioni, che però condivide e quindi rende collettivo un problema che non è e non deve rimanere individuale. Rimaniamo convinti che l’unico modo per dare il minimo valore a questi provvedimenti e agli interessi sempre più morbosi di Questura e compagnia sia infrangere ogni divieto, rispettosi – c’è bisogno di dirlo? – della libera scelta individuale.
Ma siamo tornati in piazza anche con una mostra sugli spazi sociali occupati in questi ultimi 7 anni a Saronno. Una mostra che ha attratto praticamente tutti i numerosi passanti, nella quale si è cercato di tracciare un filo nel nostro percorso ma anche nella reazione delle autorità. Abbiamo rivendicato insieme la necessità di uno spazio sociale a Saronno, abbiamo difeso la pratica dell’occupazione come strumento necessario in città dormitorio e cementificate come Saronno. [Read More]

Saronno (VA): Contro i fogli di via e per gli spazi sociali

Il 10 ottobre scenderemo in piazza a Saronno con un presidio per rivendicare la necessità di uno spazio sociale e rilanciare la pratica dell’occupazione nella nostra città. Dallo sgombero del TeLOS, avvenuto lo scorso settembre, non è più stato colmato, se non temporaneamente, il bisogno di uno spazio in cui trovava casa espazio aggregativo e di lotta una buona fetta della popolazione giovanile del territorio del saronnese. Uno spazio del genere èindispensabile per sopravvivere in una città dormitorio come Saronno, in cui gran parte delle poche attività sono finalizzate alcommercio e al guadagno.
Occupare e vivere in uno spazio sociale pernoi ha sempre significato rivendicare e praticare una socialità gratuita e genuina, nonché un modo radicalmente differente di viverela nostra quotidianità.Tutto ciò risulta indigesto achi deve governare e controllare il territorio, perché, dimostrando che un altro modo di stare insieme è possibile e praticabile a partire da ora, si mettono in discussione le fondamenta stesse su cuisi basa questa società, in cui si divide per merito e nazionalità,per ricchezza e categorie.
Il conflitto e le rivendicazioni sociali portate avanti in questi anni a Saronno hanno svelato il vero volto delle istituzioni democratiche. [Read More]

Milano: Comunicato nuova occupazione Brancaleone

Martedì sera.
Casa ridotta in macerie, le nostre masserizie spezzate e accumulate sui camion della monnezza.
Le porte, i cessi, le finestre, le scale: tutto distrutto. Un monumento alla ferocia di chi ci vorrebbe schiave del lavoro salariato. O forse, più semplicemente, ci invidia al punto da voler nascondere ai propri occhi come sia possibile vivere ogni giorno la tensione della libertà. O ancora più semplicemente poveri stronzi, uomini piccoli piccoli, che ubbidendo a ciechi ordini burocratici cercano di uccidere la vita, di seppellirla tra le macerie.
Tutto sommato chissenefrega, hanno distrutto degli oggetti, nulla possono contro i nostri desideri.
Una cena da amiche, una sbronza e un’accoglienza che difficilmente dimenticheremo ci ristorano da una lunga giornata. [Read More]

Milano: Sgomberata Casa Brancaleone

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Sgomberata questa mattina all’alba Casa Brancaleone, una villetta abbandonata da lungo tempo ed occupata da appartenenti all’ area anarchica poco più di un anno fa in via Casella, a Milano, nel quartiere Quarto Oggiaro, per “…organizzarci per affrontare collettivamente quei problemi legati alla sopravvivenza quotidiana nella giungla urbana, e per cercare in tutti i modi di soddisfare i nostri bisogni primari e i nostri desideri individuali” come scrivevano nel loro primo comunicato. Al momento dell’intervento contro gli occupanti, circa una decina di persone, la polizia ha sparato lacrimogeni dentro la villetta. Tre di loro sono riusciti a salire sul tetto, mentre gli altri si trovano in stato di fermo e rischiano di essere portati in questura. La polizia ha blindato l’area, con i solidali tenuti a notevole distanza, e sta procedendo anche al sequestro di tutti i materiali presenti all’interno. [Read More]

Saronno (VA): A un anno dallo sgombero del TeLOS

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Volantino distribuito ieri sera alla seconda edizione delle Acque Scure Accaccì:

A UN ANNO DALLO SGOMBERO DEL TELOS

Un anno fa veniva sgomberato il Telos di via Milano dopo cinque anni e mezzo di lotta, rabbia e autogestione.
Sono stati mesi pieni di iniziative, di occupazioni più o meno temporanee, cortei, incontri, discussioni, socialità, condivisione, e molto altro.
Eravamo convinti, e lo siamo tutt’ora, che l’aver sgomberato il TeLOS fosse soltanto aver sigillato quattro mura.
L’averci sottratto lo spazio ha acuito la nostra voglia di libertà, ci ha costretti a portare ancora più situazioni conflittuali per le strade di questa cittadina dormiente, ha fatto crescere un odio già ben sedimentato negli anni.
Dopo la richiesta di sorveglianza speciale (fortunatamente caduta) e dopo le numerose denunce (e il goffo tentativo di misure cautelari e reato associativo) per gli scontri del 25 aprile 2014 e per la resistenza contro il taglio dell’acqua nella casa occupata di via Don Monza durante l’autunno del 2013, la Questura di Varese ha appioppato 6 fogli di via da Saronno in seguito allo sgombero del Telos di via Gorizia (a cui si aggiungono i 5 fogli di via da Lomazzo in provincia di Como per una contestazione a Salvini). [Read More]

Lecce, il Binario68 rioccupa!

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Dopo lo sgombero subito ieri alle prime luci della giornata, e dopo una giornata di mobilitazione e risposta collettiva alla decisione di amministrazione comunale e questura, i compagni e le compagne di Lecce attivi nell’esperienza del Binario68 hanno realizzato una nuova occupazione, riappropriandosi dell’ex centro di smistamento postale di Cavallino. Di seguito le poche righe che danno comunicazione della notizia e in seguito il comunicato che ripercorre la giornata di ieri:

I POSTI VANNO E VENGONO MA NOI RESTIAMO.
Dalle ore 23 circa, è stata occupata una nuova struttura in risposta allo sgombero, avvenuto questa mattina, del Binario 68 occupato. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno espresso solidarietà moralmente e fisicamente in questa lunga giornata.

Dalle prime ore del mattino saremo operativi per risistemare il posto. Chiunque voglia apportare il proprio contributo è il benvenuto.
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Lecce: sgomberato il Binario68

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Dopo un anno e mezzo di attività politica, sociale e culturale nel quartiere di San Pio a Lecce, questa mattina il Binario68 di via Birago è stato sgomberato dalle forze dell’ordine della città pugliese, che hanno eseguito il sequestro preventivo dello stabile. Lo sgombero mette fine – temporaneamente – ad un’importante esperienza di aggregazione in un quartiere non facile come quello in oggetto, dove tante iniziative culturali si erano mixate ad una forte impronta soprattutto sul terreno dell’antifascismo.

Il blitz è arrivato verso le 6, quando all’interno dell’immobile occupato era presente una decina di compagni che subito hanno avvertito di quanto stava succedendo la città tramite tam-tam e telefonate. La conseguenza è stato il radunarsi immediato di circa una cinquantina di persone radunatosi di fronte al blocco poliziesco che impediva di raggiungere il Binario che intanto veniva riportato alla desolazione e alla polvere. [Read More]