La spedizione ateniese in Sicilia, o seconda spedizione ateniese in Sicilia o anche grande spedizione ateniese in Sicilia per distinguerla da quella del 427 a.C., avvenne tra la primavera e l'estate del 415 e l'estate del 413 a.C.. Dopo le prime vittorie ateniesi, che misero in seria difficoltà l'esercito siracusano, le sorti della guerra furono capovolte grazie ai rinforzi spartani sotto il comando di Gilippo. La sconfitta della grande armata di Atene causò la prigionia dei soldati nelle latomie siracusane, costretti a vivere tra stenti e sofferenze sino alla morte; pochi furono i superstiti che riuscirono a ritornare in patria. Il fallimento della spedizione segnò l'avvio del definitivo declino militare e politico di Atene, seguito dal colpo di Stato aristocratico del 411 a.C. e dalla definitiva sconfitta nella guerra del Peloponneso (404 a.C.).
Tucidide, storico ateniese, dedica due libri della sua opera Guerra del Peloponneso proprio alla spedizione ateniese, per sottolineare la grandezza e l'eccezionalità dell'evento. Egli cominciò così «un nuovo lavoro, un lavoro sulla Sicilia» che divenne lo sfondo della guerra del Peloponneso (431-404 a.C.). Le Vite parallele di Plutarco (in particolare la Vita di Nicia) e la Bibliotheca historica di Diodoro Siculo costituiscono altre importanti fonti sulla grande spedizione in Sicilia.
- Leggi la voce · Tutte le voci in vetrina
Enrico V d'Inghilterra, nato Enrico di Monmouth (in inglese: Henry (of) Monmouth; Monmouth, 9 agosto 1387 – Vincennes, 31 agosto 1422), fu re d'Inghilterra dal 1413 alla sua morte. Benché abbia regnato soltanto nove anni, l'azione politico-militare esercitata da Enrico V fu assai notevole sullo scacchiere europeo, tanto da renderlo uno dei più popolari sovrani del Medioevo. Enrico, infatti, fu capace di portare nuovamente il Regno d'Inghilterra tra le prime potenze europee grazie alla brillante vittoria conseguita ad Azincourt sui francesi, in seguito alla quale riuscì a farsi nominare erede del trono di Francia.
Abile politico ed esperto amministratore, Enrico ebbe anche il merito di ricomporre, attraverso lo zio Enrico Beaufort, lo Scisma d'Occidente, stipulando con l'imperatore Sigismondo il Trattato di Canterbury. La figura del sovrano, comunque, fu eternata da William Shakespeare nel dramma omonimo, in cui viene rimarcato lo spirito affabile, nobile e profondamente religioso.
- Leggi la voce · Tutte le voci di qualità
Difficile lectu (K 559) è un canone umoristico dal gusto scatologico composto da Wolfgang Amadeus Mozart. Il brano, in fa maggiore, è scritto per tre voci. Il testo contiene dei giochi di parole nati per prendere in giro il forte accento bavarese del baritono Johann Nepomuk Peyerl, che si presume sia stato uno dei tre cantanti della prima esecuzione. Il testo in pseudo-latino lectu mihi mars con il suo accento sarebbe sembrato leck du mich im Arsch, ossia "leccami il ...".
- Leggi la voce · Proponi un'altra voce
|
|
|
Wikipedia è un'enciclopedia online, collaborativa e gratuita. Disponibile in oltre 280 lingue, affronta sia gli argomenti tipici delle enciclopedie tradizionali sia quelli presenti in almanacchi, dizionari geografici e pubblicazioni specialistiche.
Wikipedia è liberamente modificabile: chiunque può contribuire alle voci esistenti o crearne di nuove. Ogni contenuto è pubblicato sotto licenza Creative Commons CC BY-SA e può pertanto essere copiato e riutilizzato adottando la medesima licenza.
|