Le collezioni del
Museo Civico "
Castello Ursino".
LA COLLEZIONE CIVICA
Il Museo Civico di Castello Ursino, inaugurato nel 1934, nasce dalla confluenza delle raccolte private del principe
Biscari e dei PP. Benedettini. La raccolta dei Benedettini, entrata in possesso del Comune di
Catania nel 1866, si formò a metà del settecento per impulso dell'abate
Vito Amico, intellettuale tra i più apprezzati del tempo, e del priore
Placido Scammacca. Essa è costituita da materiali greci e romani, scavati e rinvenuti in città o acquistati sul mercato antiquario di
Napoli e
Roma, e oggetti portati dai missionari al ritorno dalla Cina e dal Giappone. Tra il
1927 ed il
1930 il Museo Civico entra in possesso delle collezione Biscari. Il nucleo principale della raccolta è formato da materiali archeologici di periodo ellenistico-romano, provenienti da Catania, e da vasi dell'antica
Camarina. Tra i pezzi più pregevoli della collezione il grandioso cratere attico del IV secolo a. C., con Perseo che decapita la
Gorgone, e il cosiddetto torso di
Giove o di Bacco, frammento di una grande statua romana che adornava una basilica catanese. Sono inoltre da annoverare le sculture medievali e rinascimentali, i bronzi, dal XV al
XVIII secolo, e i preziosi vasi di
Giorgio da
Gubbio.
PINACOTECA
La raccolta di dipinti parte dalla collezione di
Giovan Battista Finocchiaro, in possesso del Comune di #Catania già dal 1826. In seguito si arricchì delle acquisizioni del patrimonio artistico di chiese e conventi e soprattutto del museo dei Benedettini. Il patrimonio si intensificò con i contributi delle famiglie Rapisardi, Biscari, Gandolfo, Mirone, Zappalà Asmundo. Le opere che oggi si possono ammirare coprono un ampio arco di tempo che va dagli inizi del XV secolo alla fine dell’
Ottocento. La pinacoteca vanta opere della scuola di
Ribera, di Procaccini, Borremans,
Luis de Morales,
Luca Giordano, Aniello Ascione. Di notevole pregio il Guidizio Universale del
Beato Angelico, la
Madonna col
Bambino di
Antonello de Saliba. Fra la tavole cinquecentesche spicca l'
Ultima Cena di Luis de Morales. Nel gruppo delle opere del
XVII secolo sono particolarmente interessanti La morte di Catone, di
Matthias Stomer e la
Scena allegorica attribuita a
Mario Minniti. Di grande impatto il
San Giovanni Battista di
Pietro Novelli, del quale si conserva anche un
San Cristoforo.
Orari visite:
da lunedì a sabato ore 9.00 - 19.00
domenica ore 9.00 -13.00.
Visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione
Tel. 095.345830
- published: 17 Sep 2014
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