Gaza: venerdì di sangue

9 Ottobre 2015 | International Solidarity Movement, Gaza team | Gaza, Palestina occupata

Aggiornamento alle 20 di oggi: 9 martiri e quasi 100 feriti oggi a Shujaya

Aggiornamento: ore 18 di oggi: da Osama al Jaro, capo relazioni col pubblico dell’ospedale Al-Shifa di Gaza: 6 morti, 60 feriti, di cui 11 minori. Le forze israeliane usano pallottole esplosive, sparate al petto e al cuore.

manifestanti a Gaza

manifestanti a Gaza

La situazione a Gaza questo venerdì ha preso una piega sempre più drammatica, da quando questa mattina un bel gruppo di giovani stava manifestando a sostegno di Gerusalemme e contro l’occupazione, vicino alla frontiera, a Shujaya.

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Coloni marciano nell’occupata al-khalil, minacciando e insultando Palestinesi e internazionali

8 Ottobre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil team | Hebron,  Palestina occupata http://palsolidarity.org/

Ieri sera, 7 ottobre 2015, un notevole grupo di coloni di al-khalil, hanno provocato, insultato e materialmente assalito dei Palesinesi residenti a tel Rumeida e degli internazionali, nell’omonimo quartiere dell’occupata al-khalil (Hebron), con parecchi feriti.

colona che fotografa gli attacchi dei coloni

colona che fotografa gli attacchi dei coloni

Intorno alle 8 di sera, più di 50 coloni provenienti dagli insediamenti illegali all’interno della stessa al-khalil, la maggior aprte di loro essendo ragazzi e teenager, accompagnati da pochi adulti, hanno compiuto una marcia intorno al quartier di Tel-Rumeida, proclamando insulti e incitando odio, invocando la morte degli arabi. Il gruppo non solo chiamava ad abusi razzisti, ma mostrava chiaramente un alto livello di aggressività e aggressione verso gli abitanti del quartiere di tel-rumeida.

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Scontri nel sud della Cisgiordania, dopo l’uccisione di un giovane palestinese di Yatta

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Giovedì 08 Ottobre 2015 13:58  http://www.operazionecolomba.it

Mercoledì 7 ottobre , dopo l’uccisione da parte delle forze israeliane di un palestinese ventunenne di Yatta a Kiryat Gat (che secondo fonti della polizia israeliana avrebbe tentato di accoltellare un soldato), diversi scontri tra palestinesi e esercito israeliano sono avvenuti nel sud della Cisgiordania.

Attorno alle 15:15 sono iniziati degli scontri all’entrata del villaggio di At Tuwani. In seguito all’incendio di alcune ruote da parte di manifestanti palestinesi, le forze israeliane sono arrivate per reprimere la protesta. Gli scontri sono poi continuati sino al villaggio palestinese di Al Birkeh, in cui, la scorsa settimana c’era stato un attacco da parte di coloni israeliani. Durante gli scontri anche un colono armato ha rincorso i dimostranti, con l’intento di attaccarli. Non sono stati riportati feriti.

Attorno alle 17:00 le forze israeliane hanno tentato di entrare a Yatta (area A) per demolire l’abitazione del ragazzo palestinese ucciso la mattina, come misura di “punizione collettiva”. I militari sono stati fermati dalla popolazione palestinese. Gli abitanti di Yatta infatti, hanno bloccato gli accessi alla città con dei roadblocks.

 

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Altri Palestinesi feriti nel funerale a Betlemme, attaccato dai militari israeliani

6 Ottobre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil team | Bethlehem, Palestina occupata

Il funerale del 13enne Abed al-Rahman Obeidallah, colpito e ucciso dalle forze israeliane mentre rientrava da scuolaieri, si è tenuto oggi a Betlemme con oltre mille partecipanti. Hanno marciato dall’Ospedale di Beit Jala alla casa di Abed, nel campo rifugiati di Aida. Dopo la cerimonia funebre i Palestinesi in lutto sono stati violentemente attaccati dalle forze israeliane, che hanno innaffiato le strade di skunk-water e sparato più di cento candelotti lacrimogeni, innumerevoli colpi con pallottole di gomma/acciaio e munizioni da guerra. Tutto questo ha causato almeno venti feriti. Almeno 13 Palestinesi con soffocamento da lacrimogeni. Almeno due feriti con pallottole di gomma/acciaio e due con quelle letali.

The body of Abed al-Rahman Obeidallah at the funeral march

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Le forze israeliane colpiscono a morte un ragazzo di 12 anni nel campo rifugiati di Aida

Ma’annews Agency, 5 ottobre 2015

(MaanImages/Charlie Hoyle)
 BETHLEHEM (Ma’an)  Un ragazzo di 12 anni è stato colpito e ucciso dai soldati israeliani durante scontri nel campo rifugiati Aida a Betlemme, oggi lunedì, come riferito dai sanitari Palestinesi a Ma’an. Abed al-Rahman Shadi Obeidallah, 12 anni, è stato colpito vicino al cuore durante gli scontri nel campo.
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Coloni protetti dalla polizia continuano a usurpare terra Palestinese

3 ottobre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil team |  Palestina occupata

La notte scorsa, un gruppo di oltre venti coloni israeliani in Al-Khalil (Hebron) sono entrati abusivamente su terra palestinese, protetti dalla polizia israeliana.

Anche venerdì sera, più di venti coloni provenienti dall’insediamento illegale di Kiryat Arba, erano entrati nella proprietà Palestinese situata proprio di fronte all’insediamento, per pregare.

Settlers trespass with protective police presence on Palestinian property/closed military zone

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Sami Ali El Goga – storia di un pescatore di Gaza

3 ottobre, International Solidarity Movement, Gaza Team

gaza-1-ism-360x600ISM Gaza ha incontrato il pescatore Sami Ali El Goga, di 36 anni, che ha perso una mano e parte di un braccio il 12 marzo 2007, quando è stato attaccato dalla marina israeliana. Nello stesso attacco la sua barca è andata completamente distrutta, e suo nipote di 13 anni, che era in barca con lui, ha avuto ferite da shrapnel in tutto il corpo. Continue reading

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La nebbia della guerra: ricordare Muhammad al-Durrah

30 Settembre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil team| Gaza, Palestina occupata

Caos per le strade di Gaza. Le forze israeliane hanno inondato la striscia con colpi di armi da fuoco mentre i medici palestinesi correvano freneticamente per evacuare quelli accartocciati a terra con il sangue che correva dai buchi nei loro corpi prima di correre via per ripararsi loro stessi. Scappando dalla violenta, precisa aggressione militare israeliana, alcuni sono stati abbattuti sia da proiettili letali che non letali quando incontravano la loro pelle. … E dietro un cilindro di cemento alto come un bambino, si riparavano un padre Palestinese e suo figlio Muhammad di 12 anni.

E’ il secondo giorno della seconda intifada ed è stato quindici anni fa.

La scintilla della rivolta scoppiata furiosa era accesa dall’allora leader dell’opposizione israeliana, Ariel Sharon, dopo aver visitato il Monte del Tempio nella Città Vecchia di Gerusalemme. La violenza riempiva Gerusalemme, e presto è corsa attraverso la Cisgiordania e Gaza. Una seconda rivolta di massa, una resistenza palestinese intensificata contro la sottomissione criminale a Israele. Quattro anni e mezzo di provare a scrollarsi di dosso l’occupazione.

bambino

Se ci fosse una qualsiasi immagine per incapsulare la tragedia di quello che è stato definito nella relazione dopo l’incidente, in cui Israele ha emesso delle scuse per l’omicidio del ragazzo, descrivendolo come una ‘nebbia nella guerra,’ ci sarebbe un ragazzo palestinese e suo padre inginocchiato a terra, gli occhi spalancati per il terrore, pochi secondi prima che l’impensabile fosse accaduto. Filmato da Talal Abu Rahma, un cameraman palestinese freelance per France 2, si vedono Jamal al-Durrah e suo figlio di 12 anni Muhammad, spalle premute contro il muro, il braccio di Jamal che fa da  schermo al suo giovane figlio la cui bocca è ovale con quello che deve essere stata una paura paralizzante. E poi i colpi. Continue reading

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A Gaza non esistono dati che possono esprimere il dolore

26 Settembre 2015 | International Solidarity Movement, Gaza team | Striscia di Gaza, Palestina occupata

Se non vi è alcuna ragione per la nostra esistenza, almeno dovrebbe esserci la nostra capacità di informare su una storia mentre si sta svolgendo, in modo che nessuno può dire: “Non sapevamo, nessuno ci aveva detto nulla”

Robert Fisk

Non so se il dolore può distruggere o fortificare, so solo che il dolore cambia tutto. So anche che il ricordo di tanta sofferenza rimane, deve rimanere nella mia memoria. All’inizio dell’aggressione israeliana, i primi giorni del luglio scorso, mi ero ripromesso di non dimenticare i nomi dei bambini che sono stati uccisi, quelli che ho fotografato inorridito negli obitori dell’incubo di Gaza sotto il fuoco nemico.

Corpi dei bambini uccisi in attacco israeliano a Gaza lo scorso anno

Corpi dei bambini uccisi in attacco israeliano a Gaza lo scorso anno


In quel momento non sapevo che sarebbe stato impossibile mantenere quella promessa. Più di 500 nomi di bambini, distrutti dalle bombe devono essere ora pronunciati dalla mia voce, uno per uno. Comunque, io non dimentico, io non posso né voglio dimenticare.
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Un uomo e la figlia di tre anni colpiti alla testa dalle forze israeliane a Kafr Qaddum

25 Settembre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil team | Hebron, Palestina occupata

 I palestinesi nel villaggio di Kafr Qaddum nella Cisgiordania occupata hanno subito un assedio di ore da parte delle forze israeliane, mentre manifestavano contro l’occupazione, e alla fine una bambina palestinese di tre anni, figlia del capo della polizia di Nablus, il colonnello Abd al-Latif al-Qaddumi è stata colpita in faccia con un  proiettile di gomma/acciaio mentre era sul balcone della casa della famiglia.

la ragazza colpita col proiettile gomma/acciaio
la ragazza colpita col proiettile gomma/acciaio

 Sia la ragazza, Maram Abed al-Latif al-Qaddumi, che suo padre, che è stato successivamente  colpito alla testa anche lui con un proiettile di gomma/acciaio, mentre si precipitava per aiutare sua figlia che  sanguinava abbondantemente, sono stati curati presso il Rafidia Hospital e poi dimessi.

Per tre ore, le forze israeliane e la polizia di frontiera israeliana avevano intrappolato palestinesi, giornalisti e osservatori internazionali per i diritti umani lungo una strada del villaggio in diverse case e nella moschea local: ogni volta che un palestinese faceva un passo in mezzo alla strada, arrivava una scarica di proiettili di gomma/acciaio, o proiettili a schiuma, munizioni letali, bombe sonore e lacrimogeni e inoltre il camion skunk water inondava la strada.

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