BBC

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BBC
British Broadcasting Corporation
Logo
Stato Regno Unito Regno Unito
Tipo Impresa pubblica con Regio decreto-legge
Fondazione 18 ottobre 1922
Sede principale Broadcasting House, Londra, Inghilterra, Regno Unito
Persone chiave Diane Coyle (Acting Chairman, BBC Trust) Tony Hall (direttore generale)
Settore telecomunicazioni
Prodotti televisione, radio, internet
Fatturato Green Arrow Up.svg 6,419 miliardi di (£5.102 billion) (2012/2013)
Dipendenti 23 000 (2011/12)
Slogan «"This is what we do" ("Questo è quello che facciamo")»
Sito web www.bbc.co.uk

La BBC (sigla di British Broadcasting Corporation, anche informalmente chiamata dai britannici auntiezietta, ma molto più spesso Beeb, soprattutto sui quotidiani e sui tabloid britannici), fondata il 18 ottobre 1922 come British Broadcasting Company Ltd., è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito ed è il più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito con sede a Londra. Offre un servizio regolare di trasmissioni e produce anche propri programmi e servizi di informazione. Il motto dell'azienda è "Nation Shall Speak Peace Unto Nation" (La nazione parlerà di pace verso la nazione).

L'azienda[modifica | modifica wikitesto]

La BBC è ritenuta, anche fuori dal Regno Unito, uno dei più autorevoli operatori radiotelevisivi del mondo, anche in ragione delle tradizionalmente rigorose modalità di produzione dei dati giornalistici che l'hanno resa un punto di riferimento per la categoria.

L'emittente gestisce anche il sito BBC NEWS[1], uno dei più autorevoli siti di informazione via web in inglese e in varie altre lingue.

La BBC definisce sé stessa del tutto libera da influenze politiche e commerciali, inoltre è stata la prima emittente televisiva che, a partire dal 2007, pubblica i contenuti trasmessi sul sito con licenza Creative Commons.
L'organo preposto alla tutela dell'imparzialità e della qualità dei contenuti è il "BBC Trust", composto da dodici membri[2].

Non raccoglie pubblicità per i canali trasmessi all'interno del Regno Unito, mentre lo fa per quelli diffusi all'estero come BBC World.

L'azienda possiede anche stazioni radiofoniche nazionali, che gestisce attraverso la propria divisione radiofonica BBC Radio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1922-1939[modifica | modifica wikitesto]

La BBC privata è stata la prima organizzazione di broadcasting del mondo. È stata fondata il 18 ottobre 1922 con il nome di British Broadcasting Company Ltd dal General Post Office (GPO) britannico e da un gruppo di sei compagnie di telecomunicazioni: Marconi Company, Radio Communication Company, Metropolitan-Vickers (Metrovick), General Electric, Western Electric e British Thomson-Houston (BTH) per trasmettere servizi radio sperimentali. La prima trasmissione fu il 14 novembre di quell’'anno, da stazione 2LO, situata alla Marconi House a Londra. Quell'’anno il suo fondatore John Reith diventò il suo primo direttore generale.

Nel 1923 lo Sykes Committee si rifiutò di fare pubblicità al servizio, poiché avrebbe abbassato gli standard, e propose che una tassa sulle concessioni governative di 10 scellini finanziasse le trasmissioni. Per evitare la competizione con i giornali, Fleet Street [la stampa nazionale britannica] persuase il governo a bandire i programmi di notizie fino alle 19, e la BBC poté solo usare notizie dalla stampa e non riportare le proprie. A partire dal 1925, la BBC raggiungeva circa l'’80% dei britannici attraverso una rete di stazioni ripetitrici e regionali. Mentre le stazioni regionali all'inizio offrivano molti programmi locali, a partire dal 1930 il National Programme da Londra e un Regional Programme da Londra e parecchie città regionali rimpiazzarono la radio.

Il GPO era restio a ritirare la tassa sulle concessioni governative per un’'entità commerciale, e le perdite finanziarie della BBC fecero sì che i produttori radiofonici desiderassero uscire dal consorzio.

Nel 1925, Reith persuase un'’altra commissione guidata dal Conte di Crawford a proporre che una nuova entità, indipendente sia dal governo che dalle corporazioni, amministrasse le emittenze radiotelevisive. Nello sciopero generale del 1926 i giornali interruppero le pubblicazioni, così, temporaneamente, il divieto di riportare notizie, e la sua rappresentazione bilanciata dei punti di vista degli scioperanti e del governo durante la crisi nazionale impressionò milioni di ascoltatori. Per la fine del 1926 il governo accettò le proposte della Commissione Crawford e Reith fu nomiinato cavaliere.

Il 1º gennaio 1927 la BBC, consolidata da un regio decreto di legge, e con Reith come Direttore Generale, divenne una società subentrante di rilievo. Per presentare il suo proposito e i suoi valori (dichiarati), la BBC adottò lo stemma con il motto “"Nation shall speak peace unto Nation"” (la Nazione parlerà di pace alla Nazione). Normalmente il motto è attribuito a Montague John Rendall, già preside del Winchester College e membro del primo Consiglio di Amministrazione della BBC. Si dice che il motto sia un “felice adattamento” da Michea 4,3:

« La nazione non alzerà una spada contro la nazione” »
(Libro di Michea 4,3)

.

Le emissioni televisive sperimentali iniziarono nel 1932, con l’'utilizzo di un impianto elettromeccanico a 30 righe sviluppato da John Logie Baird. Regolari emissioni limitate iniziarono nel 1934 con questo impianto e un servizio più vasto (chiamato  BBC Television Service) ebbe inizio da Alexandra Palace nel 1936, alternando un migliorato impianto meccanico a 240 righe e l’'impianto a 405 righe della Marconi-Emi completamente elettronico. La superiorità dell'impianto elettronico portò all'esclusione del modello’ d'impianto meccanico l’'anno successivo.

1939-2000[modifica | modifica wikitesto]

Il Television Centre di White City a Londra, quartier generale della BBC dal 1960 al 2013.

Le emissioni televisive furono sospese dal 1º settembre 1939 al 7 giugno 1946 durante la seconda guerra mondiale. C’'era una leggenda metropolitana largamente diffusa, secondo cui subito dopo la ripresa del servizio, l’'annunciatrice Leslie Mitchell iniziò col dire: “Come stavo dicendo prima che fossimo stati interrotti così bruscamente…”. Di fatto, la prima persona ad apparire quando la trasmissione riprese fu Jasmine Bligh e le parole che disse furono: “Buon pomeriggio a tutti. Come state? Vi ricordate di me, Jasmine Bligh…?”

L’'Unione Europea di Radiodiffusione fu istituita il 12 febbraio 1950 in Turchia e la BBC era tra le 23 organizzazioni di Broadcasting fondatrici.

La BBC iniziò ad avere concorrenza nel 1955 con ITV, la rete televisiva commerciale e indipendentemente gestita. Tuttavia, il monopolio della BBC sui servizi radiofonici persisterà fino agli anni ’70. Nel 1964, in conseguenza alla relazione del Comitato Pilkington del 1962, nel quale la BBC fu elogiata per la qualità e la portata della sua produzione e ITV fu pesantemente criticata per non aver fornito una produzione di qualità sufficiente, fu presa la decisione di concedere alla BBC un secondo canale televisivo, BBC2, rinominando il servizio esistente come BBC1. BBC2 usava la più alta risoluzione di qualità di 625 righe, che era stata standardizzata in europa. BBC2 fu emessa a colori dal 1º luglio 1967 e fu raggiunta da BBC1 e ITV il 15 novembre 1969. Le trasmissioni in vhf 405 righe di BBC1 (e ITV) proseguirono per compatibilità con i vecchi ricevitori televisivi fino al 1985.

A partire dal 1964, una serie di stazioni radio pirata (per prima Radio Caroline) andarono in onda e forzarono finalmente il governo britannico a regolamentare i servizi radiofonici per tollerare i servizi finanziati da pubblicità su scala nazionale. In risposta, la BBC riorganizzò  e rinominò i suoi canali radio. Il Programma Luce fu diviso in Radio 1, che offriva musica “Popolare” e Radio 2, che proponeva musica “più orecchiabile”. Il “Terzo” programma divenne Radio 3, che offriva musica classica e una programmazione culturale. “Il servizio per la casa” divenne Radio 4, che mandava in onda notizie e contenuti non musicali, come quiz, letture, drammi e commedie. Così come i quattro canali nazionali, anche una serie di stazioni radio locali della BBC nacquero nel 1967, inclusa Radio Londra.

Nel 1969, si formò nell'’Impresa BBC la divisione per sfruttare i marchi e i programmi BBC per prodotti commerciali spin-off. Nel 1979 essa diventò una società a responsabilità limitata, la BBC Enterprises Ltd.

Nel 1974, fu introdotto il servizio di televideo della BBC, Ceefax, creato inizialmente per fornire i sottotitoli, ma migliorato con un servizio di notizie e informazioni. Nel 1978, poco prima di Natale, il personale della BBC scioperò, bloccando così le trasmissioni di entrambi i canali e fondendo tutte le quattro stazioni radio in una.

Dalla liberalizzazione del mercato televisivo e radiofonico britannico negli anni ’80, la BBC ha dovuto affrontare una maggiore concorrenza  nel settore commerciale (e dal servizio pubblico finanziato dalla pubblicità, Channel 4), specialmente da parte della televisione satellitare, della televisione via cavo e dei servizi televisivi digitali.

Nei tardi anni ’80 la BBC iniziò un processo di disinvestimento scorporando e vendendo parte della sua organizzazione. Nel 1988 essa liquidò la Hulton Press Library, un archivio fotografico che era stato acquistato da parte della BBC dalla rivista Picture Post nel 1957. L'’archivio fu venduto a Brian Deutsch ed è ora di proprietà della Getty Images. Negli anni ’90, questo processo continuò in autonomia con la separazione di alcune braccia operative della corporazione come società controllata dalla BBC, con lo scopo di creare entrate aggiuntive per la programmazione. La BBC Enterprises fu riorganizzata e rilanciata nel 1995 con la BBC Worldwide Ltd. Nel 1998, studi della BBC, trasmissioni in esterno, post produzioni, design di costumi e acconciature furono scorporati nella BBC Resources ltd.

La BBC Research Department ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle tecniche di trasmissione e di registrazione. Inizialmente, esso svolse ricerche essenziali in acustica e nel livello di misurazione del rumore. La BBC fu anche responsabile dello sviluppo dello standard stereofonico Nicam.

Particolare della rinnovata Broadcasting House, storica sede londinese della BBC.

Nei decenni recenti, sono stati lanciati un gran numero di canali aggiuntivi e stazioni radio: radio 5 fu lanciata nel 1990 come una stazione radio sportiva ed educativa, ma fu sostituita da radio 5 live nel 1994, a seguito del successo ottenuto dalla radio nel servizio realizzato nel 1991 per seguire la guerra del golfo. La nuova stazione avrebbe mandato in onda notizie e sport. Nel 1997 BBC News 24, un canale notiziario continuo, lanciato sui servizi televisivi digitali e l'’anno seguente, BBC Choice, lanciato come il terzo canale di intrattenimento generale dalla BBC. La BBC ha anche acquistato The Parlamentary Channel, che fu rinominato BBC Parliament. Nel '’99 BBC Knowledge, lanciato come canale multimediale, con servizi disponibili sul servizio di teletext digitale, lanciato di recente da BBC Text, e su BBC Online. Il canale ha uno scopo educativo, e successivamente nel suo sviluppo è stato modificato per offrire documentari.

Stazioni radiofoniche[modifica | modifica wikitesto]

Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Disponibili solo su Internet, digitale terrestre e televisione satellitare[modifica | modifica wikitesto]

Locali[modifica | modifica wikitesto]

  • BBC Radio Scotland
  • BBC Radio nan Gàidheal
  • BBC Radio Shetland
  • BBC Radio Orkney
  • BBC Radio Wales
  • BBC Radio Cymru
  • BBC Radio Ulster
  • BBC Radio Foyle
  • BBC Radio York
  • BBC Radio Merseyside
  • BBC Radio Berkshire
  • BBC Radio Bristol
  • BBC Radio Cambridgeshire
  • BBC Radio Cornwall
  • BBC Coventry & Warwickshire
  • BBC Radio Cumbria
  • BBC Radio Derby
  • BBC Radio Devon
  • BBC Essex
  • BBC Radio Gloucestershire
  • BBC Guernsey
  • BBC Hereford & Worcester
  • BBC Radio Humberside
  • BBC Radio Jersey
  • BBC Radio Kent
  • BBC Radio Lancashire
  • BBC Radio Leeds
  • BBC Radio Leicester
  • BBC Lincolnshire
  • BBC London 94.9
  • BBC Radio Manchester
  • BBC Radio Merseyside
  • BBC Newcastle
  • BBC Radio Norfolk
  • BBC Radio Northampton
  • BBC Radio Nottingham
  • BBC Oxford
  • BBC Radio Sheffield
  • BBC Radio Shropshire
  • BBC Radio Solent
  • BBC Somerset
  • BBC Radio Stoke
  • BBC Radio Suffolk
  • BBC Surrey
  • BBC Sussex
  • BBC Tees
  • BBC Three Counties Radio
  • BBC Wiltshire
  • BBC WM
  • BBC Radio York

Canali televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Locali[modifica | modifica wikitesto]

Internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Finanziamenti[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le reti televisive e le emittenti radiofoniche della BBC, tranne BBC World News, vengono finanziati esclusivamente dal canone televisivo, e perciò non trasmettono pubblicità. Invece BBC World News, trasmettendo in chiaro in tutto il mondo, e perciò non essendo riservata ai soli abbonati alla BBC, viene finanziata esclusivamente dalla pubblicità.

Spese[modifica | modifica wikitesto]

BBC Expenditure by Service 2011.png
Servizio Costo Totale (milioni di sterline)
BBC One 1,402.9
BBC Two 528.3
BBC Three 110.1
BBC Four 67.1
CBBC e CBeebies 139
BBC News e BBC Parliament 69.1
BBC HD 11.8
BBC Alba 7.6
BBC Radio 1 e 1Xtra 59.1
BBC Radio 2 59.2
BBC Radio 3 50.7
BBC Radio 4 e Radio 4 Extra 128
BBC Radio 5 Live e 5 Live Sports Extra 77.8
BBC 6 Music 10.8
BBC Asian Network 12.6
Nations & Local Radio 240.7
BBC Online 194.2
Totale 3,169
BBC Expenditure by Department 2011.png
Department Costo Totale (milioni di £)
BBC Television 2,368.1
BBC Radio 638.9
BBC Online 194.2
BBC Red Button 39.5
BBC Orchestras and Singers 24.1
Development 32.9
Switchover 80.3
Licence Fee Collection 123.6
Restructuring 29.6
Totale 3,531.2

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro Onorario dell'Ordine al Merito (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Membro Onorario dell'Ordine al Merito (Portogallo)
— 14 settembre 2001

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vedi: BBC NEWS
  2. ^ BBC Trust

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autorità VIAF: (EN134199040 · LCCN: (ENn79074359 · ISNI: (EN0000 0001 2375 150X · GND: (DE1002250-8
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