Music life:
Anselmo Pelliccioni - violoncello
(La Follia - link: https://vimeo.com/user46081911)
Il Palazzo d'
Arco: fu eretto a partire dal 1784 su impulso di un ramo della nobile famiglia trentina dei D'Arco che si era stabilmente insediato a
Mantova dal 1740.
Dopo l'acquisizione della dimora dei conti Chieppo, il conte
Giovanni Battista Gherardo d'Arco pensò di trasformare il palazzo seguendo i dettami del neoclassicismo ispirato all'opera di
Andrea Palladio. L'opera d'edificazione fu affidata all'architetto
Antonio Colonna. Come risultato finale è stato prodotto un notevole esempio di residenza aristocratica ricca di arredi e di dipinti, forte di una libreria e una collezione naturalistica, di un giardino racchiuso da una esedra sul quale si affaccia un'ala quattrocentesca costituita da due palazzine, una delle quali contiene lo straordinario ciclo pittorico della Sala dello Zodiaco, opera del Falconetto, eseguita attorno all'anno 1515.
Questi edifici rinascimentali e il contiguo giardino furono acquistati nel 1872 da
Francesco Antonio d'Arco dai marchesi
Dalla Valle. Il complesso architettonico che si affaccia sulla omonima piazza, proseguiva a sinistra con l'edificio delle scuderie oggi trasformato nel Teatrino d'Arco, sede dal 1946 della Accademia Teatrale Francesco Campogalliani[1] fondata da
Ettore Campogalliani.
Nel palazzo dimorò anche il conte Carlo d'Arco (1799-1849), storico e collezionista di documenti. Ricoprì la carica di podestà di Mantova dal 1847 al
1848.
L'ultima esponente della famiglia, deceduta nel
1973, la signora
Giovanna dei conti d'Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa
Guidi di Bagno costituì la Fondazione d'Arco. Con testamento del
1956 dispose, che alla sua morte, tutti i suoi beni, compreso il
Palazzo e le raccolte in esso contenute (erbario, pinacoteca, archivio, biblioteca, strumenti musicali, arredi, armi), divenissero un pubblico Museo[2]. Particolarmente ricca è la pinacoteca con dipinti di Niccolò da
Verona,
Luini, Magnasco,
Frans Pourbus il Giovane,
Van Dyck e un ciclo pittorico di
Giuseppe Bazzani (font: wikipedia).
Sito della Fondazione d'Arco:
http://www.museodarcomantova.it/sito/
The Palace was built starting in 1784 at the instigation of a branch of the noble family thirty of D'arco which had permanently settled in
Mantua since 1740. After the takeover of the residence of the counts Chieppo, count Giovanni Battista Gherardo d'Arco decided to transform the
Palace following the dictates of neoclassicism inspired by the work of Andrea Palladio. The work of construction was entrusted to the
Architect Antonio Colonna.
The end result was produced a remarkable example of aristocratic residence full of furniture and paintings, a library and a naturalist collection, a garden enclosed by a semicircular on which overlooks a fifteenth-century wing consists of two buildings, one of which contains the extraordinary frescoes of the Sala dello Zodiaco, opera del Falconetto, performed around the year 1515. These
Renaissance buildings and the adjacent grounds were purchased in 1872 by
Francis Anthony of arc by the
Marquis of the
Valley. The architectural complex that overlooks the square, went left with the building of the stables has been transformed in the theater of arc, seat since 1946 of the Accademia Teatrale Francesco Campogalliani [1] founded by Ettore Campogalliani
.
In the Palace lived also count Carlo d'Arco (1799-1849), historian and collector of documents. He served as podestà of Mantua from 1847 to 1848.
The last member of the family, died in 1973,
Mrs. Joan of the counts of Arco Chieppio
Abel, Marchioness Guidi di Bagno formed the
Foundation of arc. With testament of 1956 dispose, that when he died, all his properties, including the Palazzo and the collections contained therein (Herbarium,
Gallery, archives, library, musical instruments, furniture, weapons), to become a public
Museum [2]. Especially rich is the art gallery with paintings by Niccolò da Verona, Luini, Magnasco,
Frans Pourbus the younger, Van Dyck and a cycle of paintings by Giuseppe Bazzani.
- published: 19 Apr 2016
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