LA TOSCANA DURANTE IL PLIOCENE... GLI SQUALI RACCONTANO

• published: 03 Dec 2013
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Gli Squali fossili del Pliocene toscano   Gli squali hanno lasciato poche tracce della loro esistenza nel passato. Infatti, solo i denti hanno buone probabilità di fossilizzare essendo già fortemente mineralizzati in origine, mentre invece il resto del corpo, compreso lo scheletro cartilagineo, normalmente si dissolve per decomposizione in breve tempo dopo la morte dell'animale. Pertanto in genere degli squali si ritrovano fossili solo denti isolati, spesso anche in elevata concentrazione, anche perché queste creature sostituiscono continuamente i denti durante tutto l'arco della vita (alcune specie  producono fino a 30.000 denti). Proprio grazie a questo straordinario meccanismo, durante le ricerche del G.A.M.P.S. sono stati raccolti moltissimi denti fossili di squali di una straordinaria varietà di specie che popolavano l'antico mare pliocenico toscano da 5 a 2 milioni e mezzo di anni fa. Gran parte di queste specie sono tuttora comuni nel Mediterraneo mentre altre non sono più presenti. Tra le specie rinvenute fossili alcune sono estremamente significative dal punto di vista paleoclimatico. Basandosi sulle specie ritrovate è infatti evidente che il clima del Mediterraneo nella prima fase del Pliocene era più caldo di quello attuale. Nel corso del Pliocene le specie ad affinità calda vengono progressivamente sostituite con altre di ambiente sempre più freddo o temperato. Gli squali fossili ci danno indicazioni anche sul paleoambiente, come ad esempio sulla  profondità del mare e la lontananza dalla linea di costa. Spesso in una stessa successione di sedimenti è possibile recuperare, in livelli distinti, denti di squalo appartenenti a specie dall'habitat molto diverso a testimoniare che anche le condizioni ambientali subirono profonde modificazioni nel Pliocene.